Il Giro d'Italia è finito e dunque ritorno al post 50 con qualche universo in-finito
Ai primi anni ’70 – e anche prima - risale pure la curiosità sull’universo , frutto di letture*varie ( dalla scienza alla fantascienza) *e, alla fine, di una personale intuizione*artistica .
Da lì ho preso a considerare la piega (in tutte le sue possibili declinazioni ) come una matrice delle cose , raggi luminosi compresi.
Anche se quella modalità del comune foglio bianco bidimensionale da cui emergeva una nuova complessità non era legata consapevolmente all’idea di universo , ma piuttosto nasceva da motivi in larga parte casuali ed estetici,tuttavia in qualche modo c’era anche l’idea di partire da un foglio vuoto e piatto per ‘creare’(a mo’ di big bang) infinite variazioni di immagini. Comunque nei primissimi anni ’80 ho ripiegato anche un universo che avevo dipinto su carta così come più ' recentemente ' ho ripiegato un universo in forex “appeso”ad un filo di nylon.
Con questo materiale continuo pure a elaborare pieghe con volute che sottintendono invisibili forze dinamiche . Altre volte lascio che i pigmenti possano fluire liberamente nelle depressioni della piega come un torrente in un paesaggio orografico
L'universo ripiegato , materiali vari su carta , cm.80x90x40 ca. - 1979
L'universo appeso , materiali vari , cm.90x215x50 ca. - 2015
Particolare