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~Qohèlet~ ha scritto:Fonte: Inchiesta de L'espresso
claudio_rome ha scritto:Ironico:
Il ponte sullo stretto, a che serve? Gia' che ci siamo chiediamo a San Francisco di distruggere il Golden Gate (a che serve?), a New York il Ponte di Brooklin (a che serve?) in Danimarca e Svezia quei lunghissimi ponti fatti pochi anni fa (a che servono?)
claudio_rome ha scritto:Le centrali nucleari, fanno male. Eliminiamole, tanto basta comprare l'energia dalla Svizzera, Francia, Austria, Slovenia (tutta prodotta rigorosamente con il nucleare)
claudio_rome ha scritto:I rigassificatori, perche' farli?
claudio_rome ha scritto:Le centrali a carbone, mai e poi mai. Anche se la tecnologia rende tale uso molto piu' ecologico. Ma non ci fidiamo!
claudio_rome ha scritto:Lo smaltimento dei rifiuti? No, no quello no, mandiamo i rifiuti in Germania!
claudio_rome ha scritto:I cibi transgenici? No, no ma che schifo!! Cosi' come 20 anni fa si leggevano i cartelli COMUNE DENUCLEARIZZATO, ora si legge COMUNE ANTITRANSGENICO (ora dopo aver perso la corsa del nucleare perderemo anche la nuova tecnologia transgenica? Si, a tutto vantaggio delle multinazionali alimentari che importeranno a man bassa cibo transgenico in Italia nei prossimi anni).
claudio_rome ha scritto:Non ironico
Questa e' la sinistra in Italia, ci vogliono rimandare al medioevo. Grazie alle loro idee inculcate nelle masse diventeremo il paese piu' povero d'Europa (ed anche il piu' fesso)
Nikkei ha scritto:Sono ponti che collegano aree che avevano bisogno di essere collegate.
Collegare la Sicilia alla Calabria è assolutamente inutile. O, quantomeno, il costo e l'impatto ambientale dell'opera non valgono i miserrimi benefici economici e sociali. Se fosse quello il problema, la Calabria (che è già collegata col continente da sempre) sarebbe la Baviera.
Nikkei ha scritto:Certo. L'Italia, con un uso adeguato delle proprie risorse, è in grado di funzionare senza il nucleare. Prova ne è che fino alla riforma energetica di Marzano, in Italia non c'era mai stato alcun problema.
Nikkei ha scritto:i rigassificatori, checchè se ne dica, sono pericolossisimi. Prima di tutto, si deve puntare a consumare meno energia e a utilizzare meglio quella disponibile. In Germania non hanno rigassificatori e neppure più gasdotti di noi, eppure non mi sembra abbiano problemi (neppure al di là del nucleare). Che sia perchè una famiglia tedesca consuma la metà?
Nikkei ha scritto:Ci sono altre soluzioni. Solo che chi ci ha governato per 5 anni ci ha detto che se serve più energia bisogna costruire e bruciare, bruciare, bruciare...
Nikkei ha scritto:Se tu sai per certo cosa succederà al corpo umano ed alle coltivazioni dopo n anni di OGM (e non solo dopo 6 mesi di test sui topi), ben venga.
klaus_roma ha scritto:Pure l'A1 che collegava Roma con Milano. Non SERVIVA. Adesso SERVE e non ne possiamo fare a meno. Sara' la stessa cosa col ponte di messina.
klaus_roma ha scritto:Certo, fino a ieri, con i consumi in aumento invece no. Ah ma certo voi non volete che si aumentino i consumi. Se nella stanza ho 35 gradi di calore devo crepare piuttosto che mettere un condizionatore che consuma, vero?
Lasciamo stare le balle sui complotti, quelle sono strunzate immani..
klaus_roma ha scritto:Sara' che hanno il nucleare e noi no? Deciditi rigassificatori o nucleare?
Rispondo io, facciamo tutti e due..
klaus_roma ha scritto:Serve al paese. SVEGLIA.
Vedrai che il governo del tuo comunista prodi, FARA' ESATTAMENTE LE STESSE COSE E ANCHE DI PIU' del precedente governo, con buona pace dei verdi ambientalisti fanc.azzisti.
E se non lo votano, meglio. Si va a nuove elezioni..
klaus_roma ha scritto:Se era per gente come te a quest'ora non avevamo nemmeno i vaccini e gli antibiotici.
Siete il rifiuto del miglioramento umano. Siete pura spazzatura.
Nikkei ha scritto:Chi ha detto che l'A1 noin serviva?
Nikkei ha scritto:Quando Marzano ...
Nikkei ha scritto:Il nucleare è una ottima soluzione transitoria, in attesa di potenziare altre forme.
Nikkei ha scritto:Beh, va beh, allora hai ragione tu...
Nikkei
lam50 ha scritto:Riguardo al costo elevato delle linee ferroviarie in Italia ci sono alcune considerazioni da fare:
l' Italia è un paese montagnoso e fortemente antropizzato, poichè su una linea ferroviaria non si puo mai superare pedenze del 3,5% ed i raggi di curvatura sono sempre dell'ordine delle migliaia di metri, per non penalizzare eccessivamente la marcia ed il confort sono necessarie numerose gallerie e viadotti
- poichè le linee "storiche" sono quasi tutte ottocentesche, si è ritenuto he le nuove linee siano dei "quadruplicamenti" cioè non pregiudichino la circolazione dei treni di qualsiasi tipo, anche i merci ed i locali, ciò vincola i percorsi e impone la costruzione di raccordi ( sulla direttissima Roma-Firenze ve ne sono 10) con la linea storica
- Normalmente in Italia quando si decide di costruire una ferrovia, le amministrazioni locali per dare i permessi richiedono SEMPRE una lunga serie di opere accessorie, spesso non legate al percorso feroviario, come circonvallazioni, viadotti , nuove strade e spesso anche piscine, biblioteche..., con la scusa della "mitigazione dell'impatto ambientale", oltre a centinaia di km di barriere antirumore alte tre metri ( quando basta un po' più di mezzo metro visto che il rumore generato da un treno è solo legato al rotolamento ) e tutti i costi vengono sempre conteggiati come costruzione della linea.
Paragoni con la Parigi- Lione non sono fattibili. questa è una linea esclusivamente dedicata ai TGV, senza vincoli di interconnessione, senza viadotti ne gallerie, ma con tutta una serie di saliscendi per superare le zone collinose che si trovano sul percorso, la Madrid-Siviglia percorre zone praticamente deserte e quindi le opere accessorie sono pochissime e così via.
Se viediamo la AV Milano -Torino, scopriamo che tutti i caselli, i sovrappassi e le sistemazioni autostradali, nonchè le decine di circonvallazioni nei dintorni dei vari paesi e paesotti ( spesso totalmete deserte di macchine, ma fatte per fare bello l'assessore...) sono tutte a carico della TAV .
Naturalmente i costi poi leivitano per i noti problemi italiani, tuttavia questo è solo uno dei problemi, non il solo, ma i giornali, come al solito, devono sempre sparare contro le ferrovie.
Per quanto riguarda la TAV Torino-Lione, come al solito, si fanno un sacco di chiacchere ma non si affronta mai il problema tecnico, che è molto importante e da solo giustifica la linea.
La galleria del Frejus è stata costruita nel 1875 ( milleottocentosettantacinque !) con la sagoma dell'epoca, quando non esistevano nemmeno i treni elettrici ed i TIR nonchè i container non si sapeva nemmeno cosa fossero. Per semplificare basta guardare una carrozza o un carro merci di fronte, si noterà che il tetto è sempre tondo, questo perchè la "sagoma limite" cioè le dimensioni max sono fissate da un profilo che ha una altezza max di 4300 mm sul piano del binario ma nella parte alta si sviluppa secondo un arco di cerchio; tale sagoma è stata fissata internazionalmente nel 1930 ma riprende quella ufficiosa del 1885.
La galleria del Frejus è stata scavata con questa sagoma in mente, infatti è praticamente un tubo largo circa 8 m e con una altezza max al centro della galleria di 6 m.
Quando alla fine degli anni sessanta sono apparsi i containers, basati su standard stradali e navali ( ad anche ferroviari, ma in America !) in Europa ci si è accorti che tali cassoni, caricati sui normali carri pianali andavano a sbattere con gli angoli contro le pareti delle gallerie, allora ci si è mossi normativamente fissando una nuova sagoma, definita "gabarit C" verso la fine degli anni Settanta, da usarsi sulle nuove linee.
Con tale sagoma è possibile il transito di tutti i containers, anche quelli navali di recente introduzione chiamati "super high cube", nonchè i rimorchi dei TIR caricati su carri speciali a pianale basso ( le cosiddette autostrade viaggianti).
In Italia, attualmente, le uniche linee "storiche" che consentono tale sagoma sono la linea del Brennero, dove negli anni passati sono state rifatte TUTTE le gallerie sul percorso, peraltro senza interrompere la linea ma con varianti dipercorso, e la Udine - Tarvisio, linea totalmente rifatta senza tanti clamori da parte delle popolazioni locali, oltre ad alcune linee della pianura padana.
Al di sotto di Bologna.... niente, infatti il porto di Gioia Tauro è la patria dei TIR !
Se non si interviene in qualche modo con un nuovo itinerario Torino-Lione, la linea storica del Frejus è destinata all'abbandono del traffico merci per manifesta inadeguatezza, infatti nel 2015 la convenzione TIR modificherà le dimensioni massime degli autocarri, da 4,0 m massimo l' altezza salirà a 4,25 m , la nuova sagoma prevede questo aumento, mentre nella vecchia galleria non passerà nessuno di questi trasporti.
Una galleria moderna fatta per il traffico intermodale del futuro è una canna con un diametro di 11 m circa, oppure una doppia canna con un diametro di circa 7 m, dimensioni impossibili da raggiungere con piccole modifiche alla galleria attuale.
Le opzioni allora sono due, o facciamo una nuova galleria di base, oppure fermiamo tutto per quattro-cinque anni e riperforiamo il vecchio tunnel.
La seconda opzione ha tre problemi:
- la vecchia galleria deve essere totalmente disarmata, con rimozione dei blocchi di pietra di rivestimeto e recupero di tutti i materiali che nei cento e più anni sono stati aggiunti per consolidare le volte, come inieizioni di cemento, tiranti inseriti nella roccia e quant'altro, questo è un lavoro da farsi con largo intevento umano, molto costoso e pericoloso, non si conoscono infatti molto bene le rocce circostanti lo scavo origniario in quanto le mappe geologiche del 1870 sono molto approssimative, si sà che ci furono solo molti morti per cedimenti durante gli scavi, fuoriuscite di acqua bollente ecc.
- l'interruzione del traffico merci sulla linea ha come solo sbocco lo spostamento sulla strada e si sa... quando le merci pigliano altre strade, poi è duro farle tornare.
- la galleria è ad una quota di circa 1300 metri sul mare, qualsiasi tecnico è in grado di calcolare quanta energia occorre per portare da Torino fin su un treno di 1600 tonnellate
- la linea attuale passa nei paesi ed ha pendenza elevata, in traffico di treni carichi in discesa oltre a generare energia in frenatura, che in genere viene persa, è probabile fonte di rumore, nonchè potenziale pericolo in caso di guasti agli impianti frenanti, peraltro remoto ma non escludibile a priori
La nuova linea, con un impatto ambentale modesto rispetto a quello di una autostrada ( ricorciamoci che la larghezza di una linea ferroviaria moderna, circa 15 m compreso tutto,è meno della metà di quello di una autostrada a 2+2 corsie) permetterebbe notevoli risparmi di energia e consentirebbe un raccordo tra la rete AV italiana e quella francese, anche se nella galleria, per economia energetica, i treni viaggeranno solo a 200 km/h.
Del resto in Svizzera... sempre lì andiamo a parare, il Gottardo viene rifatto in toto, e lì le problematiche sono le stesse della Torino-Loione, anche se obbiettivamenti il traffico merci previsto è più elevato, la linea viene vista come una opportunità anche dalle popolazioni, ricordiamoci che una stazione sciistica ha richiesto una fermata sotto la galleria, con un lungo ascensore, per portare direttamente i passeggeri sui campi da sci !.
Noi Italiani siamo abbastanza miopi, in tutto il mondo prolificano i progetti di costruzione di nuove linee ferroviarie AV, persino in Arabia Saudita e in Iran, ( sanno che il petrolio non durerà...) nonchè in Cina, ove i piani a medio termine prevedono 10.000 (diecimila) km di nuove linee con velocità superiore a 200 km/h,
mentre oramai i 350 km/h cominciano a diventare tecnicamente e commercialmente sostenibili.
ciao
13 giugno....mi appunto la dataskymap ha scritto:Tav, solo 60 giorni per decidere
diventa cruciale il tavolo istituzionale che si terrà a Palazzo Chigi il 13 giugno col forum dei sindaci allargato. «Lì si vedrà che intesa è possibile - precisa -. Il clima è migliorato sensibilmente, sono ottimista».
Marco Zatterin - Bruxelles