Cina: ecco LA notizia

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luigir

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che sembra essere piu una minaccia...

Valute: Euro in forte rialzo dopo parole portavoce governo cinese

Finanzaonline.com - 04/04/2006 16:31 - Il forte rialzo l'Euro nei confrinto del dollaro che quota a 1,2270, in rialzo dell'1,02% rispetto ai valori di apertura. Sul biglietto verde pesano le dichiarazioni venute da un portavoce del governo cinese secondo cui il Paese potrebbe ridurre gli acquisti di titoli di Stato americani, di cui è il maggior detentore mondiale.
 
Io vedo le quotazioni (ritardate) su futuresource dei tbond 2/5/10 yr e non si sono mossi granchè..

:confused:

Solo un pò i future sulle valute euro, CHF, BP, Rand ma i volumi sono nella media.

Solite dichiarazioni per dire potremmo farlo ma sottintendendo non lo facciamo ?

:mmmm:
 
Uhm grazie luigir, questa è interessante per chi tiene bonds in $ in portafoglio. Il problema è che i cinesi minacciano spesso. Difficile sapere quando il lupo c'è davvero.

Grazie
Dark
 
io credo che sia una minaccia, stranamente rivolta all Europa...

uno switch anche minimo da USD a EUR sarebbe un macigno sull Europa. Bisognerebbe riformare il mandato della bce immediatamente in quanto non in grado di gestire una situazione simile con i meazzi a disposizione.
 
luigir ha scritto:
io credo che sia una minaccia, stranamente rivolta all Europa...

uno switch anche minimo da USD a EUR sarebbe un macigno sull Europa. Bisognerebbe riformare il mandato della bce immediatamente in quanto non in grado di gestire una situazione simile con i meazzi a disposizione.


Me la potresti spiegare per cortesia? Non riesco a capire...
 
claudio_rome ha scritto:
Me la potresti spiegare per cortesia? Non riesco a capire...

Certamente.

Facciamo un po di fantaeconomia.

immaginiamo che la Cina decida di ridurre in parte le proprie scorte di titoli di Stato USA e di divisa.

immaginiamo anche che decida di buttarsi un po sull euro.

immaginiamo che la Cina divenga a breve il maggior possessore di titoli statali in Euro del Mondo.

Ci troverremmo in una situazione un pochettino strana per noi, rimpiazzando gli USA, resteremo sotto ricatto della Cina esattamente come ora ci sono gli USA. Con una differenza o due principali.

1. la nostra bce si occupa solo di M3 ed inflazione all interno di Eurolandia, eventuali smobilizzazioni o raccolte eccessive in estremo oriente non consentirebbero alla bce di avere dati effettivi sull economia di Eurolandia. La Fed ha sempre monitorato invece l economia del dollaro in tutti i suoi aspetti anceh se Greenspan all indomani della crisi argentina aveva annunciato che gli USA guardano solo alla propria economia e non a quella dei paesi dollarizzati. Quindi questi Paesi si assumevano interamente il rischio di aumento dei tassi.

2. la Cina potrebbe in qualunque momento smobilizzare titoli e far calare i corsi od alzarli a proprio piacimento. in pratica potremmo diventare soggetti passivi della nostra politica monetaria.

non dimentichiamo che un declino ulteriore del dollaro, potrebbe impattare l economia globale.

Questo e un articolo dalla Pravda di Gennaio

quote

Standard & Poor's specialists predict global economic Armageddon

31.01.2006 Source: URL: http://english.pravda.ru/world/americas/75027-dollar-0

Specialists believe that the US will lose almost 45 percent of its euro in the near future

Experts of Standard & Poor's forecast a global economic collapse. The collapse will be caused with the demise of the US dollar rate against the European currency by more than 30 percent. The dollar, specialists say, may lose almost 45 percent of its current value against the euro. However, it is obvious that even a 30 percent reduction will affect the international economy greatly.

Standard & Poor's (SP) ties the possible decline of the American currency with the imminent rise of the European economy and the payment shortage of the USA, which made up 6.4 percent of the nation's GDP last year ($790 billion).

SP analysts emphasize the restricted growth of the USA's GDP, which has been behind the level of ten percent for quite a while. US assets – securities and real estate – successfully compensate the 6.5 percent payment shortage of the GDP at present. The assets enjoy very good demands on the market: the growth of their cost outstrips the growing volume of the payment deficit. SP specialists believe, however, that the cost of the above-mentioned assets has been increasing for a very long time. This process is expected to stop sooner or later, SP analysts say. If it happens, the issue of the US dollar stability will surface immediately. The global economic collapse will follow shortly after that.

The European Central Bank has expressed its concerns with the forecast from Standard & Poor's. European financial specialists say that the demise of the American currency will endanger the global economy on the whole. Alex Weber, a member of the ECB council, stated during the recent Economic Forum in Davos that international investors do not pay enough attention to the risks which the global economy has to face at the moment. The President of the European Central Bank Jean-Claude Trichet agreed with his colleague. According to Trichet, the world will have to pay a huge price for the ongoing increase of the payment deficit in the USA.

The forecast from Standard & Poor's contains several contradictions as well. The US dollar has very strong defenders outside the USA – China and Japan. The two countries acquire the stocks of the US Treasury to support the dollar. The dollar share makes up 70 percent (almost one trillion US dollars) of the Chinese currency reserves despite the continuing process to reduce the dollar constituent in China's reserves. Therefore, China is highly interested in the preservation of the dollar value.

While Standard & Poor's specialists talk about the looming collapse of the American currency, Citigroup analysts predicted the end of the dollar reign in the world economy back in 2005. Nowadays, Citigroup forecasts the fall of the European currency and recommend investors to sell euros.

If the pessimistic forecast from Standard & Poor's is destined to come true, the declining dollar will affect the world economy entirely and lead to unpredictable consequences. The crisis will obviously strike a serious blow on the Russian economy too. The decline of the dollar rate and the growth of the euro may become a positive factor for many Russian producers, though. If the euro grows, the Russian goods exported to Europe will become more competitive.


unquote

in Italic ho indicato uno dei punti importanti che a gennaio non erano risaputi o neanche immaginati. infatti il giornalista parla di contraddizione, in effetti sarebbe cosi, ovvero fino a quando la Cina non decida di sbarazzarsi di questo legame e di legarsi all Euro in maniera proprorzionata all interscambio, creando, magari, un sistema di cambio legati ad un paniere di divise...

Questa non e fantascienza e la Cina beneficerebbe dell acquisto di materie prime in dollari e la vendita di prodotti finiti verso l Europa. E come diceva un amico in precedenza non ci sono dazi che tengano.

non so se sia stato chiaro.

saluti
 
luigir ha scritto:
Certamente.

Facciamo un po di fantaeconomia.

immaginiamo che la Cina decida di ridurre in parte le proprie scorte di titoli di Stato USA e di divisa.

immaginiamo anche che decida di buttarsi un po sull euro.

immaginiamo che la Cina divenga a breve il maggior possessore di titoli statali in Euro del Mondo.

Ci troverremmo in una situazione un pochettino strana per noi, rimpiazzando gli USA, resteremo sotto ricatto della Cina esattamente come ora ci sono gli USA. Con una differenza o due principali.

1. la nostra bce si occupa solo di M3 ed inflazione all interno di Eurolandia, eventuali smobilizzazioni o raccolte eccessive in estremo oriente non consentirebbero alla bce di avere dati effettivi sull economia di Eurolandia. La Fed ha sempre monitorato invece l economia del dollaro in tutti i suoi aspetti anceh se Greenspan all indomani della crisi argentina aveva annunciato che gli USA guardano solo alla propria economia e non a quella dei paesi dollarizzati. Quindi questi Paesi si assumevano interamente il rischio di aumento dei tassi.

2. la Cina potrebbe in qualunque momento smobilizzare titoli e far calare i corsi od alzarli a proprio piacimento. in pratica potremmo diventare soggetti passivi della nostra politica monetaria.

non dimentichiamo che un declino ulteriore del dollaro, potrebbe impattare l economia globale.

Questo e un articolo dalla Pravda di Gennaio

quote

Standard & Poor's specialists predict global economic Armageddon

31.01.2006 Source: URL: http://english.pravda.ru/world/americas/75027-dollar-0

Specialists believe that the US will lose almost 45 percent of its euro in the near future

Experts of Standard & Poor's forecast a global economic collapse. The collapse will be caused with the demise of the US dollar rate against the European currency by more than 30 percent. The dollar, specialists say, may lose almost 45 percent of its current value against the euro. However, it is obvious that even a 30 percent reduction will affect the international economy greatly.

Standard & Poor's (SP) ties the possible decline of the American currency with the imminent rise of the European economy and the payment shortage of the USA, which made up 6.4 percent of the nation's GDP last year ($790 billion).

SP analysts emphasize the restricted growth of the USA's GDP, which has been behind the level of ten percent for quite a while. US assets – securities and real estate – successfully compensate the 6.5 percent payment shortage of the GDP at present. The assets enjoy very good demands on the market: the growth of their cost outstrips the growing volume of the payment deficit. SP specialists believe, however, that the cost of the above-mentioned assets has been increasing for a very long time. This process is expected to stop sooner or later, SP analysts say. If it happens, the issue of the US dollar stability will surface immediately. The global economic collapse will follow shortly after that.

The European Central Bank has expressed its concerns with the forecast from Standard & Poor's. European financial specialists say that the demise of the American currency will endanger the global economy on the whole. Alex Weber, a member of the ECB council, stated during the recent Economic Forum in Davos that international investors do not pay enough attention to the risks which the global economy has to face at the moment. The President of the European Central Bank Jean-Claude Trichet agreed with his colleague. According to Trichet, the world will have to pay a huge price for the ongoing increase of the payment deficit in the USA.

The forecast from Standard & Poor's contains several contradictions as well. The US dollar has very strong defenders outside the USA – China and Japan. The two countries acquire the stocks of the US Treasury to support the dollar. The dollar share makes up 70 percent (almost one trillion US dollars) of the Chinese currency reserves despite the continuing process to reduce the dollar constituent in China's reserves. Therefore, China is highly interested in the preservation of the dollar value.

While Standard & Poor's specialists talk about the looming collapse of the American currency, Citigroup analysts predicted the end of the dollar reign in the world economy back in 2005. Nowadays, Citigroup forecasts the fall of the European currency and recommend investors to sell euros.

If the pessimistic forecast from Standard & Poor's is destined to come true, the declining dollar will affect the world economy entirely and lead to unpredictable consequences. The crisis will obviously strike a serious blow on the Russian economy too. The decline of the dollar rate and the growth of the euro may become a positive factor for many Russian producers, though. If the euro grows, the Russian goods exported to Europe will become more competitive.


unquote

in Italic ho indicato uno dei punti importanti che a gennaio non erano risaputi o neanche immaginati. infatti il giornalista parla di contraddizione, in effetti sarebbe cosi, ovvero fino a quando la Cina non decida di sbarazzarsi di questo legame e di legarsi all Euro in maniera proprorzionata all interscambio, creando, magari, un sistema di cambio legati ad un paniere di divise...

Questa non e fantascienza e la Cina beneficerebbe dell acquisto di materie prime in dollari e la vendita di prodotti finiti verso l Europa. E come diceva un amico in precedenza non ci sono dazi che tengano.

non so se sia stato chiaro.

saluti
Bisognerebbe fare una moneta unica Euro-USD, o tornare ai cambi fissi.
 
Giorgiob75 ha scritto:
Bisognerebbe fare una moneta unica Euro-USD, o tornare ai cambi fissi.

allora si che saremmo in mmmmmm

Ciao gio ;)
 
luigir ha scritto:
allora si che saremmo in mmmmmm

Ciao gio ;)
Gia'.
Pero' sarebbe l'unico modo per mettere un freno allo strapotere cinese.
Concordi ?
 
Beh luigir, ma pensi che alla Cina farebbe comodo una crisetta di USA ed UE assieme ?
Forse una soluzione sarebbe che FED e BCE lavorassero in collegamento non per un cambio fisso, ma per arginare certe manovre...

Certo che a volte son tentato di disinvestire i dollari...
 
Giorgiob75 ha scritto:
Gia'.
Pero' sarebbe l'unico modo per mettere un freno allo strapotere cinese.
Concordi ?

a me non fa paura la Cina a me fanno paura gli europei.

sono stato contrario da sempre all ingresso della Cina nel WTO, cosa voluta invece dall Europa e dall allora Commissario Prodi, che voleva utilizzare la Cina come partner preferenziale sostituendo i Paesi dell Est che diventavano europei. Vedeva allora, l Europa, la possibilita di andare ad investire, non certo di essere invasi dai loro prodotti. in concomitanza, Bush, alle elezioni aveva dichiarato di voler cambiare lo status della Cina da partner preferenziale a partner e di promuovere il Giappone dopo che Clinton lo aveva downgraded.

Poi Bush si es reso conto che la Cina poteva risolvergli i problemi in casa e comprare un po di debito in piu di quello che aveva ed eccoci dove siamo ora. La Cina ha favorito gli USA all UE in quanto cliente migliore e padrone di una divisa a cui es agganciata la propria.

Senza rispetto dei diritti civili e dei lavoratori, non ci dovrebbero essere scambi commerciali, fosse per me non avrei mai aperto alla Cina ed ora l unico modo per tener fronte es andare ad investire li produrre li ed importare in italia, un po sul modello giapponese che tanto tirava.

Anche perche con gli investimenti in terra cinese si potrebbe piano piano favorire anche la normalizzazione delle condizioni di lavoro... Ma il prezzo da pagare sarebbe grosso per l italia e non sembra che in questo Paese ci sia tanto spirito di sacrificio, quindi... ci si inventa soluzioni estemporanee per coprirsi la testa e scoprirsi i piedi.
 
Giorgiob75 ha scritto:
Bisognerebbe fare una moneta unica Euro-USD, o tornare ai cambi fissi.

L'esperienza dei cambi fissi l'abbiamo già vissuta e non è che sia stata un gran successo (bè Soros potrebbe dissentire :D )
Un' unione monetaria euro usd, la vedo improbabile oltre che dannosa (per noi non per gli americani). Il sistema europero si troverebbe a competere senza alcuna protezione contro un sistema assai più dinamico e competitivo del nostro. In pratica una riedizione in grande della situazione italiana. :D
 
gianni80 ha scritto:
L'esperienza dei cambi fissi l'abbiamo già vissuta e non è che sia stata un gran successo (bè Soros potrebbe dissentire :D )
Un' unione monetaria euro usd, la vedo improbabile oltre che dannosa (per noi non per gli americani). Il sistema europero si troverebbe a competere senza alcuna protezione contro un sistema assai più dinamico e competitivo del nostro. In pratica una riedizione in grande della situazione italiana. :D
Sono daccordo.
Non stavo proponendo soluzioni, ma abbozzando idee su cosa potrebbe succedere per arginare il fenomeno.
Ciao,
gio
 
luigir ha scritto:
Senza rispetto dei diritti civili e dei lavoratori, non ci dovrebbero essere scambi commerciali, fosse per me non avrei mai aperto alla Cina ed ora l unico modo per tener fronte es andare ad investire li produrre li ed importare in italia, un po sul modello giapponese che tanto tirava.
Pienamente daccordo.
Troppo facile produrre a 1/100 di quanto costa qui, quando si negano i diritti.
 
Darkghost ha scritto:
Beh luigir, ma pensi che alla Cina farebbe comodo una crisetta di USA ed UE assieme ?
Forse una soluzione sarebbe che FED e BCE lavorassero in collegamento non per un cambio fisso, ma per arginare certe manovre...

Certo che a volte son tentato di disinvestire i dollari...

I cinesi hanno i soldi, la flessibilita, poche pretese per gli standard di vita dei lavoratori, sono nel boom e sono al momento la fonte di vita di colossi come gli USA ed i produttori di materie prime... Insomma una bella crisi non rovinerebbe poi cosi tanto, li renderebbe ancora piu forti ed un eventuale soluzione dei problemi dovrebbe passare da casa loro. io temo piuttosto il giorno in cui sara in crisi la Cina od il giorno in cui passeranno alla democrazia...
 
luigir ha scritto:
I cinesi hanno i soldi, la flessibilita, poche pretese per gli standard di vita dei lavoratori, sono nel boom e sono al momento la fonte di vita di colossi come gli USA ed i produttori di materie prime... Insomma una bella crisi non rovinerebbe poi cosi tanto, li renderebbe ancora piu forti ed un eventuale soluzione dei problemi dovrebbe passare da casa loro. io temo piuttosto il giorno in cui sara in crisi la Cina od il giorno in cui passeranno alla democrazia...

Premetto che sono poco informato sull'India. Ma da questo punto di vista non dovrebbe essere più pericolosa l'India per l'economia occidentale?
Sono già in democrazia, hanno un'economia più orientata verso i servizi e l'alta tecnologia (in particolare nello sviluppo di software), la loro economia tira (l'incremento del pil è più basso di quello cinese ma si attesta sul 6% o 7% se non ricordo male), sono in tanti e hanno salari bassi.
In pratica vedo i vantaggi della cina uniti alla forza dei paesi occidentali più evoluti (ma questa mia conoscenza è solo "sulla carta" non avendo mai avuto contatti di alcun tipo).
 
luigir ha scritto:
io temo piuttosto il giorno in cui sara in crisi la Cina od il giorno in cui passeranno alla democrazia...

Probabilmente ci sarà sull'altro piatto della bilancia l'economia indiana che io vedo ancora più forte di quella cinese in prospettiva futura, non hanno nemmeno il problema democrazia perchè hanno ereditato l'insegnamento della gb.

L'economia del futuro cmq girerà su quella zona.
 
gianni80 ha scritto:
Premetto che sono poco informato sull'India. Ma da questo punto di vista non dovrebbe essere più pericolosa l'India per l'economia occidentale?
Sono già in democrazia, hanno un'economia più orientata verso i servizi e l'alta tecnologia (in particolare nello sviluppo di software), la loro economia tira (l'incremento del pil è più basso di quello cinese ma si attesta sul 6% o 7% se non ricordo male), sono in tanti e hanno salari bassi.
In pratica vedo i vantaggi della cina uniti alla forza dei paesi occidentali più evoluti (ma questa mia conoscenza è solo "sulla carta" non avendo mai avuto contatti di alcun tipo).

OK! OK! OK! OK!

Sottoscrivo tutto, conosco discretamente l'india ed è quasi totalmente cambiata negli ultimi 15 anni.
 
gianni80 ha scritto:
Premetto che sono poco informato sull'India. Ma da questo punto di vista non dovrebbe essere più pericolosa l'India per l'economia occidentale?
Sono già in democrazia, hanno un'economia più orientata verso i servizi e l'alta tecnologia (in particolare nello sviluppo di software), la loro economia tira (l'incremento del pil è più basso di quello cinese ma si attesta sul 6% o 7% se non ricordo male), sono in tanti e hanno salari bassi.
In pratica vedo i vantaggi della cina uniti alla forza dei paesi occidentali più evoluti (ma questa mia conoscenza è solo "sulla carta" non avendo mai avuto contatti di alcun tipo).

Rappresenta un pericolo diverso. Se noi fossimo una societa piu orientata verso i servizi allora sentiremmo piu l India che la Cina ma essendo ancora artigiani e PMI la Cina e piu pericolosa poi, siamo onesti, in italia i servizi sono portati avanti con gente da salari da interinali o precari quindi il costo di produzione non e eccessivo e potrebbe essere aggiustato, inoltre non avendo la lingua inglese come nostra lingua, non abbiamo motivo di spostare i call centres a Bangalore come ha fatto la GB. I precari possono dormire sonni tranquilli, se gia dormono...

La Cina credo che si avvantaggi soprattutto dei Paesi in crisi, i prodotti poco cari consentono a questi Paesi di tirare avanti, la Cina da il Pane e lo Stato ci da il Circo...
 
I cinesi sicuramente avranno, come di solito avviene per tutte le economie in forte espansione, una crisi di crescita, dubito che avvenga prima del 2010, salvo imprevisti, ma avverrà,...più tardi avverà più forti saranno per superarla...

Crisetta USA e UE??? E i cinesi a chi le vendono i prodotti poi se noi entriamo in crisi...? Poi per l'ennesima volta, in gran parte sono le multinazionali straniere che producono li a basso prezzo, ai cinesi interessa di tenere occupata la mano d'opera locale per sfamarla.... cosi riescono a tenerli buoni .... per ora..., questo comporta ovviamente un forte surplus della bilancia commerciale, ma questo è solo l'effetto...
il vero guadagno lo fanno le multinazionali...

Concordo pienamente sul miglioramento delle condizioni del lavoratore cinese, e mi ripeto, la pressione andrebbe fatta con leggi internazionali sulle multinazionali, meno sul governo cinese, che ahime, non ci sente...

Che il $ tenga, attualmente è forse più nell'interesse dei cinesi e delle altre nazioni "creditrici" che non nell'interesse degli USA. Se il $ svalutasse del 30%, be mica male di colpo si trovano con meno debiti, le importazioni rincarano, si ma altri paesi soffrirebbero molto di più. Poi in questi giochi di svalutazione/rivalutazione loro sono " maestri" da decenni. Anche a metà anni '80 sembrava che USA si svendessero completamente al Giappone, che acquistavano follemente in USA, ricordo ancora nell '85 le "grida" circa la supremazia dei giapponesi nei semiconduttori, poi gli americani negli anni '90 si sono ripreso tutto e di più...
stessa cosa con la crisi asiatica nel 98, economie agganciate al $ che non riescono a tenere il passo, crisi e svalutazione e gli USA si ritrovano con le basi manifatturiere a basso costo per continuare il boom...
non sottovalutiamoli, poi se non sbaglio sono tra i paesi più globalizzati, con interessi ovunque (multinazionali), eventuale svalutazione non porta a loro solo problemi, anzi, crea più problemi agli altri...

gioia23
 
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