Cinema - thread libero

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Ieri sera ho voluto fare un tuffo nel passato e mi son visto Le cinque chiavi del terrore (1965) con Cristopher Lee, Peter Cushing e un giovane Donald Sutherland. Non è uno di quei tragici filmoni stile Hammer, si tratta di cinque episodi brevi a tema soprannaturale aventi come protagonisti cinque passeggeri che casualmente si ritrovano nello stesso scompartimento di un treno. Qui entra un sesto personaggio, il misterioso dottor Shock...
Dei cinque racconti ho trovato passabili per i miei gusti il secondo ed il quarto. Attore migliore C.Lee naturalmente.
 
Niente male Le cinque chiavi del terrore (1964). Il regista Freddie Francis aveva girato vari thriller-horror negli anni 60, di cui i migliori che ho visto sono questo qui e soprattutto L'incubo di Janet Lind (1963). Ha avuto ancora più successo come direttore della fotografia, vincendo due Oscar e spaziando tra grandissimi film di generi molto diversi (Suspense del 1961, The Elephant Man del 1980 di Lynch, Cape Fear del 1991 di Scorsese, Una storia vera del 1999 sempre di Lynch).

Non ho visto The Whale (2022). Ho circa 20 anni arretrati in cui non ho visto quasi nulla, ma per ora continuo a preferire i film più vecchi! Ascolto molto volentieri le vostre opinioni sui film recenti, io avendone visto pochissimi avrei sicuramente difficoltà a contestualizzarli.
 
Allora ecco qualche cosa di recente:
"Morgan", film del 2016. Per certi versi ennesima rilettura del mito di "Frankenstein", qui incarnato in una ragazza - la Morgan del titolo - creata artificialmente in laboratorio a partire da DNA sintetico e in 5 anni rapidamente cresciuta a un'età adolescenziale. Le difficoltà da parte della giovane a gestire la crescita emotiva e il corretto discernimento tra bene e male, porteranno seri problemi all'equipe scientifica. Ma soprattutto a tutti peserà il fiato sul collo di una gelida esperta di valutazione dei rischi, inviata dalla società proprietaria dei laboratori per valutare la situazione. Come dicevo una rivisitazione ma che ho trovato ancora molto intrigante.
"Durante la tormenta", film spagnolo del 2018 che tocca lo spinoso tema dei viaggi del tempo e relative conseguenze e prerogative.
Qui inizialmente abbiamo un ragazzino intento a videoregistrarsi suonando la chitarra, mentre all'esterno è in corso un forte temporale e alla tv passano immagini della vigilia della caduta del muro di Berlino. Una serie di circostanze lo distrarranno dal suo diletto e lo convoglieranno verso dei tragici eventi. Venticinque anni dopo una madre, trasferitasi con figlia e marito nella medesima casa rimasta vuota da oltre 10 anni, durante un'altra notte di tempesta e attraverso il televisore e la videocamera rinvenuti in un'intercapedine, entra visivamente in contatto col ragazzino nella fatidica notte del passato.
Da qui si dipana una trama con qualche similitudine a "Frequency" film del 2000 (anche qui abbiamo le parti Thriller/sentimentale che si miscelano a quella fantascientifica), ma maggiormente articolata soprattutto nelle implicazioni che comporta il voler modificare il passato anche a fini di bene. Fermo restando le incongruenze che possono emergere nel gestire il tema e forse anche una mancanza di coraggio nel complicare le situazioni (comunque già astruse di loro), a mio avviso il film nel complesso è godibile e merita una visione
 
Allora ecco qualche cosa di recente:
"Morgan", film del 2016. Per certi versi ennesima rilettura del mito di "Frankenstein", qui incarnato in una ragazza - la Morgan del titolo - creata artificialmente in laboratorio a partire da DNA sintetico e in 5 anni rapidamente cresciuta a un'età adolescenziale. Le difficoltà da parte della giovane a gestire la crescita emotiva e il corretto discernimento tra bene e male, porteranno seri problemi all'equipe scientifica. Ma soprattutto a tutti peserà il fiato sul collo di una gelida esperta di valutazione dei rischi, inviata dalla società proprietaria dei laboratori per valutare la situazione. Come dicevo una rivisitazione ma che ho trovato ancora molto intrigante.
"Durante la tormenta", film spagnolo del 2018 che tocca lo spinoso tema dei viaggi del tempo e relative conseguenze e prerogative.
Qui inizialmente abbiamo un ragazzino intento a videoregistrarsi suonando la chitarra, mentre all'esterno è in corso un forte temporale e alla tv passano immagini della vigilia della caduta del muro di Berlino. Una serie di circostanze lo distrarranno dal suo diletto e lo convoglieranno verso dei tragici eventi. Venticinque anni dopo una madre, trasferitasi con figlia e marito nella medesima casa rimasta vuota da oltre 10 anni, durante un'altra notte di tempesta e attraverso il televisore e la videocamera rinvenuti in un'intercapedine, entra visivamente in contatto col ragazzino nella fatidica notte del passato.
Da qui si dipana una trama con qualche similitudine a "Frequency" film del 2000 (anche qui abbiamo le parti Thriller/sentimentale che si miscelano a quella fantascientifica), ma maggiormente articolata soprattutto nelle implicazioni che comporta il voler modificare il passato anche a fini di bene. Fermo restando le incongruenze che possono emergere nel gestire il tema e forse anche una mancanza di coraggio nel complicare le situazioni (comunque già astruse di loro), a mio avviso il film nel complesso è godibile e merita una visione
Non male Frequency (2000). Il regista Gregory Hoblit è lo stesso di Schegge di paura con Richard Gere ed Edward Norton, ed Il tocco del male con Denzel Washington. Tutti e tre film commerciali ma ben fatti, ottimi prodotti di intrattenimento.
 
Ah non ricordavo. SI 2 bei film
 
Non male Frequency (2000). Il regista Gregory Hoblit è lo stesso di Schegge di paura con Richard Gere ed Edward Norton, ed Il tocco del male con Denzel Washington. Tutti e tre film commerciali ma ben fatti, ottimi prodotti di intrattenimento.

schegge di paura OK! c'è un Edward Norton stratosferico nell'interpretare i due ruoli.
Soprattutto il ragazzo debole di mente, ruolo che poi riprenderà in un'altra pellicola, The score
 
I tempi attuali si conciliano con la riesumazione di 2 ottime pellicole del 2011:
"Margin call" e "Too big to fail".
Entrambi si rifanno alle crisi finanziarie del 2008 e si sviluppano in un ristretto lasso di tempo: una notte il primo, un w.e. il secondo
 
Ultima modifica:
I tempi attuali si conciliano con la riesumazione di 2 ottime pellicole del 2011:
"Martin call" e "Top big to fall".
Entrambi si rifanno alle crisi finanziarie del 2008 e si sviluppano in un ristretto lasso di tempo: una notte il primo, un w.e. il secondo
Li consiglio anch'io tutti e due. Ottimi film con grandi attori. Inoltre Margin call per essere un film d'esordio del regista è davvero buono, e Too big to fail è diretto da Curtis Hanson, quello di L.A. Confidential.

Per chi ama i film meno recenti e li guarda anche in inglese (purtroppo non si trova in italiano), in tema finanza consiglio Il dominatore di Wall Street (Ruthless - 1948) di Ulmer, un bravissimo regista di b-movies (come L'uomo dal pianeta X e in particolare Detour). Anni prima, in Germania, ai tempi della repubblica di Weimar, aveva fatto parte del poker d'assi di registi per il film Uomini di domenica del 1930 (gli altri erano Robert Siodmak, Billy Wilder e Fred Zinnemann).
Il dominatore di Wall Street - Wikipedia

 
Interessante segnalazione.
Ormai siamo abituati a una finanza molto più sincopata e se si cercano film del genere, vengono proposte soprattutto pellicole post anni 90 ( a parte il famoso Wall Street di Stone).
Ho la certezza che i fatti del 2008 abbiano dato linfa al genere, spalancandone le potenzialità anche come trattazione a livello di thriller finanziario... laddove in precedenza le tematiche erano più orientate al dramma personale.
P.S.
Tempo fa vedevo e rivedevo il film "Americani" con la regia di James Floley (a naso mi pare che questo sia il suo film migliore) con la sceneggiatura di David Manet (suo "Gli intoccabili") che ne aveva in precedenza creato anche una rappresentazione teatrale.
Il film è del 1992 e si avvale di un cast di attori di alto livello: Lemmon, Al Pacino, Harris, Spacey, Arkin... uno più istrionico dell'altro
... narra la storia di un gruppo di venditori di lotti di terreni e della loro lotta quotidiana per assicurarsi i "contatti" migliori...
... memorabili alcune scene, tra le quali all'inizio la "romanzina" che un capo area giunto dalla sede centrale fa al gruppetto riunito (un Alec Baldwin, qui valido proprio perché sta in scena giusto per questa parte)... o le esternazioni di Al Pacino quando dopo lo smarrimento di un elenco di contatti validi gli forniscono i soliti nomi da ricontattare....
 
Interessante segnalazione.
Ormai siamo abituati a una finanza molto più sincopata e se si cercano film del genere, vengono proposte soprattutto pellicole post anni 90 ( a parte il famoso Wall Street di Stone).
Ho la certezza che i fatti del 2008 abbiano dato linfa al genere, spalancandone le potenzialità anche come trattazione a livello di thriller finanziario... laddove in precedenza le tematiche erano più orientate al dramma personale.
P.S.
Tempo fa vedevo e rivedevo il film "Americani" con la regia di James Floley (a naso mi pare che questo sia il suo film migliore) con la sceneggiatura di David Manet (suo "Gli intoccabili") che ne aveva in precedenza creato anche una rappresentazione teatrale.
Il film è del 1992 e si avvale di un cast di attori di alto livello: Lemmon, Al Pacino, Harris, Spacey, Arkin... uno più istrionico dell'altro
... narra la storia di un gruppo di venditori di lotti di terreni e della loro lotta quotidiana per assicurarsi i "contatti" migliori...
... memorabili alcune scene, tra le quali all'inizio la "romanzina" che un capo area giunto dalla sede centrale fa al gruppetto riunito (un Alec Baldwin, qui valido proprio perché sta in scena giusto per questa parte)... o le esternazioni di Al Pacino quando dopo lo smarrimento di un elenco di contatti validi gli forniscono i soliti nomi da ricontattare....
Americani (1992) grandissimo film, chi non l'ha visto lo deve assolutamente vedere, e chi l'ha già visto lo deve rivedere!

La scena con Alec Baldwin l'ho citata anch'io da poco qui su FOL, in un thread tutto dedicato ai bancari che si comportano come dei predatori, abbandonando ogni scrupolo ed ogni decenza, nel rifilare ai clienti i prodotti del risparmio gestito... :D

Se le banche proponessero investimenti con 0,30% di commissioni gestione e senza altre spese, penso che saremmo tutti perfettamente d'accordo con te. I clienti sarebbero clienti e non prede. Se le condizioni di lavoro descritte da Bow nel post #10 sono inesistenti o rarissime, allora hai ragione tu. Secondo altri di noi invece, l'unica imprecisione è che a volte al posto della ragazzina maggiorata c'è qualcuno tipo il losco figuro qui sotto...

 
Scena mitica. GRAZIE ne la sono rivista volentieri. Di ro il vhs...purtroppo da una 15ina di anni immagazzinato con vecchi videoregistratori... dovrei fare un po di archeologia in cantina...
 
Ultima modifica:
Al diavolo...Americani..... accidenti al cellulare
 
Tanto per parlare di Cinema: una visione/revisione al mese (non di più, che serve materiale per il thread dei fotogrammi quiz).

Direi di apportare una modifica alla rubrica.. cioè,oltre al film del mese, indicare anche la sorpresa del mese (in genere nuove visioni, ma anche revisioni, che hanno superato le attese o i ricordi).


Per il mese di Febbraio il top è: Marketa Lazarová (František Vláčil, 1967), lo so non è di facile visione.. ma un Medio Evo così non Ve l'ha mai mostrato nessuno.



Per la sorpresa del mese, lo avevo già citato altrove: Expect the Unexpected (Patrick Yau, 1998)

 
I segreti di Wind River film del 2017 (In originale solo Wind RIver )
Protagonisti Jeremy Renner (alcuni mesi fa ha rischiato la vita in un incidente con uno spazzaneve...e sotto mano oggi mi è passata la notizia che glielo hanno ridato...) ed Elizabeth Olsen (entrambi facce da Marvel).
Un cacciatori di predatori che lavora in una riserva indiana nel freddo Wyoming (Renner), durante una delle sue escursioni trova il cadavere seminudo di una giovane nativa, tra l'altro figlia di un amico, con evidenti segni di violenza carnale. Sul posto per indagare giunge una giovane agente dell'FBI (la Olsen)
Bel film con buona sceneggiatura e regia (ho letto che venne premiata a Cannes, ma non nel concorso principale); buone performance degli attori e magnifici i paesaggi innevati. Il finale, per quanto politicamente scorretto, regge benissimo.
Se vi capita, vale la pena una visione.
P.S.
Nello specifico il regista/sceneggiatore è Taylor Sheridan, autore della sceneggiatura anche dello splendido "Sicario" (con regia però di Villeneuve: per me una garanzia) e di un certo "Hell or High water", discreto filmetto del 2016 (regia di tal David Mackanzie: poco all'attivo, nulla che conosca),
Tutti e tre i film pare facessero parte di una sorta di progetto di Taylor sulla rappresentazione della "frontiera americana".
Ne "I segreti di Wind River", che ho rivisto recentemente, avevo fatto caso ad alcune inquadrature dall'alto di colonne di auto in movimento e a una certa tipologia del commento musicale di accompagno, che mi hanno richiamato un'assonanza con analoghe scene presenti proprio nel nel film "Sicario" (nel primo con movimento di auto su strade aventi per sfondo ampi spazi innevati, nel secondo con strade attorniate da ampi spazi desertici).
Anche in un certo atteggiamento ieratico dei protagonisti (vale per tutti e tre i film di Taylor che ho citato), si può percepire la presenza di una comune mano nella sceneggiatura.
Di Taylor, tra gli altri, è anche la sceneggiatura di "Soldado", l'ottimo seguito di Sicario ma qui con Solima regista e del più recente e a mio avviso perdibile "Quelli che mi vogliono morto".
 
L'altra sera su un canale Rai (Rai4 o RaiMovie) mi è capitato di guardare Timecrimes (2007) film dello spagnolo Nacho Vigalondo.
E' un film che affronta il tema dei viaggi nel tempo ma in una chiave minimalista inusuale a cui non siamo (più) abituati. Per dirne una, gli attori sono solo quattro... e uno è lo stesso regista. Per quanto riguarda la storia, non spoilero nulla per non rovinarvi la visione di questa singolare pellicola.
 
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Questa sera non di scherza😎
 
Ieri ho finalmente visto l'ottimo noir Perfido inganno (1947) di Robert Wise, molto lodato dal Mereghetti. Sono riuscito a trovarlo solo in originale con sottotitoli. Sicuramente David Lynch l'ha preso come riferimento per tutto il marciume nascosto di Twin Peaks, dato che qui all'inizio del film viene uccisa una donna chiamata "Laury Palmer" (con la y finale). Non sapevo che fosse questa l'origine del nome del personaggio di Twin Peaks (Laura P.).
 
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