Circle Spa

Io in effetti ero uscito sopra i 4 ma solo per una tradata, poi ho ricomprato.
Operazioni che sono figlie anche di una fiducia ancora non completamente recuperata sui mercati, da parte mia.
Ho più la tendenza a fare movimenti se ho un gain decente.
 
Io in effetti ero uscito sopra i 4 ma solo per una tradata, poi ho ricomprato.
Operazioni che sono figlie anche di una fiducia ancora non completamente recuperata sui mercati, da parte mia.
Ho più la tendenza a fare movimenti se ho un gain decente.
Plak, hai fatto bene se te lo sentivi.
Mi riferivo di più alle carrettate di vendite viste in questi giorni....inspiegabili, dal mio punto di vista.
Tra l'altro, vendite fioccate ad un soffio dai massimi storici....che se passati, darebbero ulteriore spinta al titolo.
Appuntamento solo rimandato: di booster ce ne saranno diversi...tra un mese si entrerà nel vivo del E-FTI....tra due mesi usciranno le anticipazioni sui numeri 2022...e nel mentre potrebbero uscire altri CS di contratti aggiudicati.
Sarà un anno intenso :):o
 
L'Italia e quel gap da colmare - PortNews

26 Gennaio 2023 Focus

La lotta di Ivano Russo al digital divide​

L’Italia e quel gap da colmare​

di Redazione Port News​

«Siamo la seconda manifattura europea, la terza economia a livello comunitario eppure sulla base dell’Indice di Digitalizzazione dell’Economia e della Società (DESI) ci collochiamo soltanto al 18º posto fra i 27 Stati membri dell’UE».
Ivano Russo lancia il sasso nello stagno durante un convegno organizzato stamani da Fedespedi: «L’Italia – afferma – ha una storica tradizione alla non cooperazione. Non siamo ancora in grado di pensarci come Sistema Paese. Abituati come siamo a muoverci tra campanili e parrocchie, abbiamo finito con l’assumere un atteggiamento conservativo che alla lunga ci ha danneggiati».
L’amministratore unico di RAM ricorda i numerosi fallimenti riportati dall’Italia in tema di digitalizzazione. Il primo risale addirittura al 2006, quando l’allora Presidente del Consiglio Romano Prodi e il Ministro dei Trasporti, Burlando, lanciarono il sistema monitoraggio informatico della politica dei trasporti, che fu addirittura collaudato ma mai acceso.
Il secondo tentativo è stato quello della Piattaforma Logistica Nazionale, mai realizzata, a causa di una serie di intoppi che nel 2021 costrinsero poi il Governo Draghi a chiudere definitivamente l’esperienza con UIRnet, poi diventata digITAlog.
Il terzo è il SUDOCO, lo Sportello Unico Doganale e dei Controlli, in norma nella legge 84/94 dal 2018, ma che sta vedendo la luce solo oggi e soltanto in un porto.
L’ex direttore generale di Confetra denuncia la cosiddetta retorica delle eccellenze puntiformi: «Pur avendo tante eccellenze, dal Fast Corridor delle Dogane alle control room delle Capitanerie di Porto, passando per i Port Community System delle AdSP, tutti insieme non siamo stati in grado di produrre un sistema logistico nazionale digitale competitivo realmente integrato».
Il risultato è sotto gli occhi di tutti, e ben visibile nella classifica europea che traccia i progressi italiani nel settore digitale. Non solo, «sulla base del Logistic Performance Index, gli indicatori in cui il nostro Paese risulta più carente sono proprio la semplificazione e la digitalizzazione».
Russo ricorda uno studio realizzato da Ambrosetti nel 2016: «Il danno prodotto dal gap tecnologico nella logistica e nei trasporti cuba 36 miliardi di euro, un punto di PIL all’anno. Le eccellenze puntiformi che il Paese può vantare dunque in questo campo non spostano le statistiche: le mosche cocchiere sono cocchiere ma restano mosche» afferma.
Fortunatamente, l’Unione Europea ci impone oggi un salto di qualità: «Il Regolamento (UE) 2021/1056 dice che entro il 2025 dobbiamo realizzare un eco sistema digitale di cooperazione applicativa tra tutti i sistemi e i nodi in capo alle PA che fra loro gestiscono, scambiano, inviano, ricevono, archiviano dati che riguardano il trasporto della merce e la logistica».
Il regolamento europeo ha due capisaldi, l’interoperabilità e la sicurezza
. E va a braccetto con la direttiva NIS2, recentemente approvata dalla Commissione Europea, e volta ad aumentare i sistemi di sicurezza di un numero sempre crescente di settori contro i cyberattacchi: «L’Europa sta ricostruendo nella logistica lo stesso Sistema che c’è sullo SPID per le persone fisiche e che poi converge a livello comunitario nella rete dei 27 Stati Membri. Questa interoperablità esiste da tempo per i dati individuali e per i sistemi bancari e viene ora estesa al trasporto della merce e alla logistica» dice ancora l’amministratore unico di RAM.
L’Italia è un tassello di questo progetto. «Un progetto che andrà in porto solo e soltanto se il Governo, il Ministero delle Infrastrutture e, per esso, RAM, sapranno esercitare un forte ruolo di regia pubblica».
Ma come realizzarlo? «I binari normativi lungo cui muoverci sono chiari» risponde Russo: «Le linee guida Agid, innanzitutto, ci dicono in che modo le pubbliche amministrazioni devono essere interoperabili tra di loro, come devono esporre i dati e dove devono pubblicarli».
Il Codice dell’Amministrazione Digitale è l’altro pilastro normativo: «L’art.69 prevede per le PA l’obbligo del riuso. Tutti i servizi e i sistemi esistenti, penso al PCS di Genova, Livorno, Trieste, Bari, La Spezia, devono andare su un portale unico. Vanno consegnate a tutte le Autorità di Sistema Portuali nazionali le chiavi di accesso ai quei servizi. Perché non ha alcun senso logico che una Port Authority sprovvista di un Port Community System non possa usufruire dei PCS già realizzati, valutando se siano esportabili in toto o se non debbano essere modificati o convertiti sulla base delle esigenze predefinite».
Il n.1 di RAM ricorda che con le sei AdSP che hanno già un PCS «abbiamo fatto un lavoro avanzato. Una sorta di autoassement dei sei PCS. Oggi abbiamo già un catalogo dei servizi offerti da queste Autorità Portuali» ammette.
La terza gamba del tavolo normativo nazionale è il Polo Strategico Nazionale. Sulla base di un obbligo di legge, entro il 2024 i dati sensibili classificati come tali dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale devono uscire dai cloud privati stranieri (di Google, Fastweb, etc) per convergere nel Cloud Strategia Italia, il cloud pubblico messo in campo dalla presidenza del Consiglio dei Ministri e gestito da Leonardo, Sogei, Telecom e Cassa Depositi e Prestiti: «Abbiamo fatto istanza per la migrazione nel cloud pubblico della PLN, oggi di proprietà del MIT. Si apre un percorso complesso che obbligherà tutte le altre amministrazioni, tra cui le Port Authority, ad entrare nel nuovo cloud».
Il progetto, insomma è chiaro, così come è chiaro il quadro normativo ed economico. «Il PNRR destina alla digitalizzazione della logistica nazionale 250 milioni di euro, di cui 30 mln per realizzare l’eco sistema di interoperabilità nazionale, 45 milioni di euro alle Adsp, per rendere interoperabili i PCS, e 175 mln alle imprese, che sono chiamate a fare importanti adeguamenti di upgrade tecnologico».
Avendo chiaro il framework normativo, avendo chiari quali sono gli interventi da sviluppare dal punto di vista tecnologico, e ferma restando la necessità di una regia pubblica, spetta ai singoli attori della supply chain l’arduo compito di adeguarsi ai nuovi standard digitali: «E’ richiesto a tutti uno sforzo importante» è la conclusione del ragionamento che Russo consegna alla platea di Fedespedi. «La nuova catena della logistica digitale va costruita pezzo per pezzo da tutti gli attori coinvolti in un percorso che richiede una presa di coscienza e un’assunzione di responsabilità sulle opportunità e le sfide legate alla digitalizzazione».
 
Finalmente siamo tornati in modalità "retail in ingresso" più che "fondello in uscita", cioè pochi volumi ma tutti in acquisto! Ora bisogna però superare i 4 con convinzione!
 
Finalmente siamo tornati in modalità "retail in ingresso" più che "fondello in uscita", cioè pochi volumi ma tutti in acquisto! Ora bisogna però superare i 4 con convinzione!
Volumi, rispetto alla media storica, sono altissimi. Si viaggia a media di 0,5% del capitale al giorno da natale ad oggi in pratica, per un titolo che a tratti faticava a scambiare 1 lotto minimo al giorno.
Ben venga questo reshuffle degli azionisti, chi entra adesso dubito lo stia facendo per vendere dopodomani per due pizze e due birre medie.
 
Volumi, rispetto alla media storica, sono altissimi. Si viaggia a media di 0,5% del capitale al giorno da natale ad oggi in pratica, per un titolo che a tratti faticava a scambiare 1 lotto minimo al giorno.
Ben venga questo reshuffle degli azionisti, chi entra adesso dubito lo stia facendo per vendere dopodomani per due pizze e due birre medie.
Sinceramente sto seguendo il titolo solo dal 15 dicembre circa, quindi non conosco i corsi del passato.. Però vedo che insieme ai volumi è aumentata anche la partecipazione su questo thread, rispetto ad altri titolini Egm di pari dimensioni di Circle.. Quindi l'interesse per la società è in crescita.
 
Volumi, rispetto alla media storica, sono altissimi. Si viaggia a media di 0,5% del capitale al giorno da natale ad oggi in pratica, per un titolo che a tratti faticava a scambiare 1 lotto minimo al giorno.
Ben venga questo reshuffle degli azionisti, chi entra adesso dubito lo stia facendo per vendere dopodomani per due pizze e due birre medie.
Dal 22 dicembre ha scambiato più di 300k....quasi il 7% del capitale....
 
Ecco qua il grafico...nelle vacanze di Natale però gli scambi erano ancora pochi, la bagarre è iniziata per lo più dal 5 gennaio:
1674850074476.png
 
Tengo la terza trance per quando daranno i numeri 2022 che credo buoni ma non strepitosi e li forse ci sarà un ultimo scarico da parte di qualcuno. Il vero salto probabilmente lo farà quest’anno e qualche numero lo vedremo solo a Settembre
 
Mi sembra di capire che la redditività del 2022 dovrebbe essere in buona crescita, cosa che una piccolina conta molto

Ad ogni modo io credo, vale per questa e per tutte, che quando fai il cda per numeri sul 2022 si dovrebbe essere già delineato un andamento sull'esercizio in corso, cosa che ne riduce di molto il significato. Infatti contano molto più eventuali commenti ed aspettative.
Infatti prassi sempre più consolidata negli ultimi anni per dargli un senso maggiore anticipare almeno i ricavi in questo periodo

Mi chiedo sempre come si faccia vendere e comprare sulla base dell'anno passato

E qua del resto mi sembra che i numerosi recenti comunicati abbiano iniziato a dare qualche indicazione abbastanza precisa sul prossimo futuro

ieri ne ho presa ancora qualcuna
 
Ultima modifica:
Condivido.
Fornire le anticipazioni dei dati gestionali a metà marzo....2 settimane prima del cda sui conti 2022, ha poco senso.
Va però dato atto che prima non facevano neanche quello....quindi bene così.

La società si aspetta una crescita dell'ebitda del 1% annuo, a partire dal bilancio 2021.
Facile quindi calcolare a fine 2025 quale ebitda % si aspettano (attorno al 20%)....e le stime non tenevano conto di Cargo Start.

Difficile invece capire che ricavi faranno nel 2025...perché i fondi PNRR e Next Gen EU sono così tanti che basterebbe "poco" per far raddoppiare il fatturato della piccola Circle.

Infine.
Quando si quotarono fatturavano sui 5 mln annui.
A fine 2022 saranno largo circa 11 mln.
La crescita c'è, costante ed apprezzabile.
"Buona crescita"...in un contesto recessivo e di guerra, secondo me è riduttivo.

Senza polemica, caro Bied ;)
 
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Mi sembra di capire che la redditività del 2022 dovrebbe essere in buona crescita, cosa che una piccolina conta molto

Ad ogni modo io credo, vale per questa e per tutte, che quando fai il cda per numeri sul 2022 si dovrebbe essere già delineato un andamento sull'esercizio in corso, cosa che ne riduce di molto il significato. Infatti contano molto più eventuali commenti ed aspettative.
Infatti prassi sempre più consolidata negli ultimi anni per dargli un senso maggiore anticipare almeno i ricavi in questo periodo

Mi chiedo sempre come si faccia vendere e comprare sulla base dell'anno passato

E qua del resto mi sembra che i numerosi recenti comunicati abbiano iniziato a dare qualche indicazione abbastanza precisa sul prossimo futuro

ieri ne ho presa ancora qualcuna

Mi pare sempre più acclarato che Circle abbia competenze quasi uniche che si incastrano alla perfezione con lo scenario normativo attuale, e che nessun attore in gioco possa permettersi di procrastinare ancora. Il redde rationem arriverà molto presto, e Circle é pronta.

Ebitda 2021 è preistoria.
2mln ebitda (stimati) 2022 sono il medioevo.
Il futuro é adesso :read:
 
Lo ammetto, conoscendo poco il tema forse ho peccato di eccessiva prudenza:boh::)

ma forse non era chiaro, era legato al post precedente
per dire per l'appunto non credo proprio che i numeri 2022 siano da far vendere
 
.
 

Allegati

  • Digitalizzare la logistica è strategico - Ivano Russo.pdf
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Reazioni: mkg
Buondì

settimana di chiusura mensile....vediamo dove e come chiude la candela :)
 
Che succede? Sono più di 10 giorni che Abatello non comunica un nuovo contratto...Non vorrà mica far spegnere la candela di tallcandle! :no:
 
A conferma della strategia del Gruppo, la nuova commessa rafforza la nostra view positiva sul titolo. In attesa di incontrare il management, valutare l’impatto dell’acquisizione del 51,0% di Cargo Start e le sinergie da esse derivanti, confermiamo le nostre stime: rating BUY, Target Price € 5,00 e risk MEDIUM.

Studi Societari - Borsa Italiana


questo era del 19, a breve alzeranno
come si dice non serve ma aiuta
 
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