Ferrari (PSA Italy): “A Genova Pra' successo per la ferrovia. E col Terzo valico punteremo ai mercati del Sud Europa” - Shipmag
Ferrari (PSA Italy): “A Genova Pra’ successo per la ferrovia. E col Terzo valico punteremo ai mercati del Sud Europa”
01 febbraio 2023 - Giancarlo Barlazzi
Lavoro di squadra con stakeholder e addetti per la sicurezza: “Dal 2009 crollo dell’85% degli incidenti”
Genova – Si archivia un 2022 confortante “in linea con l’anno precedente, soprattutto se letti alla luce della flessione della domanda e dell’andamento dei noli container che ha caratterizzato la seconda metà dell’anno”, spiega a ShipMag Roberto Ferrari, AD PSA Italy.
Che sottolinea gli investimenti sulla ferrovia al terminal di Genova Prà e guarda con fiducia alle prospettive offerte dal Terzo Valico. E Francesco Parodi QHSE Director di PSA SECH e PSA Genova Prà evidenzia anche il modello creato per la sicurezza dei lavoratori: “Dal 2009 crollo dell’85% degli incidenti”.
Che bilancio può fare del 2022?
“I dati 2022 sono positivi e confortanti, in linea con l’anno precedente, soprattutto se letti alla luce della flessione della domanda e dell’andamento dei noli container che ha caratterizzato la seconda metà dell’anno. Abbiamo raggiunto l’obiettivo di mettere a sistema i terminal genovesi – i cui risultati hanno evidenziato la leadership del porto di Genova a livello nazionale – e c’è una grande soddisfazione per i risultati di PSA Venice – Vecon, un terminal strategico per l’area produttiva del nord-est italiano. Il volume di traffico containerizzato nei tre terminal portuali di PSA Italy è cresciuto del 2,8% rispetto all’anno precedente, con 2.063.021 TEUs nel 2022 rispetto ai 2.006.517 TEUs movimentati nel 2021”.
Quali sono le previsioni per il 2023?
“Le indicazioni per il 2023 che arrivano dall’economia globale non sono certamente confortanti, ma il nostro modello di business è solido e siamo pronti a far fronte anche a periodi di maggior turbolenza, come del resto è stato anche negli ultimi anni: faccio riferimento alle difficoltà derivate dalla pandemia Covid, dal conflitto russo-ucraino e – nel caso di Genova – dal crollo del Ponte Morandi, che hanno impattato su tutti i settori e segnatamente su quello del trasporto container e dei terminal. C’è poi da tenere in considerazione anche altri elementi, quali le scelte strategiche dei global carrier legate all’andamento dei noli, che già a partire dalla seconda metà del 2022 ha portato in molti casi ad una razionalizzazione dei servizi per contenere i costi e adeguarsi alle nuove condizioni di mercato. I terminal si devono adeguare a questi continui picchi e flessioni, che rendono difficile la gestione delle risorse e generano extra costi”.
A Genova Pra’ avete investito molto sulla ferrovia: siete soddisfatti?
“I risultati sono estremamente soddisfacenti, e in particolare per il nostro “Southern Express”, il treno che collega Basilea dalla banchina di PSA Genova Pra’. Dal suo ingresso in servizio nel 2018, il treno Southern Express ha contribuito a ridurre dell’83% le emissioni di CO2 e il 49% di consumo di energia: il dato è stato calcolato attraverso uno strumento di simulazione accreditato della società tedesca di software ambientale EcoTransIT World (ETW) che calcola il consumo di energia e le emissioni di gas serra (GHG) per camion, treni, navi e aerei. I risultati confermano che lo spostamento dei container dalla strada alla rotaia non è solo conveniente, ma anche positivo per l’ambiente. Il Southern Express è servizio trisettimanale diretto tra il porto di Genova e il terminal ferroviario svizzero di Frenkendorf vicino a Basilea, dura circa 14 ore e il 94% dei treni arriva entro due ore dall’orario di arrivo previsto, e permette di trasportare via treno i container che altrimenti verrebbero trasportati su gomma, contribuendo alla congestione stradale”.
Che cosa cambierà per voi con l’entrata in servizio del Terzo valico dei Giovi?
“Il Terzo valico ci permetterà di fare treni da 750 metri – che sono lo standard europeo – rendendoci più competitivi verso i mercati del Sud Europa: l’obiettivo di sviluppo è quello di allargare il bacino di utenza e di andare a proporci in nuovi mercati, oltre a quello italiano. È necessario ovviamente dare seguito anche al quadruplicamento della Tortona-Milano a velocità normale, per evitare di “spostare” il problema dei flussi ferroviari. Per noi è prioritario che quest’opera venga completata il prima possibile”.
E come spiega Francesco Parodi, QHSE Director di PSA SECH e PSA Genova Pra’ (nella foto), è stato fatto un lavoro molto importante dal punto di vista della sicurezza: dal 2009 infatti c’è stato il crollo dell’85% degli incidenti: “Lo scorso 19 gennaio nella Sala del Capitano di Palazzo San Giorgio, abbiamo firmato la Politica 2023 su salute, sicurezza, security e sostenibilità con Autorità e stakeholder del territorio ligure, tra cui, ma non solo, Autorità Portuale, Confindustria, Capitaneria, Dogana, Guardia di Finanza, Polizia di Frontiera-Polmare, Culmv, Organismo di Vigilanza, Sigle sindacali e Rls dei due terminal. Ci tengo a sottolineare che si è trattato di un evento sostanziale e non formale: la salute e la sicurezza sono da sempre nel dna del Gruppo Psa International e l’adozione di certificazioni di Qualità Sicurezza e Ambiente non sono stati meri adempimenti formali, poiché nel tempo hanno dimostrato l’evoluzione culturale prodotta in seno ai nostri terminal da parte di tutta la collettività dei lavoratori e dei nostri stakeholder. Le politiche aziendali in termini di tutela della salute e della sicurezza sono un elemento fondamentale, e sono volte al senso della responsabilità sociale nel fare impresa. Dal 2009 al 2022 gli incidenti nei terminal di Psa Sech e Genova Pra’ sono passati da 165 a 23 incidenti totali, con un crollo dell’85% dei casi infortunistici, e come dimostrato dall’indice Ltif (Lost Time Injury Frequency Rate), passato da 56,26 nel 2009 a 4,18 nel 2022 per il terminal Psa Sech e da 142 a 4,1 per il terminal Psa Genova Pra’ dal 2009 al 2022. L’obiettivo per il 2023 sarà quello di non superare il valore di Ltif pari a 8, un punto inferiore rispetto al valore 2022. Vogliamo ringraziare anche le Autorità e i partner che lavorano con noi quotidianamente, e che hanno contribuito a far crescere il profondo valore che, come Psa, diamo ai valori collegati ai temi di sicurezza, safety e salute”.