Trasporto e logistica valgono il 3% del PIL, ecco le sfide - ilBollettino
La terza sfida, ormai non più rimandabile, è quella legata alla digitalizzazione…
«Sì, dobbiamo essere in grado di stimolarla a 360°. Mi riferisco a cose estremamente concrete che ci consentirebbero di aumentare sensibilmente la nostra competitività, come il SUDOCO (Sportello Unico Doganale e dei Controlli), che è una infrastruttura già disponibile e utilizzabile, gestita dall’Agenzia dei Monopoli, ma che non si riesce ancora a completare perché ci sono tanti enti che prendono parte al processo dei controlli doganali e non sono celeri nella parte di propria competenza. Altro esempio è quello della piattaforma nazionale di logistica digitale. Anche in questo caso bisognerebbe cominciare dal tracciamento dei veicoli che vanno sulle strade per collegarli alla piattaforma».
Una migliore digitalizzazione aiuterebbe a semplificare anche le procedure di accesso ai fondi e, in generale, ad alleggerire i processi burocratici…
«Certo, basta pensare
all’accesso ai porti, alla possibilità di pianificare anche l’arrivo e la gestione dei veicoli al loro interno. O di semplificare i controlli doganali, consentendo il monitoraggio dei veicoli e anche la programmazione in base al traffico e alla saturazione delle infrastrutture. Insomma, le applicazioni sarebbero tante e tutte molto utili e a beneficio dell’efficienza e della competitività del sistema».
Ha detto Sudoco... grazie a chi?