P.A.T. ha scritto:Anch'io non trovo corretto estrapolare solo uno o piu' aspetti parziali e quindi cerchiamo di trovare un punto condiviso di visione del problema.
Tu sostieni che in Italia la tassazione dei capitali gain è inferiore alla media europea.
E' vero.
Tu sostieni che in Italia la tassazione dei redditi di lavoro è superiore alla media europea.
E' vero.
L'aumento voluto dalla triade Letta, Bersani e Visco dovrebbe ridurre il differenziale.
D'accordo.
Il problema politico insorge quando vuoi finanziare "completamente"
la riduzione del costo del lavoro attraverso l'aumento delle rendite.
Devi essere corretto con gli italiani esplicitando chiaramente le conseguenze all'atto pratico.
Non si puo' ingannare dicendo - come ha fatto Rutelli - che la tassazione è un problema di sola armonizzazione delle aliquote tra rendite e depositi, oppure - come ha fatto Di Pietro - sostenendo che la tassazione non puo' essere retroattiva, altrimenti l'ex PM minaccia di dimettersi il giorno stesso in cui l'accordo programmatico dell'Unione verrà tradito.
Enrico Cisnetto, il noto economista che vive a Cortina, oggi sulla stampa ha scritto proprio questo:
- se la tassazione delle rendite future risponde ad un problema di armonizzazione ed equita' fiscale ben venga, ma non darà il gettito previsto a poter ridurre il cuneo fiscale (solo 1,7 sui 10 ml, necessari)
- se vi è la necessita' di ottenere il finanziamento integrale al progetto di riduzione del cuneo fiscale, allora la tassazione delle rendite dovra' essere retroattiva, configurandosi come un'autentica patrimonale.
E Di Pietro dovrebbe immediatamente dimettersi oggi.
Ciao PAT
Io ho ragionato sulla base di un principio molto semplice: i dati ci dicono che, per il trattamento delle rendite, l'Italia oggi è un semi-paradiso fiscale (la Grecia sta ancora meglio, ma le finanze di Atene non mi sembrano l'obiettivo a cui guardare). Credo che, esaminando quelle tabelle, nessuno lo possa negare. Benissimo. Il paradiso è una cosa bella.
Poi mi domando: l'Italia è nelle condizioni di permettersi questo lusso? Credo che nessuno, con senso di responsabilità, possa rispondere di sì.
Questo è tutto: poi, per il resto, non ho la più pallida idea, sinceramente, di come un provvedimento di adeguamento della tassazione dellle rendite possa andare ad incidere sull'aspetto particolare della riduzione del cuneo fiscale, perché la contabilità statale è materia troppo complicata per tutti e le stime (in un senso o nell'altro) lasciano il tempo che trovano. Quindi, da questo punto di vista, non ci provo neanche.
Ultima modifica: