catilina61
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Pil: Confcommercio, dato Istat certifica crollo consumi
(ASCA) - Roma, 10 dic - Quello dell'Istat e' un "dato che,
pur mostrando un'evoluzione del PIL in termini congiunturali
meno negativa rispetto a quanto rilevato nei nove mesi
precedenti, fa emergere in tutta chiarezza la fase di estrema
difficolta' in cui versano i consumi delle famiglie". Questo
il commento dell'Ufficio Studi Confcommercio ai dati diffusi
dall'Istat sull'andamento dell'economia italiana nel terzo
trimestre.
"Dal secondo trimestre del 2011, infatti - precisa la
confederazione -, questa variabile registra un continuo
arretramento in termini congiunturali e la riduzione
tendenziale osservata nel terzo trimestre del 2012, pari a
-4,8%, non ha precedenti nelle serie storiche della
contabilita' ufficiale: questo il commento dell'Ufficio Studi
Confcommercio ai dati diffusi dall'Istat sull'andamento
dell'economia italiana nel terzo trimestre".
Per Confcommercio "anche nella ottimistica ipotesi di una
stasi nell'ultima parte dell'anno, i consumi chiuderanno il
2012 con una flessione in termini reali pari a circa il 4%,
molto al di sotto delle gia' negative previsioni formulate
dai diversi centri di ricerca e dallo stesso Governo".
Secondo la confederazione dei commercianti "stante questa
situazione, il rischio che nel 2013 il calo dei consumi
assuma dimensioni piu' significative rispetto a quanto fino
ad oggi prospettato diventa sempre piu' concreto.
Queste stesse valutazioni - aggiunge Confcommercio -
implicheranno un peggioramento, rispetto al 2011, dei
principali parametri del benessere e delle condizioni di vita
degli italiani, che l'Istat segnala in forte peggioramento
gia' nello scorso anno".
(ASCA) - Roma, 10 dic - Quello dell'Istat e' un "dato che,
pur mostrando un'evoluzione del PIL in termini congiunturali
meno negativa rispetto a quanto rilevato nei nove mesi
precedenti, fa emergere in tutta chiarezza la fase di estrema
difficolta' in cui versano i consumi delle famiglie". Questo
il commento dell'Ufficio Studi Confcommercio ai dati diffusi
dall'Istat sull'andamento dell'economia italiana nel terzo
trimestre.
"Dal secondo trimestre del 2011, infatti - precisa la
confederazione -, questa variabile registra un continuo
arretramento in termini congiunturali e la riduzione
tendenziale osservata nel terzo trimestre del 2012, pari a
-4,8%, non ha precedenti nelle serie storiche della
contabilita' ufficiale: questo il commento dell'Ufficio Studi
Confcommercio ai dati diffusi dall'Istat sull'andamento
dell'economia italiana nel terzo trimestre".
Per Confcommercio "anche nella ottimistica ipotesi di una
stasi nell'ultima parte dell'anno, i consumi chiuderanno il
2012 con una flessione in termini reali pari a circa il 4%,
molto al di sotto delle gia' negative previsioni formulate
dai diversi centri di ricerca e dallo stesso Governo".
Secondo la confederazione dei commercianti "stante questa
situazione, il rischio che nel 2013 il calo dei consumi
assuma dimensioni piu' significative rispetto a quanto fino
ad oggi prospettato diventa sempre piu' concreto.
Queste stesse valutazioni - aggiunge Confcommercio -
implicheranno un peggioramento, rispetto al 2011, dei
principali parametri del benessere e delle condizioni di vita
degli italiani, che l'Istat segnala in forte peggioramento
gia' nello scorso anno".