CNN: If you want to travel next year, you may need a vaccine passport

Come se non fossimo tutti già schedati di nostra propria volontà...
Una delle maggiori risorse per le investigazioni (anche della polizia) e la raccolta informazioni sui singoli sono i social media.
Per più della metà della popolazione basta fare un giro su Facebook, Instagram, Twitter e compagnia per sapere chi sei, dove sei, cosa mangi e chi frequenti. E tutto gentilmente fornito dal diretto interessato. Nel frattempo qui stiamo a preoccuparci del passaporto vaccinale che fornisce solo un'informazione in un ambito particolare.
Avere i social network non è obbligatorio cosi come non è obbligatorio mostrarli a terzi o divulgare informazioni che non si vuole divulgare.
Io utilizzo i social solo per la pagina della mia impresa e nessuna delle due lingue utilizzate è l'italiano oltre al fatto che il 90% delle attività le gestisce il mio socio mentre io rispondo solo alle questioni tecniche.
Anche la sezione about us mostra solo la foto del mio socio, dei tecnici e delle receptioniste mentre di me c'è solo il percorso di studi e le precedenti attività.

I dati sanitari di un individuo sono una grossa criticità tanto che gli ospedali sempre più spesso si servono di professionisti che curano la loro sicurezza.
Se conosci la storia clinica di una persona o di un gruppo di persone hai dati preziosi tanto quanto se non più delle loro abitudini di spesa.
Non serve che ti dica quanto vulnerabile possa essere da quel punto di vista una app che istalli sul telefono.
 
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