Come affrontare il cigno nero?

Quindi evitiamo i primi 20 (o 200, o 2000) titoli per capitalizzazione :D
Se scegli di puntare sul fattore dimensione, storicamente le "piccole" rendono più delle "grosse"... Tranne quando si scatena il panico da recessione e allora tutti vogliono solo le grosse, come da metà anno scorso :D

L'approccio più diffuso è che ti fai delle graduatorie per ciascuna caratteristica col rango percentuale e poi ci fai un bel punteggio globale usando ad esempio il rango medio: non ha senso escludere a priori Pinco Pallino solo perché è grossa quando magari tutte le altre metriche sono top tier ;)
 
Ci siamo un po incartati.
Torno alla (mia) domanda iniziale: che cosa vuol dire affrontare il cigno nero ? difendere un portafoglio già in essere o creare uno modello di investimento che in qualche modo si difende dal cigno nero ?
Per il mio approccio una possibile risposta è "non stare nel mercato". Cosa intendo, scegliere di non sopportare la direzionalità del mercato.

So da letture passate che Cren è abbastanza critico sul tema, quindi probabilmente mi sbaglio io, ma provo lo stesso a disegnare una ipotesi.

Il modo più semplice per non sopportare la direzionalità è un equity market neutral o un fixed income arbitrage.

Equity market neutral presenta un rischio leggermente più alto ma in profilo di rendimento atteso più alto rispetto ai fixed income arbitrage. Entrambe le strategie richiedono, per essere create a livello di singolo investimento, capitale discreti, sicuramente cifre da 6 zeri dove la cifra prima degli zero è più di 1 e di 2 e di 3 ...

La strategia di selezione dipende dalla formazione personale, dalle esperienze di mercato e da mille altri fattori: fondamentale, quantitativa, tecnica....quello che si vuole, se funziona.

Ma funziona ? per rispondere prendo un OICR penso ampiamente conosciuto (e per questo cito solo l'isin = LU2367664039) per mettere a tacere i dubbi di interessi personali è in soft-closure piuttosto stretto.

Il fondo auto definisce così la strategia: Fund aims to generate consistent absolute returns with low correlation to equities and a volatility target range of 3-5%. The Fund implements the Market Neutral TOPS strategy, a unique, systematic, global investment process that seeks to extract and monetise alpha from selected sell-side communities including research boutiques, local brokers and investment banks worldwide, through the application of proprietary optimization and risk management techniques. The Fund's portfolios are diversified, liquid and dynamic. Structural portfolio diversification aims to minimise any significant position, industry group, country or factor exposures. The Fund is actively managed, and is not managed in reference to a benchmark.

Questa la tabella dei risultati al netto dei costi dal 2009:

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Quindi in 13 anni vede solo una chiusura in negativo nel 2018 anno che, per chi lavorava sulla volatiltà e sulle correlazioni, è stato tremendo nell'ultimo trimestre. Per il resto "cigno nero non ti conosco"...Covid-19 ? una passeggiata, invasione Ucraina ? e chi l'ha vista ? fine del portafogli classici bilanciati del 2022 ? ha fatto +11%

Il sottostante è piuttosto complesso: un articolato portafoglio long/short globale con queste metriche dichiarate per ottenere un "banale" 5% all'anno:
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2370 titoli da gestire non è banale, alcuni colleghi più ferrati di me hanno provato a simulare strategie con molti meno titoli 200/300 ma hanno ottenuta molta più volatilita.

Si può fare magari su un singolo indice regionale (ma i 50 titolo di Eurostoxx sono pochi e 600 di Stoxx troppi, secondo me taglio giusto sono i "100" ... quindi S&P100 o Ftse Euro 100) e deve essere metodico, basato su metriche rigorose, senza distrazioni psicologiche e senza sentiment direzionale.
 
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Ma funziona ? per rispondere prendo un OICR penso ampiamente conosciuto (e per questo cito solo l'isin = LU2367664039) per mettere a tacere i dubbi di interessi personali è in soft-closure piuttosto stretto.

Quindi in 13 anni vede solo una chiusura in negativo nel 2018 anno che, per chi lavorava sulla volatiltà e sulle correlazioni, è stato tremendo nell'ultimo trimestre. Per il resto "cigno nero non ti conosco"...Covid-19 ? una passeggiata, invasione Ucraina ? e chi l'ha vista ? fine del portafogli classici bilanciati del 2022 ? ha fatto +11%

Il sottostante è piuttosto complesso: un articolato portafoglio long/short globale con queste metriche dichiarate per ottenere un "banale" 5% all'anno:

Si può fare magari su un singolo indice regionale (ma i 50 titolo di Eurostoxx sono pochi e 600 di Stoxx troppi, secondo me taglio giusto sono i "100" ... quindi S&P100 o Ftse Euro 100) e deve essere metodico, basato su metriche rigorose, senza distrazioni psicologiche e senza sentiment direzionale.

Non lo conoscevo. A naso mi verrebbe da dire che se uno vuole seguire quella strada si compra quel prodotto e pace, a meno che non voglia fondare una SGR

Ma il vero tema è capire cosa vogliamo estrarre da una metodologia che comprenda l'ipotesi di cigno nero. Accontentarsi del 5% quando in quell'anno (e magari pure nei successivi) il mercato fa +20%? Mettere tutto i patrimonio in una strategia proprietaria non documentata?

Cren ci ha parlato di delta hedging, da cui (ignoranza mia) faccio ancora fatica a capire quanto si possa estrarre in termini di guadagno netto (anche in questo caso si parla di alpha?).
Così a naso mi viene più da pensare anche ad un calendar spread, andando long sulle scadenze lontane e short su quelle ravvicinate, assumendo che il cigno nero arriva senza preavviso. Ma senza un sistema di test la fatica per la simulazione è notevole, perchè i costi potrebbero erodere tutti i potenziali guadagni (anzi, probabilmente lo fanno)

Per cui la mia domanda è: serve a tutti i costi la piattaforma TWS di IB per poter lavorare in modo efficiente su strategie con opzioni, senza dover perdere un mare di tempo a scrivere codici che poi, magari, si schiantano contro una gestione poco efficiente dei dati?
(in tal caso riattiverò IB, anzi penso che lo farò comunque)
 
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Non lo conoscevo. A naso mi verrebbe da dire che se uno vuole seguire quella strada si compra quel prodotto e pace, a meno che non voglia fondare una SGR

Ma il vero tema è capire cosa vogliamo estrarre da una metodologia che comprenda l'ipotesi di cigno nero. Accontentarsi del 5% quando in quell'anno (e magari pure nei successivi) il mercato fa +20%? Mettere tutto i patrimonio in una strategia proprietaria non documentata?

Cren ci ha parlato di delta hedging, da cui (ignoranza mia) faccio ancora fatica a capire quanto si possa estrarre in termini di guadagno netto (anche in questo caso si parla di alpha?).
Così a naso mi viene più da pensare anche ad un calendar spread, andando long sulle scadenze lontane e short su quelle ravvicinate, assumendo che il cigno nero arriva senza preavviso. Ma senza un sistema di test la fatica per la simulazione è notevole, perchè i costi potrebbero erodere tutti i potenziali guadagni (anzi, probabilmente lo fanno)

Per cui la mia domanda è: serve a tutti i costi la piattaforma TWS di IB per poter lavorare in modo efficiente su strategie con opzioni, senza dover perdere un mare di tempo a scrivere codici che poi, magari, si schiantano contro una gestione poco efficiente dei dati?
(in tal caso riattiverò IB, anzi penso che lo farò comunque)

Il prodotto non ha importanza, nemmeno le specifiche della strategia. In una ipotesi di tasso composto il 5% all'anno non è poi così male.

L'idea è lo spread o l'arbitraggio, che ti consente di non essere mai totalmente direzionale e mitigare gli effetti del cigno sino a farli sparire o renderlo indifferente.

Una volta si giocavano le coppie: lungo ISP short UCG, long ENI short Total e via dicendo, oggi è molto complesso con la crescita delle capacità hardware.

Il delta hedging porta guadagni nel tempo e nella costanza del metodo applicato. Delta hedging significa appunto che l'esposizione al mercato è zero (o tendente allo zero) ma non così i controvalori in gioco. L'esempio base che ha fatto è comprare una sola azione e put di copertura, da ribilanciare costantemente, poi il mercato si spera partirà in una direzione e, se scende, saranno necessarie meno put (e meno capitale) per coprire il rischio e se sale saranno necessarie meno azioni per restare a rischio delta zero. Se scende le put le vendi in gain (senza cambiare il delta) e questo è il profitto, se sale vendi parte delle azioni in guadagno (mantenendo delta zero) ed ecco il profitto.

Funziona su grandi capitali o su grande leva finanziaria, è quello che fanno le banche, prendi il BTP Inflazione per esempio, copri il rischio emittente, il rischio duration, il rischio inflazione e ti resta mettiamo uno 0.1% ... lo tiri a leva 50 o 100 o 1000 (non scherzo) e arrivi al profitto elevato.

Se cerchi un rendimento da portafoglio direzionale senza rischio cigno semplicemente non si può progettare. La copertura ha un costo, sempre e in ogni modo.

Per i sistemi non so, io uso le piattaforme solo per l'invio degli ordini, e non sono uno specialista di arbitraggi, per le simulazioni più semplici uso Bloomberg che non è il massimo per questo. Altri che conosco usano sicuramente Matlab, R, Murex anche se oggi ormai si assumono direttamente programmatori di Phyton per sviluppare le librerie e i modelli. L'importante è anche la corretta alimentazione dei prezzi.
 
Per i sistemi non so, io uso le piattaforme solo per l'invio degli ordini, e non sono uno specialista di arbitraggi, per le simulazioni più semplici uso Bloomberg che non è il massimo per questo. Altri che conosco usano sicuramente Matlab, R, Murex anche se oggi ormai si assumono direttamente programmatori di Phyton per sviluppare le librerie e i modelli. L'importante è anche la corretta alimentazione dei prezzi.

Certo, tu sei professionista e conosci chi parte direttamente dal Python con le sue mille librerie da conoscere e ottimizzare (anche per R ce ne sono in quantità, e immagino anche per Matlab). Credo che dal mio punto di vista di investitore privato non milionario IB potrebbe essere una palestra accettabile per le strategie (soprattuto per l'alimentazione dei dati). Di mettermi a scrivere del codice non ho più voglia, anche perchè non sarei in grado di fare la differenza.

In ogni caso mi sa che siamo ancora indietro sulle possibili strategie. Io non ho affatto le idee chiare, ma non colgo un gran ottimismo o voglia di perderci del tempo (avrete sicuramente tutti ottimi motivi). Domani vedo se mi riaprono IB col vecchio account: il login me lo lascia ancora fare, ma sono almeno 4 anni che non lo uso e all'epoca ne avevo chiesto la chiusura
 
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