Come buttare il danaro altrui.......

Voltaire

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MILANO -La flessione dei mercati che ha seguito gli attacchi terroristici dell’11 settembre, è stata vissuta come una beffa da A.P., un libero professionista di Sesto San Giovanni che all’inizio del 2000 si era rivolto a un private banker di Banca Profilo per sottoscrivere una gestione patrimoniale. Dopo aver tentato per diversi mesi di modificare il rapporto con la banca per limitare le perdite, A.P. è riuscito a farlo solo a metà settembre, quando i mercati si trovavano sui livelli più bassi dell’anno, e con una perdita non indifferente. «Avevo affidato 700 milioni alla banca - racconta A.P. -, ma dopo aver riscontrato scarsi rendimenti, la persona a cui mi ero rivolto mi consiglia di spostarmi nella filiale milanese».
Il cambiamento non ha gli effetti sperati. «I rendimenti risultano ancora inferiori alla media, e noto operazioni anomale, come la vendita di titoli del Mib 30 per comprare azioni a basso flottante o titoli tecnologici che hanno perso oltre il 70%».
A.P. si rivolge nuovamente al private banker , chiedendo di passare a un conto amministrato. «Mi dice però di aspettare, nonostante le perdite, perché il team di gestione stava cambiando». Le perdite proseguono, e a febbraio di quest’anno A.P. va nuovamente dal consulente per aprire il conto amministrato. Salvo scoprire, poi, che tutto era rimasto come prima, «nonostante avessi firmato le carte e revocato la procura. Allora scrivo all’amministratore delegato, esortandolo a effettuare immediatamente il trasferimento richiesto».
Al ritorno dalle vacanze, a settembre, «scopro invece che il mio rapporto non era ancora cambiato». Un funzionario della banca spiegherà che non era stato possibile passare al conto amministrato perché l’atto non era regolare: «Ma in due mesi nessuno si è fatto vivo per dirmelo». A metà settembre, quando il calo delle Borse viene amplificato dal panico che segue gli attentati negli Usa, la questione diventa più chiara. «La banca mi consente finalmente di modificare il rapporto dopo aver pagato le commissioni di gestione. E così ho fatto, ma nel frattempo ho perso 150 milioni per colpa di un funzionario disonesto». Unica soddisfazione: in seguito alle sue proteste, il private banker che lo consigliava è stato licenziato.

http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=ECONOMIA&doc=UNO
 
L'articolo, ovviamente, non spiega tutti i dettagli, ma ho comunque la sensazione che il cliente possa richiedere il risarcimento del danno.
 
Un mio conoscente i primi di settembre ha richiesto al funzionario della sua banca di modificare il mandato di gestione di una GPF.... dovevano essere liquidati tutti i fondi azionari e contestualmente acquistati obbligazionari.
La settimana scorsa (dopo quasi due mesi) ha ricevuto il resoconto dell’operazione con una perdita superiore al 10%.
Il funzionario interpellato ha spiegato che per quel tipo di gestione i tempi di disinvestimento sono molto lunghi e le perdite sono giustificate dalla flessione dei mercati dopo l’ 11 settembre.
I tempi mi sembrano eccessivi.... mi pare che queste operazioni sui fondi possano effettuarsi in giornata.
Quali potrebbero essere i tempi tecnici necessari ?
Questo mio conoscente sarebbe deciso a fare reclamo in quanto ritiene che l’operazione non sia stata seguita con la necessaria attenzione - anche in considerazione dell’eccezionalità degli eventi.
Sembra che in questa operazione abbia perso qualche decina di milioni.
Non conosco l’importo delle commissioni comunque l’entità delle perdite mi sembrano eccessive per una gestione "prudente"..... i fondi azionari nel tempo dello switch sarebbero dovuti crollare del 20 % !
Pensate che un eventuale reclamo possa dare qualche risultato o sia tempo perso?
Grazie per le eventuali risposte
msm
 
Scritto da msm
Un mio conoscente i primi di settembre ha richiesto al funzionario della sua banca di modificare il mandato di gestione di una GPF.... dovevano essere liquidati tutti i fondi azionari e contestualmente acquistati obbligazionari.


E' la dimostrazione che le GPF non sono affatto personalizzate come dicono (è solo una scusa per intascare le commissioni), ma tutte uguali. Ed ecco che una modifica di profilo all'interno dello stesso rapporto di gestione viene trattata come se si dovesse uscire da un prodotto ed entrarne in uno completamente diverso (cosa che non è, invece).

Ecco, allora, che la richiesta di passaggio da un profilo di investimento all'altro viene soddisfatta con un ribaltamento totale del portafoglio: si vendono tutti i fondi e se ne comprano altri. Un simile comportamento sarebbe valido se i fondi (intendo le società) che compongono la gestione fossero totalmente diversi da un profilo all'altro (accade, ma molto di rado).

Dato, però, che nella stragrande maggioranza delle GPF i fondi utilizzati sono gli stessi, basterebbe semplicemente modificare i pesi dei prodotti, vendendo le quote in eccesso rispetto al nuovo benchmark (esempio, fondi azionari che calano se si passa ad una gestione meno azionaria) e comprando fondi di altro genere (obbligazionari, nell'esempio) per bilanciare l'asset, ed ecco la nuova GPF.

Per valutare cosa sia accaduto, bisogna leggere le clausole della GPF, che certamente disciplinano anche casi simili, ma non è detto che siano legittime, soprattutto se prevedono tempi lunghi e procedure di azzeramento e ricostituzione del portafoglio, come abbiamo detto.

Inoltre, gli avvenimenti di metà settembre (e settimane successive) avrebbero dovuto indurre alla massima cautela, soprattutto nei casi in cui, come il presente, la richesta era avvenuta precedentemente (non sarebbe stato inopportuno contattare il cliente, ad esempio).

Quanti giorni sono intercorsi tra la richiesta e l'effettuazione delle modifiche?
 
Scritto da msm
Un mio conoscente i primi di settembre ha richiesto al funzionario della sua banca di modificare il mandato di gestione di una GPF.... dovevano essere liquidati tutti i fondi azionari e contestualmente acquistati obbligazionari.
La settimana scorsa (dopo quasi due mesi) ha ricevuto il resoconto dell’operazione con una perdita superiore al 10%.
Il funzionario interpellato ha spiegato che per quel tipo di gestione i tempi di disinvestimento sono molto lunghi e le perdite sono giustificate dalla flessione dei mercati dopo l’ 11 settembre.
I tempi mi sembrano eccessivi.... mi pare che queste operazioni sui fondi possano effettuarsi in giornata.
Quali potrebbero essere i tempi tecnici necessari ?
Questo mio conoscente sarebbe deciso a fare reclamo in quanto ritiene che l’operazione non sia stata seguita con la necessaria attenzione - anche in considerazione dell’eccezionalità degli eventi.
Sembra che in questa operazione abbia perso qualche decina di milioni.
Non conosco l’importo delle commissioni comunque l’entità delle perdite mi sembrano eccessive per una gestione "prudente"..... i fondi azionari nel tempo dello switch sarebbero dovuti crollare del 20 % !
Pensate che un eventuale reclamo possa dare qualche risultato o sia tempo perso?
Grazie per le eventuali risposte
msm


Ho avuto un problema analogo circa 3 anni fa.
Volendo liquidare una GPF bilanciata mi sono recato in banca per firmare il modulo per il disinvestimento.
In banca mi dicono che la suddetta gestione non poteva essere smobilizzata in quanto era sospesa l'operatività dei fondi per l'intera settimana (periodo primi giorni di gennaio 1999). Venuto a sapere che l'operatività dei fondi avveniva in maniera regolare dai primi di gennaio, il giorno successivo sono ritornato in banca per dare l'ordine di disinvestimento per iscritto, convenendo con il direttore i tempi tecnici dell'operazione (2 giorni succesivi alla raccolta ordine - condizione specificata anche nel prospetto informativo della GPF). Successivamente sono venuto a sapere che l'ordine da me sottoscritto era stato inviato solo 2 giorni dopo e quindi il disinvestimento faceva riferimento ad un paio di giorni più tardi (il giorno prima la borsa aveva perso circa il 4-5%).
Ho fatto un reclamo in banca ed ho ottenuto da parte loro la disponibilità al risarcimento del 50% della differenza tra i 2 giorni. Non ritenendomi soddisfatto ho fatto ricorso all'Ombudsman bancario e poco tempo più tardi sono stato risarcito per intero dalla banca.
Consiglio al tuo conoscente di leggere attentamente il prospetto informativo e le condizioni della GPF (dovrebbero essere specificati chiaramente anche i termini di smobilizzo) e di verificare i moduli di disinvestimento (o switch nel suo caso) con firma e data. Se i termini non sono stati rispettati digli di fare reclamo scritto in banca (all'ufficio reclami). Se in questo modo non otterrà niente gli consiglio di rivolgersi ad un avvocato se la perdita è superiore ai 5 milioni, altrimenti fare ricorso all'ombudsman bancario (tre anni fa si occupava solo di contenziosi per importi inferiori ai 5 milioni).
 
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