Come difendersi dagli avvocati. Disappunti e postille.

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    Prevale ancora un certo ottimismo sulle principali borse mondiali spinte dalle aspettative sui tassi di interesse, con gli operatori che scontano sempre di più una pausa nel rialzo dei tassi per quest’anno, dopo la pubblicazione dei verbali degli ultimi meeting di Fed e Bce. Come da attese, dalle minute Fed è emersa cautela su eventuali rialzi futuri dei tassi, anche se non c’è stata alcuna indicazione di eventuali tagli nel breve termine. Anche dai verbali Bce è emerso che i tassi siano già sufficientemente restrittivi da riportare l’inflazione verso l’obiettivo. Lato materie prime, forte volatilità sul petrolio in seguito al rinvio della riunione dell’Opec+ dal 26 al 30 novembre. Per continuare a leggere visita il link

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Verm & Solitair

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Nessuno meglio di un avvocato può dire come difendersi dagli avvocati. Standoci dentro, trucchetti e arzigogoli sono assai chiari. E' ovvio che un tutte le categorie c'è il buono e il cattivo. Approfondiamo allora il tema.

Primo problema. La scelta.
Evitare avvocati "tutto fumo e niente arrosto", quelli dei paroloni, della voce profonda, delle frasi ad effetto, delle lunghe pause. A volte è sufficiente mettere piede nel loro studio per capire che non è cosa per loro fare gli avvocati. Prima di FARE l'avvocato bisogna ESSELO. Per capire che al di là del mobilio e delle decorazioni (e diploma di laurea in cornice ma lontano dagli occhi indiscreti per evitare che si legga un bel 98/110) non c'è alcun libro che abbiano letto. Di regola i "tutto fumo e niente arrosto" preferiscono una bella fontana fuori allo studio o una bella sala d'attesa piuttosto che l'abbonamento a più riviste di settore. Del resto ci sono gli scagnozzi a leggere. Loro devono solo fare le pause.
 
Nella scelta, dunque, deve prevalere il criterio della COMPETENZA. Competenza del professionista e dello staff dove lavora. Lo Studio che vanta una tradizione vuol dire quanto meno che gente fregata non c'è stata in passato. Ma è importante andare anche da chi ne capisce di quel particolare problema. Il che in un piccolo centro è talvolta difficile, prevalendo l'avvocato tuttologo, e ci si indirizzerà talvolta ad uno studio del capoluogo.

L'importante è capire se l'avvocato è o no esperto della materia. Nulla di meglio di prepararsi prima un po' per confrontarsi con il suo sapere. E fare uno schema dei documenti a disposizione (inutile perdere tempo da lui per raccogliere le carte nella borsa, meglio organizzarle prima così si ha più tempo per approfondire aspetti tecnici della questione).
 
Molti preferiscono un avvocato che dia certezza ad uno dubbioso: come dire, meglio un medico che ti dica "nun te preoccupà" di uno che avanza qualche dubbio.

Nulla di peggio nel settore legale di un professionista senza dubbio. Un buon avvocato, anche quando è sicuro di vincere, non lo dice mai. E ciò - chiariamo - non per far spillare più soldi, ma perchè la "sicumera" non è di questo sistema giudiziario.

Preferire quelli che ascoltano e danno importanza ai fatti. Molti professori ragionano per principi e dottrine dimenticando di guardare il fatto.
 
Scassacocchi's Legal.....

Stesso discorso si applica ai piazzisti finanziari...addirittura le varie tipologie di voce da assumere e le pause vengono insegnate dalle sim durante i corsi di vendita.

Quanto alle promesse dei risultati (altro aspetto dei piazzisti finanziari) attribuisco la colpa soprattutto ai clienti che mi sembra sempre più non vedano l'ora di farsi fregare.
 
Grazie Volt.

Passiamo ora alla fase esecutiva: il conferimento dell'incarico. Preso l'appuntamento, inutile portarsi un mare di carte se non sono state controllate, fotocopiate e messe in ordine.

Spesso giunge allo Studio qualcuno che "posa" sulla scrivania una sorta di Zibaldone, con carte di incerta collocazione temporale. Inutile far perdere tempo all'avvocato (che se lo fa pagare), per poi consentirgli una scusa (io le carte non le ho ricevute ecc.).

CONSIGLIO: prepararsi un elenco dei documenti che si danno allo Studio, ma non farsi sottoscrivere nulla per ricezione, che è poco educato (vuol dire sfiducia), perciò fare una lettera di accompagnamento e spiegare i fatti accaduti. Se l'avvocato si prende tempo per "pensare", non c'è nulla di strano (meglio che dare pareri a vanvera) anche se un professionista che dia subito una prima impressione è meglio, vuol dire che è preparato.
 
Per esperienza... più è grande la targa fuori dalla porta o dal portone e più la carte intestata è piena di dott.cav. prof più l'avvocato è impreparato
 
condividiamo il rilievo che oggi ha la targa (sarà che non la teniamo sulla facciata del palazzo, per decoro, del palazzo e dello studio).

Sempre per la fase esecutiva: fate capire che volete essere aggiornati (gli avvocati seri lo fanno già), e non vi preoccupate di chiamare, telefonare o fissare un appuntamento per fare il punto della situazione. Le cause si vincono anche per la pignoleria dei clienti. Per la loro solerzia. Per l'abilità nel trovare i documenti. Ecc. ecc.
 
re

Scritto da Verm & Solitair
Grazie Volt.

Passiamo ora alla fase esecutiva: il conferimento dell'incarico. Preso l'appuntamento, inutile portarsi un mare di carte se non sono state controllate, fotocopiate e messe in ordine.

Spesso giunge allo Studio qualcuno che "posa" sulla scrivania una sorta di Zibaldone, con carte di incerta collocazione temporale. Inutile far perdere tempo all'avvocato (che se lo fa pagare), per poi consentirgli una scusa (io le carte non le ho ricevute ecc.).

CONSIGLIO: prepararsi un elenco dei documenti che si danno allo Studio, ma non farsi sottoscrivere nulla per ricezione, che è poco educato (vuol dire sfiducia), perciò fare una lettera di accompagnamento e spiegare i fatti accaduti. Se l'avvocato si prende tempo per "pensare", non c'è nulla di strano (meglio che dare pareri a vanvera) anche se un professionista che dia subito una prima impressione è meglio, vuol dire che è preparato.


i documenti rimangono all'avvocato per studiarseli o te li rida subito.
esiste un onorario fisso per la consulenza di un avvocato(la prima chiacchierata in pratica)
grazie
 
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