Come diventare poveri

COME SI FA A DIVENTARE POVERI ( POVERTA' RELATIVA E ASSOLUTA)

  • DIVORZIO ( lei o oggi lui ha si prende la casa + alimenti per i figli )

  • OPERAZIONE FINANZIARIA ANDATA A MALE ( ALL IN )

  • SPESE ( QUALI SPECIFICARE) > ENTRATE, PER DECENNI (tenore di vita )

  • TROPPI IMMOBILI POCO REDDITO

  • CAUSA LEGALE

  • ASSENZA DI ASSICURAZIONE E INCIDENTE O GRAVE MALATTIA O INVALIDITA' PERMANENTE

  • PROBLEMI MENTALI ( INABILE AL LAVORO ) DEPRESSIONE

  • LUDOPATIA

  • ALCOLISMO

  • TOSSICODIPENDENZA


I risultati saranno visibili solo dopo aver votato.
La ricchezza ti rende felice? No, ma ti aiuta a vivere meglio e ad affrontare più serenamente alcuni imprevisti che si possono presentare. La povertà invece più probabilmente porta alla depressione :o

The researchers reviewed 40 studies examining the relationship between depression and financial stress, 32 of which were conducted in high-income countries like the U.S., Japan and the U.K.
Perhaps it should come as no surprise that research has found that financial hardship—defined as difficulty affording the basic requirements of daily life—can lead to depression. A lack of money to buy food, make rent or pay for medical services could challenge anyone’s happiness.
Avoiding Unhappiness - HumbleDollar
 
Se può servire posso raccontare la mia esperienza di un parente con laurea che ha ricevuto una eredita' ( media) e si è trovato con centinaia di k sul conto;

Il private banker gli ha proposto l'upgrade da retail a private banking e da lì è iniziato quello che in onore di questo thread si potrebbe chiamare, impoverimento relativo.....

Proposta di una polizza unit linked ( anche se laragazza era giovane e senza figli bisogna pensare al futuro e all'impignorabilita')

poi numerosi fondi della casa che replicano gli stessi indici degli etf a prezzi più alti,

aggiungiamo commissioni dello 0.5 senza massimale per banca telefonica e una gestione attiva che in realta' erano consigli basici per telefono e chiaccherate di ore nel bel salotto.

L'impoverimento si è realizzato attraverso questi fattori;

1) commissioni di compravendita fuori mercato

2) fondi con commissioni di collocamento + ter alti

3) unit linked con spese del 4 % annuo

4) assenza di reale monitoraggio e keep them invested

5) ad ogni dubbio , il private banker rispondeva con eleganza e indubbia abilita' verbale , rendendo difficoltoso il processo di apprendimento....è il cd. lavoro di " relazione".

I capitali non hanno tenuto il passo con l'inflazione e visto che il parente non li usava sono rimasti stabili nominalmente o forse cresciuti poco , sempre nominalmente , in un periodo di 10 anni. Quindi perdita certa causa inflazione e risultati peggiori di normalissimi cd. con maggiore sforzo, telefonate, conversazioni di ore e strategizzazione finanzaria.

L'ignoranza finanziaria non paga .
 
Se può servire posso raccontare la mia esperienza di un parente con laurea che ha ricevuto una eredita' ( media) e si è trovato con centinaia di k sul conto;

Il private banker gli ha proposto l'upgrade da retail a private banking e da lì è iniziato quello che in onore di questo thread si potrebbe chiamare, impoverimento relativo.....

Proposta di una polizza unit linked ( anche se laragazza era giovane e senza figli bisogna pensare al futuro e all'impignorabilita')
Quando dicono che il Consulente serve a trovare il prodotto 'adatto'... certo, per massimizzare le sue commissioni e spremerti come un pollo.
poi numerosi fondi della casa che replicano gli stessi indici degli etf a prezzi più alti,

aggiungiamo commissioni dello 0.5 senza massimale per banca telefonica e una gestione attiva che in realta' erano consigli basici per telefono e chiaccherate di ore nel bel salotto.
E' osceno che questi riescano persino a farsi pagare un fee-on-top... incredibile, ma ci riescono.

L'impoverimento si è realizzato attraverso questi fattori;

1) commissioni di compravendita fuori mercato
2) fondi con commissioni di collocamento + ter alti
Pure le commissioni d'ingresso? :eek:

3) unit linked con spese del 4 % annuo

4) assenza di reale monitoraggio e keep them invested

5) ad ogni dubbio , il private banker rispondeva con eleganza e indubbia abilita' verbale , rendendo difficoltoso il processo di apprendimento....è il cd. lavoro di " relazione".
Si, ma che schifo, santo cielo. Questi sono o dei disonesti patentati, o gente che alla fine relativizza su "il mondo è fatto così, c'è chi frega e chi viene fregato, meglio essere tra i primi". Di fatto sei SOLO un abbindolatore di risparmiatori a cui cerchi di rubare e sgraffignare il rubabile. Non ci sono giustificazioni o auto-assoluzioni che tengono.
Io almeno cerco di 'redimermi' (oltre a non mettermi in conflitto d'interesse e salvare chi posso, in un esercito al fronte ci saranno assassini senza pietà, ma anche qualche infermiere).

I capitali non hanno tenuto il passo con l'inflazione e visto che il parente non li usava sono rimasti stabili nominalmente o forse cresciuti poco , sempre nominalmente , in un periodo di 10 anni. Quindi perdita certa causa inflazione e risultati peggiori di normalissimi cd. con maggiore sforzo, telefonate, conversazioni di ore e strategizzazione finanzaria.

L'ignoranza finanziaria non paga .
La "relazione" sì.
Mi auguro che lo aiuti ad uscire da questo schifo.
 
Si, ma che schifo, santo cielo. Questi sono o dei disonesti patentati, o gente che alla fine relativizza su "il mondo è fatto così, c'è chi frega e chi viene fregato, meglio essere tra i primi". Di fatto sei SOLO un abbindolatore di risparmiatori a cui cerchi di rubare e sgraffignare il rubabile. Non ci sono giustificazioni o auto-assoluzioni che tengono.
Io almeno cerco di 'redimermi' (oltre a non mettermi in conflitto d'interesse e salvare chi posso, in un esercito al fronte ci saranno assassini senza pietà, ma anche qualche infermiere)
Recarsi in certe filiali col conto in banca gonfio è più pericoloso che girare con un Rolex a Rio de Janeiro!
 
C'è anche una tattica, se mi passate il termine, per sembrare poveri al solo scopo di acquisire più risorse.

La persona non è nella soglia di poverta' ' , ha una casa, una pensione, magari di invalidita ( ma non realmente invalido ) qualche risparmio in banca e passa le giornate a fare l'elemosina, chiedere favori e soldi, ottenere cose gratis ( andare alle inaugurazioni, alle mense caritas, prendere vestiti dalle parrocchie)
Avendo un isee basso, la persona riesce a ottenere ( sto parlando dell'Italia non so in altri paesi) vari benefit, bonus sociali, aiuti; se non ha la casa di proprieta' ha la casa popolare ad affitto calmierato.
Non facendo un lavoro vero e proprio non ha tutti costi relativi al lavoro, vestiti, auto, parcheggi.

Questo "personaggio" è un composit di varie storie lette online e persone conosciute tangenzialmente in giro, principalmente facendo il pendolare , persone che facevano i barboni, infatti visivamente sembravano tali , ma in realta' erano in situazioni economiche abbastanza tranquille, casa di proprieta', qualche soldo da parte.

Una sopravvivenza furba, anche se priva di qualsiasi riconoscimento sociale .

Azzardo l'ipotesi che si tratti principalmente di maschi, probabilmente le donne hanno altre tattiche nel caso.
Probabilmente, questo comportamento è socialmente riprovevole ma ha una sua funzione tattica , sociale; non si può diventare poveri e anzi si acquisiscono più risorse senza spendere tante di proprie.

Non e' che serve scovarli chissa' dove, mica si nascondono, basta andare nel thread "vivere di rendita, posso?" nella sezione obbligazioni...
 
Non e' che serve scovarli chissa' dove, mica si nascondono, basta andare nel thread "vivere di rendita, posso?" nella sezione obbligazioni...
Esiste una soglia immediatamente superiore che è quella di gente solitamente anzianotta (più 70 che 60 anni), sola (e lo credo), che ha magari centinaia di migliaia di euro sul conto (se non milioni) e vive con vestiti sudici, risparmia anche sulla corrente elettrica (tipo la moglie di Totò in "Totò, Peppino e i fuorilegge"), si coltiva l'orto, fruga nei cassonetti dell'immondizia in cerca di qualche pezzo di legno, stampella o oggetto usato (visto fare all'uscita della banca... :'( ), vive spendendo poco/nulla ed accumula, accumula... spesso in case fatiscenti con chiazze d'umidità e bagni rotti (qui non aggiungo altri aneddoti o potrei). Girando varie filiali, notai che ognuna aveva il suo pseudo-barbone ricco (qualcuna più di uno). Sia uomini che donne. Non so se la cosa è riconducibile ad una particolare patologia mentale. Solitamente emettono odori nauseabondi. Sono i "poveri ricchi", da alcuni definiti i più ricchi del cimitero etc...
 
Sono i "poveri ricchi", da alcuni definiti i più ricchi del cimitero etc...
Se ne sente parlare, ma ci sono anche i " furbetti", cioè quelli che fanno finta di essere poveri con isee bassissimo e ricevono agevolazioni, esenzioni e bonus, poi nella realta' sono normalmente benestanti, con qualche 100k in banca, casa di proprieta' magari intestata ad un genitore, quindi in realta' non di proprieta' loro ma che la erediteranno.

Questi, al contrario dei poveri ricchi veri barboni che non usano i soldi ma sembrano barboni sul serio, fanno una vita rilassata senza particolari problemi ( immagino io) tanto i soldi li hanno, ma sono vestiti bene.

Non so nella tua esperienza di filiali ne hai mai conosciuti.
Nel caso dei barboni coi soldi ci sono problemi mentali da analizzare , nel secondo caso sono solo persone furbe......
 
Riporto un caso Davide, disabile dopo un incidente sul lavoro: "Aspetto un risarcimento da quasi 20 anni"

Davide, disabile dopo un incidente sul lavoro: "Aspetto un risarcimento da quasi 20 anni"

Il caso di Davide Rusconi, 37enne di Casargo, in provincia di Lecco, paraplegico dal 2006, dopo una caduta avvenuta in un cantiere edile. Nonostante le cause vinte, probabilmente non vedrà mai quanto gli spetta: "Ormai ho perso le speranze, ma vado avanti con il sorriso"
Nel 2006 Davide aveva 21 anni, una vita davanti e un lavoro stabile. Un impiego come muratore che gli avrebbe consentito di costruire e realizzare i suoi progetti, sogni infranti quel maledetto giorno di 17 anni fa, quando una caduta sul lavoro ha costretto il giovane su una sedia a rotelle. Un evento traumatico che avrebbe stravolto chiunque, ma non Davide Rusconi, oggi 37enne di Casargo, in provincia di Lecco, sempre con il sorriso sul volto, anche di fronte ad un risarcimento mai arrivato completamente e che, con tutta probabilità, non arriverà mai. Una storia di ingiustizia, ma anche e soprattutto di enorme coraggio.

"Era il 3 luglio del 2006, avevo 21 anni, e lavoravo come muratore presso una ditta edile di Casargo, la stessa in cui mio padre prestava servizio da oltre 25 anni. Mentre smontavo un ponteggio non a norma sono caduto da un'impalcatura, anche a causa della carenza di precauzioni e strumenti di sicurezza, che il datore di lavoro non ci aveva fornito". Il giovane si salva per miracolo, ma la diagnosi dei medici non lascia scampo ad interpretazione: "Lesione del midollo - racconta Davide - Mi sono spaccato la schiena e sono rimasto paraplegico. Dopo l'incidente sono stato un mese all'ospedale San Raffaele, dove sono stato operato, poi sono stato trasferito al Morelli per la riabilitazione. Da quel giorno la carrozzina è diventata le mie gambe e io mi sono ritrovato a dover affrontare una nuova vita".


Già, una vita cambiata completamente da un giorno all'altro, che Davide ha affrontato con coraggio, come la battaglia legale che è venuta dopo l'incidente: "Poi c'è stato il processo - spiega il 37enne - Ho vinto tutte le cause e il giudice ha stabilito che dovevo essere risarcito con una cifra non indifferente, parliamo di centinaia di migliaia di euro. Ma le cose non sono andate in un altro modo. L'ex proprietario ha cambiato il nome alla ditta e l'ha intestata al figlio insieme alla maggior parte dei suoi beni, immobiliari e non". Un escamotage che avrebbe reso inattaccabili i beni in questione, costringendo Davide ad accettare proposte "alternative": "Mi hanno dato soltanto una minima parte della somma stabilita dal giudice, poi mi hanno offerto una casa diroccata e inabitabile, quella in cui era avvenuto il mio incidente e alcuni terreni inutilizzabili. Offerte che non ho voluto accettare, ma che comunque non avrebbero mai raggiunto la somma che mi spetta, pari a circa 600mila euro. Sappiamo come funziona la giustizia in Italia - commenta affranto - si spendono un sacco di soldi per fare i processi e poi la vittima la prende in quel posto"


Dopo il danno, grave e irreparabile, pure la beffa, anche questa praticamente "senza uscita": "Dopo 17 anni ho perso le speranze. Ho preso la minima parte che mi è stata data, ma mancano ancora centinaia di migliaia di euro che non vedrò mai. Ormai non posso fare più nulla, non esistono altre strade che posso intraprendere per ottenere il risarcimento". Eppure, nonostante l'incidente che lo ha costretto su una carrozzina e l'ingiustizia per il mancato risarcimento, Davide non si è mai dati per vinto, anzi: "Quando sono tornato a casa dall'ospedale ho dovuto inventare una nuova vita. Mi sono subito attivato per ottenere la patente di guida, così da potermi spostare in autonomia. Poi nel 2011 ho anche aperto una tipografia che ho gestito per oltre 10 anni. Un modo per rendermi utile per la comunità di Casargo e per tenere occupata la mente".



In questo caso immagino sia stata assente l'assicurazione invalidita' permanente che avrebbe permesso, teoricamente un tenore migliore al ragazzo.

Quello però che colpisce nell'articolo riguarda il fatto che l'imprenditore si sia riuscito a svestire dei beni senza che nessun giudice bloccasse o sequestrasse preventivamente mobili, immobili , denaro.

Come è possibile?






 
Quello però che colpisce nell'articolo riguarda il fatto che l'imprenditore si sia riuscito a svestire dei beni senza che nessun giudice bloccasse o sequestrasse preventivamente mobili, immobili , denaro.
Giudici cui interessa più la simpatia di un imprenditore che di un operaio disabile, avvocati del disabile che dormono o vogliono dormire, suppongo.
Prova a fare lo stesso all'Agenzia delle Entrate o ad una controparte forte (es. una banca)... ti 'svesti' di ogni bene e ti becchi anche il penale, fanno l'estratto storico dei movimenti immobiliari e lo spostamento dei capitali, ti dimostrano che è finta compravendita e pignorano tutto.
 
Quello però che colpisce nell'articolo riguarda il fatto che l'imprenditore si sia riuscito a svestire dei beni senza che nessun giudice bloccasse o sequestrasse preventivamente mobili, immobili , denaro.

Come è possibile?
Non conosco ovviamente la storia, ma l'ordinamento prevede i sequestri e le azioni revocatorie proprio per situazioni simili.. Poi magari nel caso specifico nessuna di queste era attuabile, ma mi sembra strano
 
Prova a fare lo stesso all'Agenzia delle Entrate o ad una controparte forte (es. una banca)
In effetti leggendo l'articolo sembra esserci uno strano lassismo; non sono avvocato ma normalmente tutti gli atti di vendita e donazione post factum non dovrebbero essere bloccato o revocati?

C'è da dire che se l'imprenditore dona la casa al figlio, il figlio la vende subito incassa il denaro e preleva cash dalla banca , anche se il malcapitato ha vinto la causa non si riuscira' mai a prendere quei soldi.....o sbaglio?
 
In effetti leggendo l'articolo sembra esserci uno strano lassismo; non sono avvocato ma normalmente tutti gli atti di vendita e donazione post factum non dovrebbero essere bloccato o revocati?

C'è da dire che se l'imprenditore dona la casa al figlio, il figlio la vende subito incassa il denaro e preleva cash dalla banca , anche se il malcapitato ha vinto la causa non si riuscira' mai a prendere quei soldi.....o sbaglio?
Nel momento in cui entra in gioco un terzo (non parente) diventa tutto molto più difficile, compreso eventuali revocatorie, dovendo dimostrare la consapevolezza del terzo...
 
Nel momento in cui entra in gioco un terzo (non parente) diventa tutto molto più difficile, compreso eventuali revocatorie, dovendo dimostrare la consapevolezza del terzo...
Nell'azione revocatoria occorre provare la consapevolezza del terzo? In che modo si potrebbe provare , secondo voi......
 
Nell'azione revocatoria occorre provare la consapevolezza del terzo? In che modo si potrebbe provare , secondo voi......
Non sempre, mi spiego meglio.

In generale bisogna provare:
- la consapevolezza di chi compie l'atto di arrecare un danno al creditore;
- nel caso di atto anteriore al sorgere del credito (che può in generale essere anche potenziale o "litigioso") la preordinazione/dolo nel compiere l'atto sapendo di pregiudicare il successivo soddisfacimento;
- il pregiudizio arrecato alle proprie pretese creditorie (non difficilissimo, soprattutto se uno si spoglia di tutti i beni);
- nel solo caso di atto a titolo oneroso (es. vendita) la consapevolezza del terzo - non necessaria per atti a titolo gratuito. Se il terzo è un parente, la consapevolezza è "implicita". Diversamente, bisogna dimostrare che il terzo era partecipe del disegno (passatemi il termine) criminale del soggetto che aliena

Questo in estrema sintesi, poi ogni caso è a sè
 
Ciao, secondo voi questo portafoglio è sulla buona via per diventare poveri? Vale circa 60k

Titolo/ISINPeso
BNP ATH R. SONY TDK
XS2221817393
8,14%
BNP PARIBAS AQUA
FR0010668145
10,07%
BNPP FUNDS CONS INN
LU0823411706
9,08%
BNPP FUNDS HEALTH CI
LU0823416762
9,09%
BNPP FUNDS SMART F
LU1165137149
11,09%
BNPP FUNDS SUST.GLBL
LU2420731262
8,12%
BNPP FUNDS SUST.GLOB
LU2200550353
8,12%
BNPP INCREM EQ ALLOC
FR001400C2W1
7,95%
BNPP SUST.US MFACTOR
LU1956163379
12,08%
ENI 4,3% 10/02/2028
IT0005521171
6,51%
POWER YOUNIT BNL BNPP FUNDS ENERGY TRANSITION16,27%
 
Ma il soggetto al quale è stato consigliato quanti anni ha, è in pensione, da quanto tempo ha questi fondi......
 
Secondo il governo, uno dei requisiti per la pensione anticipata contributiva è il seguente:

Pensione anticipata a 64 anni: cosa significa 2,8 volte l'assegno sociale INPS? - Orizzonte Scuola Notizie
A proposito di pensione anticipata contributiva se ne parlava anche in un altro thread.
Ma se il montante contributivo si rivaluta di meno dell'1% e l'assegno sociale di quasi il 10% (ad es. quello che è successo quest'anno) per raggiungere quel 2,8 servirà un montante sempre più elevato anno dopo anno, corretto?
 
Ovviamente da un pdv morale e psicologico è chiara la motivazione....ma da un punto di vista legale come si fa a provarlo.?
E' possibile dimostrarlo anche con presunzioni... Ma normalmente una revocatoria di un atto antecedente al sorgere del credito la si fa solo se si è "certi" del risultato, altrimenti sono dolori (un po' come nel caso di vendita a terzi non parenti)
 
Indietro