Come diventare poveri

COME SI FA A DIVENTARE POVERI ( POVERTA' RELATIVA E ASSOLUTA)

  • DIVORZIO ( lei o oggi lui ha si prende la casa + alimenti per i figli )

  • OPERAZIONE FINANZIARIA ANDATA A MALE ( ALL IN )

  • SPESE ( QUALI SPECIFICARE) > ENTRATE, PER DECENNI (tenore di vita )

  • TROPPI IMMOBILI POCO REDDITO

  • CAUSA LEGALE

  • ASSENZA DI ASSICURAZIONE E INCIDENTE O GRAVE MALATTIA O INVALIDITA' PERMANENTE

  • PROBLEMI MENTALI ( INABILE AL LAVORO ) DEPRESSIONE

  • LUDOPATIA

  • ALCOLISMO

  • TOSSICODIPENDENZA


I risultati saranno visibili solo dopo aver votato.
a spie nemiche per 5000 euro.
e' un caso ......finito male di lifestyle inflation?

In ogni caso 5k ad ogni incontro e gli incontri erano proseguiti per mesi......della serie 100 k fanno sempre comodo....... ( attenzione, lo desumo dall'articolo e potrebbe essere una interpretazione errata)
 
In ogni caso 5k ad ogni incontro e gli incontri erano proseguiti per mesi......della serie 100 k fanno sempre comodo....... ( attenzione, lo desumo dall'articolo e potrebbe essere una interpretazione errata)
Allora appunto... poi fatti 30 anni e zitto.
 
Allora appunto... poi fatti 30 anni e zitto.
Giusto, anche perché le pene a cui vai incontro per certe cose ai militari è la prima cosa che fanno imparare a memoria. Quindi il rapporto rischio rendimento di queste cose è terribilmente alto.

Per un senso di umana comprensione nei confronti del soggetto, avendo lavorato per anni con documentazione classificata, devo dire che a volte sono anche segreti di Pulcinella. Quindi magari è anche possibile che lui fosse convinto di non fare chissà quali danni…
 
Altra opzione: Tenere tutti i propri soldi sul conto corrente di una banca regionale e perdere tutto tranne 100k in caso di fallimento
 
Un paese demograficamente in flessione nel lungo termine si improverirà a causa della minore dinamicità economica.

"Ogni anno facciamo il record della più bassa natalità di sempre. Nel 2021 abbiamo 400mila nati e nei primi 11 mesi del 2022, rispetto agli stessi mesi dell'anno precedente, il 3% di nati meno. Usciranno lunedì i dati dell'intero 2022, però è verosimile che si sia sfondato al ribasso il tetto dei 400mila nati". Lo ha spiegato il presidente dell'Istat Gian Carlo Blangiardo a margine dell'assemblea del Forum delle famiglie.

Istat, verso record negativo di nati, -3% nei primi mesi 2022 - Cronaca
 
Potrebbero arrivare nuove ondate migratorie ( si spera.....) per ristabilizzare il tasso delle nascite....

Non è così scontato lo stabilizzare le nascite.

L’incidenza della componente straniera sulla popolazione residente totale risulta pari all’8,5%.
Negli ultimi anni si assiste a una sostanziale stabilizzazione della popolazione straniera residente.
Il tasso di crescita naturale degli stranieri (su valori medi intorno al 20‰ nella prima parte degli anni Duemila) a partire dal 2009 evidenzia una tendenza decrescente (dal 19,6‰ al 9,2‰ nel 2021).

ISTAT: popolazione straniera residente in calo
 
La decrescita demografica è il più grande cambiamento del nostro secolo e sarà il motivo che porterà tanti paesi dell'occidente (Europa e Giappone in primis) al secondo/terzo mondo.
Al giorno d’oggi le persone si spostano. Non è che uno deve nascere crescere e morire nello stesso posto. Quindi la decrescita demografica, inteso come il fatto che le donne italiane fanno pochi figli non sarebbe un problema.

Il problema è che dall’Italia i migliori se ne vanno, mentre la qualità degli immigrati che si stabiliscono è scadente ed è percepita anche peggio, da cui la pressione popolare a “limitare” l’immigrazione. Il fatto che il governo sia debole nel far rispettare la legge e un sistema di welfare che ben si prestano a favorire chi vuole vivere a scrocco della collettività completano un quadro che spinge ancora di più a respingere gli immigrati e quindi al declino della popolazione residente.
 
Emerge da uno studio di Nomisma, che evidenzia come il 13% delle famiglie italiane ritenga il proprio reddito insufficiente a far fronte alle necessità primarie, ovvero le spese irrinunciabili come i generi alimentari, oppure quelle legate alla casa come l'affitto, il mutuo, le bollette, e così via.
A fianco di queste, c'è poi un 43% di famiglie che valuta la propria condizione reddituale appena sufficiente a far fronte a tali spese. Tra le categorie più fragili spiccano i giovani, le famiglie numerose con figli piccoli e le famiglie che si prendono cura di persone non autosufficienti.
Un'eventuale spesa imprevista potrebbe diventare un serio problema da affrontare per il 22% delle famiglie totali, percentuale che sale al 30% tra le persone sole non anziane, al 31% per i genitori soli con figli, e al 41% per le famiglie in affitto.

Caro-vita, il 13% delle famiglie ritiene il proprio reddito insufficiente - Economia
 
@banloca

In effetti, una potenziale causa di impoverimento potrebbe essere rappresentata dal miglioramento delle tecnologie sanitarie e delle cure che consentono agli anziani maggiori tassi di sopravvivenza ma purtroppo non in condizioni di autosufficienza; bastano 5\6 anni allettato con 2 badanti a rotazione e se ne potrebbero andare ( stima , 1400 x12x5 ) 252.000 eur + ovviamente cibo e spese casa, questo non compensato da alcuni redditi ridicoli del lavoratori " normali".

Se poi gli anni diventano 10 ......

Diverrebbe imperativo evitare malattie croniche causate da fattori evitabili ( fumo, sovrappeso, mancanza di esercizio fisico) e creare forme di risparmio privato tassato in maniera favorevole ( come i cash isa in uk) oppure cercare ( io ancora non le ho trovate) assicurazioni che pagano una somma al verificare di determinate condizioni per aiutare a pagare le badanti..........ma non condizioni impossibili ( per fortuna ) come le LTC.......
 
Credo di aver già scritto qualcosa a questo riguardo, io ho fatto una polizza ltc.
A mio modo di vedere il problema dell'assistenza agli anziani diventerà una bomba sociale ed il sistema pubblico/privato non si sta attrezzando a gestire questa evoluzione.
Se non ricordo male avevo sentito che esistono degli screening genetici per valutare la predisposizione a determinate malattie, indipendentemente dallo stile di vita più o meno sano, però non ho idea se siano disponibili in Italia e quanto siano costosi. La storia passata dei problemi di salute dei nostri familiari ci può fornire una indicazione di massima.
 
Ultima modifica di un moderatore:
@banloca

In effetti, una potenziale causa di impoverimento potrebbe essere rappresentata dal miglioramento delle tecnologie sanitarie e delle cure che consentono agli anziani maggiori tassi di sopravvivenza ma purtroppo non in condizioni di autosufficienza; bastano 5\6 anni allettato con 2 badanti a rotazione e se ne potrebbero andare ( stima , 1400 x12x5 ) 252.000 eur + ovviamente cibo e spese casa, questo non compensato da alcuni redditi ridicoli del lavoratori " normali".

Se poi gli anni diventano 10 ......

Diverrebbe imperativo evitare malattie croniche causate da fattori evitabili ( fumo, sovrappeso, mancanza di esercizio fisico) e creare forme di risparmio privato tassato in maniera favorevole ( come i cash isa in uk) oppure cercare ( io ancora non le ho trovate) assicurazioni che pagano una somma al verificare di determinate condizioni per aiutare a pagare le badanti..........ma non condizioni impossibili ( per fortuna ) come le LTC.......
Sinceramente... Speriamo anche che le soluzioni non siano solo di tipo finanziario.

Io se avessi quei soldi da parte, ma dovessi stare H24 allettato e non autosufficiente per nulla, preferirei addormentarmi senza risveglio e dare i soldi agli eredi....
 
Sinceramente... Speriamo anche che le soluzioni non siano solo di tipo finanziario.

Io se avessi quei soldi da parte, ma dovessi stare H24 allettato e non autosufficiente per nulla, preferirei addormentarmi senza risveglio e dare i soldi agli eredi....
La soluzione non è semplice.

1. E' da valutare se in quelle condizioni riesci hai la facoltà mentale/sei capace di effettuare la scelta.
Ci sono poi alcune malattie che nemmeno permettono di scegliere penso all' alzheimer.

2. Anche se si è allettati e non autosufficienti ma con facoltà mentali integre non credo sia una passeggiata decidere per il proprio fine vita (va contro l' istinto di soppravvivenza).

La scelta bisognerebbe farla prima, quando si è in salute con il testamento biologico ma tipicamente quando si sta bene e si è in salute non ci si pensa.
 
Ma in Italia mica si può scegliere di morire; il testamento biologico vale se per esempio vai in coma e sei alimentato da un macchinario ( o per altre condizioni particolari) Per situazioni in cui si ha ancora facoltà decisionale si va in Svizzera di persona.
 
Ultima modifica:
"La crescita del reddito disponibile delle famiglie (+0,8%), accompagnata da una crescita dei prezzi al consumo particolarmente forte nello stesso trimestre, ha comportato una significativa diminuzione del potere d'acquisto (-3,7%). La tenuta della spesa per consumi finali (+3% in termini nominali) si è quindi accompagnata ad una marcata flessione del tasso di risparmio". Così l'Istat commentando i dati trimestrali sul reddito e il risparmio delle famiglie del quarto trimestre del 2022.

Istat, in forte calo il potere d'acquisto delle famiglie -3,7% - Economia
 
Siamo tutti d'accordo sul fattore che la demografia è uno dei pochi, semplici fattori che condizionano il prezzo delle case?

La riflessione potrebbe essere un'altra però . Chi conosce zone o citta' dove la popolazione è diminuita ma il prezzo delle case è aumentato ? ( in Italia)
Trieste. Vedasi anche Venezia. In generale se il turismo compensa, sembra ci possa essere l'effetto opposto (meno abitanti = prezzi in salita)
 
Salgono oltre la soglia del 4%, a febbraio, i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Taeg). E' quanto si legge nei dati pubblicati dalla Banca d'Italia secondo cui i tassi si sono collocati al 4,12% (3,95 in gennaio).
Il tasso sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 9,88 per cento (9,79 nel mese precedente).

Bankitalia, a febbraio tassi dei nuovi mutui oltre il 4% - Economia
 
Indietro