Sei certo che nessuno sia mai arrivato alle idee che hai pensato? Per quanto mi riguarda, purtroppo ho cercato in dettaglio informazioni su tutte quelle che ho avuto finora, e sono già state prodotte (nel caso di oggetti) o scritte (nel caso di idee "intellettuali"). Per quelle prodotte, il successo commerciale è stato molto minore rispetto a ciò che avrei potuto prevedere. Esempio: lo sweat GUTR.
Ah, piacere di conoscere uno che, come me, si diverte a inventare nuovi prodotti!
Perché immagino che neanche tu lo faccia "deliberatamente" ma siano semplicemente idee che ti vengono in mente leggendo o a partire da altri stimoli.
A me questa abitudine è venuta lavorando in pubblicità. Vedevo arrivare nuovi prodotti e a volte mi chiedevo chi era quell'id.iota che aveva messo in produzione dei sicuri fallimenti, quando invece avrebbe potuto produrre un altra cosa che avevo in mente.
Non ho mai sbagliato.
Tutti i prodotti che prevedevo sarebbero falliti hanno effettivamente fallito.
Tutti i prodotti (o canali di vendita o di comunicazione) che avevo pensato sono stati prima o poi realizzati, e con successo.
Qual è il punto che rende questa mia capacità (che hanno moltissime altre persone, ci mancherebbe) del tutto inutile e inutilizzabile?
Che quando parli con un uomo d'Azienda, lui semplicemente non capisce.
Lui chiede un processo razionale, uno stu.pido teorema matematico per bambini tardivi.
Ora, capire se un prodotto avrà successo oppure no è una questione si sensazioni, è un processo mentale che non può essere trasmesso razionalmente.
C'è un esempio che spiega bene come avvengono le scelte del consumatore: un tizio va al ristorante e il cameriere gli domanda "Preferisce le lasagne o il risotto?" e il cliente risponde "Lasagne, grazie". Dopo un minuto il cameriere torna e dice "Mi scusi. Ci sono anche i tortellini". "Benissimo" fa il cliente "allora mi porti il risotto!"
Le scelte dei consumatori si formano in questo modo e sono ancora più complesse di questo esempio.
Gli uomini di azienda invece vogliono una macchinetta interpretativa a prova di stu.pido che gli consenta di decidere (o meglio, di non decidere, ma di affidare la scelta a tale marchingegno - persone nelle aziende in grado di decidere alcunché ne avrò incontrate un paio in tutta la mia vita...)
Riguardo al caso che citi, lo sweat GUTR, l'ho visto e non c'è nulla da dire. E' un'ottima idea e soddisfa un bisogno reale. (Poi bisogna vedere nella pratica se funziona così bene e non ha altre controindicazioni). Il problema è che non può costare più di tot. E il prezzo forzatamente basso ostacola sicuramente la sua capacità di penetrazione.
Per curiosità, quali sarebbero le tue idee "intellettuali" che sono già state prodotte?
Poi, quando hai un'idea cosa fai? Contatti qualcuno o cerchi di realizzarla in proprio?
Per la mia esperienza mi sono fatto l'idea che sia impossibile contattare chiunque in Italia. L'ultima impresa che ho contattato è stata una nota società di Venture Capital dove mi dicono che le idee vanno sottoposte al titolare (pezzo da 90) il quale, una volta che gli ho spiegato di cosa si tratta, non mi ricontatta (e non si trattava di noccioline, perché era un'idea per un nuovo tipo di social network.) Insomma, anche in questo campo mi sembra che siamo ai "dilettanti allo sbaraglio", alla parodia del sistema statunitense.