Come fondare un'azienda da 10 miliardi di euro.

...cut...

Comunque, credo che nell'applicazione della fisica all'economia si sia fatto di tutto. Ho letto che con la caduta dell'impero sovietico, dei fisici che si occupavano, se non ricordo male, di razzi erano andati a Wall Street applicando i loro modelli matematici al mercato azionario.
...cut...

---> ies, era l'algoritmo di karman di estrapolazione della soluzione al passo nel tempo...viene utlizzato dai missili per affinare continuamente la posizione del target...e' alla base dello high frequency trading
 
Per San siro:

Maglid.com

Sono curioso ...


Pollice verso.

E' un'invenzione assolutamente inutile.

Non ti garantisce una maggiore tenuta stagna.

Semplicemente la confezione si chiude sa sé, e quindi potresti fare l'operazione con una mano sola.

Quindi, esclusi coloro che per casi della vita hanno un solo arto superiore funzionante, penso che tutti gli altri, inclusi i presenti, siano in grado di svitare e riavvitare correttamente un coperchio e non siano dell'idea di spendere di più affinché dei magneti compiano l'operazione al posto loro.


Volete una chiusura di puro genio, uno dei massimi monumenti alla creatività che si siano mai visti?

E' un'invenzione italiana che risale credo agli anni '20 o '30.

Si tratta di un originalissimo modo di chiudere le bottiglie di vetro che contenevano gazzosa.
 
---> ies, era l'algoritmo di karman di estrapolazione della soluzione al passo nel tempo...viene utlizzato dai missili per affinare continuamente la posizione del target...e' alla base dello high frequency trading

Interessante.

Comunque sono in attesa delle tue imprese da 10 miliardi di euro.

Io ne ho già un paio (ovviamente ci vuole del tempo perché raggiungano quei livelli di fatturato).

Se arriviamo a 5 o 6 facciamo un + 5% di Pil nel medio periodo che non è male...
 
ma idee sulla carta presentate da uno "sconosciuto" non verranno mai prese in considerazione da un VC, ci vuole qualcosa di già realizzato, qualche numero concreto, un team qualificato che già ci sta lavorando, esigenze ben definite, non si può dire "bene questa è l'idea, ho bisogno di TUTTO, quindi datemi i soldi". Nemmeno negli USA funziona così. Se l'imprenditore, o sarebbe meglio chiamarlo l'ideatore, non ha già rischiato di suo nemmeno 1 euro (e non ha neanche le competenze tecniche), perchè lo dovrebbe fare l'investitore?. L'idea può anche essere buona, ma è meno rischioso investire in progetti concreti.
 
San siro io credo che tu sottovaluti l'importanza dell'execution. Anche in silicon valley (e fidati che conosco decentemente dato che mio padre abita lì da 6 anni) le idee con pochissime eccezioni vanno tendenzialmente un tanto al chilo.

Un angel (che credo sia ciò che tu cerchi, cioè qualcuno disposto a investire poche decine o centinaia di migliaia di euro) pretende praticamente sempre dei founders ultradedicati in maniera monomaniacale sulla loro idea, per trasformare le immagini mentali in fatti.

Google è nato che altavista dominava, l'idea di fare un motore di ricerca "migliore" non mi pare sia qualcosa di particolarmente creativo.

E' nell'esecuzione che hai la creativa, nei millemila dettagli che sistematicamente sviluppi meglio e prima di altri.

Amazon è un semplice negozio online; clicki ordini e ti spediscono le cose... il suo "segreto" è una gestione della logistica da far paura alla marina militare americana, una capacità di strutturare gli accordi commerciali con i fornitori da fuori di testa, un continuo sviluppo del sw del sito e dei sistemi "social" (ben prima di facebook) di recensione etc dei prodotti.

Qual'è stata la magica idea di ikea? vendiamo mobili, nessuno ci ha pensato prima! o Walmart? o Apple? vendiamo mp3 reader portatili (già spopolavano nelle versioni da poche decine di euro...), oppure, grande novità, vendiamo cellulari!

Capisci che si tratta praticamente sempre e solo di execution?

Da qui l'affanno in Italia. L'italiano non credo produca meno idee dello straniero, anzi. Ma c'è una carenza strutturale nell'esecuzione, che parte dalla formazione pratica un pò carente, passa per la maggior pigrizia culturale che ci contraddistigue (le ore normali in una start up sono 60+ a settimana a partire dall'ultimo degli amministrativi, provaci in italia...), e tutto il sistema degli enti etc che con la sua nota lentezza sicuramente non aiuta.

///

Quando invece spieghi come ritieni di essere ben + bravo della media nello stimare se un prodotto andrà a buon fine o no etc, beh, mettiti a fare il consulente di marketing seriamente e se le aziende concorderanno con le tue capacità previsionali fai una barca di soldi.
 
io una idea ce l'ho avuta .. poi, dopo qualche anno, l'ho vista prodotta in versione più semplificata e me la sono pure comprata
cmq mia sorella parlando dello stesso tipo di oggetto mi ha detto che non trova ancora niente che la soddisfi e quindi secondo lei manca il prodotto adatto davvero
di che parlo? di un contenitore per la raccolta differenziata da usare in casa ed esterno, non integrato nell'arredo
PS l'idea che avevo avuto di base era un contenitore con sviluppo in verticale :)
 
Ultima modifica:
poi un'altra idea riguarderebbe un mobile per la cucina, se mi avanzano abbastanza soldi dopo l'acquisto e la ristrutturazione vedo se me lo faccio fare su mio progetto da un artigiano o una dittarella .. magari vedendolo fatto, e quindi dimostrando che si può fare e con che costi di massima, potrebbe avere qualche chances .. dubito di farci cmq milioni di euro
l'idea di partenza ispiratrice è il vecchio armadio dispensa della nonna ..
fatto in un certo modo attuale ottimizzi l'uso dello spazio ed è gradevole esteticamente, essendo adattabile a modelli diversi di rifinitura esterna

solitamente le idee mi vengono quando ho bisogno di qualcosa e non lo trovo in vendita come vorrei
quindi capita di rado
 
San siro io credo che tu sottovaluti l'importanza dell'execution. Anche in silicon valley (e fidati che conosco decentemente dato che mio padre abita lì da 6 anni) le idee con pochissime eccezioni vanno tendenzialmente un tanto al chilo.

Un angel (che credo sia ciò che tu cerchi, cioè qualcuno disposto a investire poche decine o centinaia di migliaia di euro) pretende praticamente sempre dei founders ultradedicati in maniera monomaniacale sulla loro idea, per trasformare le immagini mentali in fatti.

Google è nato che altavista dominava, l'idea di fare un motore di ricerca "migliore" non mi pare sia qualcosa di particolarmente creativo.

E' nell'esecuzione che hai la creativa, nei millemila dettagli che sistematicamente sviluppi meglio e prima di altri.

Amazon è un semplice negozio online; clicki ordini e ti spediscono le cose... il suo "segreto" è una gestione della logistica da far paura alla marina militare americana, una capacità di strutturare gli accordi commerciali con i fornitori da fuori di testa, un continuo sviluppo del sw del sito e dei sistemi "social" (ben prima di facebook) di recensione etc dei prodotti.

Qual'è stata la magica idea di ikea? vendiamo mobili, nessuno ci ha pensato prima! o Walmart? o Apple? vendiamo mp3 reader portatili (già spopolavano nelle versioni da poche decine di euro...), oppure, grande novità, vendiamo cellulari!

Capisci che si tratta praticamente sempre e solo di execution?

Da qui l'affanno in Italia. L'italiano non credo produca meno idee dello straniero, anzi. Ma c'è una carenza strutturale nell'esecuzione, che parte dalla formazione pratica un pò carente, passa per la maggior pigrizia culturale che ci contraddistigue (le ore normali in una start up sono 60+ a settimana a partire dall'ultimo degli amministrativi, provaci in italia...), e tutto il sistema degli enti etc che con la sua nota lentezza sicuramente non aiuta.

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Quando invece spieghi come ritieni di essere ben + bravo della media nello stimare se un prodotto andrà a buon fine o no etc, beh, mettiti a fare il consulente di marketing seriamente e se le aziende concorderanno con le tue capacità previsionali fai una barca di soldi.

Sono d'accordo in linea generale con quanto scrivi, ma con alcuni distinguo.

Tendi infatti a separare l'idea dall'execution, cosa che in alcuni casi si può fare, in altri non è chiaro dove finisce l'una e comincia l'altra.

Prendi Google: esso fondamentalmente si basa su un algoritmo.
O questo algoritmo è superiore ai precedenti, e in modo sensibile, o non lo è.
L'algoritmo non è l'execution, ma l'idea stessa.
L'execution va a ruota in modo abbastanza tranquillo.

Anche nel caso di Amazon le due cose non sono così facilmente separabili. Bezos si è dovuto porre il problema di spingere chi andava nelle librerie ad andare invece da lui.

Ha subito identificato il suo concorrente non in altri venditori on line, ma nelle librerie tradizionali. Infatti all'inizio offriva dei congrui sconti su tutti i libri.

Quindi l'azienda non solo è nata con un apparato logistico di primissimo ordine, ma tale apparato era parte dell'idea stessa di business.

Secondo me l'execution è importante in settori maturi, dove vi sono abitudini consolidate e se vuoi differenziarti da un concorrente l'unica possibilità è fare le cose meglio.

Riguardo alla Apple, beh, da un certo punto di vista è un'azienda che non ha concorrenti. Ovvero, gli altri produttori hanno deciso che i PC devono essere brutti il più possibile.

Apple oltre ad essere realmente innovativa - perché un Blackberry non è la stessa cosa di un Iphone - fa oggetti belli, un'altra filosofia rispetto alla visione punitiva degli altri produttori.

(Questo per dire che non basta che un produttore rivesta i vari ammennicoli elettronici di un buon design per insidiare la Apple...)

Riguardo a un possibile lavoro di consulente, mi piacerebbe farlo ma penso che sia impossibile.

Tieni conto che di estrazione io sono un creativo, un mestiere all'estero molto considerato e rispettato ma che in Italia viene considerato alla stregua di un pagliaccio.

Infatti secondo me in Italia il problema non è una supposta mancanza di voglia di lavorare perché di gente che si sbatte ce n'è parecchia. Il punto è l'arretratezza culturale, questo sì è un problema serio.

Per concludere, a proposito dell'Ikea, l'idea non è stata vendere mobili, ma mobili che ti puoi montare a casa tua.

E non è quella grande impresa che si vuol far credere. Non ci vuole nulla per fargli una seria concorrenza. E' una marca con dei minus spaventosi ma nessuno se ne accorge.

(PS. In Italia c'era già una decina d'anni prima un'azienda che vendeva mobili da montarsi in casa. Di qualità e design nettamente superiori. Un suo tavolo ha già superato due traslochi e sembra che l'abbia comprato ieri.)
 
io una idea ce l'ho avuta .. poi, dopo qualche anno, l'ho vista prodotta in versione più semplificata e me la sono pure comprata
cmq mia sorella parlando dello stesso tipo di oggetto mi ha detto che non trova ancora niente che la soddisfi e quindi secondo lei manca il prodotto adatto davvero
di che parlo? di un contenitore per la raccolta differenziata da usare in casa ed esterno, non integrato nell'arredo
PS l'idea che avevo avuto di base era un contenitore con sviluppo in verticale :)

Vedo che in Brianza, nella zona di Carate, Mariano Comense, ecc. sono molto diffusi dei contenitori utilizzati a questo scopo.

Dovresti vedere se il modello che hai in mente è migliore di quelli attualmente in uso e, nel caso, proporlo a qualche impresa del settore.
 
poi un'altra idea riguarderebbe un mobile per la cucina, se mi avanzano abbastanza soldi dopo l'acquisto e la ristrutturazione vedo se me lo faccio fare su mio progetto da un artigiano o una dittarella .. magari vedendolo fatto, e quindi dimostrando che si può fare e con che costi di massima, potrebbe avere qualche chances .. dubito di farci cmq milioni di euro
l'idea di partenza ispiratrice è il vecchio armadio dispensa della nonna ..
fatto in un certo modo attuale ottimizzi l'uso dello spazio ed è gradevole esteticamente, essendo adattabile a modelli diversi di rifinitura esterna

solitamente le idee mi vengono quando ho bisogno di qualcosa e non lo trovo in vendita come vorrei
quindi capita di rado

Interessante. Se sei riuscito a fare qualcosa di nuovo in un settore così presidiato vuol dire che hai molta fantasia.
 
Prendi Google: esso fondamentalmente si basa su un algoritmo.
O questo algoritmo è superiore ai precedenti, e in modo sensibile, o non lo è.
L'algoritmo non è l'execution, ma l'idea stessa.

L'idea di google è fare l'algoritmo meglio degli altri. Era la stessa idea di tutti i motori di ricerca, solo che google ci è riuscito meglio.

Non mi pare ci sia nulla di particolarmente creativo nel pensare "se faccio quello che fanno loro, ma meglio, la gente viene da me"; la parte creativa è nel come quindi nell'execution.

Quel che voglio dire è che l'idea non significa niente di per sè, e tipicamente è sempre già stata pensata e spesso già provata da altri prima.


Ha subito identificato il suo concorrente non in altri venditori on line, ma nelle librerie tradizionali. Infatti all'inizio offriva dei congrui sconti su tutti i libri.

Quindi l'idea è "ho meno costi quindi faccio pagare meno e sbaraglio la concorrenza". La stessa idea di tipo il 95% dei business di successo in tutti i campi (il resto del 5% invece va upmarket e fa tipo apple etc).

Il valore di amazon è nel COME è stato in grado di fare profitti pur con sconti importanti; lì'idea di far sconti non mi pare innovativa.


Per concludere, a proposito dell'Ikea, l'idea non è stata vendere mobili, ma mobili che ti puoi montare a casa tua.

In america (home depot etc etc) era già diffusa.


Apple oltre ad essere realmente innovativa - perché un Blackberry non è la stessa cosa di un Iphone - fa oggetti belli, un'altra filosofia rispetto alla visione punitiva degli altri produttori.

Sì e di nuovo, l'idea "se faccio oggetti belli me li pagano di +" non è innovativa :yes:

Il punto è "come faccio a fare oggetti nel settore X decisamente + belli di tutti i concorrenti, in maniera sistematica?" e qui la risposta non è mai in 2-3 omini che si son svegliati con la lampadina accesa, ma in 2-3k professionisti top con un management top che li dirige e sistematici improvement quotidiani.

///

Tieni conto che di estrazione io sono un creativo, un mestiere all'estero molto considerato e rispettato ma che in Italia viene considerato alla stregua di un pagliaccio.

1) I creativi sono rispettati nella moda, design etc. Meno nel business ordinario, vero.

2) Non conosco la tua situazione personale ma nella maggior parte dei casi è possibile pianificare di ANDARSENE dall'italia, se credi di poter aver sbocchi professionali molto preferibili altrove.

E non è quella grande impresa che si vuol far credere. Non ci vuole nulla per fargli una seria concorrenza. E' una marca con dei minus spaventosi ma nessuno se ne accorge.

Guarda io non credo niente. Non è nemmeno quotata quindi si sa poco/nulla. Quel che so è che forbes stima il patrimonio personale del suo fondatore a cifre irrealmente alte e tanto mi basta: ha stampato soldi in maniera incredibile, legalmente, quindi per quel che mi riguarda è una "grande impresa".


Infatti secondo me in Italia il problema non è una supposta mancanza di voglia di lavorare perché di gente che si sbatte ce n'è parecchia. Il punto è l'arretratezza culturale, questo sì è un problema serio.

Mi fai un esempio di una start up, i cui 10-15 soci fondatori/dipendenti per il primo anno abbondante hanno lavorato 2500 ore a testa o + ? io ho solo un esempio ed è nel poker online (giocodigitale, venduto dopo 2 anni a bwin per 80M , partendo dal niente. Alcuni soci fondatori erano anche stati soci fondatori di virgilio).

Non manca la "voglia di lavorare" in Italia. Manca la voglia di sacrificarsi completamente per un progetto senza che ci sia la certezza di un reddito. L'italiano le 14 ore nel bar di cui è proprietario se le fa, ma a sviluppare un progetto... io non ne ho praticamente mai visti nè sentiti dire.

E non capisco come l'arretratezza culturale del middle management aziendale tipico possa essere un problema. Anzi, quello è il motivo per cui se per sbaglio fai qualcosa che funziona i tuoi competitors saranno lentissimi ad adattarsi.

Certo se la lamentela è sul "non essere capito" allora... però se l'azienda tipica italiana è arretrata, questo è un VANTAGGIO per chi vuole aprire qualcosa di nuovo non uno svantaggio.

Ma se invece è il mercato che "non ti apprezza", beh allora ha ragione lui sempre e cmq. I soldi si fanno soddisfando il mercato.
 
Interessante. Se sei riuscito a fare qualcosa di nuovo in un settore così presidiato vuol dire che hai molta fantasia.
ancora è solo una idea di massima ..
l'ho disegnata a grandi linee, ma al momento giusto, visto che spero di farmelo fare per me, curerò i dettagli ..
alla fine è un gioco di incastri .. l'idea è banalissima, nulla di che
frutto di un ricordo di bambina
quello che mi manca, facendo tutt altro nella vita, è la conoscenza delle possibilità dei materiali .. perchè ovvio che puoi risparmiare sul costo finale e/o migliorare il prodotto

PS una idea simile, che ne rappresenta una parte, come concezione l'ho vista applicata ad alcuni congelatori ..
 
Pollice verso.

E' un'invenzione assolutamente inutile.

Non ti garantisce una maggiore tenuta stagna.

Semplicemente la confezione si chiude sa sé, e quindi potresti fare l'operazione con una mano sola.

Quindi, esclusi coloro che per casi della vita hanno un solo arto superiore funzionante, penso che tutti gli altri, inclusi i presenti, siano in grado di svitare e riavvitare correttamente un coperchio e non siano dell'idea di spendere di più affinché dei magneti compiano l'operazione al posto loro.


Volete una chiusura di puro genio, uno dei massimi monumenti alla creatività che si siano mai visti?

E' un'invenzione italiana che risale credo agli anni '20 o '30.

Si tratta di un originalissimo modo di chiudere le bottiglie di vetro che contenevano gazzosa.

https://www.lifetimebrands.com/on/d.../documents/Lifetime-Brands-Look-Book-3-11.pdf

Pagina 23 del PDF.

Lifetimebrands che è una società quotata sul Nasdaq ne sta adottando la tecnologia.
 
L'idea di google è fare l'algoritmo meglio degli altri. Era la stessa idea di tutti i motori di ricerca, solo che google ci è riuscito meglio.

Sì, e cmq fu Marchiori l'inventore della parte essenziale dell'algoritmo, che ora fa il prof. associato a Padova:

Massimo Marchiori Fan Club

Non manca la "voglia di lavorare" in Italia. Manca la voglia di sacrificarsi completamente per un progetto senza che ci sia la certezza di un reddito. L'italiano le 14 ore nel bar di cui è proprietario se le fa, ma a sviluppare un progetto... io non ne ho praticamente mai visti nè sentiti dire.

Beh, un bar o un negozio non danno la certezza di un reddito: ne ho visti chiudere tanti...(sopratutto negozi).
Ai progetti spesso non vengono concessi i finanziamenti. Alla fine 60 ora alla settimana, se si lavora in proprio, non sono tante. Ti svegli alle 7, alle 7.30 cominci a lavorare, lavori fino alle 13.30. Pausa di 2 ore, poi lavori dalle 15.30 alle 20.30. Il sabato fai solo la mattina, e hai pure praticamente due giorni di riposo alla settimana, 2 orette al pomeriggio per fare sport, la sera per goderti una bella cena. Io faccio il traduttore / web designer, mi capita di lavorare in questa maniera quando c'è una consegna, non è un grosso problema...

(discorso diverso invece se sei dipendente. Non si ha lo stesso incentivo "mentale" a fare questi sacrifici)
 
L'idea di google è fare l'algoritmo meglio degli altri. Era la stessa idea di tutti i motori di ricerca, solo che google ci è riuscito meglio.

Non mi pare ci sia nulla di particolarmente creativo nel pensare "se faccio quello che fanno loro, ma meglio, la gente viene da me"; la parte creativa è nel come quindi nell'execution.

Quel che voglio dire è che l'idea non significa niente di per sè, e tipicamente è sempre già stata pensata e spesso già provata da altri prima.


Scusa, ma il ragionamento è completamente sbagliato.

L'idea non è "facciamo un algoritmo meglio degli altri".

L'algoritmo è l'idea.

A parte che, come viene ricordato da fdg 86, l'idea è venuta a un italiano, il punto è che i geni, o le persone di grandissima intelligenza, hanno idee.
Marchiori si è sentito dentro di sé la capacità di fare una certa cosa.
Poi non sempre la cosa riesce, ma l'algoritmo non è certo un'execution.
Poi lavorare 24 ore su 24 tutta la vita ma se non ti vengono le idee non fai meglio di Google né di nessun altro.

Beethoven non si è messo lì e ha deciso di comporre la IX° Sinfonia con determinate caratteristiche per stupire i posteri e poi è passato all'esecuzione. Non c'è separazione fra idea ed esecuzione. Sono i musicisti mediocri che inventano il motivetto e poi ci appiccicano l'armonia. I grandi musicisti hanno una visione di insieme dell'opera, completa di armonia e trattamento orchestrale.


Quindi l'idea è "ho meno costi quindi faccio pagare meno e sbaraglio la concorrenza". La stessa idea di tipo il 95% dei business di successo in tutti i campi (il resto del 5% invece va upmarket e fa tipo apple etc).

Il valore di amazon è nel COME è stato in grado di fare profitti pur con sconti importanti; lì'idea di far sconti non mi pare innovativa.

In america (home depot etc etc) era già diffusa.

No. L'idea è: posso vendere online e battere le librerie se raggiungo certi standard di logistica che mi permettono di avere certi prezzi.

La logistica non è l'execution, fa parte dell'idea. Online + logistica: è un'idea sola.

Poi si è conquistato il mercato facendo delle condizioni eccezionali che però non ha mantenuto: dopo diversi anni ha alzato parecchio i prezzi perché è diventato troppo grosso per avere una concorrenza che lo impensierisse e quindi se lo può permettere.

Morale della favola: le buone condizioni sono spesso un'illusione.

Un caso personale: sono costretto ogni tre anni a cambiare assicurazione online perché le buone condizioni iniziali vengono ribaltate in condizioni punitive.


Sì e di nuovo, l'idea "se faccio oggetti belli me li pagano di +" non è innovativa :yes:

Il punto è "come faccio a fare oggetti nel settore X decisamente + belli di tutti i concorrenti, in maniera sistematica?" e qui la risposta non è mai in 2-3 omini che si son svegliati con la lampadina accesa, ma in 2-3k professionisti top con un management top che li dirige e sistematici improvement quotidiani.

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2-3k sta per due o tre mila? Beh, quelli che decidono sono comunque molti meno.

Comunque, secondo me tu sopravvaluti gli uomini di azienda.

Gli uomini d'azienda, intendo dire quelli che comandano, parlano di cose come la vivibilità, l'ambiente, la bellezza, il design, ma non ci credono.

Sono cose che gli hanno / si sono messi in bocca, ma in realtà non gliene frega nulla e questo traspare da tutte le cose che fanno.

Infatti i computer sono brutti perché devono essere brutti.

Il lavoro deve essere gravoso e penoso, se no non è lavoro. La gente deve stare male e i computer devono rispecchiare questa ideologia di fondo.

E così è stato. La Apple si è quindi trovata - sul piano del design - senza concorrenti.

Zero virgola zero concorrenti. Curioso no?

Quando è voluta uscire dal settore lavorativo e proporre telefoni o altre cose in campo ricreativo la proposta è stata di una semplicità disarmante: lo compri da me o preferisci prenderlo da quei loschi figuri che ti hanno costretto a vivere in un ambiente tutto nero senza un raggio di sole o di colore?

1) I creativi sono rispettati nella moda, design etc. Meno nel business ordinario, vero.

2) Non conosco la tua situazione personale ma nella maggior parte dei casi è possibile pianificare di ANDARSENE dall'italia, se credi di poter aver sbocchi professionali molto preferibili altrove.

Se il lavoro fosse il mio interesse principale, sì, penserei seriamente di andarmene dall'Italia.

Guarda io non credo niente. Non è nemmeno quotata quindi si sa poco/nulla. Quel che so è che forbes stima il patrimonio personale del suo fondatore a cifre irrealmente alte e tanto mi basta: ha stampato soldi in maniera incredibile, legalmente, quindi per quel che mi riguarda è una "grande impresa".

Mi sono espresso male. Intendevo dire che è un'impresa attaccabilissima.

Si può fare molto, ma di molto meglio e dovrebbero farlo gli italiani, se avessero un po' di sale in zucca.

A un'anti-Ikea pensavo come azienda da 10 miliardi di fatturato.


Mi fai un esempio di una start up, i cui 10-15 soci fondatori/dipendenti per il primo anno abbondante hanno lavorato 2500 ore a testa o + ? io ho solo un esempio ed è nel poker online (giocodigitale, venduto dopo 2 anni a bwin per 80M , partendo dal niente. Alcuni soci fondatori erano anche stati soci fondatori di virgilio).

Non manca la "voglia di lavorare" in Italia. Manca la voglia di sacrificarsi completamente per un progetto senza che ci sia la certezza di un reddito. L'italiano le 14 ore nel bar di cui è proprietario se le fa, ma a sviluppare un progetto... io non ne ho praticamente mai visti nè sentiti dire.

E non capisco come l'arretratezza culturale del middle management aziendale tipico possa essere un problema. Anzi, quello è il motivo per cui se per sbaglio fai qualcosa che funziona i tuoi competitors saranno lentissimi ad adattarsi.

Certo se la lamentela è sul "non essere capito" allora... però se l'azienda tipica italiana è arretrata, questo è un VANTAGGIO per chi vuole aprire qualcosa di nuovo non uno svantaggio.

Ma se invece è il mercato che "non ti apprezza", beh allora ha ragione lui sempre e cmq. I soldi si fanno soddisfando il mercato.

Non so, su questo hai senz'altro più esperienza di me.

Secondo la tua idea, all'italiano difetta l'accettazione del rischio.

Se è sicuro di portare a casa la pagnotta lavora anche 14 ore al giorno.

Altrimenti non si imbarca in un'attività che può non riuscire.

Quindi il problema sarebbe più psicologico/culturale.

Paura del fallimento? Incapacità di sacrificarsi? Intolleranza alle frustrazioni? Un mix di queste tre cose?

Riguardo alla mancanza di cultura, non è più un problema di singola azienda. Secondo me è più una questione di settore. A volte non basta che innovi una singola azienda, deve innovare tutto il comparto perché vi sono situazioni in cui più i miei concorrenti stanno bene, meglio sto anch'io. Poi, se ti vuoi internazionalizzare con successo, in molti casi ti devi unire.

Riguardo al mio caso personale, sì, il mercato non mi apprezza e fa di molto male. Peggio per lui.
 
https://www.lifetimebrands.com/on/d.../documents/Lifetime-Brands-Look-Book-3-11.pdf

Pagina 23 del PDF.

Lifetimebrands che è una società quotata sul Nasdaq ne sta adottando la tecnologia.


Ho visto, sì, è un prodotto fra i tanti proposti dall'Azienda, che avrà anche una sua ragion d'essere, una sua nicchia.

Io pensavo che fosse nata un'azienda che puntasse esclusivamente su quel prodotto, e non mi sembra che avrebbe potuto campare su quell'unica idea.


E sul fantastico modo di chiudere una bottiglia di vetro contenente una gazzosa hai pensato qualcosa?
 
Ho visto, sì, è un prodotto fra i tanti proposti dall'Azienda, che avrà anche una sua ragion d'essere, una sua nicchia.

Io pensavo che fosse nata un'azienda che puntasse esclusivamente su quel prodotto, e non mi sembra che avrebbe potuto campare su quell'unica idea.


E sul fantastico modo di chiudere una bottiglia di vetro contenente una gazzosa hai pensato qualcosa?

Guarda il brevetto non è mio ... Conosco indirettamente l'ingegnere e mi hanno offerto un ruolo che sto valutando ...

E' applicabile a tutti i tipi di materiale anche se poi bisogna valutarne l'economicità.

Cmq in Italia una nota azienda ha risposto che trova complicato produrre articoli a base di magneti. Invece negli USA sono molto piu' sensibili a soluzioni innovative.

Cmq non questo meccanismo puoi produrre praticamente di tutto ...

Ad esempio ...

Hai mai pensato a quanto siano obsoleti i sistemi di chiusura dei serbatoi di carburante delle autovetture?

Questo sistema potrebbe , ad esempio , essere utilizzato in questo campo.
 
Un'altra cosa...

Pure Chanel usa un sistema simile per l'apertura e chiusura di una nuova linea di profumi.
 
Sì, e cmq fu Marchiori l'inventore della parte essenziale dell'algoritmo, che ora fa il prof. associato a Padova:

A casa mia contano quelli che prendono gli euri. Gli altri guardano dalla finestra e aprono thread su FOL.

Beh, un bar o un negozio non danno la certezza di un reddito: ne ho visti chiudere tanti...(sopratutto negozi).

Concordo ma non vale per chi ne è proprietario. Lui quasi sempre, per i primi anni, ritiene "sicuro" fare soldi. Altrimenti non avrebbe aperto.


A parte che, come viene ricordato da fdg 86, l'idea è venuta a un italiano, il punto è che i geni, o le persone di grandissima intelligenza, hanno idee.

I geni a me non interessano dato che non sono un genio; però l'inventore di internet ha un patrimonio che è una frazione ridicola di quello di Zuckenberg ERGO ha vinto Zuckenberg.


Il lavoro deve essere gravoso e penoso, se no non è lavoro. La gente deve stare male e i computer devono rispecchiare questa ideologia di fondo.

Dopo questa frase densa in maniera ridicola di ideologia da paraocchi, faccio fatica a dare qualunque valore al resto del tuo intervento. NB: gli schermi piatti (il + importante miglioramento estetico senza dubbi dei computer) non li ha inventati apple.
La sola idea che Dell sia stata complice di un complotto mondiale sviluppato dai datori di lavoro al fine di soggiogare i dipendenti.. beh :rolleyes: bah, divertitevi a parlare tra di voi tanto io decisamente non sono necessario :bye::bye:
 
Luciom su, non fare il troll...gli euri non te li porti nella tomba, la memoria dell'invenzione sì. E' inutile cercare l'eccesso in entrambe le direzioni.
 
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