Come fondare un'azienda da 10 miliardi di euro.

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

A casa mia contano quelli che prendono gli euri. Gli altri guardano dalla finestra e aprono thread su FOL.

I geni a me non interessano dato che non sono un genio; però l'inventore di internet ha un patrimonio che è una frazione ridicola di quello di Zuckenberg ERGO ha vinto Zuckenberg.


L'idea è ciò che produce i soldi, se poi qualcun altro se ne appropria la sostanza non cambia.

Certo ci vuole anche l'organizzazione, ma viene dopo.






Dopo questa frase densa in maniera ridicola di ideologia da paraocchi, faccio fatica a dare qualunque valore al resto del tuo intervento. NB: gli schermi piatti (il + importante miglioramento estetico senza dubbi dei computer) non li ha inventati apple.
La sola idea che Dell sia stata complice di un complotto mondiale sviluppato dai datori di lavoro al fine di soggiogare i dipendenti.. beh :rolleyes: bah, divertitevi a parlare tra di voi tanto io decisamente non sono necessario :bye::bye:

Guarda che sei tu che ti contraddici.

Prima hai detto che usare il design per differenziarsi dai concorrenti è una banalità, lo fanno tutti, e che quello che conta è l'execution.

Hai scritto addirittura "come faccio a fare oggetti nel settore X decisamente + belli di tutti i concorrenti, in maniera sistematica?"

Io ti ho fatto notare che solo Apple ha puntato sul design. Gli altri hanno fatto degli oggetti orrendi o comunque non mi sembra si siano sforzati di fare oggetti più belli dei loro concorrenti e per di più in maniera sistematica.

Del resto, non c'è nessuna ideologia nel dire che gli oggetti brutti rispecchiano il modo di vedere il mondo dei CEO.

Quando il grande Sculley arrivò alla Apple la prima cosa che fece fu quella di cacciare Jobs. Vai a vedere i computer che fare costruire. Peggio dei peggiori cloni asiatici.

La sua intenzione - riuscita - era distruggere ogni idea di design. Evidentemente la sua strategia era trasformare la Apple in uno tanti traffichini informatici che rivendeva robaccia prodotta a Taiwan. Un autentico Napoleone del marketing.

Non c'è nessuna ideologia in quello che ho detto. Tutti gli uomini di azienda di un certo livello che ho conosciuto erano degli squali che avevano in mente una sola cosa: i profitti.

Dell'ambiente, della salute e di tutto il resto non gliene fregava nulla. Quindi anche della bellezza, a cui il design dovrebbe tendere se non si limita ad essere un vacuo gioco.
 
Ultima modifica:
Guarda il brevetto non è mio ... Conosco indirettamente l'ingegnere e mi hanno offerto un ruolo che sto valutando ...

E' applicabile a tutti i tipi di materiale anche se poi bisogna valutarne l'economicità.

Cmq in Italia una nota azienda ha risposto che trova complicato produrre articoli a base di magneti. Invece negli USA sono molto piu' sensibili a soluzioni innovative.

Cmq non questo meccanismo puoi produrre praticamente di tutto ...

Ad esempio ...

Hai mai pensato a quanto siano obsoleti i sistemi di chiusura dei serbatoi di carburante delle autovetture?

Questo sistema potrebbe , ad esempio , essere utilizzato in questo campo.


I dubbi che mi vengono sono relativi ai costi e al fatto che la qualità della chiusura non penso sia superiore. A meno che, in certi casi, grazie al magnete tu eviti di forzare la filettatura.

Non a caso mi hai citato il caso di Chanel: rispetto a una chiusura tradizionale, una chiusura magnetica è molto più elegante e raffinata.
 
in effetti mi sono chiesta anche io subito alcune cose ..
a parte argomento "è una figata" perchè se ho l'uso di entrambe le mani, dovrei comprarlo?
_ è un sistema che garantisce una chiusura migliore? si o no?
_ il costo è compensato dai vantaggi che offre?
forse ci sono alcune cose che si chiudono con filettatura che funzionano meglio con questo sistema, ma non sto pensando a semplici barattoli ..
ad esempio non potrebbe essere interessante pensando ai tubi idraulici? consentirebbe manutenzione più semplice da parte dei cittadini . .piì semplice svitare e avvitare una cosa del genere che usare una chiave, no?
 
sviluppare nuovi prodotti di consumo ?
non ve la prendete se aspetto tre mesi per la versione cinese ad un terzo del costo...:D
 
sviluppare nuovi prodotti di consumo ?
non ve la prendete se aspetto tre mesi per la versione cinese ad un terzo del costo...:D

Tempo fa ho fatto l'esempio di Ikea.

Immagina di essere un produttore italiano di mobili medio piccolo. O piccolo. Può andarti bene, magari; ma il futuro è incerto.

Allora decidi di unirti ad altri come te, sempre del settore, ma in modo che ogni tipo di produzione sia coperto da uno o più "associati".

Tutti insieme potete, con un esborso contenuto, mettere in piedi un'azienda alternativa all'Ikea.

Non è necessario, all'inizio, avere tutti gli item degli svedesi.

E' sufficiente presidiare ogni categoria con un buon numero di proposte.

Ogni associato sarà contemporaneamente socio e fornitore, anche se la direzione della nuova azienda dovrà essere libera di scegliere da chi approvvigionarsi.

E soprattutto, che cosa produrre.

I consumatori avrebbero molto di più di un'alternativa all'Ikea.

Potrebbero evitare la trappola di prodotti mal fatti (ci sono delle categorie in cui il livello di qualità è semplicemente osceno) ma soprattutto eviterebbero quel design anemico, futile e scopiazzato che caratterizza l'azienda svedese.

Sono tutti lì ad ammirare l'Ikea solo perché fattura un bordello di soldi e non si rendono conto dei suoi limiti, che sono piuttosto evidenti.

Tutto questo segnala un fenomeno inquietante, ovvero che il successo genera automaticamente consenso. Ovviamente in una società, come l'attuale, dove il conformismo ha raggiunto livelli mai visti prima.
 
Tempo fa ho fatto l'esempio di Ikea.

Immagina di essere un produttore italiano di mobili medio piccolo. O piccolo. Può andarti bene, magari; ma il futuro è incerto.

Allora decidi di unirti ad altri come te, sempre del settore, ma in modo che ogni tipo di produzione sia coperto da uno o più "associati".

Tutti insieme potete, con un esborso contenuto, mettere in piedi un'azienda alternativa all'Ikea.

Non è necessario, all'inizio, avere tutti gli item degli svedesi.

E' sufficiente presidiare ogni categoria con un buon numero di proposte.

Ogni associato sarà contemporaneamente socio e fornitore, anche se la direzione della nuova azienda dovrà essere libera di scegliere da chi approvvigionarsi.

E soprattutto, che cosa produrre.

I consumatori avrebbero molto di più di un'alternativa all'Ikea.

Potrebbero evitare la trappola di prodotti mal fatti (ci sono delle categorie in cui il livello di qualità è semplicemente osceno) ma soprattutto eviterebbero quel design anemico, futile e scopiazzato che caratterizza l'azienda svedese.

Sono tutti lì ad ammirare l'Ikea solo perché fattura un bordello di soldi e non si rendono conto dei suoi limiti, che sono piuttosto evidenti.

Tutto questo segnala un fenomeno inquietante, ovvero che il successo genera automaticamente consenso. Ovviamente in una società, come l'attuale, dove il conformismo ha raggiunto livelli mai visti prima.

---> il modello da te prospettato (gestione di subappaltatori costituiti per lo piu' da microimprese) e' valido...del resto discutendo qualche anno fa con un amico falegname, questo aveva ammesso che avrebbe lavorato meglio se fosse stato sollevato dal lavoro prettamente commerciale (gestione degli ordini, fissazione degli standard e dei costi di lavoro,acquisto dei materiali, etc) lasciandogli il solo lavoro in fabbrica, anzi auspicando una specializzazione del suo lavoro (questo amico ad esempio voleva fare solo porte).
Era riuscito ad entrare in un giro siffatto ma il pb e' stato ovviamente la ripartizione degli utili e dei rischi...alla fine ha dovuto lasciare il subappalto (non gli hanno pagato una 50-ina di porte che -anzi- lasciate all'aperto si sono deteriorate e quindi il apitale e' andato perso) e ritornare alla gestione diretta dei suoi affari...lavorava di meno, ma aveva rischi minori di mancato pagamento, minori pb con i tempi di consegna dell'ordine, e minori costi di fidejussione e di assicurazione.
Siamo troppo delinquenti noi italiani per poter lavorare organizzati (e fidandoci) da altri
 
---> il modello da te prospettato (gestione di subappaltatori costituiti per lo piu' da microimprese) e' valido...del resto discutendo qualche anno fa con un amico falegname, questo aveva ammesso che avrebbe lavorato meglio se fosse stato sollevato dal lavoro prettamente commerciale (gestione degli ordini, fissazione degli standard e dei costi di lavoro,acquisto dei materiali, etc) lasciandogli il solo lavoro in fabbrica, anzi auspicando una specializzazione del suo lavoro (questo amico ad esempio voleva fare solo porte).
Era riuscito ad entrare in un giro siffatto ma il pb e' stato ovviamente la ripartizione degli utili e dei rischi...alla fine ha dovuto lasciare il subappalto (non gli hanno pagato una 50-ina di porte che -anzi- lasciate all'aperto si sono deteriorate e quindi il apitale e' andato perso) e ritornare alla gestione diretta dei suoi affari...lavorava di meno, ma aveva rischi minori di mancato pagamento, minori pb con i tempi di consegna dell'ordine, e minori costi di fidejussione e di assicurazione.
Siamo troppo delinquenti noi italiani per poter lavorare organizzati (e fidandoci) da altri

Esatto.

Io avevo fatto un post sulla produzione di pianoforti per ricordare come il problema italiano fosse di tipo prettamente organizzativo.

E nel concetto di organizzazione ci entrano molte cose: capacità di rapportarsi correttamente fra pari e di trovare ragionevoli punti di incontro, onestà, capacità di delegare a chi ne sa di più.

Perché uno dei problemi dei piccoli imprenditori è la mancanza di cultura.

Il modello dei distretti, basato sugli splillover effect, se non è morto sicuramente non gode più di ottima salute.

E' ancora importante, ma non basta se vuoi importi commercialmente su mercati di un certo peso.

100 mobilifici possono fondare un'azienda ex-novo rischiando poco capitale ma puntando molto in alto, cioè ad essere concorrenziali con Ikea.

Discorso simile si può fare anche in altri settori del made in Italy.

Fare aziende da 10 miliardi di dollari è molto più semplice di quello che sembra. Basta avere know how ed esperienza diffusa e di lunga durata. E noi in Italia in certi settori ce l'abbiamo.

L'ingegnosità, la difficoltà, la bellezza, l'eleganza di un'idea non sono proporzionali a quanto un'idea può rendere.

Proporre un anti-Ikea è una idea che non richiede un grande sforzo di pensiero. Basta vedere il deprimente design che propugnano questi svedesi del menga (per non parlare dei mobili che cadono a pezzi dopo un po' che li usi.)

Certo, se ci si mette in adorazione dei CEO pensando che le Aziende sono governate da geni non si fa nulla. Tutto è già stato fatto da altri e tutto è perfetto.

La mia esperienza mi fa pensare che ai vertici delle aziende vi siano persone mediamente mediocri.
 
Ecco cos'è un'Azienda. Vale per Microsoft, vale per (quasi) tutte le altre.

A Redmond, quartier generale di Microsoft, l’iPhone è di fatto proibito: un impiegato che aveva provato a immortalare l’amministratore delegato Steve Ballmer usando la macchina fotografica incorporata nel telefonino se l’è visto pubblicamente requisire. Così racconta oggi il Wall Street Journal, che scrive come Ballmer sia stato chiaro nel divieto di utilizzare lo smartphone di Apple: in un recente incontro con i suoi manager ha raccontato che, quando era ragazzo a Detroit dove suo padre lavorava alla Ford, la famiglia usava solo auto Ford. Stesso discorso deve valere dunque per i cellulari.

In realtà, a dispetto delle regole di casa, nel campus di Redmond sarebbero in molti a usare – di nascosto – il Melafonino: sarebbero addirittura diecimila gli iPhone collegati al sistema di mail interna della Microsoft, hanno detto al Wall Street Journal due fonti che hanno ricevuto le cifre – pari al 10% della forza lavoro – da funzionari della multinazionale. Le gole profonde avrebbero citato quindi anche alcuni nomi di spicco di Microsoft, da Robbie Bach a Kevin Turner, che avrebbero giustificato la propria preferenza per l’iPhone “per capire meglio la concorrenza”.

No, almeno a Redmond l’iPhone no | Vita Digitale
 
I dubbi che mi vengono sono relativi ai costi e al fatto che la qualità della chiusura non penso sia superiore. A meno che, in certi casi, grazie al magnete tu eviti di forzare la filettatura.

Non a caso mi hai citato il caso di Chanel: rispetto a una chiusura tradizionale, una chiusura magnetica è molto più elegante e raffinata.

Guarda su Chanel non mi posso esprimere ... Cmq ti assicuro che il sistema Maglid è decisamente superiore...

Dovresti provarlo ...
 
Guarda il brevetto non è mio ... Conosco indirettamente l'ingegnere e mi hanno offerto un ruolo che sto valutando ...

E' applicabile a tutti i tipi di materiale anche se poi bisogna valutarne l'economicità.

Cmq in Italia una nota azienda ha risposto che trova complicato produrre articoli a base di magneti. Invece negli USA sono molto piu' sensibili a soluzioni innovative.

Cmq non questo meccanismo puoi produrre praticamente di tutto ...

Ad esempio ...

Hai mai pensato a quanto siano obsoleti i sistemi di chiusura dei serbatoi di carburante delle autovetture?

Questo sistema potrebbe , ad esempio , essere utilizzato in questo campo.



bello ma lascerei francamente molto lontani i campi magnetici dai carburanti infiammabili :D

teniamo presente che queste innovazioni , non sono delle vere e proprie invenzioni, quanto applicazioni innovative di tecnologie esistenti, non che tolga il merito a chi le realizza certo

pero' a scusante delle aziende italiane dobbiamo ricordare alcunedifferenze:
il mercato interno e' un mercato molto piccolo se paragonato agli stati uniti
e' dominato dal tradizionalismo, mentre alcuni mercati prediligono l'innovazione a prescindere

e' famosa per gli addetti ai lavori la storia della polammide da pacm
questa era una nuova fibra che aveva in tutto e per tutto le stesse prestazioni della seta naturale ed in piu' non si stropicciava e quindi era da stirare molto molto meno

ebbene tale fibra proposta sul mercato americano spopolo' ed ancora oggi detiene una larga percentuale del mercato

mentre nel mercato europeo si continuo' a preferire la seta naturale, perche' piu' pregiata a livello emotivo



questi aspetti determinano le differenze sostanziali, una apple italiana forse non avrebbe potuto esistere teniamo presente che l'olivetti detiene il primato come innovazione durante le prime fasi dell'informatica negli anni 60

ma se una apple fosse nata in italia, avrebbe raggiunto solo una nicchia di mercato come e' successo alla apple originale...solo che la nicchia di mercato americana vale magari 30 mln di dollari, mentre la stessa nicchia di mercato italiana ne vale solo 3

quindi e' chiaro che la apple con 30 mln di dollari iniziali puo' reperire le risorse per affrontare gli altri mercati internazionali molto meglio di un'ipotetica apple italiana che con 3 mln di dollari puo' a malapena reggersi a galla


non diamo sempre le colpe all'imprenditoria italiana, ci sono complessi fattori locali che facilitano o meno l'internazionalizzazione di un'azienda a seconda della nazione da cui ha origine a parita' di idee e di genialita'

una colpa sicuramente si puo' addebitare agli imprenditori italiani ed e' che a tutt'oggi non hanno ancora compreso la possibilita' di internazionalizzazione data dalla rete......ma anche li', in un paese dove ancora si viaggia a modem a 256k perche' la rete in molti posti, commercialmente non conviene portarla....diciamo che si stanno sommando molti fattori ambientali negativi che ci stanno facendo perdere il treno
 
Prima hai detto che usare il design per differenziarsi dai concorrenti è una banalità, lo fanno tutti, e che quello che conta è l'execution.

Hai scritto addirittura "come faccio a fare oggetti nel settore X decisamente + belli di tutti i concorrenti, in maniera sistematica?"

Io ti ho fatto notare che solo Apple ha puntato sul design. Gli altri hanno fatto degli oggetti orrendi o comunque non mi sembra si siano sforzati di fare oggetti più belli dei loro concorrenti e per di più in maniera sistematica.

Del resto, non c'è nessuna ideologia nel dire che gli oggetti brutti rispecchiano il modo di vedere il mondo dei CEO.

Quando il grande Sculley arrivò alla Apple la prima cosa che fece fu quella di cacciare Jobs. Vai a vedere i computer che fare costruire. Peggio dei peggiori cloni asiatici.

La sua intenzione - riuscita - era distruggere ogni idea di design. Evidentemente la sua strategia era trasformare la Apple in uno tanti traffichini informatici che rivendeva robaccia prodotta a Taiwan. Un autentico Napoleone del marketing.

Non c'è nessuna ideologia in quello che ho detto. Tutti gli uomini di azienda di un certo livello che ho conosciuto erano degli squali che avevano in mente una sola cosa: i profitti.

Dell'ambiente, della salute e di tutto il resto non gliene fregava nulla. Quindi anche della bellezza, a cui il design dovrebbe tendere se non si limita ad essere un vacuo gioco.


beh non sono molto daccordo sulla tua esemplificazione della storia della apple
non e' stato il designes il centro del successo dell'azienda, il design e' stato solo un valore aggiunto ad una strategia volta all'innovazione ed alla ricerca

al di l'a dell'eterna diatriba tra mac e wind, ci sono fatti incontrovertibili

la apple con la nascita dei primi mac era anni luce avanti, rispetto al resto del mondo ,tecnologicamente parlando, ma decise di applicare prezzi altissimi che la relegarono nei mercati di nicchia
ma l'innovazione di un machintosh 128 kb rispetto alla concorrenza era immensa

poi venne il famoso periodo buoio, dove manco', non tanto la qualita' costruttiva ma proprio l'innovazione, quando jobs rientro' si trovo' un'azienda non piu' avanti rispetto alla concorrenza, avrebbe potuto o fare la guerra a chi abbassa di piu' i prezzi o proporre nuovi prodotti

ed allora decise di spingere sul design creando i tutto in uno colorati ed i portatili sgargianti.....ma mentre faceva questo ha dato grande impulso alla ricerca ed ha ricominciato a brevettare con un ritmo intensissimo

in breve tempo ha riportato i prodotti all'avanguardia, con soluzioni innovative e riportando i competitori a copiare ed arrivare sempre un passo dopo di loro

cosi' come ha poi fatto con lo store musicale, e con l'iphone

il design e' solo un condimento, capace di certo di migliorare le vendite, ma se apple non avesse un reparto ricerca che sforna un brevetto al giorno la apple non saarebbe quello che e' oggi
 
beh non sono molto daccordo sulla tua esemplificazione della storia della apple
non e' stato il designes il centro del successo dell'azienda, il design e' stato solo un valore aggiunto ad una strategia volta all'innovazione ed alla ricerca

al di l'a dell'eterna diatriba tra mac e wind, ci sono fatti incontrovertibili

la apple con la nascita dei primi mac era anni luce avanti, rispetto al resto del mondo ,tecnologicamente parlando, ma decise di applicare prezzi altissimi che la relegarono nei mercati di nicchia
ma l'innovazione di un machintosh 128 kb rispetto alla concorrenza era immensa

poi venne il famoso periodo buoio, dove manco', non tanto la qualita' costruttiva ma proprio l'innovazione, quando jobs rientro' si trovo' un'azienda non piu' avanti rispetto alla concorrenza, avrebbe potuto o fare la guerra a chi abbassa di piu' i prezzi o proporre nuovi prodotti

ed allora decise di spingere sul design creando i tutto in uno colorati ed i portatili sgargianti.....ma mentre faceva questo ha dato grande impulso alla ricerca ed ha ricominciato a brevettare con un ritmo intensissimo

in breve tempo ha riportato i prodotti all'avanguardia, con soluzioni innovative e riportando i competitori a copiare ed arrivare sempre un passo dopo di loro

cosi' come ha poi fatto con lo store musicale, e con l'iphone

il design e' solo un condimento, capace di certo di migliorare le vendite, ma se apple non avesse un reparto ricerca che sforna un brevetto al giorno la apple non saarebbe quello che e' oggi


Hai ragione.

Mi sono espresso male, non volevo dire che la Apple non sia innovativa anche sul piano tecnologico, perché lo è ed è su quello che punta.

Però - ed è la mia impressione - il design l'ha fatta uscire dal circuito ristretto degli utilizzatori dei suoi prodotti (categoria alla quale da sempre anch'io appartengo.)

Piuttosto come spieghi la politica "zero design" dei suoi concorrenti?
 
Hai ragione.

Mi sono espresso male, non volevo dire che la Apple non sia innovativa anche sul piano tecnologico, perché lo è ed è su quello che punta.

Però - ed è la mia impressione - il design l'ha fatta uscire dal circuito ristretto degli utilizzatori dei suoi prodotti (categoria alla quale da sempre anch'io appartengo.)

Piuttosto come spieghi la politica "zero design" dei suoi concorrenti?

non saprei posso solo azzardare alcune spiegazioni
nel 1985 comprai il primo mac per due ragioni
la prima era che eravamo all'inizio dell'attivita' e dovevamo stampare le etichette di molti prodotti ma non avevamo produzioni da grandi numeri, le tipografie a quel tempo chiedevano costi di lastra ed impianto che riuscivi ad ammortizzare solo comprando alcune migliaia di pezzi per tipo di etichetta

a quel tempo i computer erano a fosfori verdi ed i piu' moderni a piel neri enormi, per stampare un documento impaginato dovevi provare e riprovare cercando di prevederne il risultato visto che non compariva a schermo neppure il grassetto figuriamoci fare i disegni
il mac plus con la image writer offrivano il mouse, la possibilita' di disegnare e vedere a schermo il risultato e la stampante stampaa a colori....
quindi l'enorme investimento richiesto si giustifico' con il risparmio in tipografia

la seconda ragione era che mio cognato comincio' a lavorare in un piccolo negozietto che li vendeva in esclusiva, uno dei primi applecenter

ricordo che fu proprio lui a dirmi che nonostante le possibilita' che questa nuova macchina offriva alle aziende non piaceva....perche' tutte quelle iconcicine la facevano sembrare piu' un giocattolo che una macchina seria da ufficio e da lavoro

ecco questo atteggiamente puo' essere un motivo per cui molte aziende che hanno provato a rivoluzionare i design in ambiti tradizionali hanno fallito, ancora oggi se pretendi di proporre uno pneumatico colorato da autovettura probabilmente farai cilecca....eppure perche' lo pneumatico deve essere per forza nero?

certo e' che se lo pneumatico ad esempio verde offrisse al conempo un'evoluzione tecnologica, che so' permettesse di avere lo stesso grip sull'asciutto come sulla neve, in breve tempo s'imporrebbe come un prodotto migliore degli altri e la concorrenza seguirebbe a ruota colorando anche i loro pneumatici

in fondo nel mercato dei computer e' successo un po' cosi' con i design da ultra smanettoni tra gli owercloccatori che ormai hanno a disposizione design futuristici con luci psichedeliche incorporate


un altro motivo puo' essere anche il fatto che come produttore di computer la apple e' tra i piu' grossi e quindi si puo' permettere di investire sia in tecnologia che in design, mentre la maggior parte dei concorrenti e' piu' piccolina ed i due o tre grossi hanno gia' in mano fette di mercato cospicue e non sono stimolati ad aggiungere valore ai propri prodotti anche sul lato del design, teniamo presente che disegnare e creare stile racchiudendo componenti elettroniche e meccaniche non sempre e' cosi' semplice come potrebbe sembrare visto che vi sono dei vincoli costruttivi

la apple forse per la sua storia e' una multinazionale che ancora vuole innovare, anche se non ne ha piu' la necessita' per esigenze di bilancio....molte altre aziende tendono come atteggiamento a tenersi le fette di mercato cosi' come sono, relegando l'innovazione a virtu' dello stato di necessita'
 
non saprei posso solo azzardare alcune

Concordo con quanto hai detto prima: il design è secondario e rappresenta soltanto la ciliegina su una torta ben fatta.

Il segreto di Jobs e di fare lavori ben fatti.

Il S.O. apple è potenzialmente molto meglio di windows
L' i-pod funziona in maniera intuitiva e integrata con il software iTunes, io uso anche un mp3 che ti fa sentire la musica ma in confronto è una chiavica. La differenza non sta nel design estetico, ma nel design tecnologico.
L'iphone l'ho usato poco ma il segreto è l'integrazione di una serie di cose: un prodotto dall'utilizzo semplice, innovativo con una rete di sviluppatori che crea le apps.

Questi non hanno fatto un telefono e poi hanno aggiunto il resto: hanno pensato a tutto, lo hanno realizzato e messo sul mercato già funzionante.

Ridurre tutto all'estetica è riduttivo.


Ma porca l'oca, possibile che in tanti anni di videoregistratori non ce ne fosse uno facile da programmare e con un orologio che non si azzerasse ogni volta che si staccava la presa? Quanto sarebbe costato farlo?

Ora non ne ho piu' bisogno perchè mysky hd fa benissimo, ma se jobs avesse fatto i-rec sono sicuro che sarebbe stato perfetto....
 
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