Come risolvere il problema del debito pubblico nei paesi Europei spiegato in 3 minuti

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

ellegus

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Come risolvere il problema del debito pubblico nei paesi Europei, spiegato in tre minuti.

Questa giuda è realizzata dal gruppo di lavoro di:
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Il contenuto di questo piano di lavoro è liberamente utilizzabile, copiabile, stampabile, divulgabile, condivisibile e cedibile a terzi in modo gratuito purché ne rimanga inalterato il contenuto.



Presupposto principale per comprendere tutto il resto.
Il problema non è a quanto ammonta un debito. Il problema è quanto devi pagare su questo debito.
Se uno Stato ha un debito di 1000 miliardi su cui paga 1%. Ha meno oneri di un altro Stato con un debito di 200 miliardi su chi paga il 15%.
10 miliardi pagherà il primo, e 30 miliardi pagherà il secondo, nonostante il debito del primo sia 5 volte quello del secondo.
Se un terzo stato avesse un debito di 10.000 miliardi su cui non paga alcun interesse o paga un interesse “proforma” come ad esempio uno 0,01% quel debito sarebbe di fatto ininfluente sull’economia dello Stato.

Una volta capito questo, abbiamo capito che l’operazione principale che uno Stato deve effettuare per risolvere il problema di un debito è quello di ristrutturare l’interesse rendendolo il più basso possibile. E non di ripagare il debito stesso.

La soluzione per risolvere il problema del debito pubblico in Europa.
Partiamo con esempi matematici, prendendo un ipotetico stato europeo, per amor di concretezza questo ipotetico stato avrà valori molto simili a quelli dell’Italia nell’anno 2012:

Valori:
debito pubblico di 2000 miliardi
tasso di interesse medio del 5%
paga quindi interessi per 100 miliardi di euro l’anno
la durata media dei titoli è di 5 anni.

Questi sono i valori.

Le soluzioni sbagliate per risolvere il problema
Si può pensare di ridurre il debito ripagandolo. Ma come dimostra la storia, tentare di ripagare un debito di questa entità aumentando la tassazione e riducendo la spesa (unici 2 modi per ripagarlo) produce una spirale recessiva e di riduzione del gettito che in concreto produce un aumento e non una riduzione del debito stesso.

Si può optare per soluzioni più drastiche, come il Default. Cioè il mancato pagamento del debito. Questo comporta vari problemi: la difficoltà di ottenere credito successivamente, e i danni che vengono causati a livello finanziario alle banche e ai risparmiatori che si trovano ad avere un investimento che non vale più nulla.

Una soluzione simile alla precedente ma più soft è il così detto hair-cut, cioè una riduzione percentuale del debito: esempio: un debito di 100 viene ripagato a 70 o 50 o 30. Il danno che procura nei risparmiatori e nella difficoltà di ottenere successivamente credito è il medesimo del default, solo in percentuale ridotta.

Come risolvere realmente il problema?

Il piano di lavoro:
La soluzione per risolvere il problema del debito è invece la seguente.

La Banca Centrale Europea sta attualmente prestando denaro alle banche al tasso del’1% per permettere alle banche stesse di acquistare il debito pubblico degli Stati

-Primo step: eliminare questo passaggio: la BCE può acquistare direttamente il debito degli stati.

-Secondo step: la BCE si pone come prestatore di ultima istanza, per acquistare direttamente il debito pubblico degli Stati nel caso durante le aste ci siano titoli non collocati.
Questo è il punto fondamentale, perché porta al terzo step: che è la soluzione del problema del debito pubblico.

-Terzo step: gli stati europei, man mano che le vecchie emissioni di bond andranno in scadenza, emetteranno debito pubblico riconoscendo un tasso di interesse non superiore al’1%. Qualora non ci siano acquirenti interessati all’acquisto a questo tasso, i titoli di debito verranno acquistati dalla BCE.

I titoli di debito verranno emessi per ripagare alla scadenza le vecchie emissioni, che hanno un tasso di interesse maggiore, questa operazione non comporterà quindi alcun aumento del debito pubblico. Ma permetterà un costante calo dell’interesse corrisposto dagli stati, fino ad arrivare al tasso medio del’1% sul debito.


Risultati della strategia
Cosa produce questo sistema? Considerando una durata media dei titoli di stato a 5 anni (media tra quelli a breve, quelli a medio e quelli a lungo termine), si ottiene che in 5 anni la maggior parte del debito pubblico avrà un tasso di interesse al’1%.

Su un debito di 2000 miliardi di euro. Portare il tasso di interesse dal 5% al’1% produce un risparmio netto strutturale di 80 miliardi di euro all’anno.

Il termine “strutturale” significa che ogni hanno quello Stato avrà 80 miliardi di euro di maggiori risorse.

Lo stesso risultato che si otterrebbe ripagando l’80% del debito. Quindi facendo manovre per ripagare 1600 miliardi. Un’impresa che devasterebbe ogni tipo di economia.

Questa soluzione non lede alcun diritto dei possessori di titoli di stato. Infatti chi detiene titoli con interesse più alto potrà tranquillamente portarli a scadenza.

Si può quindi dire che tutto ciò che dovrebbe fare un governo nel prossimo quinquennio si riduce nel ricollocare il debito al tasso del’1% ed utilizzare l’enorme surplus che questo produce per ridurre le tasse e/o aumentare i servizi.

Non occorre altro. Tutte le altre operazioni di “tagli e sacrifici” fin’ora adottate dai molti governi europei diventano immediatamente secondare ed opzionali.

L’unica cosa che un governo dovrà fare dopo questa operazione è decidere come utilizzare il surplus di 80 miliardi l’anno: quanto ridurre le tasse e quanto migliorare i servizi. Sarà questo l’amletico dilemma che chi segue questo piano di lavoro dovrà porsi.

Le banche ci rimettono molto da questa operazione
Vogliamo ricordare che passando da:
la BCE presta alle BANCHE le quali prestano agli STATI
a:
la BCE presta direttamente agli STATI

resta evidentemente tagliato fuori il sistema bancario.
Questo è il soggetto che attualmente incamera il surplus che con questa operazione resterebbe nelle casse degli Stati.

Ci pare evidente che questo soggetto non sarà particolarmente entusiasta di questo cambiamento e tenterà di opporvisi sia direttamente che con tutti i propri lobbisti .

Conclusione
In poche pagine abbiamo spiegato ai governi europei come uscire dalla crisi del debito. Senza andare in Default, senza uscire dall’Euro, senza tagli allo stato sociale, senza tagli alle pensioni, senza licenziamenti di massa, sostanzialmente senza alcun tipo di costo sociale.

Il piano di lavoro è semplice e chiarissimo e può essere utilizzato immediatamente dai governi.
Se ci fossero altri problemi di comprensione o messa in pratica ci offriamo con la formula della “Consulenza a Risultato” alla modica percentuale dello 0,1% sul risparmio ottenuto, ( contattateci all’indirizzo: consulenzarisultato@gmail.com per lavorare con i governi, i ministri e tutti gli organi preposti ad attuare quanto qui spiegato chiaramente)

Ultime Obbiezioni: (più o meno sciocche)
Qui di seguito qualche possibile obiezione (alcune sono veramente sciocche, ma le riportiamo a puro titolo di esempio) che potrebbero essere fatte a questo piano di lavoro.

-Procedendo in questo modo lo stato va in default: falso, tutti i debiti e i relativi interessi vengono regolarmente pagati alla naturale scadenza, quindi non c’è alcun Default

-così si aumenta il debito: falso il debito rimane esattamente lo stesso, infatti le nuove emissioni di bond vengono emesse unicamente quando scadono le precedenti: l’aumento dell’indebitamento è quindi zero

-l'Italia non può permettersi di uscire dall’Euro: questa obbiezione è opinabile sotto vari punti, ma in questo caso specifico è assolutamente fuori contesto, dato che questa proposta non richiede l’uscita dall’Euro di nessun paese.

-così si aumenta l'inflazione: falso il denaro emesso dalla BCE per comprare i titolo direttamente dagli Stati è lo stesso che prima veniva emesso e dato alle banche per comprare i titolo dagli Stati, quindi la massa monetaria rimane identica e non si crea alcuna inflazione

-nessun'altra banca centrale fa questo: falso, prima tra tutte la FED (la banca centrale degli Stati Uniti) opera esattamente in questo modo. L’anomalia sta proprio nella BCE che agisce in modo differente dalle banche centrali degli altri paesi e presta i soldi agli stati facendo intermediare l’operazione alle banche private.

-è contro i trattati, le leggi, lo statuto della BCE ecc.: trattati leggi e statuti non sono incisi da Dio nella roccia, leggi, trattati e statuti si modificano facilmente dai tempi del Senato Romano

-la Germania non vuole che venga fatto questo: il fatto di non volere non è una argomentazione concreta, la Germania deve dimostrare che questa operazione non crea gli enormi vantaggi descritti e anzi procura dei danni all’economia europea. Se non riesce a dimostrare ciò va giustamente messa in minoranza nel Consiglio Europeo e si procede anche con il suo parere negativo.

Nota conclusiva sulla brevità
Come da premessa abbiamo presentato la soluzione al problema del debito pubblico dei paesi europei in meno di 3 minuti di lettura. Ovviamente era possibile realizzare un lungo testo di 50, 100 o 200 pagine, riempendolo di grafici, note storiche, copia-incolla di relazione ecc. Ed in questo mare di pagine inserirci anche le idee chiave qui presentate. Ma lo scopo di questo lavoro è spiegare rapidamente ed in modo efficace come si risolve un problema.

Questo è il modo di lavorare del gruppo di lavoro di consulenzarisultato.blogspot.it E lo abbiamo applicato anche in questo caso: nessuna perdita di tempo, puntiamo direttamente a risolvere il problema.

Il testo è accessivile a questo indirizzo:
https://docs.google.com/document/d/191KbqWBo88IZj-ntiozA-vfRG43ZILBPL-8x3JTEId0/edit
e sul sito consulenzarisultato.blogspot.it
 
wow davvero rivoluzionario!
 
wow davvero rivoluzionario!

La soluzione non deve essere rivoluzionaria, deve risolvere il problema.

In quello che è presentato qui c'è qualcosa che non torna? Altrimenti, domanda molto semplice: perchè invece di fare una politica depressiva non si fa esattamente quello che è stato qui presentato? ;)
 
Alla fine dei conti nel sistema attuale non è campato per aria. Del resto non è molto diverso da quanto fanno gli USA, l'UK o il Giappone.

Resta il problema di come regolare i deficit dei singoli stati (cioè se tutti pagano l'1% il deficit potrà essere indifferentemente dell'1% o del 10%).

Alla fine la cosa migliore sarebbero eurobond gestiti in tal modo e unione fiscale, con alto grado di federalismo.

Però credo non sia molto facile da realizzare.
 
La soluzione non deve essere rivoluzionaria, deve risolvere il problema.

In quello che è presentato qui c'è qualcosa che non torna? Altrimenti, domanda molto semplice: perchè invece di fare una politica depressiva non si fa esattamente quello che è stato qui presentato? ;)

Forse non torna il fatto che si presuppone che i singoli paesi non possano aumentare il debito a loro piacimento ma che debbano limitarsi a rinnovare quello in scadenza.
Già adesso molti ritengono che la perdita della sovranità monetaria causata dall'adozione dell'euro sia stata la madre di tutte le ns disgrazie. La perdita della possibilità di fare ulteriori debiti credo che determinerebbe critiche molto peggiori.
A parte questo penso che sia sempre meglio di far guadagnare le banche con la scusa di aiutare i paesi in difficoltà.
Poi non capisco perché si sostenga che tale operazione non potrebbe essere generatrice di inflazione. Se é la BCE a comprare lo fa necessariamente aumentando la moneta in circolazione.
 
-così si aumenta l'inflazione: falso il denaro emesso dalla BCE per comprare i titolo direttamente dagli Stati è lo stesso che prima veniva emesso e dato alle banche per comprare i titolo dagli Stati, quindi la massa monetaria rimane identica e non si crea alcuna inflazione

-nessun'altra banca centrale fa questo: falso, prima tra tutte la FED (la banca centrale degli Stati Uniti) opera esattamente in questo modo. L’anomalia sta proprio nella BCE che agisce in modo differente dalle banche centrali degli altri paesi e presta i soldi agli stati facendo intermediare l’operazione alle banche private.

Cialtronate, come sempre.
Questi due punti in particolare sono semplicemente e totalmente FALSI, e del tutto determinanti.

Sono idee vecchie e fallite, altro che "soluzione". :rolleyes:
 
Forse non torna il fatto che si presuppone che i singoli paesi non possano aumentare il debito a loro piacimento ma che debbano limitarsi a rinnovare quello in scadenza.
Già adesso molti ritengono che la perdita della sovranità monetaria causata dall'adozione dell'euro sia stata la madre di tutte le ns disgrazie. La perdita della possibilità di fare ulteriori debiti credo che determinerebbe critiche molto peggiori.
A parte questo penso che sia sempre meglio di far guadagnare le banche con la scusa di aiutare i paesi in difficoltà. .

non mi pare che qui si sostenga che gli stati debbano o non debbano aumentare il debito. qui si presenta unicamente la soluzione per ridurre l'onere degli interessi, chiarendo che il problema non è l'ammontare del debito, ma quanto si paga su questo
 
Cialtronate, come sempre.

Sono idee vecchie e fallite, altro che "soluzione". :rolleyes:

probabilmente sono idee vecchie, ma non mi è chiaro come siano "fallite" dato che sono le idee tutt'ora applicate da usa, uk e giappone, paesi che sono tutt'altro che sull'orlo del fallimento, nonostante abbiano enormi debiti pubblici.

mentre posso dire che le idee fallite siano quelle che stanno provando ad applicare attualmente in europa, e che stanno portando, quelle si, ad una serie di fallimenti degli stati
 
probabilmente sono idee vecchie, ma non mi è chiaro come siano "fallite" dato che sono le idee tutt'ora applicate da usa, uk e giappone, paesi che sono tutt'altro che sull'orlo del fallimento, nonostante abbiano enormi debiti pubblici.

In Usa e Uk la banca centrale NON compra sul mkt primario i titoli di stato ad un tasso predefinito ed in quantità illimitata come suggerisce questa "proposta".
Il punto che dice questo che ho quotato è FALSO.

L'idea vecchia e fallita è quella di uno stato che spende e monetizza il deficit senza alcun limite, come da noi negli anni '70 o come adesso in Argentina.

E' l'atteggiamento tipico (davvero) da repubblica delle banane sudamericana, o al limite da economia di guerra.

L'altro punto FALSO è che non cambierebbe la quantità di moneta: è falso perchè questi simpaticoni dicono che già oggi la bce finanzia le banche per comprare tds mediante l'LTRO.
Verissimo, solo che se invece dell'LTRO dai la possibilità agli stati di farsi finanziare in misura illimitata all'1%, ti puoi immaginare da solo i deficit in doppia cifra, che completamente monetizzati come da proposta comportano un aumento della quantità di moneta ben maggiore, e quindi inflazione elevata.
Come in Argentina, appunto.
 
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In Usa e Uk la banca centrale NON compra sul mkt primario i titoli di stato ad un tasso predefinito ed in quantità illimitata come suggerisce questa "proposta".
Il punto che dice questo che ho quotato è FALSO.

L'idea vecchia e fallita è quella di uno stato che spende e monetizza il deficit senza alcun limite, come da noi negli anni '70 o come adesso in Argentina.

E' l'atteggiamento tipico (davvero) da repubblica delle banane sudamericana, o al limite da economia di guerra.

L'altro punto FALSO è che non cambierebbe la quantità di moneta: è falso perchè questi simpaticoni dicono che già oggi la bce finanzia le banche per comprare tds mediante l'LTRO.
Verissimo, solo che se invece dell'LTRO dai la possibilità agli stati di farsi finanziare in misura illimitata all'1%, ti puoi immaginare da solo i deficit in doppia cifra, che completamente monetizzati come da proposta comportano un aumento della quantità di moneta ben maggiore, e quindi inflazione elevata.
Come in Argentina, appunto.

mi pare tu finga di non capire.
la soluzione proposta è quella che permette di abbattere l'onere per interessi attuale.

il resto sono tue congetture. infatti l'italia ha attualmente il pareggio di bilancio in costituzione, con questa soluzione quindi il debito non salirá di un euro, ma si ridurrá di 80 miliardi all'anno l'onere per interessi.

se invece si continua a seguire l'attuale politica fallimentare l'italia continuerá ad indebitarsi perchè le entrate non sono sufficienti a coprire le uscite + gli interessi sul debito.

il governo è quindi constretto ad aumenare le tasse e a tagliare la spesa, facendo crollare il pil e portando il paese in una spirale recessiva, in cui è giá entrato.
 
Ultima modifica:
comunque caro kasparek se invece di blaterare critiche hai una soluzione migliore di questa per abbattere l'onere sul debito italiano proponila, una soluzione che non porti il paese ad un crollo del pil come le politiche attuali, e una soluzione ovviamente realizzabile immediatamente e concreamente (non cose tipo: diventiamo efficienti come i tedeschi: si, con la bacchetta magica trasformiamo gli italiani in tedeschi ;) )
quindi prego: proponi una soluzione concreta, attuabile e realistica, che sia migliore di questa OK!
 
Ultima modifica:
-Terzo step: gli stati europei, man mano che le vecchie emissioni di bond andranno in scadenza, emetteranno debito pubblico riconoscendo un tasso di interesse non superiore al’1%. Qualora non ci siano acquirenti interessati all’acquisto a questo tasso, i titoli di debito verranno acquistati dalla BCE.

I titoli di debito verranno emessi per ripagare alla scadenza le vecchie emissioni, che hanno un tasso di interesse maggiore, questa operazione non comporterà quindi alcun aumento del debito pubblico. Ma permetterà un costante calo dell’interesse corrisposto dagli stati, fino ad arrivare al tasso medio del’1% sul debito.

non mi pare che qui si sostenga che gli stati debbano o non debbano aumentare il debito. qui si presenta unicamente la soluzione per ridurre l'onere degli interessi, chiarendo che il problema non è l'ammontare del debito, ma quanto si paga su questo

Allora devo avere capito male!
La frase che ho evidenziato mi sembra voglia dire appunto che se l'intenzione è quella di 'ripagare' alla scadenza le vecchie emissioni non sia possibile emettere nuovi titoli per un importo superiore a quelli in scadenza.

La cosa tra l'altro mi sembra ovvia! dare la possibilità ad un paese di finanziarsi discrezionalmente ed illimitatamente in questo modo mi sembra una follia.

Comunque è vero che è una cosa molto diversa da quello che fanno gli usa.
Io sono tuttavia sempre stato convinto che sarebbe un ottima cosa sostituire tutto o in parte il debito dei singoli paesi dell'UE con un debito dell'UE.
Ma prima di arrivare a questo sono tante le cose che si dovrebbero fare.
 
Io sono tuttavia sempre stato convinto che sarebbe un ottima cosa sostituire tutto o in parte il debito dei singoli paesi dell'UE con un debito dell'UE.
Ma prima di arrivare a questo sono tante le cose che si dovrebbero fare.

penso anch'io che una volta ceduta la sovranitá monetaria entrando nell'euro anche tutti i debiti sarebbe stato necessario convertirli in un unico debito ue.

questo avrebbe anche fatto valutare più attentamente chi poteva entrare e chi no.

ma dato che ciò non è stato fatto questa mi sembra la soluzione migliore.

resto comunque interessato a leggere chiunque abbia una soluzione concreta e realizzabile migliore di questa
 
non mi pare che qui si sostenga che gli stati debbano o non debbano aumentare il debito. qui si presenta unicamente la soluzione per ridurre l'onere degli interessi, chiarendo che il problema non è l'ammontare del debito, ma quanto si paga su questo

Hai ragione: il debito pubblico non si rimborsa; quello che conta e' che lo stato sia in grado di pagare gli interessi.
Ma hai ragione solo entro un certo limite. Piu il debito sale, piu e' possibile che parte dei creditori possano cercare di investire altrove e non rinnovare i titoli in loro possesso.
Questo tanto piu se la banca centrale ha abbassato il rendimento su detti titoli con le sue manovre.

La tua soluzione in parte e' quello che ha fatto la Fed, facendosi forte del fatto che nel 2007 gli investitori terrorizzati si sono buttati sui titoli di stato e gli USA sono i maggiori fornitori di TdS.
 
Come risolvere il problema del debito pubblico nei paesi Europei, spiegato in tre minuti.

Questa giuda è realizzata dal gruppo di lavoro di:
Consulenza Risultato
Consulenza a Risultato


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Presupposto principale per comprendere tutto il resto.
Il problema non è a quanto ammonta un debito. Il problema è quanto devi pagare su questo debito.
Se uno Stato ha un debito di 1000 miliardi su cui paga 1%. Ha meno oneri di un altro Stato con un debito di 200 miliardi su chi paga il 15%.
10 miliardi pagherà il primo, e 30 miliardi pagherà il secondo, nonostante il debito del primo sia 5 volte quello del secondo.
Se un terzo stato avesse un debito di 10.000 miliardi su cui non paga alcun interesse o paga un interesse “proforma” come ad esempio uno 0,01% quel debito sarebbe di fatto ininfluente sull’economia dello Stato.

Una volta capito questo, abbiamo capito che l’operazione principale che uno Stato deve effettuare per risolvere il problema di un debito è quello di ristrutturare l’interesse rendendolo il più basso possibile. E non di ripagare il debito stesso.

La soluzione per risolvere il problema del debito pubblico in Europa.
Partiamo con esempi matematici, prendendo un ipotetico stato europeo, per amor di concretezza questo ipotetico stato avrà valori molto simili a quelli dell’Italia nell’anno 2012:

Valori:
debito pubblico di 2000 miliardi
tasso di interesse medio del 5%
paga quindi interessi per 100 miliardi di euro l’anno
la durata media dei titoli è di 5 anni.

Questi sono i valori.

Le soluzioni sbagliate per risolvere il problema
Si può pensare di ridurre il debito ripagandolo. Ma come dimostra la storia, tentare di ripagare un debito di questa entità aumentando la tassazione e riducendo la spesa (unici 2 modi per ripagarlo) produce una spirale recessiva e di riduzione del gettito che in concreto produce un aumento e non una riduzione del debito stesso.

Si può optare per soluzioni più drastiche, come il Default. Cioè il mancato pagamento del debito. Questo comporta vari problemi: la difficoltà di ottenere credito successivamente, e i danni che vengono causati a livello finanziario alle banche e ai risparmiatori che si trovano ad avere un investimento che non vale più nulla.

Una soluzione simile alla precedente ma più soft è il così detto hair-cut, cioè una riduzione percentuale del debito: esempio: un debito di 100 viene ripagato a 70 o 50 o 30. Il danno che procura nei risparmiatori e nella difficoltà di ottenere successivamente credito è il medesimo del default, solo in percentuale ridotta.

Come risolvere realmente il problema?

Il piano di lavoro:
La soluzione per risolvere il problema del debito è invece la seguente.

La Banca Centrale Europea sta attualmente prestando denaro alle banche al tasso del’1% per permettere alle banche stesse di acquistare il debito pubblico degli Stati

-Primo step: eliminare questo passaggio: la BCE può acquistare direttamente il debito degli stati.

-Secondo step: la BCE si pone come prestatore di ultima istanza, per acquistare direttamente il debito pubblico degli Stati nel caso durante le aste ci siano titoli non collocati.
Questo è il punto fondamentale, perché porta al terzo step: che è la soluzione del problema del debito pubblico.

-Terzo step: gli stati europei, man mano che le vecchie emissioni di bond andranno in scadenza, emetteranno debito pubblico riconoscendo un tasso di interesse non superiore al’1%. Qualora non ci siano acquirenti interessati all’acquisto a questo tasso, i titoli di debito verranno acquistati dalla BCE.

I titoli di debito verranno emessi per ripagare alla scadenza le vecchie emissioni, che hanno un tasso di interesse maggiore, questa operazione non comporterà quindi alcun aumento del debito pubblico. Ma permetterà un costante calo dell’interesse corrisposto dagli stati, fino ad arrivare al tasso medio del’1% sul debito.


Risultati della strategia
Cosa produce questo sistema? Considerando una durata media dei titoli di stato a 5 anni (media tra quelli a breve, quelli a medio e quelli a lungo termine), si ottiene che in 5 anni la maggior parte del debito pubblico avrà un tasso di interesse al’1%.

Su un debito di 2000 miliardi di euro. Portare il tasso di interesse dal 5% al’1% produce un risparmio netto strutturale di 80 miliardi di euro all’anno.

Il termine “strutturale” significa che ogni hanno quello Stato avrà 80 miliardi di euro di maggiori risorse.

Lo stesso risultato che si otterrebbe ripagando l’80% del debito. Quindi facendo manovre per ripagare 1600 miliardi. Un’impresa che devasterebbe ogni tipo di economia.

Questa soluzione non lede alcun diritto dei possessori di titoli di stato. Infatti chi detiene titoli con interesse più alto potrà tranquillamente portarli a scadenza.

Si può quindi dire che tutto ciò che dovrebbe fare un governo nel prossimo quinquennio si riduce nel ricollocare il debito al tasso del’1% ed utilizzare l’enorme surplus che questo produce per ridurre le tasse e/o aumentare i servizi.

Non occorre altro. Tutte le altre operazioni di “tagli e sacrifici” fin’ora adottate dai molti governi europei diventano immediatamente secondare ed opzionali.

L’unica cosa che un governo dovrà fare dopo questa operazione è decidere come utilizzare il surplus di 80 miliardi l’anno: quanto ridurre le tasse e quanto migliorare i servizi. Sarà questo l’amletico dilemma che chi segue questo piano di lavoro dovrà porsi.

Le banche ci rimettono molto da questa operazione
Vogliamo ricordare che passando da:
la BCE presta alle BANCHE le quali prestano agli STATI
a:
la BCE presta direttamente agli STATI

resta evidentemente tagliato fuori il sistema bancario.
Questo è il soggetto che attualmente incamera il surplus che con questa operazione resterebbe nelle casse degli Stati.

Ci pare evidente che questo soggetto non sarà particolarmente entusiasta di questo cambiamento e tenterà di opporvisi sia direttamente che con tutti i propri lobbisti .

Conclusione
In poche pagine abbiamo spiegato ai governi europei come uscire dalla crisi del debito. Senza andare in Default, senza uscire dall’Euro, senza tagli allo stato sociale, senza tagli alle pensioni, senza licenziamenti di massa, sostanzialmente senza alcun tipo di costo sociale.

Il piano di lavoro è semplice e chiarissimo e può essere utilizzato immediatamente dai governi.
Se ci fossero altri problemi di comprensione o messa in pratica ci offriamo con la formula della “Consulenza a Risultato” alla modica percentuale dello 0,1% sul risparmio ottenuto, ( contattateci all’indirizzo: consulenzarisultato@gmail.com per lavorare con i governi, i ministri e tutti gli organi preposti ad attuare quanto qui spiegato chiaramente)

Ultime Obbiezioni: (più o meno sciocche)
Qui di seguito qualche possibile obiezione (alcune sono veramente sciocche, ma le riportiamo a puro titolo di esempio) che potrebbero essere fatte a questo piano di lavoro.

-Procedendo in questo modo lo stato va in default: falso, tutti i debiti e i relativi interessi vengono regolarmente pagati alla naturale scadenza, quindi non c’è alcun Default

-così si aumenta il debito: falso il debito rimane esattamente lo stesso, infatti le nuove emissioni di bond vengono emesse unicamente quando scadono le precedenti: l’aumento dell’indebitamento è quindi zero

-l'Italia non può permettersi di uscire dall’Euro: questa obbiezione è opinabile sotto vari punti, ma in questo caso specifico è assolutamente fuori contesto, dato che questa proposta non richiede l’uscita dall’Euro di nessun paese.

-così si aumenta l'inflazione: falso il denaro emesso dalla BCE per comprare i titolo direttamente dagli Stati è lo stesso che prima veniva emesso e dato alle banche per comprare i titolo dagli Stati, quindi la massa monetaria rimane identica e non si crea alcuna inflazione

-nessun'altra banca centrale fa questo: falso, prima tra tutte la FED (la banca centrale degli Stati Uniti) opera esattamente in questo modo. L’anomalia sta proprio nella BCE che agisce in modo differente dalle banche centrali degli altri paesi e presta i soldi agli stati facendo intermediare l’operazione alle banche private.

-è contro i trattati, le leggi, lo statuto della BCE ecc.: trattati leggi e statuti non sono incisi da Dio nella roccia, leggi, trattati e statuti si modificano facilmente dai tempi del Senato Romano

-la Germania non vuole che venga fatto questo: il fatto di non volere non è una argomentazione concreta, la Germania deve dimostrare che questa operazione non crea gli enormi vantaggi descritti e anzi procura dei danni all’economia europea. Se non riesce a dimostrare ciò va giustamente messa in minoranza nel Consiglio Europeo e si procede anche con il suo parere negativo.

Nota conclusiva sulla brevità
Come da premessa abbiamo presentato la soluzione al problema del debito pubblico dei paesi europei in meno di 3 minuti di lettura. Ovviamente era possibile realizzare un lungo testo di 50, 100 o 200 pagine, riempendolo di grafici, note storiche, copia-incolla di relazione ecc. Ed in questo mare di pagine inserirci anche le idee chiave qui presentate. Ma lo scopo di questo lavoro è spiegare rapidamente ed in modo efficace come si risolve un problema.

Questo è il modo di lavorare del gruppo di lavoro di consulenzarisultato.blogspot.it E lo abbiamo applicato anche in questo caso: nessuna perdita di tempo, puntiamo direttamente a risolvere il problema.

Il testo è accessivile a questo indirizzo:
https://docs.google.com/document/d/191KbqWBo88IZj-ntiozA-vfRG43ZILBPL-8x3JTEId0/edit
e sul sito consulenzarisultato.blogspot.it

La soluzione mi sembra ottima almeno per far fronte all'emergenza, nel lungo periodo ho dei dubbi. Le osservazioni che posso fare sono queste:
1- i cittadini avranno interesse a investire in titoli che danno l'1%? Se i cittadini non compreranno i titoli comunque li potranno comprare le banche immagino.
2- Il discorso che fai equivale a dire che il debito pubblico non potrà in futuro mai più aumentare. Il che significa che non aumenterà neppure la quantità di moneta creata dallo stato. In presenza di crescita economica ci sarà scarsità di moneta.
3- Dove trova i soldi lo stato per pagare l'1% di interesse?
 
Ottima soluzione per i paesi seri, ma da noi gli 80 miliardi di surplus andrebbero a finanziare il welfare dei partiti e degli amici degli amici. Ed e'a questo che si oppongono i paesi virtuosi... oserei dire giustamente.

Secondo: UE si, ma gli stati membri sono fondamentalmente in concorrenza tra loro, per l'export e per attirare investimenti, che generano occupazione. Quindi a chi giova aiutare gli altri? Si aiuta per 2 ragioni: per evitare di perdere i benefici attuali e per evitare di rovinarei propri creditori/affossare le proprie banche.
 
mi pare tu finga di non capire.
la soluzione proposta è quella che permette di abbattere l'onere per interessi attuale.

Perchè fingo di non capire? prendo questa ipotesi di "soluzione" per quello che è, cioè monetizzazione del deficit con conseguente inflazione ed a ruota tutto quanto questo comporta.
Certamente questo in ottica "statica" è un enorme vantaggio per le casse dello stato, che scaricano l'onere su altri tramite la monetizzazione del deficit.

Le conseguenze di perseguire politiche inflazionistiche di questo genere non si vedono in questa ipotesi, ma esistono, sono negative, e non si descrivono in due righe!

il resto sono tue congetture. infatti l'italia ha attualmente il pareggio di bilancio in costituzione, con questa soluzione quindi il debito non salirá di un euro, ma si ridurrá di 80 miliardi all'anno l'onere per interessi.

Congetture, oddio: quando i governi possono monetizzare il deficit nel 99.9% dei casi colgono la palla al balzo per spendere a più non posso (per "ottenere la piena occupazione", dicono), avere deficit e tutto quanto.
Delle regole in costituzione (che sono molto meno stringenti di un pareggio di bilancio duro e puro, sempre che le approvino davvero) se ne fanno un baffo, o al limite le cambiano, basta votare in parlamento.

Se potessimo avere la matematica certezza che effettivamente verrà mantenuta una ferrea disciplina di bilancio allora la cosa sarebbe effettivamente molto più gradevole.
Faccio solo notare che non parliamo solo del debito aggiuntivo, cioè del deficit: esiste anche il problema del debito da rinnovare, e sono centinaia di mld all'anno.

In realtà le soluzioni che cercano di imbastire a livello europeo sia la bce sia la ue vanno un po' in questa direzione: ti aiuto, anche finanziandoti a tassi ridotti, se necessario anche a livello monetario, purchè tu faccia i "compiti a casa", cioè mantenga una severa disciplina di bilancio.
 
comunque caro kasparek se invece di blaterare critiche hai una soluzione migliore di questa per abbattere l'onere sul debito italiano proponila, una soluzione che non porti il paese ad un crollo del pil come le politiche attuali, e una soluzione ovviamente realizzabile immediatamente e concreamente (non cose tipo: diventiamo efficienti come i tedeschi: si, con la bacchetta magica trasformiamo gli italiani in tedeschi ;) )
quindi prego: proponi una soluzione concreta, attuabile e realistica, che sia migliore di questa OK!

Ma cosa credete, che esistano soluzioni magiche?

Io non "blatero" critiche. Io critico le soluzioni magiche di chi pensa di risolvere tutti i problemi semplicemente stampando soldi.

Io di soluzioni magiche mi spiace ma non ne ho, so solo che la cosa migliore da fare è affrontare di petto il problema dell'inefficienza della pubblica amministrazione, che è IL problema.
Ritieni improbabile diventare in breve tempo efficienti come i tedeschi a livello di pa? benissimo, allora la paghiamo in proporzione alla sua inefficienza.
Un punto di pil all'anno in meno per 5 anni. Praticamente ogni anno possiamo togliere l'equivalente dell'aumento IMU di quest'anno. Vedrai che in 5 anni, che sono un lasso di tempo non breve ma ragionevole, di cose ne cambiano parecchie.
Certo neanche questo è indolore, per carità.

Nel frattempo magari aiutiamo il finanziamento dello stato con dismissioni pubbliche.
 
ellegus in breve:
- Il finanziamento sul primario e' problematico perche' e' molto difficile garantire la compliance dei Governi nazionali (i.e. gente che inizia a spendere a casaccio).
- Poniamo di intevenire sul secondario.
- Mettiamo un bel cap (thx kasparek :D) a livelli bassissimi agli interessi dei titoli di Stato.
- Necessariamente tutti i tassi di interesse (ad es. sull'interbancario) seguono.
- A questo punto hai di nuovo uniformato i tassi di interesse in tutta la zona Euro.
- Dunque nei PIIGS ripartono i problemi di inflazione e perdita di competitivita'.
- Tra X anni fai un botto ancora piu' forte.

Lo spread al momento e' una specie di strumento per permettere di differenziare la politica monetaria all'interno dell'Eurozona, non e' necessariamente negativo.

Il problema e' che stiamo facendo tightening brusco in un brutto momento.
 
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