roberto
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non incanti più nessuno.
rassegnati
non incanti più nessuno.
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visto che coppia ? se la cantano e se la suonano ,uno cia' le chiappe in svizzera l'altro a oklan ........ fanno i ghiri gori sull'economia ,questo si quello no , cianno ricette per tutto e per tutti e loro lo han detto sempre prima ............... e ridono pure!!!! ..........
poi spostano in arena il grande g@sfin mahhhhh ....... !!!!!!!!!!
no ciò g@sfin ...rosiki ?
rosiki ?
Alcune brevi riflessioni…
Minuto 6:00
Paragonare il 1992 ad ora non ha senso a mio avviso. Specie se si desidera corroborare l’idea che una svalutazione non porterebbe inflazione. Nel 1992 l’intero globo stava progressivamente riducendo l’inflazione, per svariati motivi. Noi venivamo da una lunga fase di almeno 6 anni di progressiva riduzione della inflazione. Che la portò dalla doppia cifra a quasi lo zero. Allora i tds italiani, nonostante i timori, erano l’affare del secolo, specie le scadenze lunghe. Oggi la situazione mi sembra per nulla paragonabile e l’inflazione non è per nulla assente, ma soltanto calmierata dalla depressione economica, dalle tasse e dai sistematici errori di calcolo volutamente ed artatamente prodotti.
Ma proverò a seguire le ipotesi, anche se storicamente le reputo poco valide, per svariati motivi, alcuni dei quali sopra accennati.
Cito: L’inflazione nonostante svalutazione lira passò dal 5% al 4%... ok, ma a noi interessa se rimase sopra quella dei concorrenti. L’inflazione assoluta ha poco valore. Quindi: come erano le inflazioni europee a confronto con quella italiana?
Ok… facciamo che 1/10 del 20% di svalutazione divenga inflazione. Punto primo il 20% è molto ottimistico e ci riporterebbe soltanto al punto di partenza, quando nacque l’euro. Mettiamo che il 20% basti e che la nostra inflazione cresca dai livelli attuali (ufficialmente il 3,3%) di 2%... diciamo 5,5% quindi. (sottolineo come noi si abbia mediamente 0,5% di inflazione in più secondo le statistiche… io temo la nostra inflazione sia sopra il 4%...) comunque… accettiamo tutto… Noi arriviamo al 5,5% di inflazione. Tedeschi rivalutano, possiamo accettare che per proprietà transitiva comprando energia e materie prime a meno ed avendo il popò di struttura produttiva che si ritrovino (pressati da monete svalutate) l’inflazione tedesca passi dal 2,5% all’1%? A quel punto il differenziale competitivo a livello inflattivo della Germania sull’Italia ammonterebbe a circa il 4-5% all’anno… ovvero il nostro tasso di cambio dovrebbe svalutarsi circa del 4-5% annuo per mantenere la nostra economia competitiva rispetto alla Germania. La Germania continuerebbe a pagare le obbligazioni 4-5% meno di noi sui 10 anni… e se non continuassimo a svalutare la moneta il 20% di svalutazione ce lo mangeremmo in 4-5 anni… esattamente come accadde nel 1992… guarda caso… a quel punto però continui a svalutare e ad importare inflazione… e la Germania se ne va… e tu hai perso il treno… se questo lo si chiama competere… io lo chiamo impoverirsi… e la classe media italiana perderà via via potere d’acquisto verso tutto ciò che è estero… energia in primis…
Domanda: se l’euro così com’è è sbagliato… sicuri che l’Italia possa sopravvivere a lungo e bene svalutando? Cosa ci ha condotto la svalutazione dal 1970 al 1990? Possibile che le soluzioni si limitino sempre ad essere un on-off sull’euro si euro no? Così non c’è semplicemente via d’uscita. Mangio tutta la torta o digiuno? Entrambe le scelte sono poco salutari.
Tempo oggi e domani è poco. Se interessa potrò postare alcune altre riflessioni. Se non interessa, buon we a tutti. Ciao
Questo grafico non è aggiornato, ma possiamo partire da qui ....
EconoMonitor : EconoMonitor » Which Graph Best Summarizes the Eurozone Crisis?
E' evidente che la convergenza dei tassi si è conclusa con la crisi Lehman.
In assenza di un FED europea e di un governo federale centrale che stabilisca un tasso unico per tutti i paesi che partecipano all'unione monetaria, in mancanza di flessibilità sul fronte dei cambi e quindi in mancanza della possibilità di svalutare contestualmente il debito, il debito periferico, in prospettiva, non potrà che venire ridotto dal parrucchiere ....
Questo è sicuro. Per quello io continuo a parlare (come possibile soluzione) di un sistema compensatorio tra paesi... tutti i paesi europei devono finanziarsi sul mercato al medesimo tasso, che deve essere una media ponderata dei tassi praticati dal merxato stesso... mi sembra la cosa più razionale e meno dispendiosa...
Altrimenti siamo in pieno dumping finanziario tra paesi... e l'area euro non reggerà...
Può reggere se BCE fa la FED... ma quella è una strada senza uscita e foriera di altri problemi per l'unione monetaria, specie se non riformata e tanto rigida... Ora vado... mi interessa comunque il discorso... magari lo riprendiamo se ti va... ciao