Confcommercio: in 2005 persi 17.000 posti, -3.336 aziende

ispe

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19/04/2006 12:28
ROMA (MF-DJ)--Fatturato e occupazione in calo, rafforzamento dei gruppi stranieri, forte incremento dei mercati nel 2005. E' questa la fotografia della distribuzione italiana, scattata dal rapporto sul commercio italiano del 2005 realizzato dal centro studi di Confcommercio. Nello specifico, le vendite al dettaglio sono calate complessivamente dello 0,8%, risultato di un +0,8% nel settore alimentare e di un -1,7% del comparto non-food. Dal punto di vista dell'occupazione, il saldo complessivo del 2005 e' stato pari a -17 mila occupati, determinato da un incremento dell'occupazione dipendente (+92 mila) e un decremento di quella indipendente (-109 mila). In calo anche il numero totale degli esercizi commerciali al dettaglio. Il saldo tra le oltre 57 mila chiusure e le circa 54 mila nuove aperture evidenzia un risultato netto di -3.336 imprese commerciali. Confcommercio segnala anche un'esplosione dei mercati, con le imprese del commercio ambulante cresciute a oltre 160 mila, con un +26% dal 2002. Da ricordare anche il rafforzamento dei gruppi stranieri, che con lo 0,2% delle imprese realizzano il 16% del fatturato del settore. Per quanto riguarda le previsioni per l'immediato futuro, secondo la confederazione il 2006 sara' un anno di transizione, con un contenuto miglioramento dal lato della domanda per consumi delle famiglie. red/fdp (END) Dow Jones Newswires April 19, 2006 06:28 ET (10:28 GMT) Copyright (c) 2006 MF-Dow Jones News Srl.


Grazie Silvio :bow:
 
ispe ha scritto:
19/04/2006 12:28
ROMA (MF-DJ)--Fatturato e occupazione in calo, rafforzamento dei gruppi stranieri, forte incremento dei mercati nel 2005. E' questa la fotografia della distribuzione italiana, scattata dal rapporto sul commercio italiano del 2005 realizzato dal centro studi di Confcommercio. Nello specifico, le vendite al dettaglio sono calate complessivamente dello 0,8%, risultato di un +0,8% nel settore alimentare e di un -1,7% del comparto non-food. Dal punto di vista dell'occupazione, il saldo complessivo del 2005 e' stato pari a -17 mila occupati, determinato da un incremento dell'occupazione dipendente (+92 mila) e un decremento di quella indipendente (-109 mila). In calo anche il numero totale degli esercizi commerciali al dettaglio. Il saldo tra le oltre 57 mila chiusure e le circa 54 mila nuove aperture evidenzia un risultato netto di -3.336 imprese commerciali. Confcommercio segnala anche un'esplosione dei mercati, con le imprese del commercio ambulante cresciute a oltre 160 mila, con un +26% dal 2002. Da ricordare anche il rafforzamento dei gruppi stranieri, che con lo 0,2% delle imprese realizzano il 16% del fatturato del settore. Per quanto riguarda le previsioni per l'immediato futuro, secondo la confederazione il 2006 sara' un anno di transizione, con un contenuto miglioramento dal lato della domanda per consumi delle famiglie. red/fdp (END) Dow Jones Newswires April 19, 2006 06:28 ET (10:28 GMT) Copyright (c) 2006 MF-Dow Jones News Srl.


Grazie Silvio :bow:


segnati i dati..
con prodi arriverà il colpo di grazia definitivo..
 
Ultima modifica:
raizuri ha scritto:
segnati i dati..
con prodi arriverà il colpo di grazia definitivo..
ah, annamo bene... :wall:

:D
 
raizuri ha scritto:
segnati i dati..
con prodi arriverà il colpo di grazia definitivo..
ma veramente c'è da stupirsi a leggere certi commenti... ;)
c'è davvero qualcuno che pensa che prodi possa incidere e migliorare il Paese :clap: :clap: beata ingenuità.o si tratta di altro ? :confused:

fino a quando non chiudiamo le frontiere alla cina......poveri noi
http://www.effedieffe.com/rx.php?id=890 &chiave=autarchia
 
COMMERCIO: FEDERCONSUMATORI, CALO CONSUMI PER AUMENTI PREZZI
19/04/2006 13:01
(ANSA) - ROMA, 19 apr - E' ormai da mesi che le famiglie
preferiscono i mercatini, gli outlet e hard-discount "a causa
della decurtazione del 20% del loro potere d'acquisto": lo
afferma in una nota la Federconsumatori, commentando il Rapporto
della Confcommercio.
"Ad oggi con una spesa di 28 mila euro annua - calcola
l'associazione dei consumatori - si acquistano prodotti che nel
2002 si compravano con 23 mila euro. Questa perdita h dovuta
agli aumenti spropositati dei prezzi e delle tariffe che hanno
attraversato tutti i settori della nostra economia". Per la
Federconsumatori "non stupisce per nulla, quindi, che vi sia
stato un notevole calo dei consumi anche nel settore alimentare,
che pur registrando oggi una leggerissima variazione in
positivo, viene da quattro anni di caduta verticale dei
consumi".
"Quei commercianti che, con la complicit` del governo che
ha omesso verifiche e controlli nei loro confronti, si sono
arricchiti a scapito delle famiglie, piangano solo se stessi -
commenta ancora l'associazione - e decidano se vogliono
riannodare un rapporto assai sfilacciato con i consumatori e
percorrere una nuova strada basata su un rapporto di correttezza
e trasparenza con loro". Federconsumatori propone quindi "un
abbattimento dei prezzi di almeno il 20% e il superamento della
legislazione relativa ai saldi ed alle promozioni".
(ANSA).

ARIGRAZIE SILVIO :bow:
 
)--Ribassare i prezzi di almeno il 20% in tutti i settori e creare opportunita' di acquisto allettanti per i consumatori, come i saldi liberi tutto l'anno e la 'vetrina delle occasioni', nelle quali vendere prodotti a prezzi scontatissimi. E' questa la proposta avanzata dal Codacons a Confcommercio dopo la diffusione del rapporto sul settore del commercio in Italia nel 2005. Secondo Carlo Rienzi, presidente del Codacons, "il costante aumento dei prezzi ha prodotto il calo generalizzato dei consumi, e ha portato sul lastrico gli stessi responsabili di tali aumenti, ossia i commercianti, che sempre piu' numerosi sono costretti a chiudere i battenti



questi qui son fuori di testa....non sanno un capzo...
 
raizuri ha scritto:
)--Ribassare i prezzi di almeno il 20% in tutti i settori e creare opportunita' di acquisto allettanti per i consumatori, come i saldi liberi tutto l'anno e la 'vetrina delle occasioni', nelle quali vendere prodotti a prezzi scontatissimi. E' questa la proposta avanzata dal Codacons a Confcommercio dopo la diffusione del rapporto sul settore del commercio in Italia nel 2005. Secondo Carlo Rienzi, presidente del Codacons, "il costante aumento dei prezzi ha prodotto il calo generalizzato dei consumi, e ha portato sul lastrico gli stessi responsabili di tali aumenti, ossia i commercianti, che sempre piu' numerosi sono costretti a chiudere i battenti



questi qui son fuori di testa....non sanno un capzo...
che x caso fai il commerciante?

:cool: :D
 
quando parlava Billè sembrava tutto ok...ma forse era troppo indaffarato a comprare casa tramite Ricuccio.....ma che fine ha fatto?...sembrava tutto d'un pezzo!!!!!!!!!!!!!!!
 
raizuri ha scritto:
hihi ;)


beh, a me non dispiacerebbe eliminare il periodo dei saldi...
 
ispe ha scritto:
hihi ;)


beh, a me non dispiacerebbe eliminare il periodo dei saldi...


nel mio settore è sempre tempo di saldi..
non è certo quello che cambia qualcosa..
 
raizuri ha scritto:
nel mio settore è sempre tempo di saldi..
non è certo quello che cambia qualcosa..
allora perchè sei incazzàto?

:mmmm:
 
ispe ha scritto:
allora perchè sei incazzàto?

:mmmm:


perchè mi presenteranno il conto da
pagare di quelli che hanno mangiato..
 
raizuri ha scritto:
perchè mi presenteranno il conto da
pagare di quelli che hanno mangiato..
:mmmm:

EVVABBE'!!!

x una volta offri tu!

:D :D
 
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