Confindustria: recessione in attenuazione, svolta entro l'autunno

  • ANNUNCIO: Segui le NewsLetter di Borse.it.

    Al via la Newsletter di Borse, con tutte le notizie quotidiane sui mercati finanziari. Iscriviti per rimanere aggiornato con le ultime News di settore, quotazioni e titoli del momento.
    Per iscriverti visita questo link.

Conato

acatalettico
Registrato
18/2/12
Messaggi
15.291
Punti reazioni
454
vediamo se questa volta ci prendono :D










MILANO (Finanza.com)
In attenuazione la spirale recessiva che attanaglia l'Italia da metà 2011 con la svolta per l’economia che dovrebbe arrivare entro l’autunno. Il rapporto mensile elaborato dal Centro Studi Confindustria (CSC) sulla congiuntura evidenzia infatti che ordini ed esportazioni stanno confermando l’attenuazione della recessione nell’industria italiana con la produzione ha smesso di scendere, anche se rimane molto bassa e lontana dai livelli pre-crisi; Risulta invece ancora in contrazione l’attività dei servizi e dell’edilizia.
L’anticipatore Ocse indica una svolta dell’economia del Paese al più tardi nel prossimo autunno. Il cambiamento di rotta, rimarca Confindustria, è favorito dal contesto internazionale più dinamico, grazie alle conferme di ripresa negli USA, alla ripartenza del Giappone e al robusto apporto all’incremento della domanda mondiale da parte dei Paesi emergenti, nonostante il rallentamento dei BRIC. Aiutano anche il costo dell’energia un po’ meno elevato, l’allentamento nella restrizione della politica di bilancio (grazie al pareggio strutturale raggiunto) e il minor pessimismo delle famiglie.

Aumento fiducia famiglie potrebbe rianimare i consumi
Proprio il rafforzamento della fiducia delle famiglie può sostenere i consumi. Tuttavia, rimarca il rapporto mensile di Confindustria, al progressivo miglioramento dei giudizi sul bilancio familiare (saldo a -16 in luglio, da -23,0 nel secondo trimestre 2013 e -28,0 nel precedente) si è accompagnato l’incremento di quelli sulle possibilità future di risparmio che "sembra suggerire un maggiore desiderio di parsimonia, che frenerebbe la spesa”. La necessità di ricostituire il risparmio, le difficoltà a ottenere credito e il calo dell’occupazione, che proseguirà ancora per molti mesi, potrebbero frenare questa ripresa dei consumi.

Oltre 3 milioni di persone in cerca di lavoro, ricorso a CIG rimarrà alto
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, la disoccupazione ha toccato a maggio un nuovo livello record con 3 milioni 140mila di persone in cerca di lavoro, il 12,2% della forza lavoro (+0,2 punti su aprile). Sono diminuiti ancora gli occupati: -27mila sul mese precedente (-0,1%), -387mila su un anno prima (-1,7%). E le prospettive sono di un ulteriore peggioramento. Il CSC stima che le unità di lavoro equivalenti in CIG siano state in giugno pari a 330mila (+1,1% sul trimestre precedente). "Nei prossimi mesi il ricorso alla CIG rimarrà alto – sottolinea il Centro Studi di viale dell’Astronomia - tuttavia, a fronte dei bassi livelli di attività, si avranno anche ulteriori tagli di posizioni lavorative”.

Prestiti alle imprese ridotti al lumicino
Rimane preoccupante il trend di riduzione dei prestiti alle imprese italiane: -0,8% a maggio (-6,2% da settembre 2011, pari a -57 miliardi di euro; dati destagionalizzati). Resta troppo elevato il tasso di interesse (3,5% a maggio), con uno spread sull’Euribor di 3,3 punti (0,6 nel 2007). "A molte imprese italiane, anche in buone condizioni finanziarie, il credito viene negato”, dice Confindustria rimarcando come a giugno il 16,3% di quelle che lo hanno chiesto non l’ha ottenuto (6,9% nella prima metà del 2011; Istat).
 
C'è una anlisi che nessuno ha fatto.

ed è questa. da quando si è cominciato a parlare di crisi le famiglie hanno contratto i consumi in modo pazzesco: non si cambia l'auto, la lavatrice. Si rimanda la spesa per il guradaroba nuovo, la borsetta, la falciatrice del giardino.

La PAURA ha frenato i consumi.

Ma, passati un po' di mesi, e visto che tuttosommato la vita continua, qualcuno comincia a dirsi che, forse, qualcosina si può cominciare a spendere.

Per cui, effettivamente, se a settembre non succederà qualcosa di catastrofico che impaurirà le persone,un minimo di ripresa potrebbe esserci. E se cominciano ad arrivare qualche dato positivo poi a catena si risolleva pian piano tutto.

speriamo.
 
C'è una anlisi che nessuno ha fatto.

ed è questa. da quando si è cominciato a parlare di crisi le famiglie hanno contratto i consumi in modo pazzesco: non si cambia l'auto, la lavatrice. Si rimanda la spesa per il guradaroba nuovo, la borsetta, la falciatrice del giardino.

La PAURA ha frenato i consumi.

Ma, passati un po' di mesi, e visto che tuttosommato la vita continua, qualcuno comincia a dirsi che, forse, qualcosina si può cominciare a spendere.

Per cui, effettivamente, se a settembre non succederà qualcosa di catastrofico che impaurirà le persone,un minimo di ripresa potrebbe esserci. E se cominciano ad arrivare qualche dato positivo poi a catena si risolleva pian piano tutto.

speriamo.


Ci pensera l'IMU non più rimandabile e la second arata tares + aumento iva a fine anno a far cambiare idea agli italiani.
 
Ci pensera l'IMU non più rimandabile e la second arata tares + aumento iva a fine anno a far cambiare idea agli italiani.

Mah, sai. Ci si abitua a tutto.
L'imu toglierà dei soldi ai consumi, soprattutto penalizzerà le classi deboli, non certamente le classi ricche.
Le classi ricche se ricominciano a spendere muoveranno l'economia.
Le classi povere continueranno ad essere povere e lo stato sarà sempre più ricco.

Paradossalmente le tasse così alte producono maggiore disparità tra ricchi e poveri perchè non vi è nessuna redistribuzione.
 
in arrivo il +10% per svariati anni :o
 
Mah, sai. Ci si abitua a tutto.
L'imu toglierà dei soldi ai consumi, soprattutto penalizzerà le classi deboli, non certamente le classi ricche.
Le classi ricche se ricominciano a spendere muoveranno l'economia.
Le classi povere continueranno ad essere povere e lo stato sarà sempre più ricco.

Paradossalmente le tasse così alte producono maggiore disparità tra ricchi e poveri perchè non vi è nessuna redistribuzione.

sai cos'ho notato? che dall'inizio della crisi, son proprio le classi "ricche" che (penso) per paura han chiuso i rubinetti (spesso abbassando il loro tenore di vita, in attesa di tempi migliori), mentre vedo gente con meno disponibilità che spende e (purtroppo troppo spesso) sperpera (spesso inutilmente), per poi lamentarsi
 
sai cos'ho notato? che dall'inizio della crisi, son proprio le classi "ricche" che (penso) per paura han chiuso i rubinetti (spesso abbassando il loro tenore di vita, in attesa di tempi migliori), mentre vedo gente con meno disponibilità che spende e (purtroppo troppo spesso) sperpera (spesso inutilmente), per poi lamentarsi

Questo è ovvio. I ricchi sono ricchi perchè più intelligenti.
Il povero è quasi sempre uno sciocco.
E chi sostiene il contraro non capito un piffero della vita.
(con le immancabili eccezioni, ovviamente).
 
Abbhè, se lo dice la squinzia mi fido :o
 
Per cui, effettivamente, se a settembre non succederà qualcosa di catastrofico che impaurirà le persone,un minimo di ripresa potrebbe esserci. E se cominciano ad arrivare qualche dato positivo poi a catena si risolleva pian piano tutto.

speriamo.

Osi mettere in discussione il Verbo? Finora non ha mai fallito. A settembre kaputt!
 
Speriamo. Fame e caos è quello che si meritano gli italiani.
 
C'è una anlisi che nessuno ha fatto.

ed è questa. da quando si è cominciato a parlare di crisi le famiglie hanno contratto i consumi in modo pazzesco: non si cambia l'auto, la lavatrice. Si rimanda la spesa per il guradaroba nuovo, la borsetta, la falciatrice del giardino.

La PAURA ha frenato i consumi.

Ma, passati un po' di mesi, e visto che tuttosommato la vita continua, qualcuno comincia a dirsi che, forse, qualcosina si può cominciare a spendere.

Per cui, effettivamente, se a settembre non succederà qualcosa di catastrofico che impaurirà le persone,un minimo di ripresa potrebbe esserci. E se cominciano ad arrivare qualche dato positivo poi a catena si risolleva pian piano tutto.

speriamo.


in questo ragionamento c'è del vero

cmq non tieni conto del fatto che ora c'è tanta gente senza lavoro,
che anche se volessero non hanno + soldi per far ripartire i consumi

c'è da dire che in italia abbiamo un esercito di statali,
gente con il posto fisso e stipendio assicurato,
e che non hanno motivo per tirare la cinghia (visto che sono dei privilegiati con lo stipendio assicurato ogni mese)

se questi sif anno passare la strizza,
qualcosa puà ripartire (anche se è una partita di giro,
visto che gli stipendi degli statali vengono dalle tasse che strozzano l'economia)
 
Ultima modifica:
Squinzi o sarà diventato schizofrenico,
o la avranno assoldato come altro attore in questa farsa di comunicazione di regime.
 
Squinzi o sarà diventato schizofrenico,
o la avranno assoldato come altro attore in questa farsa di comunicazione di regime..

:yes:

E' una delle tante marionette... squinzi salta! Cuccia ora, cuccia! :D
 
riparte se i criceti accettano 400 euro mensili x 10 ore al giorno.
solo nel privato si intende
pensionati retributivi + statali + parastatali sono il sacro bacino di voti
 
Indietro