Scritto da rena58
Anch' io mi sono imbattuto in questo problema. L'avv. Franchi di confconsumatori, sul suo sito sostiene con forza questa tesi: "le banche creditrici vendevano bond in conflitto di interessi"
Sotto il profilo logico non è difficile seguirlo. Se un' azienda è in difficoltà l' andamento dei corsi azionari ed obbligazionari rappresentano un evidente termometro per l' intera comunità finanziaria dello stato dell' impresa e, pertanto condizionano la possibilità di nuove emissioni, la facilità per le aziende di credito di rientrare, il costo della raccolta per ll' emittenteetc.
Esiste, quindi un chiaro interesse per chi è creditore a tenere alte le quotazioni dei corsi, aiutando in modo forte, cosi, l'azienda debitrice.
Sappiamo, inoltre, che tali operazioni di "sostegno" sono fattibili per l' alta concentrazione bancaria ed il basso flottante delle obbligazioni. L' estremizzazione della tesi sono, ovviamente, l' aggiotaggio e l' insider trading.
Il vero problema, penso sia capire se queste sono solo argomentazioni da portare in giudizio (da contrapporre allle inevitabili controindicazioni della banca) o se esistono pronunciamenti, sentenze od altro cui è possibile far riferimento per ottenere rapide soluzioni della vertenza per chi non era stato avvisato del conflitto.
Anch' io ringrazio tutti quelli che riescono a far chiarezza su questo importante e delicato punto.