Ceronio
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E così, col nostro plico di quasi 6000 firme, stamattina ci siamo recati negli uffici dell'Assemblea legislativa, e abbiamo consegnato il malloppo,corredate dei certificati di iscrizione alle liste elettorali dei firmatari, come richiesto dalla normativa regionale.
Ora, l'iter amministrativo consegnerà la volontà dei cittadini nelle mani dei consiglieri che dovranno portare in aula questa proposta di legge di iniziativa popolare, e votarla, accettando quindi di restituire parte dell'indennità che percepiscono. Per l'esattezza, il 25% del loro stipendio.
"Coraggioso" gesto che, volendo, avrebbero già avuto la possibilità di intraprendere volontariamente. Per ora, solo 17 su 50 hanno ritenuto decoroso seguirmi.
Ci abbiamo messo tre anni per raggiungere due obiettivi.
In Regione, noi del MOVIMENTO 5 STELLE avevamo già presentato un progetto di legge che naturalmente ci è stato bocciato, e sostituito con una mediazione: ovvero l'abolizione dei vitalizi a partire dalla prossima legislatura. Mediazione che guarda caso noi non abbiamo accettato e così, direttamente dalle persone, è partita l'iniziativa per rilanciare l'abolizione immediata.
Dopo quasi un anno e mezzo di lavoro dovuto ai rallentamenti dell'apparato, come testimoniano Davide Valeriani e Ivan Cantamessi, promotori della raccolta firme, ce l'abbiamo fatta: "Il territorio ha risposto bene, con migliaia di firme raccolte e una gran mobilitazione soprattutto durante i Firma days. Ora la palla passa alla consulta di garanzia statutaria che entro 30 giorni dovrà controllare la validità delle firme. Poi, il testo del progetto di legge passerà al vaglio della commissione competente e, infine, dell'assemblea legislativa che sarà chiamata ad esprimersi.
Confidiamo che i consiglieri regionali di ogni schieramento sappiano ascoltare le richieste dei cittadini, approvando questo progetto di legge che abolisce questo privilegio inaccettabile."
Quindi ora, i consiglieri non dovranno dire no al Movimento 5 stelle, ma a migliaia di cittadini che hanno messo in piedi banchetti in tutta la regione e che sono stanchi di vedere la casta proteggere se stessa.
I banchetti assediati dimostrano che la gente è stanca e vuole poter avere voce in capitolo su questioni che la riguardano. il clima è cambiato e voglio sperare che ci si renda conto che certi privilegi non possono essere mantenuti. Mi auguro che i miei colleghi incontrino i loro elettori per strada e abbiano un po' paura. E' ora che la politica si prenda le proprie responsabilità. Altrimenti, la obbligheremo noi assieme ai cittadini attivi.
Andrea Defranceschi, capogruppo Movimento 5 Stelle Regione Emilia-Romagna

Ora, l'iter amministrativo consegnerà la volontà dei cittadini nelle mani dei consiglieri che dovranno portare in aula questa proposta di legge di iniziativa popolare, e votarla, accettando quindi di restituire parte dell'indennità che percepiscono. Per l'esattezza, il 25% del loro stipendio.
"Coraggioso" gesto che, volendo, avrebbero già avuto la possibilità di intraprendere volontariamente. Per ora, solo 17 su 50 hanno ritenuto decoroso seguirmi.
Ci abbiamo messo tre anni per raggiungere due obiettivi.
In Regione, noi del MOVIMENTO 5 STELLE avevamo già presentato un progetto di legge che naturalmente ci è stato bocciato, e sostituito con una mediazione: ovvero l'abolizione dei vitalizi a partire dalla prossima legislatura. Mediazione che guarda caso noi non abbiamo accettato e così, direttamente dalle persone, è partita l'iniziativa per rilanciare l'abolizione immediata.
Dopo quasi un anno e mezzo di lavoro dovuto ai rallentamenti dell'apparato, come testimoniano Davide Valeriani e Ivan Cantamessi, promotori della raccolta firme, ce l'abbiamo fatta: "Il territorio ha risposto bene, con migliaia di firme raccolte e una gran mobilitazione soprattutto durante i Firma days. Ora la palla passa alla consulta di garanzia statutaria che entro 30 giorni dovrà controllare la validità delle firme. Poi, il testo del progetto di legge passerà al vaglio della commissione competente e, infine, dell'assemblea legislativa che sarà chiamata ad esprimersi.
Confidiamo che i consiglieri regionali di ogni schieramento sappiano ascoltare le richieste dei cittadini, approvando questo progetto di legge che abolisce questo privilegio inaccettabile."
Quindi ora, i consiglieri non dovranno dire no al Movimento 5 stelle, ma a migliaia di cittadini che hanno messo in piedi banchetti in tutta la regione e che sono stanchi di vedere la casta proteggere se stessa.
I banchetti assediati dimostrano che la gente è stanca e vuole poter avere voce in capitolo su questioni che la riguardano. il clima è cambiato e voglio sperare che ci si renda conto che certi privilegi non possono essere mantenuti. Mi auguro che i miei colleghi incontrino i loro elettori per strada e abbiano un po' paura. E' ora che la politica si prenda le proprie responsabilità. Altrimenti, la obbligheremo noi assieme ai cittadini attivi.
Andrea Defranceschi, capogruppo Movimento 5 Stelle Regione Emilia-Romagna