Considerazioni sulla crisi in Ucraina

Per l'Ucraina si invoca la libertà di collocarsi a Ovest, in base ad astratte e ipocrite considerazioni di comodo.

quindi secondo te l'Ucraina non dovrebbe avere la libertà di "scegliere l'ovest"?
deve restare un paese filorusso, sottosviluppato, retrogrado, e per quale motivo?

e quindi quando parli di autodeterminazione dei popoli, in realtà son stupidaggini, dato che nemmeno riconosci la libertà di una nazione di far scelte politiche strategiche. E' questo che non capisco bene, parli di autodeterminazione, ma poi secondo te l'Ucraina neppure dovrebbe esser libera di "scegliere l'ovest"?
 
Sto ancora aspettando prove sullo sconfinamento delle truppe americane, che non sembrano siano presenti nei rapporti visti. Al di là di come abbia avuto la Crimea, ripeto solo: memorandum di Budapest

Ah, ed il referendum indetto dal parlamento locale....suppongo che l'esercito ucraino era stato messo in rotta dallo spirito santo. E ripeto....mi spieghi perchè 1 metro più la han tutti votato Zielensky? Ed in Crimea al 99% per cento han richiesto l'annessione?

Non so ne parlavano alla tv qualche settimana fa non so dirti la fonte...prove comunque in un conflitto come quello non puoi averle a meno di non avere informatori fidati sul posto,ogni parte fa la propaganda che gli conviene come quella dei corpi gettati in mezzo alla strada dai russi in ritirata,le fosse comuni o le varie puuttanate che propinavano in tv a inizio conflitto come il carramato che schiaccia l'auto.


Ah, suppongo che il non volere un burattino russo equivalga ad abbandonare la neutralità! Sembra che neutralità stia venendo confusa con ubbidienza....ti svelo un segreto: quella si chiama sudditanza.

Hitler si è preso Austria e Cecoslovacchia prima che gli altri si siano rotti le balle. Putin invece: Kazakistan, cecenia, Georgia, dagestan a Ucraina 2014. Direi che abbiamo avuto fin troppa pazienza.

E per i crimini nel Donbass, ripeto ancora: rapporti OCSE ed ONU. Mi son pure rotto le balle di sentire gente che si limita a leggere post su facebook e contribuisce a diffondere cagate.

PS: uno dei punti dei trattati prevedeva la smilitarizzazione di tutte le unità illegali ;)

Vabè anche noi italiani siamo sudditi degli Stati Uniti e sembra che nessuno qua da noi si scandalizzi,se andasse al governo qua da noi per assurdo uno schieramento antiamericano/antinato e che sostenesse l'alleanza con Cina e Russia quanto pensi che resisterebbe in carica?E'ovvio che le grandi potenze,Usa e Russia fanno il bello e il cattivo tempo sugli Stati satelliti come Ucraina e Italia.
Vabè ma gli stati di cui parli erano Russia o meglio,URSS prima del 1991,un po' come scandalizzarsi che gli USA facendo scoppiare la guerra in Ucraina si sono ripresi il controllo degli stati europei dal punto di vista geopolitico,economico,miliatare,è una mossa bassa ma comunque tollerabile visto che storicamente eran stati sotto quella sfera di influenza.Ripeto purtroppo sono le grandi potenze che decidono i destini degli Stati satelliti non il contrario.


Lo so bene, ma ancora non capisco come questo giustifichi le tue allusione al fatto che almeno Zielensky sia stato eletto mentre Draghi no.

E comunque lo vedi che non studiavi? Il bicameralismo perfetto è stato fatto per evitare che tornasse il fascismo. la non elezione del presidente del consiglio è una conseguenza del bicameralismo perfetto, dovuto al fatto che funziona di *****, necessità alleanze improponibili e quindi necessità di persone ben specifiche, liberamente scelte che possano guidare le coalizioni

Si si peccato che poi ti ritrovi quello che hai votato allearsi con gente che magari odiavi o che va contro i tuoi interessi.Bella democrazia complimenti.Io la vedo più come un metodo per poter controllare più facilmente il paese,qualche decina o centinaia di parlamentari li puoi comprare,milioni di persone diventa più difficile.

La storiella del prevenire il fascismo la vadano a contare ad altri,che in USA o in Francia non c'è mai stato un nuovo mussolini con la repubblica presidenziale,il problema è che loro han vinto la guerra noi no.


Orsini che di dottrina militare sa poco e nulla, continua a ripetere di una Russia che ci sta andando leggera ed usa una minima porzione delle sue forze. Affermazione falsa.

Si è pronunciato anche sulla resistenza dell' economia russa e la resilienza del rublo. Direi che una contrazione del 10-15% e i meccanismi che tengono alto il rublo siano ben visibili a tutti. Siamo su un forum di finanza

Beh nella prima fase del conflitto c'era andata si alla leggera aveva sparato qualche missile su Kiev,poi cercato di fare un'offensiva a macchia di leopardo senza nemmeno bombardare con l'artiglieria,Nicolai Lilin che aveva combattuto ed era stato un militare diceva che i russi quando vogliono prender una città prima la bombardano con l'artiglieria e la distruggono poi invadono,un po' lo stesso metodo degli americani che nella seconda guerra mondiale scaricavano tonnellate di bombe sulle città poi iniziavano offensiva di terra.

vedi, la cosa bella è che nessuno nega queste schifezze. Odessa e tutto il resto è roba vera. Ma vedi, ti sfugge la causa scatenante....l'aggressione russa :)

E lo ripeto di nuovo, che sia mai che alla centesima volta lo capisci: la parte sud orientale storicamente legata alla russia ha votato Zielensky in maggioranza. E forse ti sarà sfuggito, ma il suo programma era un tantino anti russo

Sull'ultima elezione dovrei guardare i risultati,quelli del 2014 nella parte orientale del paese ricordo che erano a favore di Janukovic,ma il motivo dell'invasione russa prescinde dalle ragioni dell'indipendenza del Dombass e della Crimea,così come da chi han votato gli ucraini,sono ragioni puramente strategiche,Zelensky era un presidente pienamente appoggiato sia finanziariamente che mediaticamente dagli USA non è un caso che provenga dal mondo dello spettacolo,i russi non volevano l'igresso degli americani in Ucraina dopo il fallimento dei negoziati e la chiusura sulla neutralità del paese.Ripeto è una situazione simile a quella della crisi di Cuba,purtroppo le grandi potenze fanno il bello e il cattivo tempo,questa è una guerra tra Russia e Usa combattuta su suolo ucraino non tra Russia e Ucraina,è per questo che il governo russo la chiama "operazione militare speciale" e non "guerra contro l'Ucraina".
 
quindi secondo te l'Ucraina non dovrebbe avere la libertà di "scegliere l'ovest"?
deve restare un paese filorusso, sottosviluppato, retrogrado, e per quale motivo?

e quindi quando parli di autodeterminazione dei popoli, in realtà son stupidaggini, dato che nemmeno riconosci la libertà di una nazione di far scelte politiche strategiche. E' questo che non capisco bene, parli di autodeterminazione, ma poi secondo te l'Ucraina neppure dovrebbe esser libera di "scegliere l'ovest"?

Se non mi sono fatto capire, la colpa è unicamente mia e me ne scuso.
Provo a dirla in termini più chiari (spero). I rapporti tra Stati sono da sempre regolati in base a rapporti di forza: lo Stato raggiunge le proprie finalità politiche utilizzando (anche) lo strumento militare. Il legame tra i due ambiti è la strategia, che trasforma in concrete operazioni militari i desiderata della politica. In tempi recenti si è cercato di introdurre nel quadro il fumoso concetto di "diritto internazionale". Fumoso, poiché la violazione della norma presuppone un ente dotato del necessario potere coercitivo (forze dell'ordine, magistratura) per sanzionare il reo: potere che tra Stati, specialmente se sono superpotenze nuceari, non esiste (l'inefficacia dell'ONU è nota).

Invocare principi "morali" in tale ambito o è candore, o è strumentalizzazione e propaganda. Credo di avere già riportato alcuni esempi che mostrano quanto sia elastica l'interpretazione e il giudizio, a seconda che le "operazioni speciali" (pudicamente: peacekeeping...) le facciamo noi (allora sono bellum justum) oppure gli altri (allora sono nefandezze e genocidio).
Uno sguardo disincantato guarda alla storia e alla geografia e si fa una ragione (al di là dell'invocazione di comodo - vedi supra - al diritto a un' "autodeterminazione" riconosciuta o negata secondo le circostanze) della situazione oggettiva. L'Ucraina è alle porte di Mosca, come Cuba a quelle degli USA.
Tentare di portare nell'orbita occidentale un "satellite" altrui - invocando i più nobili principi (desiderio di sviluppo, libertà, difesa di una democrazia che tra l'altro in Ucraina non c'è, e così via) e portando alla presidenza un ex cabarettista "nostro amico"- si può fare, certo: ma poi non ci si deve sorprendere delle reazioni che quel tentativo scatena.

Sorpresa probabilmente solo delle anime belle. Sono piuttosto convinto infatti che "a Ovest" (=a Washington) non ci sia stata nessuna sorpresa. Penso che si sia messa ampiamente in conto quella reazione, probabilmente anche voluta, desiderata e provocata. Che porta tanti vantaggi agli USA, tanti svantaggi all'Europa e morte, orrore e distruzione a chi si trova sul campo di una battaglia nei fatti tra USA e Russia: Ucraina divenuta puro strumento per altrui interessi, con infinito cinismo (altro che Valori e Principi!)

Avremmo avuto alternative? Non rinuncio a pensare di sì, avendo la necessaria onestà intellettuale. Sedersi attorno a un tavolo, evitando di destabilizzare il cortile di casa della Russia prospettando allargamenti NATO ancora più a est (che l'Occidente aveva garantito non sarebbero avvenuti), tutela (vera) delle minoranze russofone dell'est. Tutela delle possibilità di sviluppo economico dell'Ucraina, che a me sembrano ben superiori in un clima di buon vicinato e di scambi tanto con l'UE quanto con la Russia.
In fondo, fino ad ora alla Finlandia non è andata tanto male. Confinante con la Russia, neutrale, con rapporti economici con tutti: PIL pro capite di 49000$ (quello italiano è neanche 32000$... )
Ma rapporti economici non significa mettere basi militari, riempire di armi il paese, costruire sul suolo ucraino cinque laboratori biologici per lo studio... della febbre suina ("They're looking at pathogens that infect humans and animals with an emphasis on those that are endemic to Ukraine, Anthrax, tularemia, tuberculosis, botulism, classic swine fever, Crimean hemorrhagic fever, avian flu, those types of things." Fonte: US Department of Defence).
 
Si accetta o non si accetta in base alla convenienza.
Per i catalani i i nordirlandesi o i corsi, non si accetta. Se l'Alto Adige chiedesse l'annessione a Vienna, non si accetterebbe (ma lì la questione è stata risolta all'italiana: diamogli i soldi e stanno buoni. Tanto ben abituati e pasciuti, che ormai all'Austria mica pensano più. Ma ci vuole un italiano per accettare di vedere scomparire persino la lingua italiana, in territorio nazionale, dall'amminstrazione e dalla segnaletica... ma noi siamo unici al mondo e il modello temo non sia replicabile).

Qui hai torto, e mi meraviglio che proprio tu sostenga questa tesi.

La questione alto atesina nacque dal fatto che il confine etnico linguistico, situato all'epoca nella zona di Egna / Ora non coincideva col confine strategico, situato sullo spartiacque alpino. La ragione è evidente, la piana dell'Adige sarebbe stata indifendibile dal basso rispetto a un nemico che con la sua artiglieria presidiava le montagne circostanti.

Dopo il tentativo di assimilazione forzata dell'epoca fascista, gli accordi del 46 di Parigi che tu critichi sono riusciti ad assicurare 70 anni di pace nella zona (certo, non privi di tensioni, approdate anche all'ONU), tanto che quegli accordi sono considerati internazionalmente un modello.

Però se si ritiene preferibile la politica del celo-durismo...
 
portando alla presidenza un ex cabarettista "nostro amico"

Zelenski è un ex cabarettista, Putin un ex tassinaro e Stalin un ex rapinatore di banche. E quindi?
 
Qui hai torto, e mi meraviglio che proprio tu sostenga questa tesi.

La questione alto atesina nacque dal fatto che il confine etnico linguistico, situato all'epoca nella zona di Egna / Ora non coincideva col confine strategico, situato sullo spartiacque alpino. La ragione è evidente, la piana dell'Adige sarebbe stata indifendibile dal basso rispetto a un nemico che con la sua artiglieria presidiava le montagne circostanti.

Dopo il tentativo di assimilazione forzata dell'epoca fascista, gli accordi del 46 di Parigi che tu critichi sono riusciti ad assicurare 70 anni di pace nella zona (certo, non privi di tensioni, approdate anche all'ONU), tanto che quegli accordi sono considerati internazionalmente un modello.

Però se si ritiene preferibile la politica del celo-durismo...

Nessun "celodurismo" mussoliniano, figurati.
Però se quegli accordi sono un modello internazionale, mi piacerebbe sapere perché non siano imitati tali e quali in ogni situazione in cui vi sia un problema di tutela delle minoranze. A me almeno non risulta.
Se l'Ucraina avesse applicato al Donbass quel che l'Italia applica alla province autonome di Trento e Bolzano, ora probabilmente non avremmo una guerra in Europa... se la Spagna facesse lo stesso con la Catalogna, probabilmente i catalani dimenticherebbero immediatamente ogni velleità secessionista (comunque stroncata colle cattive...).
(poi sulle ragioni dell'interesse dell'Italia per portare il confine sull'arco alpino possiamo convenire).
Ma siamo forse OT.
 

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Nessun "celodurismo" mussoliniano, figurati.
Però se quegli accordi sono un modello internazionale, mi piacerebbe sapere perché non siano imitati tali e quali in ogni situazione in cui vi sia un problema di tutela delle minoranze. A me almeno non risulta.
Se l'Ucraina avesse applicato al Donbass quel che l'Italia applica alla province autonome di Trento e Bolzano, ora probabilmente non avremmo una guerra in Europa... se la Spagna facesse lo stesso con la Catalogna, probabilmente i catalani dimenticherebbero immediatamente ogni velleità secessionista (comunque stroncata colle cattive...).
(poi sulle ragioni dell'interesse dell'Italia per portare il confine sull'arco alpino possiamo convenire).
Ma siamo forse OT.

Perché li ha funzionato? Per una serie di circostanze favorevoli:

- I due stati, entrambi sconfitti in WWII, appartenevano alla stessa sfera di influenza, che aveva interesse a smorzare i conflitti interni
- I due stati hanno applicato l'accordo con sincera buona fede (a parte qualche caso)
- Non c'erano odi atavici fra le due etnie (nessuna strage del XIII secolo da vendicare)
- La zona ha goduto, per caratteristiche naturali, laboriosità e capacità degli abitanti di uno straordinario sviluppo economico.

Purtroppo queste non sono le situazioni dell'est Europa...
 
Se non mi sono fatto capire, la colpa è unicamente mia e me ne scuso.
Provo a dirla in termini più chiari (spero). I rapporti tra Stati sono da sempre regolati in base a rapporti di forza: lo Stato raggiunge le proprie finalità politiche utilizzando (anche) lo strumento militare. Il legame tra i due ambiti è la strategia, che trasforma in concrete operazioni militari i desiderata della politica. In tempi recenti si è cercato di introdurre nel quadro il fumoso concetto di "diritto internazionale". Fumoso, poiché la violazione della norma presuppone un ente dotato del necessario potere coercitivo (forze dell'ordine, magistratura) per sanzionare il reo: potere che tra Stati, specialmente se sono superpotenze nuceari, non esiste (l'inefficacia dell'ONU è nota).

Invocare principi "morali" in tale ambito o è candore, o è strumentalizzazione e propaganda. Credo di avere già riportato alcuni esempi che mostrano quanto sia elastica l'interpretazione e il giudizio, a seconda che le "operazioni speciali" (pudicamente: peacekeeping...) le facciamo noi (allora sono bellum justum) oppure gli altri (allora sono nefandezze e genocidio).
Uno sguardo disincantato guarda alla storia e alla geografia e si fa una ragione (al di là dell'invocazione di comodo - vedi supra - al diritto a un' "autodeterminazione" riconosciuta o negata secondo le circostanze) della situazione oggettiva. L'Ucraina è alle porte di Mosca, come Cuba a quelle degli USA.

e quindi dato che l'Ucraina è alle porte dell'europa, anzi è europa e confina con altri paesi europei, dato che noi atlantici siamo pure superiori alla Russia militarmente, se ne deduce che indubbiamente l'Ucraina dovrebbe restare quel che era sino a 3 mesi fa: uno stato tendenzialmente filoeuropeo. Ho capito bene, credo
 
e quindi dato che l'Ucraina è alle porte dell'europa, anzi è europa e confina con altri paesi europei, dato che noi atlantici siamo pure superiori alla Russia militarmente, se ne deduce che indubbiamente l'Ucraina dovrebbe restare quel che era sino a 3 mesi fa: uno stato tendenzialmente filoeuropeo. Ho capito bene, credo

Mi sembra di cogliere un elemento di sorpresa (o di "scandalo") nelle tue righe, di cui francamente non comprendo l'origine.
In estrema sintesi, difendo l'idea di una "finlandizzazione" del paese, nel rispetto degli equilibri e delle zone di influenza (in fondo, Kissinger). "Stare in Europa" non significa necessariamente né stare in UE né stare in NATO, dico bene? Una collocazione neutrale (e internazionalmente garantita), che non leda la possibilità di rapporti economici e commerciali con tutti gli attori sarebbe (stata) tanto scandalosa?
Invece no. "Qualcuno" ha soffiato sul fuoco. Ha destabilizzato, inondando di propaganda (e di dollari, e di armi), sbandierando astratte idee di "libertà" e "diritto di scelta di stato sovrano"(certo: anche sfruttando un certo, oggettivo sentimento antirusso di una parte del paese).
Il risultato è quello che vediamo, di cui gli Ucraini sono le prime vittime.
A me pare che questo sia scandaloso.
 
Invece no. "Qualcuno" ha soffiato sul fuoco. Ha destabilizzato, inondando di propaganda (e di dollari, e di armi), sbandierando astratte idee di "libertà" e "diritto di scelta di stato sovrano"(certo: anche sfruttando un certo, oggettivo sentimento antirusso di una parte del paese).
Il risultato è quello che vediamo, di cui gli Ucraini sono le prime vittime.
A me pare che questo sia scandaloso.

Il problema vero è che questa strada guerrafondaia voluta dagli americani andrebbe fermata.
Certe volte si sente il paragone con la partizione della Cecoslovacchia ai tempi di Hitler. E di come non si sia fermato Hitler allora.
Sotto un certo punto di vista concordo. Ma non mettendo in relazione Hitler con Putin.
La Germania di allora andrebbe messa in relazione con gli Stati Uniti di oggi.
Gli Stati Uniti vogliono sollevare conflitti e barriere per impedire a paesi come la Cina di raggiungere il livello di benessere dei paesi
occidentali. Semplicemente perchè temono di perdere la loro egemonia.
Le conseguenze della folle politica estera americana sono minore crescita economica e guerre.
Quello che imbarazza e mi fa schifo come europeo è che i "leader" europei si comportino come i burattini di Washington.
E appaiono ridicoli in una maniera irritante.
Anche perchè gli americani cercano di scaricare tutti i costi sui paesi vassalli.
E più sono vassalli, peggio è. Vedi il pupazzo Draghi.
E gli ucraini in particolare pagano in sangue e libbre di carne.
 
E' un dato di fatto che i politici europei stanno agendo contro la volontà della maggioranza dei cittadini e nonostante una massiccia campagna di propaganda.
Il sospetto è che siano pagati dagli americani. Magari molti di loro riceveranno incarichi e consulenze una volta finito il loro mandato. Con i soldi gli americani possono comprare chiunque e qualunque cosa.
Guardate ad esempio a Schroeder: uno dei fautori degli accordi con la Russia sul fronte energetico, che poi ha ricevuto incarichi lautamente remunuerati proprio da Mosca. Chi ci garantisce che lo stesso non accada in futuro, questa volta con Washington che paga?
Come è possibile eliminare questi giganteschi conflitti di interesse?
E' accettabile che il figlio di Draghi lavori per importanti società finanziarie americane?
 
Mi sembra di cogliere un elemento di sorpresa (o di "scandalo") nelle tue righe, di cui francamente non comprendo l'origine.
In estrema sintesi, difendo l'idea di una "finlandizzazione" del paese, nel rispetto degli equilibri e delle zone di influenza (in fondo, Kissinger). "Stare in Europa" non significa necessariamente né stare in UE né stare in NATO, dico bene? Una collocazione neutrale (e internazionalmente garantita), che non leda la possibilità di rapporti economici e commerciali con tutti gli attori sarebbe (stata) tanto scandalosa?
Invece no. "Qualcuno" ha soffiato sul fuoco. Ha destabilizzato, inondando di propaganda (e di dollari, e di armi), sbandierando astratte idee di "libertà" e "diritto di scelta di stato sovrano"(certo: anche sfruttando un certo, oggettivo sentimento antirusso di una parte del paese).
Il risultato è quello che vediamo, di cui gli Ucraini sono le prime vittime.
A me pare che questo sia scandaloso.

Ammettendo che sia necessario rispettare gli equilibri e le zone di influenza ... è chiaro che la Russia non può pretendere che gli equilibri siano quelli del 1997 perchè dal punto di vista economico, politico e culturale il blocco occidentale ha sviluppato in modo enorme la sua influenza rispetto all'ex Unione Sovietica. Quindi alla fine è auspicabile sedersi ad un tavolo per definire nuovi equilibri ... ma senza pretendere che tutto sia rimasto uguale al temp della grande URSS
 
Mi sembra di cogliere un elemento di sorpresa (o di "scandalo") nelle tue righe, di cui francamente non comprendo l'origine.

cogli male, mica ero sorpreso


ho solo scritto che la conseguenza che mi par logica di quel ragionamento è che la Russia avrebbe dovuto accettare che l'Ucraina restasse filoeuropea, poichè l'Ucraina è Europa, confina con altri paesi europei, e noi atlantici siamo più forti militarmente della Russia.

Infatti è una follia che la Russia si sia gettata in questa guerra.

La realtà è che i paesi che hanno sperimentato per decenni (dopo la seconda guerra mondiale, ed alcuni anche prima) cosa significa finire sotto quel cancro che è rappresentato dalle dittature sovietiche, e poi russe, (massacri e povertà), fanno di tutto e sono disposti a combattere, per non tornare sotto quello schifo.
 
Ammettendo che sia necessario rispettare gli equilibri e le zone di influenza ... è chiaro che la Russia non può pretendere che gli equilibri siano quelli del 1997 perchè dal punto di vista economico, politico e culturale il blocco occidentale ha sviluppato in modo enorme la sua influenza rispetto all'ex Unione Sovietica. Quindi alla fine è auspicabile sedersi ad un tavolo per definire nuovi equilibri ... ma senza pretendere che tutto sia rimasto uguale al temp della grande URSS

Ammettendo che non sia necessario, si scatenano i conflitti, le bombe, le morti (come vediamo: ora là, un domani qua). Quindi quell'ammissione mi sembra un'ipotesi salutare e intelligente (a mio avviso).

Nuovi "equilibri", stabilitisi proprio per la debolezza della Russia post caduta del comunismo, erano stati già ampiamente raggiunti (basta guardare dov'è arrivata l'espansione NATO a est). Il punto è che nella tua logica il "blocco occidentale" (rectius: gli USA) finirebbe - in virtù di un non pienamente compreso "diritto di superiorità" (magari anche morale...) per avere il diritto di influenzare anche Vladivostok.
In altri termini: con l'Ucraina il "blocco occidentale" ha passato il segno.
Giusto per analogia, mi viene in mente quella pessima cosa che fu la pace di Versailles. Il "blocco occidentale", forte della sua superiorità come vincitore del conflitto, ha imposto condizioni tanto pesanti ai vinti, da porre le basi per nazismo e WWII.
Una visione davvero intelligente, da parte delle splendide democrazie vincitrici!
La storia insegna, ma purtroppo non ha mai alunni.
 
cogli male, mica ero sorpreso


ho solo scritto che la conseguenza che mi par logica di quel ragionamento è che la Russia avrebbe dovuto accettare che l'Ucraina restasse filoeuropea, poichè l'Ucraina è Europa, confina con altri paesi europei, e noi atlantici siamo più forti militarmente della Russia.

Infatti è una follia che la Russia si sia gettata in questa guerra.

La realtà è che i paesi che hanno sperimentato per decenni (dopo la seconda guerra mondiale, ed alcuni anche prima) cosa significa finire sotto quel cancro che è rappresentato dalle dittature sovietiche, e poi russe, (massacri e povertà), fanno di tutto e sono disposti a combattere, per non tornare sotto quello schifo.

Non avevo colto io il ragionamento.

Interpretare come "follia" la decisione di invadere l'Ucraina da parte della dirigenza russa semplifica molto le cose, certamente, ma non ci fa avanzare di un millimetro a (provare a) capire quello che accade. Analogamente, definire "cancro" e "schifo" fenomeni storicamente tanto complessi e giganteschi come l'affermazione politica del socialismo reale nel mondo, con tutto quello che ha comportato, lo capisco sul piano psicologico/da tifoseria, un po' meno su quello scientifico.
 
Vabbé.
Mettiamo pure sullo stesso piano storico Zelenski e Stalin...

Non è quello, il punto è che non si giudicano mai le persone dalle loro origini, da quello che hanno fatto prima.

Semmai osservo che l'immagine nel mondo contemporaneo è importante ai fini del consenso. Sia Zelenski che Putin si sono costruiti con molta cura una immagine, diversa ovviamente.
 
Ucraina-Russia, i 100 giorni di guerra visti dai generali italiani - Adnkronos.com

"Dal punto di vista politico c'è stata una levata di scudi come mai c'é stata in passato nei confronti di chi ha intrapreso operazioni militari - continua il generale Bertolini - C'è stata da parte dell'Occidente, della Nato una levata di scudi sollecitata soprattutto da parte dell'amministrazione democratica degli Usa e dell'Inghilterra. Biden, in particolare, ha dimostrato un approccio diverso nei confronti della Russia da quello del suo predecessore Trump. Di fatto ha rimesso in moto quella macchina che si era fermata con la mancata vittoria della Clinton nel 2016 provocando una interruzione in una marcia contro la Russia, partita proprio dalle primavere arabe e che sarebbe probabilmente proseguita. Se al posto di Trump avesse vinto la Clinton, quello che stiamo vivendo adesso lo avremmo visto nel 2016 o nel 2017 ".

"C'è un aspetto molto particolare dovuto al ruolo dei media in questa guerra, mai così forte. Peraltro, a differenza di quanto successo in altre guerre, si raccoglie soprattutto la narrativa ucraina o statunitense, non quella russa. I media hanno avuto un ruolo importantissimo nell'identificare in Putin l'artefice di questa guerra - sottolinea il generale Bertolini - dimenticando forse che qualunque presidente russo ci fosse stato al posto di Putin, non avrebbe potuto accertare l'allargamento della Nato all'Ucraina e un domani forse anche alla Svezia e alla Finlandia, a meno di perdere qualsiasi possibilità di far muovere le proprie flotte nel Mediterraneo e nel mare del Nord".

La Nato non ha mai fatto un appello per i negoziati, non ha mai parlato di pace né di cessate il fuoco. Ha solo parlato di vittoria dell'Ucraina e di sconfitta della Russia, ha parlato di 'regime change' in Russia. La Nato, credo perché questa è la soluzione di cattedra del suo paese più importante, gli Usa, non è contro una guerra lunga in Europa. Evidentemente non ha paura di un Afghanistan europeo, un Afghanistan che dividerà tra l'altro due paesi europei. Perché sia l'Ucraina che la Russia, fino agli Urali, sono Europa. Ma la Nato, evidentemente non si interessa più di tanto dell'Europa e auspica una guerra lunga, cronica in Europa e questo non è assolutamente un affare buono. Per fortuna nella Nato paesi ci sono paesi come la Turchia, la Francia e la Germania, ma anche l'Ungheria, che invece cercano di tenere aperta la possibilità di un negoziato. Se la Nato come Alleanza non sta facendo niente, anzi sta facendo il contrario per porre fine a questa guerra, altrettanto non si può dire per alcuni dei suoi paesi componenti che invece dimostrano di avere un approccio più indipendente".

D'altronde, come diceva la Nuland: L'UE vada a farsi fott**e
"L'Unione europea si fotta", l'audio della diplomatica che imbarazza gli Usa - Il Fatto Quotidiano
(quando si hanno "alleati" così, di nemici non hai più bisogno...)
 
Ultima modifica:
Mah, lo sai come la penso,

le dichiarazioni pubbliche e gli appelli sono perfettamente inutili, buoni per il proprio pubblico, o, a volte per quello dell'altra parte.

La Nato poi, come l'analoga russa, serve per fare la guerra, la pace la trattano i negoziatori, in genere segretamente.

Questa è una guerra in evoluzione, dove ciascuna delle tre parti non ha ben chiaro il punto di caduta.

- La Russia voleva inizialmente il regime change, quando si è accorta che non era possibile ha ripiegato sul fronte orientale, per cercare almeno la conquista delle province del donbass. Ma supponendo che ci riesca, intende fermarsi?, intende chiudere lo sbocco di Odessa?, arrivare fino alla Transnistria? Magari successivamente riprovare su Kiev? Noi non lo sappiamo, ma non lo hanno deciso nemmeno a Mosca.

- Gli anglo americani inizialmente non credevano nella tenuta Ucraina, poi visto che agguantavano hanno cominciato a mandare armi, ma si sono ben guardati dal fornire agli ucraini mezzi per annientare i russi. In sostanza sono disposti a concedere qualcosa ai russi perché questa guerra non è la loro priorità, ma non hanno ancora deciso cosa e che prezzo fargli pagare.

- Gli Ucraini combattono bene, ma i successi iniziali non aiutano probabilmente gli equilibri interni per cercare una trattativa ragionevole.

Poi, capiamoci bene, è possibile ad un certo momento un cessate il fuoco, non certo una pace. Questo è solo l'inizio di un periodo di turbolenze che coinvolgerà il mondo occidentale, e non solo quello.
 
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