consulente finanziario

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Ti stimo molto professionalmente, quindi il fatto che tu non abbia criticato la mia lista vuol dire che aveva un senso logico.
No figurati, perché criticarla, anzi... il senso logico ce l'ha eccome, forse è un po' troppo restrittiva perché credo che consulenti finanziari con il CFA in Italia si contano sulle dita di una mano e forse non si usano tutte :)

Qualcuno potrebbe obiettare che sia troppo "ricca" per fare il consulente finanziario e non avrebbe tutti i torti. Di certo, meglio troppo che troppo poco se c'è la possibilità di scegliere.

Credo di ricordare che il tuo percorso universitario è una laurea in informatica e il tuo socio in statistica (laurea in matematica/statistica potevo effettivamente aggiungerla come alternativa), quindi rientreresti nel mio target.
La laurea in informatica (anzi, in matematica con indirizzo informatico) è del socio, io in economia e statistica invece.

Stima ripagata con l'acquisto del tuo libro qualche mese fa ;)
Grazie!
 
Certificazione CFA (Chartered Financial Analyst)

Mi sembra in gran parte superflua per fare il Consulente Finanziario. Metodi quantitativi, analisi finanziaria, corporate finance, derivati... va bene se devi fare da consulente finanziario ad una grande compagnia d'assicurazioni (o per interesse personale) o a JPMorgan (per quanto... lasciamo perde va), non ad un risparmiatore, anche se ad 8 zeri. Secondo me.

Iscrizione albo OCF (Ovviamente)

Che serve per fare offerta fuori sede. Non per essere competenti nella consulenza finanziaria (anzi). C'è gente che fa da consulente finanziario a istituzionali o fondi pensione e non sa neppure che è l'albo OCF.

Associato Nafop

Convenzione con quella specifica associazione di consulenti autonomi??

Una laurea in materie economiche o informatiche. Anche la laurea in fisica, l'avrei gradita.

Allora laurea come bagaglio culturale ok, però rendiamoci conto che nelle università italiane fanno esercizi di statistica ed econometria e poi lo stesso docente non distingue il perché investire in ETF piuttosto che in Unit Linked... e te lo dico avendo avuto docente di mercati finanziari come cliente.
Informatica non credo ci possa entrare di meno... per far programmare i robotadvisors? Idem Fisica (i Quants che andavano di moda fino al botto del 2008)?
Si può uscire da quelle facoltà senza aver mai sentito parlare della differenza tra un deposito bancario, un'azione ed un titolo di stato, perché non c'è proprio sul programma.

Tutta la forma mentis per gestire lagrangiane e superstringhe proprie di un (buon) laureato in fisica sono applicabili alla consulenza finanziaria come essere oro olimpico ai 100 metri è applicabile al lavorare alle Poste così quando devi correre a prendere i posti sulla metro per andare a lavorare sei il più veloce di tutti, secondo me.

Detto ciò a prescindere dalla formazione di base si può con esperienza ed un pò di studio entrare nella professione.

Non sono mancate anche ricerche su google e sul sito di OCF per verificare l'assenza di sanzioni sul promotore.

Attenzione allo sparare freccette al bersaglio del Pub usando un pezzo d'artiglieria... ovviamente rischi distorsioni (il fisico-scienziato che anziché un BTP sotto la pari ai risparmiatori applica metodi brevettati da lui di coperture in opzioni asiatiche per intercettare le fluttuazioni dei tassi) e inevitabili costi (mi vuoi financial analyst, gestore di derivati, fisico, membro pagante di associazioni ed albi professionali, esperto di risk management e corporate finance, per farti un portafoglio di titoli per investire il TFR? Ok, però sono 8000 euro solo per metterti seduto davanti a me, poi parliamo).

P.S.

Consiglio: guarda anche il curriculum, dove ha lavorato, con chi, per quanto, da quanto è nel ruolo, quanti clienti ha gestito, in che condizioni, per quanto tempo. Se riesci cerca di vedere come ha lavorato in passato, che 'lavori' ha fatto e a chi.[/I]
 
Mi sembra in gran parte superflua per fare il Consulente Finanziario. Metodi quantitativi, analisi finanziaria, corporate finance, derivati... va bene se devi fare da consulente finanziario ad una grande compagnia d'assicurazioni (o per interesse personale) o a JPMorgan (per quanto... lasciamo perde va), non ad un risparmiatore, anche se ad 8 zeri. Secondo me.



Che serve per fare offerta fuori sede. Non per essere competenti nella consulenza finanziaria (anzi). C'è gente che fa da consulente finanziario a istituzionali o fondi pensione e non sa neppure che è l'albo OCF.



Convenzione con quella specifica associazione di consulenti autonomi??



Allora laurea come bagaglio culturale ok, però rendiamoci conto che nelle università italiane fanno esercizi di statistica ed econometria e poi lo stesso docente non distingue il perché investire in ETF piuttosto che in Unit Linked... e te lo dico avendo avuto docente di mercati finanziari come cliente.
Informatica non credo ci possa entrare di meno... per far programmare i robotadvisors? Idem Fisica (i Quants che andavano di moda fino al botto del 2008)?
Si può uscire da quelle facoltà senza aver mai sentito parlare della differenza tra un deposito bancario, un'azione ed un titolo di stato, perché non c'è proprio sul programma.

Tutta la forma mentis per gestire lagrangiane e superstringhe proprie di un (buon) laureato in fisica sono applicabili alla consulenza finanziaria come essere oro olimpico ai 100 metri è applicabile al lavorare alle Poste così quando devi correre a prendere i posti sulla metro per andare a lavorare sei il più veloce di tutti, secondo me.

Detto ciò a prescindere dalla formazione di base si può con esperienza ed un pò di studio entrare nella professione.



Attenzione allo sparare freccette al bersaglio del Pub usando un pezzo d'artiglieria... ovviamente rischi distorsioni (il fisico-scienziato che anziché un BTP sotto la pari ai risparmiatori applica metodi brevettati da lui di coperture in opzioni asiatiche per intercettare le fluttuazioni dei tassi) e inevitabili costi (mi vuoi financial analyst, gestore di derivati, fisico, membro pagante di associazioni ed albi professionali, esperto di risk management e corporate finance, per farti un portafoglio di titoli per investire il TFR? Ok, però sono 8000 euro solo per metterti seduto davanti a me, poi parliamo).

P.S.

Consiglio: guarda anche il curriculum, dove ha lavorato, con chi, per quanto, da quanto è nel ruolo, quanti clienti ha gestito, in che condizioni, per quanto tempo. Se riesci cerca di vedere come ha lavorato in passato, che 'lavori' ha fatto e a chi.[/I]

Tutti suggerimenti validi bow e condivisibili.

Ma da qualcosa dovevo pur partire, prima di capire il mondo dei promotori. Oggi forse sarei meno stringente nella ricerca e mi affiderei a quanto da te suggerito

Il paragone è eccessivo e irrispettoso, ma rischio cmq.
Anche in una coppia, la mia compagna cercava Brad Pitt, ma sta con me. Io ero innamorato di Natalie Imbruglia e sto con lei (bellissima anche lei). E andiamo d'amore e d'accordo.
Magari con Natalie nonostante il suo bel c... curriculum ci saremmo lasciati :D
Brad non avrebbe lasciato la mia compagna è troppo bella e intelligente
 
Ultima modifica:
Mi sembra in gran parte superflua per fare il Consulente Finanziario. Metodi quantitativi, analisi finanziaria, corporate finance, derivati... va bene se devi fare da consulente finanziario ad una grande compagnia d'assicurazioni (o per interesse personale) o a JPMorgan (per quanto... lasciamo perde va), non ad un risparmiatore, anche se ad 8 zeri. Secondo me.



Che serve per fare offerta fuori sede. Non per essere competenti nella consulenza finanziaria (anzi). C'è gente che fa da consulente finanziario a istituzionali o fondi pensione e non sa neppure che è l'albo OCF.



Convenzione con quella specifica associazione di consulenti autonomi??



Allora laurea come bagaglio culturale ok, però rendiamoci conto che nelle università italiane fanno esercizi di statistica ed econometria e poi lo stesso docente non distingue il perché investire in ETF piuttosto che in Unit Linked... e te lo dico avendo avuto docente di mercati finanziari come cliente.
Informatica non credo ci possa entrare di meno... per far programmare i robotadvisors? Idem Fisica (i Quants che andavano di moda fino al botto del 2008)?
Si può uscire da quelle facoltà senza aver mai sentito parlare della differenza tra un deposito bancario, un'azione ed un titolo di stato, perché non c'è proprio sul programma.

Tutta la forma mentis per gestire lagrangiane e superstringhe proprie di un (buon) laureato in fisica sono applicabili alla consulenza finanziaria come essere oro olimpico ai 100 metri è applicabile al lavorare alle Poste così quando devi correre a prendere i posti sulla metro per andare a lavorare sei il più veloce di tutti, secondo me.

Detto ciò a prescindere dalla formazione di base si può con esperienza ed un pò di studio entrare nella professione.



Attenzione allo sparare freccette al bersaglio del Pub usando un pezzo d'artiglieria... ovviamente rischi distorsioni (il fisico-scienziato che anziché un BTP sotto la pari ai risparmiatori applica metodi brevettati da lui di coperture in opzioni asiatiche per intercettare le fluttuazioni dei tassi) e inevitabili costi (mi vuoi financial analyst, gestore di derivati, fisico, membro pagante di associazioni ed albi professionali, esperto di risk management e corporate finance, per farti un portafoglio di titoli per investire il TFR? Ok, però sono 8000 euro solo per metterti seduto davanti a me, poi parliamo).

P.S.

Consiglio: guarda anche il curriculum, dove ha lavorato, con chi, per quanto, da quanto è nel ruolo, quanti clienti ha gestito, in che condizioni, per quanto tempo. Se riesci cerca di vedere come ha lavorato in passato, che 'lavori' ha fatto e a chi.[/I]

Tutto giusto, non serve sapere tante di quelle cose per fare consulenza finanziaria. Ma se le sai è meglio. Le basi, più sono ampie, meglio è. L'apertura mentale e le conoscenze che ti dà lo studio di certe materie te la ritrovi anche quando parli di concetti facili. Potrei fare mille esempi ma si va OT.

Poi, certo, si sente sempre in giro la solita solfa che la laurea non serve, il CFA è "esagerato" e serve (al limite) solo a chi vuole fare il gestore (non potrei essere meno d'accordo), i professori all'università non sanno nulla...

E invece contano i clienti gestiti, i milioni di patrimonio gestiti (e allora vincerà sempre il bancario), il giro di conoscenze, l'essere un buon venditore, la leadership che è tanto di moda (per gestire i consulenti sotto di te), la capacità di motivazione e così via. Poi però, spesso questi consulenti parlano di cose che non hanno capito e un sacco di volte dicono cose sbagliate (anche se in buona fede).
E come fanno ad avere successo comunque? Per forza, perché i loro clienti non sono in grado di accorgersene. L'asimmetria informativa è a livelli talmente alti che non si può fare il minimo paragone con nessun altro settore.

Ma - e su questo sì che il CFA apre gli occhi - l'etica è parte della consulenza. Anzi, è alla base della consulenza. E come ben sai, bow, in Italia è pressoché inesistente in questo lavoro (salvo eccezioni come nel tuo caso, ma sono veramente rare).
 
a proposito dei costi: il mio contributo...
 

Allegati

  • 2 mi costi ma quanto mi costi.pdf
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Ritorno su un argomento trito e ritrito: chi si affida a un consulente finanziario autonomo, è una persona che più o meno, a grandissimi linee, " sa come funziona ".
Chi va in banca totalmente sprovveduto, di solito si ferma al " guadagnare qualcosa senza rischiare ".
In qualche caso parliamo anche di semianalfabeti.
Io ho qualche cliente che parla a fatica l italiano, ci parliamo in piemontese.
Capite che, con tutta la buona volontà di spiegare anche i concetti più semplici, in molti casi diventa difficile.
Molti sono anche diffidenti.
Il concetto di " volatilità ", per la maggior parte dei clienti, non esiste.
Gli investimenti devono solo sempre salire
 
Ritorno su un argomento trito e ritrito: chi si affida a un consulente finanziario autonomo, è una persona che più o meno, a grandissimi linee, " sa come funziona ".
Chi va in banca totalmente sprovveduto, di solito si ferma al " guadagnare qualcosa senza rischiare ".
In qualche caso parliamo anche di semianalfabeti.
Io ho qualche cliente che parla a fatica l italiano, ci parliamo in piemontese.
Capite che, con tutta la buona volontà di spiegare anche i concetti più semplici, in molti casi diventa difficile.
Molti sono anche diffidenti.
Il concetto di " volatilità ", per la maggior parte dei clienti, non esiste.
Gli investimenti devono solo sempre salire

Vero. Per questa tipologia di clienti, però, non vedo cos'altro possa suggerire un consulente se non un conto deposito (almeno fino a 100mila euro) o, se possibile, "rifiutare" il cliente.
 
L'apertura mentale e le conoscenze che ti dà lo studio di certe materie te la ritrovi anche quando parli di concetti facili. Potrei fare mille esempi ma si va OT.

Ma - e su questo sì che il CFA apre gli occhi - l'etica è parte della consulenza. Anzi, è alla base della consulenza. E come ben sai, bow, in Italia è pressoché inesistente in questo lavoro (salvo eccezioni come nel tuo caso, ma sono veramente rare).

Proprio queste erano le caratteristiche che cercavo in un promotore.
La competenza si può anche trovare, l'apertura mentale e l'etica era più complicato da misurare con un "filtro" Quindi ho scelto le facoltà che conosco direttamente o indirettamente e il cfa che ho scoperto se non ricordo male leggendo il libro The intelligent investor.
 
Vero. Per questa tipologia di clienti, però, non vedo cos'altro possa suggerire un consulente se non un conto deposito (almeno fino a 100mila euro) o, se possibile, "rifiutare" il cliente.

non sono d'accordo, esistono anche le Ramo I. Poi sta alla bravura del consulente far capire che se l'orizzonte temporale è corretto,ecc.... una piccola parte investita in prodotti piu volatili è la scelta migliore. Se poi se entra a pac ancora meglio. Dopo qualche anno di risultati positivi sarà più semplice portare il cliente verso l'allocazione giusta e non solo quella "0 rischio". questo è il valore del consulente
 
Proprio queste erano le caratteristiche che cercavo in un promotore.
La competenza si può anche trovare, l'apertura mentale e l'etica era più complicato da misurare con un "filtro" Quindi ho scelto le facoltà che conosco direttamente o indirettamente e il cfa che ho scoperto se non ricordo male leggendo il libro The intelligent investor.

E sempre a proposito di etica, in Italia c'è da fare attenzione: ci sono diversi Consulenti Finanziari Autonomi che non si fanno scrupolo di scrivere "CFA" dopo il loro nome. Giocando sul doppio significato che in quel contesto può avere "CFA". Che nel mondo (finanziario), però, vuol dire soltanto una cosa: essere Chartered Financial Analyst.

In alcuni casi può essere in buona fede, ma...
 
non sono d'accordo, esistono anche le Ramo I. Poi sta alla bravura del consulente far capire che se l'orizzonte temporale è corretto,ecc.... una piccola parte investita in prodotti piu volatili è la scelta migliore. Se poi se entra a pac ancora meglio. Dopo qualche anno di risultati positivi sarà più semplice portare il cliente verso l'allocazione giusta e non solo quella "0 rischio". questo è il valore del consulente

Si hai ragione, davo per scontato che quel "tipo" di cliente non vuole neppure "vincoli" di alcun tipo e nelle ramo I è difficile non trovarne.

Sull'ultima parte del tuo discorso non sono invece d'accordo. Un cliente non si porta verso un'allocazione rischiosa (intesa come non a rischio zero) soltanto dopo anni di risultati positivi ottenuti a rischio zero. Perché non è comunque preparato a un investimento del genere. A meno che, ovviamente, nel frattempo non abbia intrapreso un percorso formativo che l'abbia portato a conoscere la materia quanto basta per sostenere la volatilità.
 
E sempre a proposito di etica, in Italia c'è da fare attenzione: ci sono diversi Consulenti Finanziari Autonomi che non si fanno scrupolo di scrivere "CFA" dopo il loro nome. Giocando sul doppio significato che in quel contesto può avere "CFA". Che nel mondo (finanziario), però, vuol dire soltanto una cosa: essere Chartered Financial Analyst.

In alcuni casi può essere in buona fede, ma...

Si l’ho notato da subito, anche perché mi ha reso la ricerca molto complicata.

Ad ogni modo, un salto sul sito di CFA risolve ogni dubbio. Ma qui perdi tutte le persone che hanno passato gli esami per il livello I e II (che non è poco), perché per ottenere la certificazione è necessario superare tre livelli di esame. Spero di non aver scritto eresie, sono informazioni raccolte on line senza presunzione di conoscenze specifiche dirette.
 
seconda parte della mia elaborazione sui costi (sto preparando materiale per un sito internet che sto cercando di mettere in piedi con il fai da te . Ovviamente gratis e orientato al risparmiatore della porta accanto e quindi scritto con un linguaggio volutamente semplice e con meno tecnicismi possibili)
 

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i professori all'università non sanno nulla...
E invece contano i clienti gestiti, i milioni di patrimonio gestiti (e allora vincerà sempre il bancario), il giro di conoscenze, l'essere un buon venditore, la leadership che è tanto di moda (per gestire i consulenti sotto di te), la capacità di motivazione e così via.
No, io mi fermo prima di questa "deriva" che è la risposta che qualsiasi CFAOFS di una rete probabilmente ti darebbe.
Un professore dell'università sa tantissimo, ma anche se insegna ingegneria meccanica è probabile che l'ingegnere della Ferrari sappia lavorare meglio all'ufficio di progettazione.

Poi però, spesso questi consulenti parlano di cose che non hanno capito e un sacco di volte dicono cose sbagliate (anche se in buona fede).
E come fanno ad avere successo comunque? Per forza, perché i loro clienti non sono in grado di accorgersene. L'asimmetria informativa è a livelli talmente alti che non si può fare il minimo paragone con nessun altro settore.

Io faccio una più cruda distinzione diciamo 'olistica' tra cosa è un consulente finanziario e cosa non lo è.
Un consulente finanziario non è, secondo me, chi è iscritto all'albo ed esercita la funzione di consulente finanziario, così come un insieme di organi nel frigo di un macellaio non è un animale.

Ovviamente si 'vendono' come tali e si paragonano e rubano il linguaggio di gestori e di CFA (veri) e di esperti di corporate finance etc... ma sono solo Agenti di Commercio. Venditori di polizze Alleanza, con una giacca più **** e un catalogo più ampio. Il loro 'camuffamento professionale' serve a vendere e farsi "dare" soldi con cui far comprare i loro prodotti a campionario. Nulla di più lontano da un consulente. Anche il tecnico che viene a sbloccarti la caldaia ruberà vocaboli agli ingegneri ed ai progettisti, poi alla fine ti deve far tirare fuori 400 euro perché 'signò è bruciata la scheda'.

Chi è un consulente?

L'umile individuo intermedio, secondo me, tra questo basso livello ed il livello di chi fa il consulente CFA in Merging&Acquisition ad una banca di Singapore e prende 200mila euro l'anno (che poi anche lì può esserci il competente e non, quello che è un maestro di risk management ma non sa chi è Napoleone etc..).

Puoi trovare un consulente dappertutto: su un blog, come consulente finanziario indipendente (o forse no... ce ne sono che vendono solo 'segnali di trading' o fanno da passacarte agli CFAOFS), puoi trovarlo allo sportello della cassa di risparmio che ha fatto 'borsino titoli' per 30 anni e costruisce portafogli di obbligazioni che girano meglio di quasi tutti i fondi attivi Fixed Income, puoi trovarlo nel commercialista, può essere un dipendente di un ufficio titoli di una azienda (c'è una certa azienda piuttosto grande che conoscevo la cui funzionaria finanziaria aveva costruito portafogli eccellenti) etc...

Ci si augurerebbe di trovarlo in Banca/Rete, ma se lo augura il risparmiatore, NON la banca/rete. Persone come ne sono osteggiate e nelle reti di promotori ne ho conosciute che hanno lasciato il mondo delle provvigioni per fare formazione o darsi alla ricerca universitaria (o credi che l'Area Manager di Fineco sia contento di sentirsi insegnare perché un fondo Fineco AM ha uno Sharpe Ratio peggiore dell'equivalente di Pictet?). Infatti io mi sono aperto un Blog per condividere queste cose, altrimenti erano interessi miei personali che finivano grossomodo nel cestino.

Ma - e su questo sì che il CFA apre gli occhi - l'etica è parte della consulenza. Anzi, è alla base della consulenza. E come ben sai, bow, in Italia è pressoché inesistente in questo lavoro (salvo eccezioni come nel tuo caso, ma sono veramente rare).

Sì, ma questo negli USA, appunto. Dove comunque squali e sciacalli a wall street e anche più lontano abbondano comunque. Da noi etica della consulenza se vai a fare un colloquio a Fi-qualcosa o a Medio-qualcosa è meglio non parlarne. Parla di masse, clienti, redditività, fidelizzazione, relazioni, volumi, tempi rapidi di 'giro portafoglio' e commissioni.
 
Si l’ho notato da subito, anche perché mi ha reso la ricerca molto complicata.

Ad ogni modo, un salto sul sito di CFA risolve ogni dubbio. Ma qui perdi tutte le persone che hanno passato gli esami per il livello I e II (che non è poco), perché per ottenere la certificazione è necessario superare tre livelli di esame. Spero di non aver scritto eresie, sono informazioni raccolte on line senza presunzione di conoscenze specifiche dirette.

Sì, per poter essere certificati e scrivere "CFA" accanto al nome, servono tutti e 3.
 
Ho letto con piacere e attenzione la discussione :) quello che mi è chiaro è che mentre con un agente immobiliare sono piuttosto cristalline 2 cose: cosa ha fatto e quanto ha guadagnato per vendere la mia casa (e quindi poi ci si ******* a sapere che di 200k€ di casa si è preso 10k€ per aver messo un annuncio su un sito online accessibile a tutti e per aver fatto 2 appuntamenti per far vedere la casa alle stesse persone che sarebbero venute ugualmente anche se l'annuncio lo avessi messo io sullo stesso sito gratuitamente!).... con un consulente finanziario invece è veramente difficile capire quanto possa essere vantaggioso affidarmi a lui piuttosto che far da me visto che la materia è decisamente più complessa (un agente immobiliare può avere la terza media, un agente finanziario mi aspetto abbia quantomeno una laurea!). Detto ciò, ho fatto una chiacchierata con questo consulente e sono subito partito con dire le mie intenzioni: aprire un Conto Deposito e/o un piano di accumulo. Lui subito ha rigettato l'idea cercando di convincermi che in quel modo avrei "sprecato" i miei soldi (sto parafrasando per dovere di sintesi) e avrei fatto meglio ad affidarmi a lui che avrebbe investito in azioni (non btp ma mercato azionario)... io non ci capisco nulla ma quel mondo mi spaventa, quindi al momento ho rimesso la palla al centro e a meno di stravolgenti novità credo che continuerò a riflettere sull'apertura di un CD o al più qualche BTP.
 
Detto ciò, ho fatto una chiacchierata con questo consulente e sono subito partito con dire le mie intenzioni: aprire un Conto Deposito e/o un piano di accumulo. Lui subito ha rigettato l'idea cercando di convincermi che in quel modo avrei "sprecato" i miei soldi (sto parafrasando per dovere di sintesi) e avrei fatto meglio ad affidarmi a lui che avrebbe investito in azioni (non btp ma mercato azionario)... io non ci capisco nulla ma quel mondo mi spaventa, quindi al momento ho rimesso la palla al centro e a meno di stravolgenti novità credo che continuerò a riflettere sull'apertura di un CD o al più qualche BTP.

Fuggi rapidamente qualunque sia la sua qualifica.
Ha già violato il 90% delle leggi del settore (in primis la MIFID) non cercando neppure di capire il tuo profilo ma "convincendoti" ad "affidargli" i tuoi soldi per investirli in quello che dice lui.
Fuga fuga e avvisa se conosci altre persone che hanno a che fare con lui.
Sempre se quello che hai descritto è vero.

Posso consolarti dicendo che purtroppo anche se spesso persone dicono che 'esagero' ritengo che la tua esperienza sia molto più frequente di quanto si pensa (la regola quasi).

P.S.
Come per il discorso di quello che voleva essere seguito da un CFA di terzo livello laureato in fisica e consigliere delegato di Bank of Singapore... la preparazione teorica personale è solo un elemento, tanto meno il titolo di studio. Per fare il consulente finanziario basta il diploma, qualsiasi diploma (anche alberghiero). Ti assicuro che non è detto che un consulente diplomato in ragioneria che in 30 anni ha gestito risparmi di migliaia di persone sia operativamente, teoricamente, praticamente meno preparato della consulente laureata di 28 anni che mostra la scollatura su Instagram ripetendo a pappagallo quanto hanno fatto detto i suoi 'capi' nella riunione commerciale facendo confusione tra gestori, consulenti, promotori, analisti finanziari (e sto citando casi reali) e affermando che il suo 'Team' ha preservato i risparmi dei clienti da qualsiasi discesa da inizio 2022 grazie a gestioni patrimoniali costose come 'Il Foglio'.

Ci sono poi altri due elementi: primo con i consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede tu sei in CONFLITTO d'interessi (e temo certe volte pure con alcuni CFA) quindi avere uno che gioca a Poker contro di te competentissimo non è detto sia un vantaggio... se è bravissimo ed è un 'mostro' è anche capace di girarsi la gente meglio come un calzino portandola dove vuole lui (guarda cosa fece Gianfranco Lande... se si fosse presentato "er Crosta" difficilmente avrebbe ottenuto gli stessi risultati). Secondo le esigenze che tu descrivi (selezione di conti deposito e BTP) sono molto semplici, quasi più da sportello di consigli di un'associazione dei consumatori, che da esperto in wealth management (che poi appunto vorrà 'venderti' i suoi servizi ricchi di azioni, opzioni, derivati etc... ma che non è detto che di questi tempi rendano 2,75% l'anno sicuro come un conto deposito di Illimity o 2,5% come un BTP che scade a novembre 2023).
 
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Grazie bow
Devo però precisare che sono stato MOLTO sintetico e le cose non sono andate proprio così.... diciamo che un breve screening è stato fatto e soprattutto mi ha chiesto disponibilità per vederci di persona e chiarire meglio. Mi ha anche detto in tutta sincerità che lui non tratta CD e PAC, di conseguenza sarei stato io a dover decidere: con lui avrei fatto altro... insomma è come se fossi andato da un concessionario di auto a chiedere se fosse meglio un'auto o una moto... da una parte è onesto rispondermi che per le moto ero semplicemente capitato nel posto sbagliato... altra cosa è invece cercare di convincermi che l'auto sia meglio della moto. Lui ha usato la tecnica del "se i soldi fossero miei non farei mai quella cosa" argomentandola con elementi che denotavano scarsa competenza sull'argomento: non voglio andare oltre, ma ho sentito dire qualche castroneria...cito solo il fatto che il FITD per lui tutelava solo i conti correnti e non i conti deposito!...va bhe... oggi per fortuna ci sono strumenti come questi forum dove persone come te possono dare consigli, magari sbagliati....ma CERTAMENTE disinteressati e sinceri!
 
Grazie bow
Devo però precisare che sono stato MOLTO sintetico e le cose non sono andate proprio così.... diciamo che un breve screening è stato fatto e soprattutto mi ha chiesto disponibilità per vederci di persona e chiarire meglio. Mi ha anche detto in tutta sincerità che lui non tratta CD e PAC, di conseguenza sarei stato io a dover decidere: con lui avrei fatto altro... insomma è come se fossi andato da un concessionario di auto a chiedere se fosse meglio un'auto o una moto... da una parte è onesto rispondermi che per le moto ero semplicemente capitato nel posto sbagliato... altra cosa è invece cercare di convincermi che l'auto sia meglio della moto. Lui ha usato la tecnica del "se i soldi fossero miei non farei mai quella cosa" argomentandola con elementi che denotavano scarsa competenza sull'argomento: non voglio andare oltre, ma ho sentito dire qualche castroneria...cito solo il fatto che il FITD per lui tutelava solo i conti correnti e non i conti deposito!...va bhe... oggi per fortuna ci sono strumenti come questi forum dove persone come te possono dare consigli, magari sbagliati....ma CERTAMENTE disinteressati e sinceri!

Ma è un consulente vero? Sembra incredibile :(
 
Stato
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