Contador "Si dopava,ho le prove"

lotindy

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Contador, c'è già la prima ombra
Medico tedesco: "Si dopava,ho le prove"
Lo stesso Alberto Contador, sceso dal podio di Parigi, si aspettava sospetti e attacchi, ma certo non poteva prevedere che tutto esplodesse con tale rapidità e forza. "La sua vittoria al Tour - ha detto alla 'ZDF' Werner Franke, medico tedesco impegnato nella crociata contro il doping - è la più grande truffa nella storia dello sport". Poi, ha snocciolato la composizione del cocktail dopante che il ciclista avrebbe assunto.


Un attacco in grande stile, degno di una corazzata. D'altronde l'autorevolezza della voce che accusa dà un rilievo non trascurabile ai macigni che si abbattono, come una frana inesorabile, sul capo martoriato e ricostruito di Alberto Contador. Il giallo non è già più quello della maglia sfoggiata sui Campi Elisi meno di ventiquattro ore prima, ma il colore di una situazione che lascia scie di dubbi, malumori e attese Caporetto. "La vittoria dello spagnolo al Tour de France 2007 è la più grande truffa della storia dello sport". Parole e musica, degna di un noir ma perfino di un film di Dario Argento, sono di Werner Franke. Il medico tedesco con un passato di 'crociato' contro il doping in ogni forma, fin da quello 'di Stato' della Germania dell'Est, non lascia nulla all'interpretazione degli ascoltatori dell'emittente televisiva 'ZDF'. Non diluisce i suoi sospetti, riservandone qualche goccia allusiva al pubblico, ma esce allo scoperto e, dopo aver condotto una campagna volta a inchiodare Jan Ullrich alle proprie responsabilità, sposta il mirino in direzione del nuovo 'Re di Francia'.

"Il nome di Contador - prosegue Franke - compare a più riprese nei documenti della polizia e degli organi di giustizia spagnoli, relativi a 'Operacion Puerto'. Tutto ciò è stato semplicemente nascosto e da allora il nome di Contador è stato cancellato dalla lista dei corridori sospetti". Un'accusa grave, che va a colpire non solo il corridore ma anche il sistema iberico, già criticato da più parti per la 'vacatio legis' in materia di doping che ha vanificato buona parte dei risultati dell'inchiesta su Fuentes e i suoi assistiti. Ma Franke non si ferma ad illazioni, suffragate dalla lettura degli atti dell'indagine della scorsa estate, ma rivela di essere entrato in possesso di documenti molto dettagliati sul vincitore dell'ultimo Tour, che riporterebbero addirittura la posologia delle sue pratiche dopanti. "Ha assunto una preparazione a base di insulina - spiega il medico tedesco -, di HMG-Lepori (l'ormone della crescita, ndr), un ormone che stimola la secrezione di testosterone e un prodotto per l'asma chiamato TGN. Tutto è stato tenuto nascosto in Spagna". La precisione con cui snocciola i dati è quanto mai convincente e, ovviamente, sgretola muri e allunga ombre inquietanti anche sull'ultima speranza. Un altro caso Landis sarebbe un colpo di mannaia per lo sport del pedale.
 
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