Conto Corrente: Banca Piccola vs Banca Grande?

Peppino-79

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Qui sul Forum spesso e volentieri fioriscono Discussioni su Conti Correnti proposti da banche di medio/piccola dimensione.

Come tutti sappiamo l'Italia è piena di banche quindi la cosa non stupisce.

Voi, per il vostro Conto Corrente principale, optate più per le piccole o le grandi? Che cosa vi fa prediligere l'una o l'altra?
 
Semplicemente? I costi, a parità d'offerta.
 
Qui sul Forum spesso e volentieri fioriscono Discussioni su Conti Correnti proposti da banche di medio/piccola dimensione.

Come tutti sappiamo l'Italia è piena di banche quindi la cosa non stupisce.

Voi, per il vostro Conto Corrente principale, optate più per le piccole o le grandi? Che cosa vi fa prediligere l'una o l'altra?
Innanzitutto il discorso non può non considerare se uno preferisce avere più c/c o piuttosto ,come nel mio caso,non suddividere le entrate e il patrimonio tra più conti ,allora se si rientra nella seconda casistica si deve considerare di quali servizi si necessita perché per una operatività base : accredito stipendio e altre entrate con bonifici,prelievi e SDD allora concordo che la scelta vada fatta solo sui costi e le dimensioni non ha rilevanza ,ma la dimensione porta generalmente servizi a 360 gradi : assegni,carte di credito,trading e nel mio caso anche cassette di sicurezza
 
Innanzitutto il discorso non può non considerare se uno preferisce avere più c/c o piuttosto ,come nel mio caso,non suddividere le entrate e il patrimonio tra più conti ,allora se si rientra nella seconda casistica si deve considerare di quali servizi si necessita perché per una operatività base : accredito stipendio e altre entrate con bonifici,prelievi e SDD allora concordo che la scelta vada fatta solo sui costi e le dimensioni non ha rilevanza ,ma la dimensione porta generalmente servizi a 360 gradi : assegni,carte di credito,trading e nel mio caso anche cassette di sicurezza

Io ne facevo più un discorso di solidità che non di costi o servizi.

È curioso che in due invece abbiate sottolineato altro.

Non valutate che magari appoggiare uno stipendio sulla banca sbagliata (estremizzo) potrebbe portare eventualmente problemi?
 
Le banche ,a differenza delle aziende normali ,sono sottoposte a normative specifiche ,ad esempio alle banche non si applica la Legge Fallimentare ,qualora entrino in una situazione critica sono sottoposte a una gestione commissariale e MEF e Banca d’Italia fanno sì che venga assorbita da altra banca (esempi ve ne sono a decine) tant’è che i casi di liquidazione coatta amministrativa ,con relativo intervento del FITD ,sono pochissimi
 
Le banche ,a differenza delle aziende normali ,sono sottoposte a normative specifiche ,ad esempio alle banche non si applica la Legge Fallimentare ,qualora entrino in una situazione critica sono sottoposte a una gestione commissariale e MEF e Banca d’Italia fanno sì che venga assorbita da altra banca (esempi ve ne sono a decine) tant’è che i casi di liquidazione coatta amministrativa ,con relativo intervento del FITD ,sono pochissimi

Si vero. Secondo questa prassi però viene quasi da pensare che è meglio una banca piccola, più facilmente assorbibile.

Se accadesse qualcosa a ISP o Unicredit potrebbe essere più complicato "piazzarla".

Comunque interessante vedere come abbiate fiducia urbi et orbi senza tenere in conto molto l'eventuale solidità!
 
tanto fino a 100k sei coperto, poi se ti riferisci ai fallimenti recenti tipo banca pop vicenza e quella del centro italia di cui non ricordo il nome, la gente che ha perso tutto aveva investito su consiglio dei "family banker" in azioni, obbligazioni, futures e tutta sta robaccia qua.

Noi che abbiamo un semplice c/c o c/deposito non corriamo rischi. Poi ognuno fa le sue valutazioni, per esempio per me Illimity è più solida di banca del frusinate quindi ho preferito la prima, però ripeto se non hai più di 100k e non hai investito niente alla fine una vale l'altra, di solito la gente va dove il tasso d'interesse senza fare un tasso è il più alto
 
Si vero. Secondo questa prassi però viene quasi da pensare che è meglio una banca piccola, più facilmente assorbibile.

Se accadesse qualcosa a ISP o Unicredit potrebbe essere più complicato "piazzarla".

Comunque interessante vedere come abbiate fiducia urbi et orbi senza tenere in conto molto l'eventuale solidità!
Non è questione di fiducia, la questione è che non si puo campare una vita normale, se uno si fa domande esistenziali tipo "e se fallisce unicredit cosa faccio"? Altrimenti ti conviene costruirti un bunker vicino a un fiume e cominciare a coltivare zucchine e pomodori....(ho estremizzato, ma neanche tanto visto che ci sono individui che lo fanno veramente.)...
 
tanto fino a 100k sei coperto, poi se ti riferisci ai fallimenti recenti tipo banca pop vicenza e quella del centro italia di cui non ricordo il nome, la gente che ha perso tutto aveva investito su consiglio dei "family banker" in azioni, obbligazioni, futures e tutta sta robaccia qua.

Noi che abbiamo un semplice c/c o c/deposito non corriamo rischi. Poi ognuno fa le sue valutazioni, per esempio per me Illimity è più solida di banca del frusinate quindi ho preferito la prima, però ripeto se non hai più di 100k e non hai investito niente alla fine una vale l'altra, di solito la gente va dove il tasso d'interesse senza fare un tasso è il più alto

Perfettamente allineato con te sulla questione FITD ma una valutazione tra banche andrebbe fatta indipendentemente da questo. Non so non vorrei che passasse il messaggio che cambiare banca è come cambiare supermercato.

Carina la citazione di ING, subito non l'avevo notata. :-)

Non è questione di fiducia, la questione è che non si puo campare una vita normale, se uno si fa domande esistenziali tipo "e se fallisce unicredit cosa faccio"? Altrimenti ti conviene costruirti un bunker vicino a un fiume e cominciare a coltivare zucchine e pomodori....(ho estremizzato, ma neanche tanto visto che ci sono individui che lo fanno veramente.)...

Non sono uno di quelli col bunker anche se è di certo un argomento che mi fa sorridere. Grazie per aver estremizzato il concetto (forse addirittura un pelo troppo).
 
Io sono strutturato in questo modo.

1. Conto principale in una banca grande (ISP).

2. Conto secondario collegato ai cd e con deposito titoli in uso (webank).
Questo cc fa da backup.

3. Conto per spese di tutti i giorni con debit Mastercard (BBVA) alimentato da ISP.

Non terrei mai il mio cc principale in una banca piccola.
 
Un classico esempio di banca piccola è la BCC ,moltissimi piccoli imprenditori ,oltre che consumatori,si rivolge a queste realtà è lo fa senza preoccuparsi delle dimensioni ma solo perché trova interlocutori sulla stessa lunghezza d’onda ; anche in questo caso i problemi della singola banca sono risolti attraverso l’intervento di realtà analoghe ,e negli ultimi anni si è assistito alla formazione di due holding che finisco per controllare indirettamente centinaia di queste realtà piccole
 
Io sono strutturato in questo modo.

1. Conto principale in una banca grande (ISP).

2. Conto secondario collegato ai cd e con deposito titoli in uso (webank).
Questo cc fa da backup.

3. Conto per spese di tutti i giorni con debit Mastercard (BBVA) alimentato da ISP.

Non terrei mai il mio cc principale in una banca piccola.

Per te il conto principale è quello dove ti accreditano lo stipendio ed hai la domiciliazione delle bollette?

Lo chiedo perché avendo BBVA potrebbe venire da pensare che le spese (tipo appunto bollette) tu le abbia su questo conto essendo a tutti gli effetti spese.

Per quanto riguarda il non tenere il conto principale su una banca piccola io la penso diversamente. Non ci vedo nulla di diverso perché alla fine lo stipendio lo puoi girare verso altro IBAN abbastanza facilmente. Chiaro se uno ci appoggia un mutuo il discorso può essere un pelo più complesso.

Un classico esempio di banca piccola è la BCC ,moltissimi piccoli imprenditori ,oltre che consumatori,si rivolge a queste realtà è lo fa senza preoccuparsi delle dimensioni ma solo perché trova interlocutori sulla stessa lunghezza d’onda ; anche in questo caso i problemi della singola banca sono risolti attraverso l’intervento di realtà analoghe ,e negli ultimi anni si è assistito alla formazione di due holding che finisco per controllare indirettamente centinaia di queste realtà piccole

Anche le varie banche popolari sono da considerare come le BCC? Lo chiedo per info...
 
Anche le varie banche popolari sono da considerare come le BCC? Lo chiedo per info...
Le Popolari nascono come realtà cooperative ,e in questo aspetto si possono considerare analoghe alle BCC ,ma poi hanno conosciuto uno sviluppo completamente diverso perché vi è stata una forte spinta a trasformarle in SPA ,ci sono realtà di piccole dimensioni ma anche di grandissime ,frutto di fusioni e incorporazioni ; comunque al pari di tutte le banche sono sottoposte alla vigilanza della Banca d’Italia quindi i clienti godono di ampie tutele
 
Per te il conto principale è quello dove ti accreditano lo stipendio ed hai la domiciliazione delle bollette?

Lo chiedo perché avendo BBVA potrebbe venire da pensare che le spese (tipo appunto bollette) tu le abbia su questo conto essendo a tutti gli effetti spese.

Per quanto riguarda il non tenere il conto principale su una banca piccola io la penso diversamente. Non ci vedo nulla di diverso perché alla fine lo stipendio lo puoi girare verso altro IBAN abbastanza facilmente. Chiaro se uno ci appoggia un mutuo il discorso può essere un pelo più complesso.
Il conto principale è come hai scritto. Lo uso anche per pagare con bonifici.
BBVA lo uso invece per le spese di tutti i giorni e solo tramite Mastercard, cioè lo uso come se fosse una prepagata con qualche vantaggio in più.
 
Le Popolari nascono come realtà cooperative ,e in questo aspetto si possono considerare analoghe alle BCC ,ma poi hanno conosciuto uno sviluppo completamente diverso perché vi è stata una forte spinta a trasformarle in SPA ,ci sono realtà di piccole dimensioni ma anche di grandissime ,frutto di fusioni e incorporazioni ; comunque al pari di tutte le banche sono sottoposte alla vigilanza della Banca d’Italia quindi i clienti godono di ampie tutele

Grazie, molto interessante!

Il conto principale è come hai scritto. Lo uso anche per pagare con bonifici.
BBVA lo uso invece per le spese di tutti i giorni e solo tramite Mastercard, cioè lo uso come se fosse una prepagata con qualche vantaggio in più.

Se non fosse per la non compatibilità con Garmin Pay lo considererei anche io per lo stesso tuo uso. Al momento Revolut rimane in vantaggio per questo scopo nella mia personalissima classifica (nonostante l'IBAN LT invece dell'IT di BBVA).

BBVA ha il vantaggio del cambio Mastercard, Revolut invece la rottura di dover convertire prima la valuta estera per evitare commissioni nel weekend.
 
Io sono strutturato in questo modo.

1. Conto principale in una banca grande (ISP).

2. Conto secondario collegato ai cd e con deposito titoli in uso (webank).
Questo cc fa da backup.

3. Conto per spese di tutti i giorni con debit Mastercard (BBVA) alimentato da ISP.

Non terrei mai il mio cc principale in una banca piccola.

il discorso banca grande, per quanto mi riguarda, dipende più dal discorso di finanziamenti/mutui in essere e quant'altro. per quanto mi riguarda, la logica banca grande/banca piccola non ha senso al giorno d'oggi, ma ha più senso la funzione/lo scopo del singolo conto. per come la vedo io, un setup minimo ma necessario sarebbe:
  1. conto di canalizzazione stipendio/altri incassi se possibile a canone zero dal quale escono solo bonifici, meglio se istantanei, o addebiti SDD, per il quale intendo anche una carta di credito; questo per evitare che la clonazione della carta di debito possa prosciugare ogni singolo euro. ad oggi un conto che ricopre tutti questi punti è illimity
  2. un conto deposito, se possibile slegato dal conto di canalizzazione stipendio, per la remunerazione del fondo emergenza con linee libere
  3. un conto corrente (che può essere un buddybank, un BBVA, un N26 o una revolut) per le spese con una carta dedicata a quell'utilizzo
  4. nel caso vi sia disponibilità per investimenti, un conto per investimenti o collegato ad un prodotto di conto corrente (tipo webank, fineco o widiba) oppure con directa o con apertura diretta o con apertura via convenzione (tipo BCC)
i punti da 1 a 3 secondo me sono fondamentali per chi ha disponibilità liquide per almeno il 50% del suo stipendio netto annuo; volendo, ma personalmente ho evitato, il punto 4 potrebbe essere assimilato al punto 1 (anche se con l'apertura via BCC, operando con conto tecnico, di fatto vi è una segregazione delle due posizioni)
 
il discorso banca grande, per quanto mi riguarda, dipende più dal discorso di finanziamenti/mutui in essere e quant'altro. per quanto mi riguarda, la logica banca grande/banca piccola non ha senso al giorno d'oggi, ma ha più senso la funzione/lo scopo del singolo conto. per come la vedo io, un setup minimo ma necessario sarebbe:
  1. conto di canalizzazione stipendio/altri incassi se possibile a canone zero dal quale escono solo bonifici, meglio se istantanei, o addebiti SDD, per il quale intendo anche una carta di credito; questo per evitare che la clonazione della carta di debito possa prosciugare ogni singolo euro. ad oggi un conto che ricopre tutti questi punti è illimity
  2. un conto deposito, se possibile slegato dal conto di canalizzazione stipendio, per la remunerazione del fondo emergenza con linee libere
  3. un conto corrente (che può essere un buddybank, un BBVA, un N26 o una revolut) per le spese con una carta dedicata a quell'utilizzo
  4. nel caso vi sia disponibilità per investimenti, un conto per investimenti o collegato ad un prodotto di conto corrente (tipo webank, fineco o widiba) oppure con directa o con apertura diretta o con apertura via convenzione (tipo BCC)
i punti da 1 a 3 secondo me sono fondamentali per chi ha disponibilità liquide per almeno il 50% del suo stipendio netto annuo; volendo, ma personalmente ho evitato, il punto 4 potrebbe essere assimilato al punto 1 (anche se con l'apertura via BCC, operando con conto tecnico, di fatto vi è una segregazione delle due posizioni)

Mi sto strutturando più o meno come hai descritto (diciamo 3 dei 4 punti).

Giusto per capire meglio... Perché suggerisci il punto 3 se nell'1 hai già in uso una carta di credito?
 
Mi sto strutturando più o meno come hai descritto (diciamo 3 dei 4 punti).

Giusto per capire meglio... Perché suggerisci il punto 3 se nell'1 hai già in uso una carta di credito?
perché personalmente la carta di credito la uso esclusivamente per acquisti online e per rari acquisti di importo rilevante in negozio fisico. altrimenti sono fedele da anni a n26, sulla quale posso accreditare in tempo zero fondi con bonifico istantaneo via illimity.
 
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