Ciao.
Ho inviato alla BPM questa mail come avevo trovato nei primi messaggi:
In seguito a Vostra comunicazione del 29/09/2022 (che allego alla presente) con oggetto:
"Proposta di modifica unilaterale del contratto" effettuata ai sensi dell'art. 118 del Decreto Legislativo 1 settembre 1993, n.385 (Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia) e successive modificazioni e integrazioni
invio il presente reclamo per contestare l’introduzione di tutte le voci di costo introdotte, in particolare:
- Spese per elaborazione competenze del periodo di liquidazione;
- Bonifico sepa verso altre banche internet banking: 0,13€,
(valore ante modifica) 0,00€;
- Bonifico sepa verso ns.banca e gruppo internet banking: 0,13€,
(valore ante modifica) 0,00€;
- Bonifico sepa verso altre banche - allo sportello: 3,79€,
(valore ante modifica) 3,50€;
- Bonifico sepa verso nostra banca - allo sportello: 3,79€,
(valore ante modifica) 3,50€;
- Ordine permanente di bonifico nostra banca: 0,29€,
(valore ante modifica) 0,00€;
- Ordine permanente di bonifico altre banche: 0,29€,
(valore ante modifica) 0,00€.
Il sottoscritto ritiene la PMU illegittima, negli effetti e nelle motivazioni sottese, in quanto:
- La facoltà di modificare unilateralmente le clausole contrattuali prevista dall’art. 118 t.u.b. non può essere utilizzata per introdurre ex novo clausole, prima assenti nel regolamento contrattuale;
- A tale riguardo, si ritene che non rappresenta una semplice modifica l’introduzione ex novo di un onere, un obbligo, una controprestazione o qualsivoglia altro termine o condizione (economica o normativa) nel contratto, che non sia già previsto nell’assetto originario determinato dalle parti.
Per i suddetti motivi, invio formale reclamo chiedendo il ripristino delle condizioni antecedenti alla PMU in discorso nonché lo storno di eventuali costi nel frattempo addebitati.
In attesa di un benevolo accoglimento della presente richiesta, si porgono distinti saluti.
E ho ottenuto questa risposta:
abbiamo ricevuto la Sua comunicazione con la quale esprime il Suo disappunto in merito alla “Proposta di modifica unilaterale” delle condizioni contrattuali inviata dalla Banca in data 29 settembre 2022 relativamente al rapporto xxxx.
La proposta di modifica unilaterale del rapporto contrattuale è stata trasmessa in conseguenza del fenomeno dell’inflazione, che sta assumendo sempre maggior rilievo nell’attuale scenario macroeconomico, come evidenziato dalla rapida crescita dei prezzi di beni e servizi registrata negli ultimi mesi.
Anche le istituzioni finanziarie stanno subendo tale fenomeno ed hanno registrato un aumento dei prezzi dei propri fattori produttivi a parità dei servizi resi. Di conseguenza, è emersa per la nostra Banca la necessità di riequilibrare le condizioni precedentemente pattuite con la clientela alla luce del mutato contesto di mercato.
Sottolineiamo che il riequilibrio operato dal nostro istituto non prevede l’introduzione di nuove condizioni, ma l’incremento di valori commissionali, volti alla remunerazione dei servizi offerti, già presenti all’interno della documentazione contrattuale da Voi sottoscritta, ivi compresi fogli informativi e documentazione periodica. I valori di tali condizioni non risultano più sostenibili per la nostra Banca a causa della crescente pressione inflazionistica registrata sui nostri fattori produttivi, rendendo necessario l’intervento attraverso la modifica unilaterale in oggetto.
Le modalità e i termini di tale modifica risultano conformi alla normativa di riferimento.
Sulla base di quanto sopra esposto, confermiamo, quindi, la legittimità della modifica unilaterale effettuata.
Qualora la presente risposta non sia ritenuta soddisfacente, è data facoltà di presentare alternativamente:
• un ricorso all’Arbitro bancario Finanziario (per informazioni è possibile consultare il sito
www.arbitrobancariofinanziario.it, chiedere informazioni presso le filiali della Banca d’Italia oppure alla Filiale della Sua banca);
• una domanda di conciliazione al Conciliatore bancario Finanziario (per informazioni
www.conciliatorebancario.it). La conciliazione consiste in un tentativo di raggiungere un accordo con la banca grazie all’assistenza di un soggetto indipendente (Conciliatore).
Qualcuno mi può consigliare se devo accettare le modifiche o se posso ancora fare qualcosa?