Cancellare i report non significa cancellare il coviddi
In Calabria oltre il triplo i nuovi contagi
Balzo in avanti dei nuovi contagi da Covid che, rispetto a ieri, si sono più che triplicati, passando da 240 a 807 (totale, dall'inizio dell'epidemia, 581.819). Conseguenza del maggior numero di tamponi che sono stati effettuati, 4.648 rispetto a 1.865 (cifra complessiva 3.915.088 ). Il tasso di positività è aumentato dal 12,87 al 17,36%. I nuovi decessi sono due, lo stesso numero di ieri (totale 3.065). Per quanto riguarda la situazione dei ricoveri ospedalieri, se ne registrano quattro in meno in area medica (totale 124), mentre restano stabili a sei quelli nelle rianimazioni. I casi attivi sono 8.342 (-578), gli isolati a domicilio 8.212 (-574) ed guariti 1.383 (totale 570.412). I dati sull'incidenza dell'epidemia sono riportati nel Bollettino quotidiano diramato dalla Regione sulla base delle comunicazioni fornite dai Dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali.
In Veneto boom di contagi, quasi 5mila in 24 ore
Importante balzo dei contagi Covid in Veneto, dove nelle ultime 24 ore il bollettino regionale segnala 4.497 nuovi casi, ed anche 9 vittime. Come sempre la flessione registrata dal report di ieri, lunedì, con i contagi sotto quota mille, si è dimostrata influenzata dal rallentamento del processo dei tamponi nella giornata festiva. I numeri totali da inizio pandemia salgono così a 2.425.438 per quanto riguarda le infezioni, i morti a 15.720. Prosegue il calo invece degli attuali positivi, 51.223 (- 2.408). Pressochè invariati i dati clinici: sono 1.065 (+4), i malati Covid ricoverati in area medica, e 36, lo stesso numero di ieri, quelli in terapia intensiva.
Cislaghi, stop bollettino impossibile monitorare tempo reale
La sospensione del bollettino giornaliero sui dati dell'epidemia di Covid-19, con la prevista trasmissione che avverrà ora settimanalmente, "come ha denunciato l'Associazione italiana di epidemiologia, impedirà il monitoraggio in tempo reale che permette di anticipare il comportamento del virus, mettendoci ancora una volta in condizione di svantaggio". Lo sottolinea Cesare Cislaghi, già presidente dell'Associazione italiana di epidemiologia. "Questo, in caso di nuove varianti - afferma Cislaghi - potrebbe farci ripetere gli errori commessi in passato, quando questi ritardi sono stati pagati con una grave mancanza di tempismo nei provvedimenti rispetto ad altri paesi". Riferendosi poi alla premier Giorgia Meloni, che chiederà una commissione di inchiesta sulla gestione della pandemia, "è ben curioso che a interrompere un percorso di trasparenza sia proprio chi chiedeva che fossero resi subito pubblici i verbali del Comitato tecnico scientifico. Se il flusso dei dati non tornerà libero - conclude l'esperto - la gestione della pandemia potrebbe risentirne, e la fiducia nelle istituzioni ancora di più". Covid, con governo Meloni il bollettino diventa settimanale: chi è a favore e chi contro