Coronavirus, quanti progetti a rischio?

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Inutile illudersi che l'epidemia Covid-19 non abbia e non avra' un impatto sensibile sul settore.
Quali tra le campagne chiuse con lavori in corso sono piu a rischio?
Secondo voi si assistera' ad un calo del numero di campagne presentate?
 
Ultima modifica:
Quelli a sfondo turistico di certo non si gioveranno di questa situazione; per ora comunque c'è voglia di tenere la testa sotto la sabbia e sperare che tutto vada per il meglio.
 
La maggior parte dei progetti sulle piattaforme si basa sullo schema acquisto-riqualificazione-vendita, quindi se manca la vendita, o e' piu' lenta, o non e' ai valori previsti, le ripercussioni possono essere molto gravi e diffuse attraverso le piattaforme e attraverso i portfoli di investimento individuali che per quanto differenziati non sono sicuramente in grado di fornire un hedge contro rischi sistemici come quello rappresentato dal coronavirus.

Non mi stupirei se si cominciassero a vedere cancellazioni sui progetti piu recenti anche a campagna conclusa con successo.
 
La maggior parte dei progetti sulle piattaforme si basa sullo schema acquisto-riqualificazione-vendita, quindi se manca la vendita, o e' piu' lenta, o non e' ai valori previsti, le ripercussioni possono essere molto gravi e diffuse attraverso le piattaforme e attraverso i portfoli di investimento individuali che per quanto differenziati non sono sicuramente in grado di fornire un hedge contro rischi sistemici come quello rappresentato dal coronavirus.

Non mi stupirei se si cominciassero a vedere cancellazioni sui progetti piu recenti anche a campagna conclusa con successo.

Vedi questo rischio anche se solitamente i progetti sono a lunga scadenza?
 
Mi viene in mente una intervista al ceo di mintos.

Alla domanda quale fosse il rischio piu' grande del settore p2p la risposta fu una recessione globale.

Se la gente perde il lavoro la prima cosa che smette di pagare sono i debiti personali.
 
Mi viene in mente una intervista al ceo di mintos.

Alla domanda quale fosse il rischio piu' grande del settore p2p la risposta fu una recessione globale.

Se la gente perde il lavoro la prima cosa che smette di pagare sono i debiti personali.


Si, il settore del credito secondo me è esposto ad una possibile crisi globale.
Se però investi in loans coperti da buyback, le dinamiche sono un po' diverse.

Quando gli utenti finali non pagano, il loan originator inizia ad andare in sofferenza.
Dal momento in cui il loan originator è in difficoltà economiche, a quando dichiara default, passa però del tempo. Più o meno tempo in base alla solidità del LO, alla qualità dei debitori che si sceglie, etc...

Quindi io credo che, se si monitora bene la situazione, si è in tempo a fiutare puzza di bruciato ed uscire. Considerando che, secondo me, almeno 6 mesi passano senza problemi, dalle prime difficoltà del LO al suo default. Ma credo possano reggere anche 1 anno o più.

Detto ciò, che altri investimenti conoscete che non soffrono in caso di recessione globale? :) Azioni? Affitti? Immobili? Materasso/Conto corrente?
Forse l'oro... anche se non lo ritengo un investimento, perchè non produce valore (imho)
 
I fattori di rischio che vedo per il crowdfunding sono molteplici e determinati in larga misura dall'asimmetria che esiste tra investitore e strumento in termini di risk-reward.
Una contrazione dei volumi investiti sicuramente esporrebbe le piattaforme o gli istituti di pagamento al rischio default determinato dall'incapacita di coprire i costi necessari all'operativita della piattaforma, con danno di chi magari ha cifre depositate. Ma fino a qui si tratta di somme liquide che possono essere movimentate.
Il rischio maggiore invece riguarda campagne concluse da poco e che si trovano di fronte uno scenario drasticamente mutato e in cui i conti economici previsionali approntati precedentemente potrebbe non trovare piu riscontri in termini di mercato di riferimento e/o altri elementi di credito diversi dal crowd (fondi propri, investitori privati, banche etc). Quindi la possibilita di un default diventa assolutamente molto piu concreta. essendo l'intervento crowd in generale un intervento in capitale di rischio, l'eventualita di una total loss non appare cosi remota.

Sto monitorando diverse piattaforme per identificare dinamiche ed eventuali segnali dir allentamento, ma sull'investito solo il tempo dira' quali siano stati gli effetti di questa incertezza globale.
 
scusate ma cosa intendete per "progetti?". State parlando di quei p2p che investono in costruzioni di immobili o simili? Perche' bondora per esempio non ha di questi progetti, presta al singolo e poi e' sopravvissuta alla crisi del 2008 e ne e' uscita rafforzata, perche' un possibile incoronamento dovrebbe essere diverso?
 
La crisi finanziaria ha sicuramente avuto un impatto diffuso ma molto piu circoscritto rispetto a quello che puo avere una pandemia che di fatto sta bloccando il movimento delle persone dalla scala locale a quella globale, crollo del turismo della produzione industriale, potenziali licenziamenti su scala vastissima etc etc.

comunque si il riferimento era principalmente alle piattaforme che si occupano di immobiliare.
 
Tu sei preoccupato in quanto, si era prospettato una vendita a valore X in un mercato euforico, ora invece è più plausibile aspettarsi una vendita a X-coronavirus, e quindi una possibile perdita o ripagamento delle quote?
 
Tu sei preoccupato in quanto, si era prospettato una vendita a valore X in un mercato euforico, ora invece è più plausibile aspettarsi una vendita a X-coronavirus, e quindi una possibile perdita o ripagamento delle quote?

1. rischio fallimento promotore molto aumentato con conseguente perdita totale dell'investimentio
2. valori di vendita effettivi inferiori alle aspettative con impatto negativo sui rendimenti
3. tempi di vendita molto piu lunghi con impatto negativo sui rendimenti

2 e 3 possono anche essere concomitanti
 
ottimo punto di vista..mi sta facendo riflettere se espormi maggiormente su queste piattaforme.
 
Sinceramente non ho mai trovato interessante il lending crowdfunding su progetti immobiliari, se non per la semplicità con cui vengono presentate le opportunità. Per il resto, i rischi esistono e la redditività è quella che è. Purtroppo la situazione straordinaria farà aumentare i rischi. Attenzione a fidarsi troppo della capacità di buyback: sono limitate e non possono reggere in caso di contagio.
Spero, per gli investitori ma anche per tutti noi, che le imprese resistano in questa situazione. Si vedrà se le start-up e PMI finanziate con l'equity crowdfunding, che dovrebbero essere almeno un po' capitalizzate, faranno meglio della media. Sarà un buon momento per capire chi ha lavorato bene. Credo comunque che da lì arriveranno molte opportunità interessanti appena sarà passata la situazione attuale.
 
Riflettevo tra me me...ora che la BCE terrà i tassi volutamente bassi se non li porterà addirittura a negativi, e che le banche ora potranno contare su 3.000 mld di € a condizioni favorevoli potendo così aiutare le imprese, non pensate che a rimetterci sarà il settore del crowd rivolto appunto al finanziare le imprese?
Voglio dire, se a causa della crisi attuale le imprese trovassero più conveniente rivolgersi alle banche, il crowdlending di quelle piattaforme che si affaciano direttamente alle pmi, non sarà meno appetibile con conseguente diminuzione dei progetti?
 
Personalmente penso, i progetti, in cui sono state vendute tutte le unità immobiliari (per esempio Agrate - walliance) si può stare tranquilli, mentre per i progetti in cui le vendite si sono appena aperte, potrebbero esserci dei problemi.
 
Riflettevo tra me me...ora che la BCE terrà i tassi volutamente bassi se non li porterà addirittura a negativi, e che le banche ora potranno contare su 3.000 mld di € a condizioni favorevoli potendo così aiutare le imprese, non pensate che a rimetterci sarà il settore del crowd rivolto appunto al finanziare le imprese?
Voglio dire, se a causa della crisi attuale le imprese trovassero più conveniente rivolgersi alle banche, il crowdlending di quelle piattaforme che si affaciano direttamente alle pmi, non sarà meno appetibile con conseguente diminuzione dei progetti?
Bisogna sempre chiedersi perché una realtà si rivolge al crowdfunding (per il lending): se non ci sono motivi di comunicazione o marketing che rendono il finanziamento crowd preferibile, perché non si è rivolta ad una banca? Oppure si è rivolta al sistema bancario e non è stata finanziata?
 
Il blocco dei cantieri edili operativo da domani in Lombardia causa Corona Virus sicuramente potrebbe incidere negativamente sui progetti già in precarie condizioni economiche. Alla luce di questa epidemia, non è neppure certa la data in cui verranno riaperti. Sicuramente il settore immobiliare subirà una perdita consistente.
 
Il blocco dei cantieri edili operativo da domani in Lombardia causa Corona Virus sicuramente potrebbe incidere negativamente sui progetti già in precarie condizioni economiche. Alla luce di questa epidemia, non è neppure certa la data in cui verranno riaperti. Sicuramente il settore immobiliare subirà una perdita consistente.

Lo penso pure io, investire ora in queste piattaforme non è sensato. Cantieri fermi, immobili invenduti, molta gente perderà il lavoro.... Chi ha un progetto con tutte le unità vendute può ritenersi soddisfatto, ma chi ha da poco investito in queste piattaforme avrà sicuramente delle ripercussioni fino a perdere tutto il capitale investito.
 
Bisogna sempre chiedersi perché una realtà si rivolge al crowdfunding (per il lending): se non ci sono motivi di comunicazione o marketing che rendono il finanziamento crowd preferibile, perché non si è rivolta ad una banca? Oppure si è rivolta al sistema bancario e non è stata finanziata?
Questo è ciò che mi è stato risposto da October (finanziamenti alle pmi).

Buongiorno Gabriele,
i motivi possono essere diversi, ad esempio la necessità di ottenere i fondi in modo più rapido rispetto al canale bancario, oppure la volontà di diversificare le proprie fonti di finanziamento. Alcune imprese si rivolgono a October per ottenere un finanziamento rapido, e successivamente si rifinanziano attraverso una banca ad un tasso inferiore.
 
Questo è ciò che mi è stato risposto da October (finanziamenti alle pmi).

Buongiorno Gabriele,
i motivi possono essere diversi, ad esempio la necessità di ottenere i fondi in modo più rapido rispetto al canale bancario, oppure la volontà di diversificare le proprie fonti di finanziamento. Alcune imprese si rivolgono a October per ottenere un finanziamento rapido, e successivamente si rifinanziano attraverso una banca ad un tasso inferiore.
Grazie di averla condivisa! October si dimostra una piattaforma serissima.

Personalmente credo valga la pena investire dove capisco che la società sceglie di finanziar per motivi di velocità. Sinceramente la volontà di diversificare le fonti di finanziamento, se parliamo sempre di prestiti, è ai miei occhi meno credibile, soprattutto in questa fase dove il credito bancario è stato ulteriormente agevolato.
Mi permetto di far notare come questi motivi (velocità, utilità di diversificare le fonti) mi sembrano poco convincenti per i progetti immobiliari, ragione per cui sinceramente fatico a spiegarmi l'interesse di così tanti investitori verso queste opportunità.
 
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