Vado un po' fuori tema, perchè le modifiche che propongo adesso riguardano l'aspetto gestionale, e non quello regolamentare vero e proprio.
Totale cambiamento dei limiti di portafoglio imposti al gestore: i fondi comuni italiani (e non solo) sono degli strumenti rialzisti per forza, non è possibile (se non in maniera molto limitata) effettuare operazioni speculative (anche ribassiste, ma non solo), non è possibile vendere allo scoperto.
I derivati sono visti come operazioni ultrapericolose, dalle quali i "piccoli risparmiatori" (frase che odio) devono essere protetti, mentre secondo me proteggono i gestori incapaci, che con i derivati farebbero solo figuracce.
Non è possibile investire in titoli appartenenti allo stesso emittente ed allo stesso gruppo oltre determinate percentuali.
In una parola: non è possibile gestire un portafoglio in maniera adeguata rispetto alle caratteristiche dei mercati finanziari moderni: ecco perchè gli hedge funds meglio gestiti stracciano regolarmente i fondi comuni.