Cosa succede a Mondadori

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Il Gruppo Mondadori ha finalizzato, tramite la controllata Mondadori Libri, in esecuzione del contratto sottoscritto e comunicato al mercato lo scorso 22 novembre 2021, l''acquisizione, da De Agostini Editore, di una partecipazione pari al 50% del capitale sociale di De Agostini Libri, gia'' DeA Planeta Libri, societa'' attiva nel settore dei libri trade con un focus sui segmenti ragazzi e non-fiction. Il perimetro dell''operazione, spiega una nota, include Libromania, societa'' interamente posseduta da De Agostini Libri attiva nel segmento della promozione editoriale di editori terzi: gli accordi definiti prevedono opzioni put&call, esercitabili nel secondo semestre del 2022, che attribuiscono al Gruppo Mondadori la facolta'' di acquisire il 100% della medesima Libromania. Il controvalore massimo complessivo dell''acquisizione, tenuto conto della valorizzazione del 100% di Libromania, e'' definito in 4,5 milioni di euro. L''operazione, dando vita ad una partnership con una casa editrice di grande storia, tradizione e knowhow, e'' coerente con la strategia, piu'' volte comunicata, di crescente focalizzazione sul core business dei libri, perseguita anche attraverso un processo di integrazione verticale nel mercato librario. Nel 2021 De Agostini Libri ha registrato, a livello consolidato, ricavi per 13,9 milioni di euro ed un Ebitda pari a 0,2 milioni di euro. La struttura di corporate governance attribuisce al Gruppo Mondadori la facolta'' di consolidare integralmente la partecipazione. Il perfezionamento dell''acquisizione fa seguito al provvedimento di autorizzazione da parte dell''autorita'' Antitrust, di cui e'' stata data informativa lo scorso 25 febbraio 2022 com/lab
 
SEGRATE (MF-DJ)--Mondadori ha chiuso il 1* semestre con ricavi consolidati a 355,1 milioni di euro (+10,8% a/a), l''Ebitda adjusted e'' positivo per 27,6 mln rispetto ai 21,5 mln del primo semestre 2021; se si esclude il risultato del periodo di D Scuola, l''Ebitda adjusted risulta positivo per 28,4 mln in quanto la societa'', che opera nel settore scolastico, ha registrato nella prima parte dell''anno una perdita derivante dalla stagionalita'' del business: a perimetro omogeneo, il gruppo ha quindi evidenziato un miglioramento della redditivita'' di 6,9 mln rispetto al primo semestre 2021, riconducibile alla positiva performance di tutte le aree di business, in particolare delle aree Libri e Media. L''Ebitda di gruppo, si legge in una nota, e'' pari a 26,8 mln (19 mln nel primo semestre 2021); a perimetro omogeneo il dato, pari a 27,6 mln, evidenzia un netto miglioramento riconducibile ai fenomeni gia'' descritti, nonche'' a una dinamica favorevole delle componenti non ordinarie. L''Ebit e'' positivo per 3,2 mln (8,5 mln a perimetro omogeneo). Il risultato consolidato prima delle imposte e'' positivo per 0,5 milioni di euro; a perimetro omogeneo e'' pari a 5,8 mln, evidenziando pertanto un miglioramento di 10,9 milioni di euro rispetto ai -5,1 milioni di euro del primo semestre 2021. A tale incremento contribuisce anche il miglioramento, per oltre 3 mln, del risultato delle societa'' partecipate ascrivibile alla cessione il 1 gennaio 2022 della partecipazione in Monradio (alla quale erano tradizionalmente associate delle perdite), ai migliori risultati del periodo di Attica, nonche'' all''avvio della contabilizzazione della quota di pertinenza degli utili di A.L.I., della quale il gruppo ha perfezionato l''acquisizione del 50%. Il risultato netto del gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, e'' positivo per 2,8 mln; a perimetro omogeneo si attesta a 6,7 mln, in miglioramento di 2,3 mln rispetto ai 4,4 mln dei primi sei mesi del 2021, nonostante lo scorso esercizio avesse beneficiato di componenti fiscali positive non ricorrenti pari a circa 9 milioni di euro netti, derivanti dal riallineamento dei valori fiscali di marchi e avviamenti ai rispettivi valori civilistici. La Posizione Finanziaria Netta ante Ifrs risulta pari a -205,8 mln (-285,1 mln, incluso Ifrs). A perimetro omogeneo si attesta a -48,4 mln e mostra un significativo miglioramento, pari a 20 mln, rispetto all''indebitamento netto di 68,3 mln registrato al 30 giugno 2021, nonostante il cash out relativo al pagamento dei dividendi e all''acquisizione di A.L.I. Alla luce del positivo trend economico-finanziario registrato nel primo semestre dell''esercizio, e anche grazie ai contributi riconosciuti ad Electa a ristoro delle attivita'' museali, il gruppo ritiene di poter confermare a livello consolidato, per l''intero 2022, le stime precedentemente comunicate, nonostante l''incerta evoluzione del contesto geopolitico e le perduranti criticita'' derivanti dall''incremento dei costi sia di approvvigionamento delle materie prime, in particolare la carta, che relativi ai consumi energetici. Il gruppo prevede quindi: ricavi in crescita mid-single digit; Ebitda adjusted in incremento di oltre il 20%; risultato netto in crescita double-digit, anche grazie a costi di ristrutturazione significativamente inferiori e a risultati delle partecipate in miglioramento rispetto all''esercizio 2021. Cash Flow/Posizione Finanziaria Netta: confermata la significativa generazione di cassa - Cash Flow ordinario in linea con il dato del 2021; Free Cash Flow nell''intorno di 10/15 milioni di euro (includendo anche gli esborsi relativi alle operazioni di acquisizione annunciate e prima del dividendo); indebitamento finanziario netto di Gruppo (IFRS 16) a 1,3x EBITDA adjusted. Il Gruppo Mondadori continua ad attribuire priorita'' ai temi di sostenibilita'' e prosegue nella propria attivita'' finalizzata al raggiungimento degli obiettivi ESG definiti. In riferimento al richiamo di attenzione agli emittenti quotati, pubblicato da Consob il 19 maggio 2022, a proposito degli effetti sulla situazione economica e finanziaria derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina, il gruppo Mondadori precisa: di non avere impatti "diretti", in quanto non ha unita'' produttive nell''area interessata ne'' tale area rappresenta un mercato di sbocco della produzione editoriale o dei servizi resi dal Gruppo e di avere impatti "indiretti", per effetto dell''incremento dei prezzi delle materie prime, dell''energia e dei trasporti. Per quanto attiene a tale incremento di costi, il gruppo ha adottato misure volte ad attutirne l''impatto nonche'' ha posto in essere ulteriori azioni correttive mirate ad ottenere efficienze, tali da conseguire nel primo semestre in tutte le aree di business risultati in crescita rispetto ai relativi dati previsionali e di confermare l''outlook per l''intero esercizio.
 
Mondadori ha chiuso il secondo trimestre con i ricavi pari a 202 milioni di euro, 10% sopra le nostre attese e in crescita del 15% su base annua (+7,9% al netto del consolidamento di D Scuola).


L’EBITDA rettificato è stato pari a 28,7 milioni, leggermente meglio della nostra stima (28,4 milioni) e in crescita del 40,3% su base annua (+27,1% a parità di perimetro).


A parità di perimetro, il business dei libri ha registrato una crescita organica di ricavi e EBITDA pari rispettivamente al 10% e 20%.
Viene confermata la solida generazione di cassa che, al netto dell’acquisizione di D Scuola, ha evidenziato un cash flow pari a 70,6 milioni negli ultimi 12 mesi, in crescita rispetto alla figura corrispondente del 2021 (68,2 milioni).


Alla luce di questi risultati, il management ha confermato la guidance sull’anno che prevede:


- ricavi in crescita dal 4 al 6%;
- EBITDA adjusted in incremento di oltre il 20%;
- cash flow ordinario in linea con il 2021,
- PFN IFRS 16 a 1,3 volte l’EBITDA rettificato.


EFFETTO
I risultati sono positivi e migliorano la visibilità della guidance sull’anno. Ricordiamo che il business della scolastica, che consolida anche la neo acquisita D Scuola, ha una forte stagionalità, e il management è apparso fiducioso di poter ripetere gli ottimi risultati dello scorso anno. Confermiamo la nostra visione positiva sul titolo, che rimane estremamente attraente sui fondamentali.



Raccomandazione INTERESSANTE su MONDADORI (MN.MI), target price a 2,80 euro
 
In una intervista riportata dal Sole 24 Ore a Franco Levi (presidente AIE), viene riportata l`emergenza che il mondo dell`editoria libri sta vivendo dovuta all`esplosione del costo della carta i cui prezzi, secondo l`articolo, sono saliti di oltre il 50% yoy. Levi sottolinea che la proposta già sottoposta al Governo con agevolazioni del 30%-40% sulla spesa per la carta (circa 40mn per il 2023-24) sarebbe insufficiente.
Riteniamo che Mondadori possa beneficiare di eventuali misure da parte del Governo sull`aumento dei costi della carta che assumiamo in crescita per la società del ca.20% YoY nel 2022. Ci attendiamo segnali positivi del mercato del libro Trade nei mesi estivi Vs un calo già noto del 2% fino a giugno (-4.2% del mercato complessivo rispetto al 2021). Ci attendiamo inoltre che Mondadori possa aumentare la propria quota di mercato anche grazie al lancio di nuovi titoli. Per quanto riguarda la scolastica, i mesi di agosto e settembre saranno molto importanti per le vendite di libri e ci aspettiamo che Mondadori confermi la sua quota in un mercato quasi flat.
BUY con Target Price 2.6
 
E'' stata concessa a Mondadori Media da parte di Reworld Media la facolta'' di cederle il ramo d''azienda relativo ai brand Grazia e Icon attraverso un''opzione di vendita (put option). Il perimetro oggetto dell''opzione, si legge in una nota, include le attivita'' editoriali cartacee e digitali delle due testate nonche'' il relativo network internazionale presente complessivamente in oltre 20 Paesi con pubblicazioni in licenza. Nell''esercizio 2021 le attivita'' menzionate hanno registrato ricavi per circa 18 milioni di euro. Secondo i termini di esercizio dell''opzione, il corrispettivo relativo al perimetro in oggetto e'' pari a 8,5 milioni di euro, di cui 2 milioni di euro in forma di earn-out condizionato al conseguimento di determinati risultati economici nel 2023 da parte delle attivita'' cedute. Tale corrispettivo e'' stato definito sulla base di un Enterprise value pari a 11 milioni di euro (incluso earn-out), al netto della differenza tra il capitale circolante netto medio degli ultimi 12 mesi e il capitale circolante netto alla data del closing. Il Gruppo Mondadori avviera'', coerentemente con le disposizioni di legge, la procedura di consultazione delle organizzazioni sindacali, al termine della quale l''opzione diventera'' esercitabile. Le determinazioni adottate, a esito delle valutazioni in corso, in merito all''esercizio dell''opzione e alle eventuali ulteriori fasi, termini e condizioni del processo inerenti all''operazione saranno oggetto di tempestiva informativa al mercato. L''operazione - il cui eventuale completamento sara'' inoltre condizionato agli esiti del procedimento di verifica, da parte degli Uffici della presidenza del Consiglio dei Ministri - risulterebbe coerente con il percorso strategico del Gruppo Mondadori, finalizzato a una crescente focalizzazione sul core business dei libri e sui brand a maggior potenziale di sfruttamento multimediale
 
Ieri sera il gruppo ha reso noto di aver esercitato l’opzione, già comunicata al mercato lo scorso 20 ottobre, di vendere a Reworld Media S.A. le attività editoriali cartacee e digitali delle testate Grazia e Icon nonché il relativo network internazionale. Il corrispettivo della transazione, come già comunicato, è pari ad un Equity Value di 8.5 mln (11 mln Enterprise Value) di cui 2 mln in forma di earn-out condizionato al conseguimento di determinati risultati economici nel 2023. Nell’esercizio 2021 le attività menzionate hanno registrato ricavi per circa 18 mln.


EFFETTO
Confermiamo il giudizio positivo su questa operazione che è coerente con la strategia di focalizzarsi sull’attività core del business dei libri. Le nostre stime andranno aggiornate per riflettere questo deal. Dopo queste dismissioni, le testate cartacee più importanti rimaste di proprietà del gruppo sono i settimanali “Chi” e “Sorrisi & Canzoni” e il mensile “Focus”, a cui si aggiungono gli asset digitali, principalmente “Giallo Zafferano” e “My Personal Trainer”.



Raccomandazione INTERESSANTE su MONDADORI , target price a 2,40 euro.
 
Intesa Sanpaolo ha ridotto da 2,7 a 2,5 euro il prezzo obiettivo su Mondadori (+0,55% a 1,822 euro), confermando la raccomandazione buy. Il target price scende per tener conto di un maggior costo medio ponderato del capitale. Per quanto riguarda invece le previsioni di Eps adjusted, vengono migliorate del 7% sul 2022 e limate del 3% per il 2023-2024.
 
Intesa Sanpaolo ha ridotto da 2,7 a 2,5 euro il prezzo obiettivo su Mondadori (+0,55% a 1,822 euro), confermando la raccomandazione buy. Il target price scende per tener conto di un maggior costo medio ponderato del capitale. Per quanto riguarda invece le previsioni di Eps adjusted, vengono migliorate del 7% sul 2022 e limate del 3% per il 2023-2024.
Pensassero ai loro, di target.
 
Secondo il Corriere Fratelli d`Italia, lega e Forza Italia avrebbero presentato un emendamento alla legge di Bilancio che prevede l`eliminazione del bonus cultura, cioè i 500 euro accordati ai diciottenni da spendere in acquisto di libri, eventi etc. Si tratterebbe di un risparmio di circa 230 mn annui che sarebbero destinati ad altre spese.
Sempre secondo il Corriere circa 95 mn sarebbero stati spesi in libri ed ebook nel 2021, cioè pari a circa il 5-6% del totale del mercato dei libri pari a 1.5 bn.
Sempre secondo il Corriere l`obiettivo della maggioranza non sarebbe eliminare il bonus dei 500 euro ai giovani, ma rivederlo e riservare il beneficio ai redditi medio-bassi e con il risparmio ottenuto potrebbero essere sostenute altre iniziative come il fondo per i carnevali storici.
Buna parte di questi fondi sono utilizzati per l`acquisto di libri universitari (settore professionale) dove Mondadori è poco presente, comunque se la cancellazione del bonus cultura o la sua rimodulazione con una riduzione dei fondi complessivi, dovesse essere portato avanti dalla maggioranza causerebbe una riduzione della domanda di libri e quindi sarebbe negativo per il settore.
 
Nell’ambito del progetto di cedere i magazine Grazia e Icon al gruppo Reworld Media, decisione comunicata il 22 novembre scorso, Mondadori ha reso noto ieri sera di aver avuto il via libera dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.


EFFETTO
Notizia positiva anche se in buona parte attesa. Confermiamo il nostro giudizio favorevole sulla cessione di queste testate, decisione coerente con la strategia di focalizzarsi sull’attività core dei libri. Ricordiamo che il corrispettivo della transazione, come già comunicato, è pari ad un Equity Value di 8.5 mln (11 mln di Enterprise Value) di cui 2 mln in forma di earn-out condizionato al conseguimento di determinati risultati economici nel 2023. Nell’esercizio 2021 le attività relative a Grazia e Icon hanno registrato ricavi per circa 18 mln.


Raccomandazione INTERESSANTE su MONDADORI (MN.MI), target price a 2,40 euro.
 
Lo scorso 22 novembre (MN.MI) aveva comunicato la cessione a Reworld Media S.A. del ramo d`azienda dei brand dell`area Media Grazia e Icon. La procedura di vendita prevedeva una condizione sospensiva determinata da un periodo di consultazione con i sindacati oltre a 45 giorni per l`eventuale esercizio del golden power da parte del Governo; Consiglio dei Ministri che notifica oggi la delibera di non esercitare i poteri speciali relativi all`operazione.
L`intervenuto provvedimento, che equivale all`autorizzazione alla cessione delle suddette attività, determina l`avveramento della condizione sospensiva apposta al contratto di compravendita, che avrà conseguentemente piena esecuzione alla data del closing.
Si tratta di una piccola operazione (EV pari a 11mn, EV/Sales 0.6x), ma comunque positiva per il gruppo perché permette di valorizzare un brand come Grazia e contemporaneamente ridurre l`esposizione ai magazines nell`area media. Il focus della società rimane la crescita nei libri e nell`area digital nel business Media.
BUY con Target Price 2.6
 
Il mese chiave e'' gennaio. allora che si capira'' se il gruppo Mondadori potra'' ritornare in quella terra di Francia lasciata nel 2019 con la vendita di Mondadori France a Reworld Media. Non sara'' facile, ne'' e'' scontato che accada. I pretendenti sono piu'' di uno. Ma la vendita della casa editrice Editis da parte di Vivendi rappresenta una possibilita'' che il gruppo di Segrate, presieduto da Marina Berlusconi e guidato dall''ad Antonio Porro, avrebbe deciso di considerare, tanto piu'' in una fase come quella attuale in cui Mondadori gia'' da tempo ha deciso di concentrarsi sui libri. Secondo quanto risulta al Sole 24 Ore il colosso francese dei media avrebbe avuto gia'' contatti con vari soggetti ricevendo offerte non vincolanti. In lizza ci sarebbe il gruppo Mondadori e fra gli altri pretendenti Oltralpe si fanno i nomi di Daniel Kretinsky, l''unico che ha dichiarato pubblicamente il suo interesse per Editis; Rodolphe Saade''; Reworld Media; Xavier Niel e da ultimo si e'' fatto il nome di Stephane Courbit (Banijay).
 
Il Sole 24Ore scrive oggi che Mondadori potrebbe essere tra i soggetti interessati al dossier Editis, il secondo editore francese che Vivendi mette in vendita nel contesto del takeover lanciato da Vivendi al primo editore francese, Lagardère (che controlla a sua volta Hachette). L’articolo dice che Mondadori non commenta le indiscrezioni di stampa.


EFFETTO
Il target è senza dubbio prestigioso ma le dimensioni (Vivendi qualche anno fa pagò Editis un Enterprise Value di Eu900mn) sembrano troppo importanti per Mondadori. E’ comunque possibile che Mondadori, leader nei libri in Italia, guardi al dossier magari sperando che le decisioni dell’antitrust aprano a qualche ipotesi di break-up di Editis che offra qualche opportunità.


Raccomandazione INTERESSANTE su MONDADORI (MN.MI), target price a 2,40 euro.
 
Mondadori Media, controllata di Mondadori, ha perfezionato la cessione a Reworld Media delle attivita' editoriali cartacee e digitali delle testate Grazia e Icon, nonche' del relativo network di licenze internazionali.

L' esecuzione dell' operazione si e' articolata attraverso il conferimento del ramo di azienda relativo alle attivita' oggetto di cessione a una societa' di nuova costituzione e la contestuale cessione a Reworld Media del 100% del capitale sociale della societa' conferitaria.
 
Mondadori ha finalizzato la cessione a Reworld Media delle attività editoriali cartacee e digitali delle testate Grazia e Icon e del relativo network di licenze internazionali. Il corrispettivo della transazione, come già comunicato, è pari ad un Equity Value di 8,5 milioni (11 milioni Enterprise Value), di cui 2 milioni in forma di earn-out condizionato al conseguimento di determinati risultati economici nel 2023.
Nell’esercizio 2021 le attività hanno registrato ricavi per circa 18 milioni.

EFFETTO
La finalizzazione della cessione era diventata certa dopo l’ottenimento del via libera da parte dell’antitrust lo scorso 15 dicembre.
Confermiamo il giudizio positivo su questa operazione, che è coerente con la strategia di focalizzarsi sull’attività core del business dei libri.
Le nostre stime andranno aggiornate per riflettere questa operazione.
Dopo queste dismissioni, le testate cartacee più importanti rimaste di proprietà del gruppo sono i settimanali “Chi” e “Sorrisi & Canzoni” e il mensile “Focus”, a cui si aggiungono gli asset digitali, principalmente “Giallo Zafferano” e “My Personal Trainer”.


Raccomandazione INTERESSANTE su MONDADORI (MN.MI), target price a 2,40 euro.
 
Il Gruppo Mondadori ha perfezionato, tramite la controllata Mondadori Libri, l''acquisizione di un''ulteriore quota del 25% di A.L.I. Srl - Agenzia Libraria International, attiva nella distribuzione di libri. L''operazione - per effetto della quale il Gruppo Mondadori incrementa al 75% la propria partecipazione in A.L.I., che sara'' pertanto oggetto di consolidamento integrale a partire dal 1 gennaio 2023 - avviene in esecuzione degli accordi definiti e comunicati lo scorso 11 maggio 2022 in sede di acquisizione di una prima quota pari al 50%, con decorrenza anticipata rispetto alla data originariamente prevista per il 28 febbraio 2023. Il prezzo provvisorio, si legge in una nota, corrisposto interamente per cassa, e'' pari a circa 9,5 milioni di euro ed e'' stato determinato sulla base dell''Ebitda medio 2021-2022 e della posizione finanziaria netta positiva (cassa) del perimetro oggetto dell''operazione pari, al 31 dicembre 2022, a 17,8 milioni di euro (dato di preconsuntivo). Gli accordi definiti, ricorda la nota, attribuiscono al Gruppo Mondadori la facolta'' di acquisire il residuo 25% di A.L.I., a un prezzo che sara'' determinato sulla base dell''Ebitda medio 2023-2024, mediante opzioni put&call esercitabili entro il 30 luglio 2025. L''operazione e'' coerente con il percorso di integrazione verticale nel mercato del libro, volto al progressivo rafforzamento nelle attivita'' di promozione e distribuzione di editori terzi.
 
Risultati in uscita in giornata
Guardando avanti al 2023, notiamo che le nostre previsioni includono un "effetto di consolidamento" da M&A di circa Eu10mn sull'EBITDA, mentre l'aumento del costo della carta dovrebbe essere mitigato dalle sinergie realizzate nell'integrazione di D Scuola in particolare.
Le nostre stime sono anche abbastanza prudenti nell'assumere una contrazione del 3% sia per il settore Trade che per quello Education.
I risultati sono attesi nel primo pomeriggio.
 
Mondadori chiude il 2022 con un utile netto, dopo la quota di pertinenza di terzi, pari a 52,1 milioni di euro, in crescita del 18%. Il dato rappresenta il migliore risultato conseguito dal gruppo nel corso degli ultimi 15 anni; neutralizzando gli effetti non operativi che hanno influenzato gli esercizi 2021 e 2022, l''utile netto rettificato risulterebbe pari a 64 milioni di euro, in crescita di oltre il 50%. I ricavi consolidati, pari a 903 milioni di euro, hanno evidenziato una crescita dell''11,8% rispetto al 2021, nonostante le dismissioni dell''area Media, grazie, in particolare, sia all''inserimento nel perimetro di consolidamento di D Scuola che alla positiva dinamica del mercato del Libro della quale hanno beneficiato le aree Libri Trade e Retail. L''Ebitda Adjusted, si legge in una nota, e'' pari a 136,3 milioni di euro e registra un incremento di circa 31 milioni di euro, ovvero un miglioramento del 29%. L''Ebitda, pari a 130,7 milioni di euro rispetto ai 91,1 milioni di euro del 2021, ha evidenziato un miglioramento ancora piu'' marcato (+43%), riconducibile alla dinamica operativa nonche'' alla riduzione, rispetto all''esercizio precedente, dei costi per ristrutturazione nelle aree Media e Corporate. L''Ebit, pari a 72,7 milioni di euro, e'' risultato in netto miglioramento rispetto al 2021 (+60,8%). Il gruppo nell''esercizio ha continuato a mostrare una solida generazione di cassa, evidenziando un cash flow ordinario di 70,2 milioni di euro rispetto ai 68,2 milioni di euro del 2021. La posizione finanziaria netta (ante IFRS 16) e'' risultata pari a -106,1 milioni di euro (-94,8 milioni di euro nel 2021). La sostanziale invarianza della posizione finanziaria netta tra il 2021 e il 2022 evidenzia, anche in prospettiva, la capacita'' del gruppo di auto-finanziare, con la propria generazione di cassa, l''attiva politica di M&A attuata nell''ultimo anno, preservando la capacita'' di distribuire dividendi. Il 2022 ha visto infatti il ritorno a una politica di remunerazione degli azionisti attraverso la distribuzione di dividendi per un ammontare complessivo di circa 22 milioni di euro, equivalenti a un pay-out del 50% dell''utile netto 2021
 
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