Cose preziose

come i bambini si innamorano dei giocattoli

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"Ti ho amato dalla prima parola, dal primo sguardo, dalla prima bugia..
Mi sono innamorata di te come i bambini si innamorano dei giocattoli, a prima vista.
Mi sono innamorata di te pur sapendo che era sbagliato.
Mi sono innamorata di te perchè mi appartenevi, come la luna appartiene al cielo.
E ti ho amato tutte le volte che mi hai mandata via, ti ho amato tutte le volte che sei tornato.
Ti ho amato perchè tu amavi me.."


(dal web)

 
un desiderio massiccio e permanente

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Come ama l’animale ti amo semplicemente,
d’amore privo di mistero e privo di virtù
con un desiderio massiccio e permanente.

 
sono io o sono i resti della mia gioventu' ?

Z


.....
Chi ha nostalgia di te
quando io ho nostalgia di te?
Chi ti accarezza
quando la mia mano ti cerca?
Sono io o sono
i resti della mia gioventù?
Sono io o sono gli inizi
della mia vecchiaia?
E’ il mio coraggio di vivere
o la mia paura di morire?
E perchè la mia nostalgia
dovrebbe dirti qualcosa?
E che cosa ti dà la mia esperienza
che mi ha solo reso triste?
E che cosa ti danno le mie poesie
in cui dico soltanto
come è diventato difficile
essere o dare?
Eppure brilla nel giardino
il sole nel vento prima della pioggia
e profuma l’ erba che muore
e il ligustro
e io ti guardo
e la mia mano tastando ti cerca.

Erich Fried

 
Cherisse Osei

cercavo una musica da postare , cercavo una canzone di Brian Ferry , ho fatto partire il video qui sotto , e ho trovato inaspettatamente una cosa preziosa , compare piano piano dietro Brian alle note iniziali del concerto . Sentivo che c'era qualcosa di interessante da conoscere per me e improvvisamente eccola , uno spettacolo di capelli ,
uno spettacolo di donna . Non la conoscevo affatto e curioso mi informo.
Poi ho letto che pur essendo la drummer dei Simple Mind ( da me mai seguiti ) partecipa estemporaneamente ai concerti di altri artisti come Brian Ferry e altri.

Merita un post nella vetrina di cose preziose .



Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è Luce improvvisa. ( Pedro Salinas )
 
ad ingannare il tempo fantasticando

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L’occhio non ha altra scelta che vedere,
né le orecchie han facoltà di non udire;
i nostri corpi sentono, ovunque siano,
che noi lo si voglia o meno.

E son ben certo che vi son tali poteri
che tanto influenzano le menti
si ch’esse possono nutrirsi
in una saggia passività.

Pensi forse che in mezzo a questa moltitudine
di cose perennemente dialoganti,
nulla venga spontaneamente
e che in eterno si debba andare in cerca?

Dunque non domandar perché
qui me ne stia da solo a conversare,
seduto su quest’antico e grigio sasso,
ad ingannar il tempo fantasticando.

William Wordsworth

 


Incredibile come il dolore dell’anima non venga capito. Se ti becchi una pallottola o
una scheggia si mettono subito a strillare presto-barellieri-il-plasma, se ti rompi
una gamba te la ingessano, se hai la gola infiammata ti danno le medicine. Se hai
il cuore a pezzi e sei così disperato che non ti riesce aprir bocca, invece, non se
ne accorgono neanche. Eppure il dolore dell’anima è una malattia molto più grave
della gamba rotta e della gola infiammata, le sue ferite sono assai più profonde e
pericolose di quelle procurate da una pallottola o da una scheggia. Sono ferite che
non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare.

Oriana Fallaci


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io,non tanto

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Lui preferiva la pioggia.
Lei, il sole.
Io, la neve.
Lei guardava tutte le telenovelle.
Lui, le partite di calcio.
Io, troppo poco.
Lei amava Dio su tutte le cose.
Lui era ateo.
Io, agnóstico.
A lui piaceva andare a ballare.
A lei i concerti. A me, il cinema.
Lei sfoggiava una premeditata
trascuratezza.
Lui era sempre impeccabile.
Io, non tanto.
Eravamo buoni amici,
ma lei era innamorata di lui.
Il problema era che lui amava me.
Ed io, certo, amavo lei.


( Fabián Vique)

 
Nessuno mi è stato più intimo di te

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Non so se sei vivo
o sei perduto per sempre,
se posso ancora cercarti nel mondo
o ti debbo piangere mestamente
come morto nei pensieri della sera.

Ti ho dato tutto: la quotidiana preghiera
e la struggente febbre dell’insonnia,
lo stormo bianco dei miei versi
e l’azzurro incendio degli occhi.

Nessuno mi è stato più intimo di te,
nessuno mi ha reso più triste,
nemmeno chi mi ha tradita fino al tormento,
nemmeno chi mi ha lusingata e poi dimenticata.

(Anna Achmatova)

 
e' una strada stretta stretta

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E’ diventato sangue
il tuo amore,
è entrato in tutte le mie vene.
La tua anima è entrata nella mia.
Ho preso il coltello,
ho cercato di dire vattene a quel sangue.
Ma come immergere nella carne il coltello,
come dire all’anima va’ via?

Nahabed Kuciag

 
una zona già nostra

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Leggendo non cerchiamo idee nuove,
ma pensieri già pensati da noi
che acquistano sulla pagina un suggello di conferma.
Ci colpiscono degli altri le parole
che risuonano in una zona già nostra
che già viviamo,
e facendola vibrare,
ci permettono di cogliere
nuovi spunti dentro noi.

Cesare Pavese

 
l'inesplicabile e' questo ...che non ha in se nessuna ragione

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Perchè l’amore è come un albero: cresce da solo,
spinge profondamente le sue radici in tutto il nostro essere,
e spesso continua a verdeggiare sopra un cuore in rovina.
E l’inesplicabile è questo:
che più questa passione è cieca, più è tenace.
Non è mai tanto solida
come quando non ha in sé nessuna ragione.


Victor Hugo


 
gettare l'ancora in te

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Questo è l’enigma, l’ansia travolgente
di conoscere, il desiderio irresistibile di gettare l’ancora
in te, di possederti.
Come sarebbe la perplessità di essere te,
il mistero, la malattia di essere te e sapere
come sarebbe lo stupore di essere te, davvero te e
con i tuoi occhi vedermi.
Come sarebbe percepire che ti amo
come sarebbe, essendo te, sentirmelo dire
E come sarebbe, allora, sentire quello che senti tu.

Ana Rossetti


 
l' amore non puo' esistere come monologo

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Milioni di persone soffrono:
vogliono essere amate
ma non sanno come amare.
E l’amore non può esistere come monologo;
è un dialogo, un dialogo pieno di armonia.


[Osho]

 


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Passano altri ricordi, affollati, in disordine.
La memoria sceglie le sue carte dal mazzo,
le scambia, a volte bara.”

[Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud]


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passare per stupida per amore e nel centro del fuoco

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Non mi interessa che cosa fai per vivere.
Voglio sapere che cosa ti fa spasimare e se osi sognare
di andare incontro all’anelito del tuo cuore.
Non mi interessa quanti anni hai.
Voglio sapere se rischieresti di passare per stupida per amore,
per un sogno, per l’avventura di essere viva.
Non mi interessa quali pianeti siano in quadratura con la tua luna.
Voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dispiacere,
se i tradimenti di una vita ti hanno aperta
oppure ti hanno raggrinzita e chiusa per paura di altro dolore.
Voglio sapere se riesci a sederti con la sofferenza,
la mia o la tua,
senza muoverti per nasconderla,
né per sedarla, né per mandarla via.
Voglio sapere se riesci a stare con la gioia,
la mia o la tua,
se riesci a ballare selvaggiamente
lasciando che l’estasi ti riempia fino alle estremità delle dita delle mani e dei piedi
senza ricordarci di stare attenti,
o di essere realistici,
né per rammentarci i limiti dell’essere umano.
Non mi interessa se la storia che mi stai raccontando è vera.
Voglio sapere se riesci a deludere un altro
pur di essere sincera con te stessa.
Se riesci a sopportare l’accusa di
tradimento senza tradire la tua anima.
Se riesci a essere senza fede e perciò degna di fede.
Voglio sapere se riesci a vedere ogni giorno la
bellezza anche quando non è pittorica;
e se riesci a far scaturire la tua vita dalla sua presenza.
Voglio sapere se riesci a vivere col fallimento,
il tuo e e il mio, e tuttavia, sul bordo del lago,
a gridare al plenilunio d’argento il tuo «Sì!».
Non mi interessa sapere dove vivi o quanti soldi hai.
Voglio sapere se riesci ad alzarti dopo una notte di dolore e di disperazione
stanca e con le ossa a pezzi
e a fare ciò che va fatto per dar da mangiare ai bambini.
Non mi interessa ciò che sai né come sei giunta qui.
Voglio sapere se starai nel centro del fuoco con me senza tirarti indietro.
Non mi interessa dove o che cosa o con chi hai studiato.
Voglio sapere che cosa ti sostiene da dentro
quando tutto il resto crolla.
Voglio sapere se riesci a stare sola con te stessa
e se ti piace davvero la compagnia che ti fai nei momenti vuoti.


(Oriah Mountain Dreamer)

 
qualcuno che ci aiuti ad usare il cuore

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Tutti abbiamo bisogno talora di un complice,
qualcuno che ci aiuti a usare il cuore.
Che ci aspetti orgoglioso nelle vecchie stanze,
che denudi il passato e disarmi il dolore.
Prodigioso/unico/padrone del suo silenzio.
Qualcuno rimasto nel quartiere dove nascemmo o
che perlomeno si accolli i nostri rimpianti
finché la coscienza non apponga il suo perdono.
Complice dell’immaginario ci difende dal mondo,
dalla sciabolata del raggio e dalle fiamme del sole.
Tutti abbiamo bisogno talora di un complice,
qualcuno che ci aiuti a usare il cuore.


Mario Benedetti

 
Perdizione della vita mia!

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Ho fasi, come la luna
fasi per stare nascosta,
fasi per scendere in strada…

Perdizione della mia vita!
Perdizione della vita mia!
ho fasi per essere tua,
e altre per stare da sola.

Fasi che vanno e vengono,
nel calendario segreto
che un astrologo arbitrario
ha inventato per me.

E svolge la malinconia
il suo interminabile fuso!
Non mi trovo con nessuno
(ho fasi come la luna…)

Se un giorno qualcuno
può essere mio
non è il mio giorno
di essere sua…

E, quando arriva quel giorno,
un altro è sparito…

Cecilia Meireles


 
puoi fermarti quanto vuoi o restare a dormire

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Ti lascio passeggiare
un po’ tra i miei pensieri
non farti spaventare
dal disordine
fa parte dell’arredamento.
Troverai qualche soldatino
di guardia
fanno tanto i duri,
ma in fondo
vogliono solo una carezza.
Ti lasceranno entrare.
Paura e ansia non le guardare
sono due prime donne
non aspettano altro
che farsi belle
agli occhi delle novità
prosegui pure avanti,
hanno poco da raccontarti.
Appena superata
la curva della speranza
diciamo tra
incoscienza e (s)ragione
lì potrai affacciarti
ai miei desideri.
Vedi quelli in corsivo ?
Ecco, per loro ho scelto
un vestito elegante.
Di quelli proibiti
ho perso la chiave.
Ma non sono in prigione.
Già che ci sei,
liberami un po’ di follia.
La notte urla e straparla
non mi lascia riposare.
La malinconia
è sempre a leggere
in disparte
un po’ per scelta un po’ per arte.
Sì, insomma,
non cercare di fare ordine
l’ultima volta
mi ci sono voluti
due anni di analisi
per risistemare.
Puoi fermarti quanto vuoi,
o restare a dormire
ma ricordati di baciarmi gli occhi
se deciderai di uscire.

Andrew Faber

 
impalpabile territorio

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Ma quando sediamo vicini,
insieme,
scivoliamo l’uno nell’altra,
ci fondiamo con frasi e parole.
Il confine tra noi sfuma,
è avvolto nella nebbia.
Siamo impalpabile territorio .

(Virginia Woolf)

 
ogni tanto è necessario perdersi

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– Ti passo a perdere fra poco.
A perdere?

– Sì, vengo da te e ci perdiamo insieme dove ti pare.
E se poi ci trovano?

– Ma noi ci perdiamo bene.
Devo portare qualcosa?

– Si, quella curiosità disordinata e bella che ti rende sfacciatamente vera. La voglia di soffiare via le nuvole dal tuo cielo che da un po’ di tempo è scuro. La forza di far scivolare via la tristezza che ti ostini a tenere per mano. Gli abbracci li porto io per quando avremo freddo.
Ho paura.

– Ed è per questo che ogni tanto è necessario perdersi, in nuove persone, in altri luoghi, dentro nuovi viaggi.
Perchè la vita passi e non ci trovi lì, fermi, ad aspettarla.
Per ricominciare bisogna perdere la strada del ritorno. Per diventare persone nuove bisogna rischiare.
Rompersi e rinascere. Prendere coraggio e fare quella ‘cosa’ che ci terrorizza, quella cosa che non avremmo fatto mai.
Fare il primo passo per capire che siamo noi a doverci spostare da dove non riusciamo più ad essere, senza attendere che qualcosa per miracolo succeda.
Passa a perdermi, ti aspetto.

Andrea Zorretta

 
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