per i titoli obbligazionari puoi calcolare il rendimento a scadenza e il rendimento al netto delle tasse.
Anche per i C. d dep. il rendimento a 6 mesi o a un anno è noto.
Se investi in fondi obbligazionari o in etf obbligazionari non puoi sapere quale sarà la performance in 5 anni, ad es. e la performance passata non è garanzia di analoga performance futura.
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Un Etf obbligazionario, invece, mantiene il rischio di tasso d’interesse sempre costante. Questo può rappresentare un punto critico per gli investitori.
Un esempio potrebbe aiutare la comprensione di questo aspetto. È pratica comune investire in portafogli obbligazionari disegnati con specifiche scadenze. Questo ha senso per quelli che programmano un evento futuro per disinvestire, come l’acquisto di una casa, o che attendono semplicemente l’arrivo della scadenza prestabilita. Il prezzo che oscilla a seconda dei movimenti del tasso d’interesse è una preoccupazione relativa per questo tipo di investitore, il quale conosce già il rendimento alla scadenza, sempre a condizione che il creditore sia solvibile.
Nonostante il nostro team di ricerca possa a volte presentare delle preferenze sulle strutture degli Etf, siamo consapevoli che esistono scenari che spesso favoriscono determinate strutture. Pensiamo che, in molti casi, gli Etf obbligazionari siano più adatti a coprire un ruolo di player complementare, magari tra il 10 e il 30% dell’esposizione obbligazionaria dell’investitore. La restante esposizione a reddito fisso, di conseguenza, potrebbe essere composta da obbligazioni individuali con scadenze specifiche e adatte all’investitore.
Per misurare la sensibilità ai movimenti del tasso d’interesse di un bond o di un Etf obbligazionario, gli investitori dovrebbero fare riferimento a un concetto dal nome di modified average duration (duration media modificata). Ad esempio, se il tasso d’interesse salisse improvvisamente dell’1%, ci si aspetterebbe una corrispondente discesa del 10% di un Etf obbligazionario con una duration di 10 anni. La caduta del prezzo del bond compensa il fatto che le nuove emissioni offrirebbero un rendimento superiore a causa dell’aumento del tasso d’interesse.
Ancora una volta è importante distinguere gli investitori in cerca di un parcheggio temporaneo e quelli che usano gli Etf come parte della propria strategia di asset allocation a lungo periodo. Noi siamo dell’idea di scoraggiare il secondo gruppo (esposizione a lungo termine) dal provare a lucrare utilizzando la propria esposizione a reddito fisso, sfruttando il giusto timing di entrata e uscita dal mercato. Con un orizzonte temporale superiore a cinque anni, consigliamo gli investitori semplicemente di mantenere la propria posizione sugli Etf obbligazionari.
La ragione risiede nel fatto che l’indice sottostante si aggiusterà automaticamente nel corso del tempo per mantenere la maturity di riferimento. Visto che il portafoglio degli Etf si ricostituisce, aggiungerà titoli a rendimento superiore (con stessa maturiy) man mano che diventano disponibili. Perciò, dopo un rallentamento iniziale, il total return dell’Etf dovrebbe migliorare gradualmente insieme alla porzione di portafoglio dedicata ai titoli ad alto reddito.
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Fuga dal reddito fisso, alcune considerazioni | Morningstar