Aspettate le leggi, non anticipatele. La costituzione è dalla nostra e le decisioni sugli interpelli non ricadono su tutti.
Tanto l'anno prossimo sarà tutto registrato (e probabilmente tassato alla fonte)
vedi Binance che da domani scheda tutti
Sfortunatamente è necessario partire dalle basi perché pare che troppi se ne siano dimenticati quando parlano o scrivono
E tocca partire da li
COSTITUZIONE
Art. 23: Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge.
Art. 53: Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Valgono le fonti del diritto, che sono:
Costituzione, Trattati Internazionali Ratificati, Direttive e Regolamenti Europei (e interpretazioni della Corte di Giustizia Europea), Leggi e Regolamenti.
Non sono fonti del diritto:
Risoluzioni, interpelli, comunicati stampa, Tweets, dichiarazioni alla TV, Facebook, Wikipedia, un tizio su YouTube, il Bar, risposte del numero verde dell’AdE, i forum dedicati...
Si legge sempre che esiste un interpello e quindi tutto è chiarito.
Non è così
La Cass. a Sezioni Unite 23031 del 9.10.2007 ha sancito:
Le circolari amministrative, quindi, non possono spiegare alcun effetto giuridico nei confronti di soggetti estranei all’amministrazione, né acquistare efficacia vincolante per quest’ultima, essendo destinate esclusivamente ad esercitare una funzione direttiva nei confronti degli uffici dipendenti, senza poter incidere sul rapporto tributario, tenuto anche conto che la materia tributaria è regolata soltanto dalla legge, con esclusione di qualunque potere o facoltà discrezionale dell’amministrazione finanziaria.
Quindi
L’Agenzia delle Entrate non regola.
L’Agenzia delle Entrate non può introdurre tassazione o tributi.
L'unico obbligo che c'è ad oggi è quello del Monitoraggio Tributario che non c’entra nulla con la tassazione
D.L. 28.06.1990 n. 167 — Art. 4 Dichiarazione annuale:
Le persone fisiche, gli enti non commerciali e le società semplici ed equiparate (…), residenti in Italia che, nel periodo d’imposta, detengono investimenti all’estero ovvero attività estere di natura finanziaria, suscettibili di produrre redditi imponibili in Italia, devono indicarli nella dichiarazione annuale dei redditi.
Quindi i principi sono:
1. Detenzione
2. All’estero
3. Investimenti / attività di natura finanziaria
4. Suscettibili di produrre redditi imponibili in Italia
Di conseguenza, per quanto riguarda le crypto, l'obbligo del monitoraggio fiscale non si realizza se la persona fisica residente in Italia ha la disponibilità della chiave privata (non custodial wallet) , posto che in questo caso il luogo di detenzione delle valute virtuali non può che risultare coincidente con lo Stato ove il contribuente risulta residente ai fini tributari. In tal caso, infatti, non si può parlare in alcun modo di attività detenute all’estero.