Crisanti: "modello Vo'" esportabile. Nelle zone focolaio tamponi di massa a tutti

Miki63

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Crisanti: "modello Vo'" esportabile. Nelle zone focolaio tamponi di massa a tutti

È un programma sostenibile dal punto di vista economico?
«Un tampone costa 30 euro, un paziente in terapia intensiva dai 3 ai 5mila euro al giorno».:eek:

Per il virologo di Padova il «modello Vo’» è esportabile in altre regioni. «Serve un’azione aggressiva o il virus continuerà a circolare. E poi concentrare gli sforzi in Lombardia»

«Siamo ancora in tempo, ma dobbiamo muoverci in fretta». Andrea Crisanti, docente di Microbiologia e virologia e direttore dell’Unità complessa diagnostica di microbiologia della Asl di Padova, è colui che sta gestendo con successo il «caso Vo’».

Professore, il focolaio è spento?

«Dopo il decesso dell’anziano per Covid-19, il 95% della popolazione di Vo’ (2.750 persone) si è sottoposta volontariamente al test: la quota di positivi era del 3%, in massima parte senza sintomi. Tutti sono stati isolati a domicilio e oggi la percentuale, secondo i primi dati provvisori, è scesa a livelli molto bassi».

Che età avevano i contagiati?

«La metà era composta da anziani, che non hanno sviluppato forme gravi: un dato inaspettato, che stiamo ancora studiando».

Il «modello veneto» è esportabile ad altre regioni italiane?

«L’obiettivo è controllare l’epidemia nelle fasi iniziali, anche per limitare la severità delle manifestazioni cliniche. Credo che l’approccio scelto per Vo’ possa essere utilizzato per chiudere i focolai esistenti nel nostro Paese — a partire da Veneto, Marche, Emilia-Romagna —, per poi concentrare gli sforzi in Lombardia. Però bisogna fare presto, il tempo non è dalla nostra parte».

In pratica cosa consiglia di fare?

«Ovunque ci siano focolai, eseguire test di massa alla popolazione e tracciare i contatti dei positivi (più o meno stretti), quindi isolare tutti i contagiati, anche se asintomatici. Ci vuole un’azione aggressiva, altrimenti il virus continuerà a circolare. L’alternativa è la via cinese, tutto chiuso per 3 mesi senza eccezioni».

È un programma sostenibile dal punto di vista economico?

«Un tampone costa 30 euro, un paziente in terapia intensiva dai 3 ai 5mila euro al giorno».

Come valuta la situazione in Lombardia?

«C’è molto sommerso, bisogna farlo emergere, trovare e isolare tutti i positivi e i relativi contatti, diretti e indiretti. Costi quel che costi: servono 5 milioni di tamponi? Che si prendano. La Lombardia ha le risorse per farcela, ma servono misure drastiche».

Crisanti: «Tamponi di massa nelle zone focolaio, c’è poco tempo» - Corriere.it
 
È un programma sostenibile dal punto di vista economico?
«Un tampone costa 30 euro, un paziente in terapia intensiva dai 3 ai 5mila euro al giorno».:eek:

Per il virologo di Padova il «modello Vo’» è esportabile in altre regioni. «Serve un’azione aggressiva o il virus continuerà a circolare. E poi concentrare gli sforzi in Lombardia»

«Siamo ancora in tempo, ma dobbiamo muoverci in fretta». Andrea Crisanti, docente di Microbiologia e virologia e direttore dell’Unità complessa diagnostica di microbiologia della Asl di Padova, è colui che sta gestendo con successo il «caso Vo’».

Professore, il focolaio è spento?

«Dopo il decesso dell’anziano per Covid-19, il 95% della popolazione di Vo’ (2.750 persone) si è sottoposta volontariamente al test: la quota di positivi era del 3%, in massima parte senza sintomi. Tutti sono stati isolati a domicilio e oggi la percentuale, secondo i primi dati provvisori, è scesa a livelli molto bassi».

Che età avevano i contagiati?

«La metà era composta da anziani, che non hanno sviluppato forme gravi: un dato inaspettato, che stiamo ancora studiando».

Il «modello veneto» è esportabile ad altre regioni italiane?

«L’obiettivo è controllare l’epidemia nelle fasi iniziali, anche per limitare la severità delle manifestazioni cliniche. Credo che l’approccio scelto per Vo’ possa essere utilizzato per chiudere i focolai esistenti nel nostro Paese — a partire da Veneto, Marche, Emilia-Romagna —, per poi concentrare gli sforzi in Lombardia. Però bisogna fare presto, il tempo non è dalla nostra parte».

In pratica cosa consiglia di fare?

«Ovunque ci siano focolai, eseguire test di massa alla popolazione e tracciare i contatti dei positivi (più o meno stretti), quindi isolare tutti i contagiati, anche se asintomatici. Ci vuole un’azione aggressiva, altrimenti il virus continuerà a circolare. L’alternativa è la via cinese, tutto chiuso per 3 mesi senza eccezioni».

È un programma sostenibile dal punto di vista economico?

«Un tampone costa 30 euro, un paziente in terapia intensiva dai 3 ai 5mila euro al giorno».

Come valuta la situazione in Lombardia?

«C’è molto sommerso, bisogna farlo emergere, trovare e isolare tutti i positivi e i relativi contatti, diretti e indiretti. Costi quel che costi: servono 5 milioni di tamponi? Che si prendano. La Lombardia ha le risorse per farcela, ma servono misure drastiche».

Crisanti: «Tamponi di massa nelle zone focolaio, c’è poco tempo» - Corriere.it


Quel che tentavo di dire ieri, nel 3D sulle persone che sono scappate verso il sud.
Sarebbe bastato dare la possibilità di farsi il tampone, a pagamento, in modo che il negativo poteva allontanarsi dalle zone focolaio, mentre ora molti si contageranno a loro volta e complicheranno la situazione.
Assolutamente d'accordo con questo virologo, fin'ora mi pare la posizione più razionale possibile.
 
Quel che tentavo di dire ieri, nel 3D sulle persone che sono scappate verso il sud.
Sarebbe bastato dare la possibilità di farsi il tampone, a pagamento, in modo che il negativo poteva allontanarsi dalle zone focolaio, mentre ora molti si contageranno a loro volta e complicheranno la situazione.
Assolutamente d'accordo con questo virologo, fin'ora mi pare la posizione più razionale possibile.

si si facile fare 20-30-40.000 tamponi in poche ore. per poi attendere 1-2 giorni il risultato, sperando che la gente rimanesse lì, tra parentesi. Il tutto su base volontaria, ovviamente. Vivi nel mondo dei sogni.
 
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