zzzzzzzz......

Aggiungerò la mia testimonianza di stampo "universitario".
Contrariamente all'idea che le donne debbano farsi il "mazzo" per dimostrare di valere quanto gli uomini, i miei ricordi da studente a ingegneria rivelano clamorosi favoritismi e differenze di trattamento abissali tra aspiranti ingegneri (maschi) e ingegnere (femmine):
a parità di interrogazione, laddove l'uomo veniva cacciato a male parole dal professore, la ragazza veniva coccolata con dolcezza e, quando non addirittura promossa con voto almeno discreto (22/24), invitata quasi con dispiacere a riprovare alla sessione successiva.
I voti delle donne, sempre a parità di esame sostenuto, erano sempre mediamente più alti di quelli dei maschietti e, in generale, l'atteggiamento di professori e assistenti era sempre più "comprensivo", "tollerante" e "gentile".
Aggiungo che gli stessi atteggiamenti li ritrovo spesso in ambito lavorativo. Per esempio, nel mio settore, le "venditrici" donne, sono trattate dai clienti molto meno bruscamente e sono ascoltate di più dei loro omologhi maschi (nel senso che a questi ultimi negano proprio gli appuntamenti).
Suppongo che anche tra gli "architetti" succedano le stesse cosucce!!!

