SIRAD
SimSalaBim.
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BELLUNO - La crisi "morde" anche gli alpini. O meglio le tessere che calano rispetto agli scorsi anni. Anche i venti euro del costo del "bollino" tenuti in tasca possono dare al disoccupato o a chi non riesce più a far quadrare i bilanci familiari, una sicurezza in più. E così l’esercito delle penne nere feltrine, quelle iscritte alla sezione Ana nel 2013 sarà più leggero.
Uniti anche in questo momento difficile. Questo è il messaggio principale che il presidente della Sezione Ana di Feltre, Carlo Balestra, invia a tutte le penne nere. Parole sentite di buon augurio proprio quando il territorio, come l'Italia intera, sta attraversando un periodo poco invidiabile nel quale anche risparmiando i soldi del tesseramento, una cifra di 20 euro, può rappresentare la possibilità di arrivare a fine mese. «Si respira un'atmosfera di profondo pessimismo - afferma il presidente - tra quanti si trovano senza lavoro o in cassa integrazione, tra i giovani che non trovano un'occupazione, nelle famiglie sempre più in difficoltà a far fronte al costo crescente della vita. La nostra Sezione non è estranea a questa particolare condizione di disagio, se è vero che alcuni soci rinunciano a rinnovare la tessera, perché anche all'interno della spesa delle famiglie si opera necessariamente quella "politica dei tagli" che ci rende tutti ogni giorno più poveri».
E intanto i soliti noti viaggiano in auto blu con scorte privilegi benefit alla faccia della povera gente tanto che gli frega?Loro mica hanno problemi.
Uniti anche in questo momento difficile. Questo è il messaggio principale che il presidente della Sezione Ana di Feltre, Carlo Balestra, invia a tutte le penne nere. Parole sentite di buon augurio proprio quando il territorio, come l'Italia intera, sta attraversando un periodo poco invidiabile nel quale anche risparmiando i soldi del tesseramento, una cifra di 20 euro, può rappresentare la possibilità di arrivare a fine mese. «Si respira un'atmosfera di profondo pessimismo - afferma il presidente - tra quanti si trovano senza lavoro o in cassa integrazione, tra i giovani che non trovano un'occupazione, nelle famiglie sempre più in difficoltà a far fronte al costo crescente della vita. La nostra Sezione non è estranea a questa particolare condizione di disagio, se è vero che alcuni soci rinunciano a rinnovare la tessera, perché anche all'interno della spesa delle famiglie si opera necessariamente quella "politica dei tagli" che ci rende tutti ogni giorno più poveri».
E intanto i soliti noti viaggiano in auto blu con scorte privilegi benefit alla faccia della povera gente tanto che gli frega?Loro mica hanno problemi.