afrikabrass
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la bolla hi-tech del 2000 portò Tiscali a salire a 1200 € per poi quasi azzerarsi... e c’era un’attività produttiva sotto... che succederà al 99% delle cripto? credo sia importante una discussione su quelle che hanno reale possibilità di sfondare o solo sopravvivere, e questo non può che dipendere da ragioni economiche, finanziarie, tecnologiche, produttive. con ciò so bene che la cripto è una moneta-segno, una moneta fiduciaria...
chiedo l’intervento di tecnici e esperti, io posso fornire un contributo solo sugli aspetti psicologici, sociologici, etici della questione – pure imprescindibili.
personalmente credo che abbiano chance le cripto in cui quel che è giusto coincide con quel che conviene. quindi che il dominio delle cripto ad alto consumo energetico non durerà. che senso ha una moneta prezzata dal costo del consumo energetico di estrazione e mining? il bitcoin non è al momento in rapporto con alcuna attività produttiva. è una moneta che produce consumo, ovvero a prodotto negativo, che ha potuto funzionare soprattutto in prima espansione e in bolla. in quest’ottica mi oriento innanzitutto sulle proof-of-stake e le pre-minate, che sono molto più “ecologiche”. punto 2: è cominciata già la falcidie normativa (vedi Cina e Corea) che pende su ogni token e coin. dunque fuori le cripto anonime, quelle lava-denaro e quelle più esposte alle ineluttabili limitazioni governative. punto 3: il rapporto col sistema finanziario, bancario, politico dominante, oltre che col mondo produttivo. è illusoria l’autonomia delle cripto, non è indipendente neanche la rete. d’altronde il web è stato inventato dalla ricerca militare, come l’algoritmo SHA-256, alla base del bitcoin, dal sistema di sicurezza USA (NSA). e dalla Goldman e Sachs (acquisto Poloniex) a Soros, ormai bisogna fare i conti con la grande finanza. l’economia reale e la finanza da una parte utilizzeranno e tenderanno a controllare (secondo certe ipotesi si sta sotituiendo il cash proprio a questo scopo), dall’altra alimenteranno la circolazione di coins. punto 4 bisogna ridurre la volatilità (ma per ora ci sarebbe solo theter)
in base a queste premesse io mi sto orientando su: Iota, Ethereum (in previsione di adozione proof-of-stake), Eos, Cardano, Stellar, Algorand con occhio a Stratis, Faircoin, Refereum, Myriadcoin.
chiedo l’intervento di tecnici e esperti, io posso fornire un contributo solo sugli aspetti psicologici, sociologici, etici della questione – pure imprescindibili.
personalmente credo che abbiano chance le cripto in cui quel che è giusto coincide con quel che conviene. quindi che il dominio delle cripto ad alto consumo energetico non durerà. che senso ha una moneta prezzata dal costo del consumo energetico di estrazione e mining? il bitcoin non è al momento in rapporto con alcuna attività produttiva. è una moneta che produce consumo, ovvero a prodotto negativo, che ha potuto funzionare soprattutto in prima espansione e in bolla. in quest’ottica mi oriento innanzitutto sulle proof-of-stake e le pre-minate, che sono molto più “ecologiche”. punto 2: è cominciata già la falcidie normativa (vedi Cina e Corea) che pende su ogni token e coin. dunque fuori le cripto anonime, quelle lava-denaro e quelle più esposte alle ineluttabili limitazioni governative. punto 3: il rapporto col sistema finanziario, bancario, politico dominante, oltre che col mondo produttivo. è illusoria l’autonomia delle cripto, non è indipendente neanche la rete. d’altronde il web è stato inventato dalla ricerca militare, come l’algoritmo SHA-256, alla base del bitcoin, dal sistema di sicurezza USA (NSA). e dalla Goldman e Sachs (acquisto Poloniex) a Soros, ormai bisogna fare i conti con la grande finanza. l’economia reale e la finanza da una parte utilizzeranno e tenderanno a controllare (secondo certe ipotesi si sta sotituiendo il cash proprio a questo scopo), dall’altra alimenteranno la circolazione di coins. punto 4 bisogna ridurre la volatilità (ma per ora ci sarebbe solo theter)
in base a queste premesse io mi sto orientando su: Iota, Ethereum (in previsione di adozione proof-of-stake), Eos, Cardano, Stellar, Algorand con occhio a Stratis, Faircoin, Refereum, Myriadcoin.
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