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Deutsche Bank, arriva De Bustis

MILANO - Domani Vincenzo De Bustis dirà sì all'offerta che gli è stata fatta da Deutsche Bank Spa . L'ex direttore generale del Monte dei Paschi di Siena andrà così a dirigere le attività in Italia del gruppo tedesco e, secondo indiscrezioni credibili, potrebbe sostituire Thomas Rueschen, il numero uno di Deutsche Bank Italia nominato poco più di un anno fa al posto di di Gianni Testoni. Ruschen avrebbe fatto richiesta alla casa madre di tornare a Francoforte, in Germania. Secondo le indiscrezioni è possibile che il banchiere italiano ricopra una carica di alto livello anche nella controllata Finanza & Futuro . In ogni caso, a poco più di un mese e mezzo dall'uscita dal Monte dei Paschi, dove De Bustis aveva completato il mandato triennale, il banchiere romano torna in pista. Nelle scorse settimane si era anche vociferato di un'altra offerta che gli avrebbe fatto Meliorbanca, la banca d'affari di Pierdomenico Gallo, con cui De Bustis è in ottimi rapporti da sempre. Ma le indiscrezioni non si fermavano solo a queste proposte di lavoro, perchè negli ambienti finanziari romani, subito dopo l'uscita di De Bustis da Rocca Salimbeni, girava voce di una possibile intesa con Cesare Geronzi, patron di Capitalia. In tutte queste settimane De Bustis ha sempre smentito di aver ricevuto queste offerte. Ieri ambienti a lui vicini hanno opposto un no comment, a chi chiedeva maggiori ragguagli sulla proposta Deutsche bank. Un "nì" che a molti è parso tattico, in attesa che domani la stessa banca tedesca annunci ufficialmente l'ingresso del banchiere nel board della filiale italiana del colosso bancario tedesco. Romano, 53 anni De Bustis è legato indissolubilmente alla nascita della Banca 121, la prima banca multicanale in Italia. A Lecce era arrivato nel '93 alla Banca del Salento, un istituto di credito molto attivo in tutta la provincia salentina, leader nella zona, ma poco conosciuta nel resto d'Italia. De Bustis arrivava da Roma, dove aveva ricoperto in precedenza cariche sia in Cofiri, sia in Bnl, la banca che avrebbe voluto acquistare quando tre anni fa diventò direttore generale del Monte dei Paschi di Siena. De Bustis rivolta la Salento come un calzino, ne fa una banca attiva sul territorio, fino a creare la Banca 121, un istituto che attraverso i suoi promotori finanziari raccoglie denaro anche in Friuli. Alla fine degli anni '90, il Monte dei Paschi di Siena e il Sanpaolo di Torino decidono di sfidarsi per acquisire la Banca del Salento. Alla fine di una battaglia fatta a suon di rilanci, l'istituto senese ha la meglio e con un assegno da quasi 2.500 vecchi miliardi la banca pugliese finisce a Siena. E De Bustis con essa. Nella città del Palio, De Bustis arriva su proposta di Divo Gronchi. Sa che la sfida è difficile, lavora per un'aggregazione di qualità con la Bnl e nel mentre tratta con Croff agli amici più fidati confida che se non fosse riusciuto a mettere insieme Mps e Bnl avrebbe lasciato Siena alla fine del mandato triennale. Cosa che è avvenuta il 28 aprile scorso. VINCENZO DEL GIUDICE


Giovedí 19 Giugno 2003

Il Sole 24ore
 
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