Adesso che c'è tanta neve naturale e non è finita, ci si mettono gli addetti ai collaudi degli impianti funiviari che fanno sciopero, a rischio Aprica e Chiesa Valmalenco.
Valtellina, inizia la stagione dello sci ma le funivie sono ferme: mancano gli addetti alla sicurezza
Stop agli impianti di Aprica e Chiesa Valmalenco. Collaudi e nulla osta a rilento per carenza di tecnici ministeriali: sono trecento in tutta Italia ma devono occuparsi anche di ferrovie, metropolitane e autostrade.
Sull’inizio della stagione sciistica, che prende tradizionalmente il via con il
ponte dell’Immacolata, pende la spada di Damocle dell’
agitazione sindacale indetta dal personale dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali, che comprende anche
gli addetti ai controlli e ai collaudi degli impianti di risalita. Senza il loro nulla osta
impossibile aprire le nuove seggiovie o le funivie che sono state sottoposte alle revisioni previste per legge. Una decina in Lombardia gli impianti in attesa di collaudo, alcuni vitali per la fruizione dei comprensori.
In Valtellina la situazione più critica. Ferma la Snow Eagle, la funivia che in
Valmalenco porta gli sciatori al
Palù. Così la nuovissima seggiovia quadriposto della Piana dei Galli ad
Aprica. Bloccata l’attività anche a Pescegallo. Si attende il sopralluogo dei
tecnici ministeriali: trecento in Italia. «
Troppo pochi per poter far fronte a tutte le richieste — spiegano i sindacati —. Il personale è insufficiente e non adeguatamente incentivato. Deve farsi carico di oltre 5mila impianti di risalita, ma anche di ferrovie, autostrade, metropolitane, ascensori e scale mobili dell’intero paese». Fumata nera nell’ultimo incontro presso il ministero, con i tecnici che hanno indetto per il 12 dicembre un sit-in di protesta a Roma. «Non abbiamo incrociato le braccia.
I collaudi procedono, ma a rilento proprio per la mancanza di personale». Intanto però alcuni comprensori restano paralizzati.