Dell'Utri insiste: io mi candido, Alfano (che è il nulla assoluto) non so.

kiton

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"Ho intenzione di ricandidarmi perchè sono ancora perseguitato. Voglio lottare fino all’ultimo sangue, spero degli altri. Mi candiderò con Berlusconi". Lo annuncia Marcello Dell’Utri, senatore del Pdl, alla Zanzara su Radio24. I conduttori Cruciani e Parenzo, però, gli fanno notare che "sia Alfano che la Meloni non la vogliono". E lui: "Ma siamo noi che forse non ricandidiamo loro, Alfano e la Meloni. Che diritto hanno a dire loro chi si deve candidare? Non decidono loro. E poi la Meloni non è neanche nel mio partito. Parlano così perchè pensano che io sia più debole. Come si dice... quando l’albero cade tutti corrono a far legna". Altra domanda: "Ma quando vede la vecchia guardia del Pdl in tv, La Russa, Gasparri e Cicchitto lei che fa? "Cambio canale", risponde Dell’Utri. "Berlusconi dice che scende in campo per vincere - prosegue il senatore - e ci dobbiamo credere tutti".

Poi Dell'Utri rincara la dose sul segretario in carica del partito azzurro: "Come segretario Alfano è stato il nulla, il nulla assoluto. Ma vi rendete conto? Alfano finora è stato zitto su una cosa importantissima, non ha preso le difese del partito dopo l’uscita del libro di Ingroia. C'è Ingroia che dice che Forza Italia, il partito che ho fondato con Berlusconi, è una diretta emanazione della mafia e lui sta zitto? Non dice niente, ma stiamo scherzando?" Per il senatore Pdl il "quid" non c'entra: è che ad alfano, spiega, "gli mancano gli attributi, le palle". Quanto ad Ingroia, Dell’Utri va all’attacco: "Questa volta sono io a portarlo in tribunale gli avvocati faranno una bella querela, ma la dovrebbe fare anche il partito, il Pdl. Ingroia è un pazzo, non è una persona normale".
 
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