Buongiorno dott. Catalano, grazie per essere venuto sul fol a rispondere ai nostri dubbi
Premetto che ho diverse domande in quanto ho sempre creduto in dexia anche durante i crolli post-lehman e durante il recente crollo sono entrato, come si dice "all-in", investendo anche soldi che mi sono fatto prestare impegnando di fatto la casa (per me questi crolli sono un rigore a porta vuota..)
veniamo alle domande
1) sul forum spesso si discute dei legami dexia - dexia crediop. Puo' dirci in parole semplici chi garantisce i bond presenti sul MOT? se dexia (casa madre ) fallisce, anche i bond emessi dal vecchio crediop vanno in default? Puo' fallire solo la parte italiana e quindi andare in default solo gli isin presenti sul mot emessi dal crediop? queste domande sono molto ricorrenti sul forum
2) com'e' possibile che noi sul forum abbiamo notato SUBITO i cali di alcuni isin crediop, mentre voi li avete notati solo dopo che alcuni vi hanno telefonato? e la consob non si accorge di niente? parliamo di isin che da un giorno all'altro sono passati da 200mila euro medio al giorno a circa DIECIMILIONI scambiati (tutti sul denaro).Noi abbiamo saputo quasi subito che ISP stava "invitando" (addirittura telefonando a casa) i clienti che avevano troppe dexia a venderle, voi non ne sapevate niente?
3) i rendimenti di alcune dexia sono ancora oggi ASSURDI . per esempio la 15 febb 2015 (quindi meno di 4 anni) rende circa 8,50% LORDO. In quel caso pero' e' il MM a venderle (e' sempre presente in lettera con 250mila nominali) Perche' il MM le "svende" a colpi di 250mila a quel prezzo quando in europa ma anche sul mot (la 4,85% o la 5% da voi collocata) durano di piu' e rendono MOOLTO MENO?
4) quando ci sono disallineamenti sul mercato, di solito i "grossi" ne approfittano portando in breve tempo i prezzi al giusto livello. perche' con le CREDIOP non e' successo? il disallineamento dura ormai da oltre un mese...
5) l'anno scorso se non sbaglio il crediop ha ricomprato 2MLD del proprio debito con un guadagno ridicolo. I MM che in questi giorni hanno accumulato milioni e milioni di dexia, che fanno? le portano a scadenza? ve le restituiscono? e a che prezzo le ricomprate voi dai MM visto che mi pare di capire che voi non potete ricomprarle direttamente sul mercato? le ricomprare ad un prezzo prefissato? o magari le ricomprate per esempio il 1 luglio ad un prezzo calcolato sulla media di giugno?
6) si discute molto sul forum del fatto che molti istituzionali abbiano venduto i bond crediop facendone scendere il prezzo, ipotesi non condivisa da me in quanto, per quello che ne so, gli isin sul mot e tlx sono principalmente in mano ai privati. Lei puo' confermare che il grosso dei vostri bond e' in mano al retail? Parliamo quindi di circa un milione di persone che ha dexia (calcolando 15MLD di bond crediop e una media di 15mila a testa)
7) sul forum qualcuno ha attribuito la causa dei crolli ad una put esercitata da una banca mi pare inglese su un bond DEXIA. Io non vedo nessun collegamento tra le due cose. Puo' spiegarci cos'era quella PUT su un prestito dexia?
8) lei ovviamente e' al corrente del fatto che banca IMI e' il MM degli isin dexia oggetto dei crolli.. visto che la consob ci mette DUE secondi a controllare da dove arrivavano gli ordini in vendita (filiali ISP) e chi le comprava (MM ISP) non pensa che ci siano gli estremi per una bella inchiesta?
ultima domanda che reputo molto IMPORTANTE
9) CHe cosa ne pensa del fatto che le banche dovrebbero avvisare i clienti in caso di downgrade del rating degli ISIN che hanno in portafogli? Secondo me e' giusto che la banca avvisi il cliente del downgrade, pero' questo avviso deve essere fatto IMMEDIATAMENTE e non dopo 15-20 giorni. Pero' il fatto di avvisare per esempio un milione di persone di un downgrade (e quindi rischio aumentato) genera inevitabilmente delle vendite che poi di fatto fanno crollare i prezzi visto che i MM non sono obbligati a sostenere le quotazioni (non lavorano per beneficenza). Come se ne esce da questa situazione?
Grazie per le eventuali risposte
Gentile aaaa47,
Le emissioni di Dexia Crediop sono regolate dalla Legge Italiana e pertanto garantite dall'Emittente. Dexia Crediop deve essere però vista come parte del Gruppo Dexia.
Dexia Crediop monitora continuamente l'andamento dei suoi titoli di debito sui mercati di quotazione, MOT compreso. Come ho già indicato preferiamo non commentare le politiche commerciali di alcune banche relative ai titoli Dexia Crediop. Riteniamo però che queste pratiche commerciali abbiano influito sensibilmente sui corsi delle obbligazioni di Dexia Crediop molto più che specifiche valutazioni patrimoniali e/o reddituali sulla banca stessa o più in generale sul Gruppo di riferimento. Inoltre, non sono in grado di commentare come il coinvolgimento di Banca Imi, da Lei citato, possa evidenziare potenziali rilievi.
In merito al recente andamento di mercato posso dire che nel periodo indicato ci siamo astenuti dall'intervenire sul mercato per non creare alcuna sponda a tali politiche commerciali. Il nostro intervento avrebbe potuto generarci benefici ma al tempo stesso avrebbe generato perdite per i nostri obbligazionisti.
Ovviamente,l'azione commerciale di queste banche ha spinto molti risparmiatori sull'onda emozianale a vendere le loro obbligazioni Dexia Crediop in un piccolo e ristretto intervallo temporale, generando un flusso di vendita a cui non ha corrisposto un adeguato numero di compratori, con conseguente forte ribasso dei prezzi. Viceversa, le nostre obbligazioni "serie" sono state meno influenzate da queste dinamiche, da cui il disallineamento che Lei ha rilevato. Rileviamo, infatti, che le banche rete possono esercitare una minore influenza commerciale su queste obbligazioni, e che quindi per loro natura si presentano meno volatili.
Le confermo che la maggior parte dei nostri obbligazionisti che vedono quotati i loro titoli su MOT o TLX sono investitori privati.
Per ciò che riguarda la politica sul mercato secondario delle nostre obbligazioni rilevo che i dati da Lei riportati non sono corretti. Più in generale, Dexia Crediop non disponendo di una sua rete ha sempre fatto attenzione al mercato secondario dando liquiditità laddove necessario, con il solo obiettivo di proteggere l'investimento del risparmiatore. Per questo motivo, abbiamo stipulato con le banche rete, in alcuni casi, accordi di buy-back i quali laddove esistono, sono pubblici e riportati sui prospetti di emissione.
Infine, come da Lei evidenziato ritengo che le Banche debbano più spesso informare il cliente delle modifiche di rating (o altro) che riguardano gli investimenti obbligazionari sottoposti a regime di risparmi amministrato. Ritengo, che tale informativa debba avvenire per tutte le tipologie di investimento anche per quelli emessi dalla stessa banca rete, e che questa comnunicazione non debba mai essere lo spunto per modificare artatamente la composizione del rischio del portafoglio dei risparmiatori. Ne ritengo che tale comunicazione possa essere lo spunto di azioni commerciali specifiche.