Dietrofront: la cultura russa non va boicottata

lagaina

Benvenuto Nicolino
Registrato
18/1/11
Messaggi
29.135
Punti reazioni
1.269
Anzi, va onorata, lo dice la VDL

Von der Leyen alla Scala: «La cultura russa va onorata, non permettiamo a Putin di distruggerla»

Von der Leyen alla Scala: «La cultura russa va onorata, non permettiamo a Putin di distruggerla»​


Ma come, a febbraio/marzo l'hanno esclusa da tutto: libri, arte, balletti, opere, non solo, hanno escluso anche le persone innocenti, come gli sportivi, da ogni competizione, hanno puntato il dito contro tutto il popolo russo e ora ci vengono a dire che la cultura russo va onorata?
Moltissime persone, anche qui, si sono fatte condizionare da certi personaggi e ora che fanno, dietrofront pure loro (pure qui)?
Alla gente piace così tanto essere presa per il naso? Piace così tanto essere manovrata come un burattino? Quand'è che ci faremo un'idea senza farci condizionare da chi antepone i propri interessi ai nostri?
 
Putin non si e' mai messo in testa di distruggere la cultura russa, solo la von der Leyen puo' crederlo e tutti gli altri leader europei vassalli degli USA
 
Quanto gli piace trollare il gregge®. :asd:
 
Si dicevano esattamente le stesse cose qui su Fol e si veniva azzannati da schiere di personaggi tanto per schierarsi e supportare la narrazione calata dall'alto...........
Ma si sa, la logica e il ragionamento orami han lasciato totalmente spazio alle ideologie con i paraocchi......
 
come si fa a essere contro la meravigliosa cultura russa!
 
Cultura russa e Putin : due cose lontane come la terra e Giove . L'idea che Putin legga Tolstoj mi fa morir dl ridere
 
“Se si concede, come fanno gli storici, che i grandi uomini conducano l’umanità verso il raggiungimento di determinati fini, consistenti nella grandezza della Russia o della Francia, o nell’equilibrio dell’Europa, o nella diffusione delle idee della Rivoluzione, o nel progresso universale, o in qualsivoglia altra cosa, parrebbe impossibile spiegare i fenomeni storici facendo a meno del caso e del genio. Tuttavia sarebbe sufficiente riconoscere, semplicemente, che quale sia stato lo scopo delle agitazioni dei popoli europei, il significato fondamentale, essenziale, degli avvenimenti europei sta nel movimento di massa, di carattere militare, dei popoli d’Europa dall’occidente verso l’oriente, e poi dall’oriente verso l’occidente. Posto, tuttavia, che il fine delle guerre europee del principio dell’Ottocento consistesse nella grandezza della Russia, a tal fine si sarebbe potuti pervenire senza l’invasione napoleonica e senza di nessuna delle guerre che la precedettero. Posto che quel fine fosse nella grandezza della Francia, vi si sarebbe potuti pervenire anche senza la Rivoluzione e l’Impero. Posto che quel fine fosse nella diffusione delle idee, la stampa e la circolazione dei libri vi avrebbero potuto provvedere assai meglio dei soldati. Posto che quel fine fosse nel progresso, è ben lecito avanzare l’ipotesi che, oltre l’annientamento di esseri umani e dei loro beni, esistano vie più dirette e adeguate per la diffusione della civiltà”. (L. Tolstoj, Guerra e pace. Epilogo).
 
Indietro