Dipendente vs partita iva

Senza contare la possibilità di prendere la naspi prima di avere la partita IVA...
Comunque oltre a ciò solo tu puoi sapere come procedere,mancano dettagli importanti (se hai famiglia, cosa succede nel caso perdessi tutto,settore di attività,età,prospettive nuova azienda ecc...).
Un'altra riflessione che ti invito a fare è l'incertezza del nuovo regime forfettario,che ne sai che fra 5 anni non si torni con il limite di 30k?

Se ha immobili e sicuramente un'altra cosa da valutare...
concordo, in specie sui dettagli mancanti; primo tra tutti, a mio avvso, il settore di attività. Poi consiglierei all'interessato di interrogarsi, in modo il più oggettivo possibile, su come percepisce il proprio "grado di sostituibilità", fattore utile anche per traguardare le possibilità di carriera interna da dipendente.
 
secondo me devi prendere la decisione in base a quelle che sono le tue intenzioni:
se vuoi rimanere come un dipendente ma con una paga maggiore, chiedi un aumento e rimani dipendente
se invece vuoi differenziare il lavoro tra una parte preponderante con una azienda ma portando avanti anche altri clienti tuoi propri, mettiti pure in gioco e diventi un libero professionista

insomma la diversificazione non funziona solo negli investimenti finanziari ma anche nella vita lavorativa

le cose a metà strada tra dipendente e libero professionista magari ti vanno bene e prendi il meglio di uno e dell'altro, ma ho forti dubbi che possa essere una regola su cui fare molto affidamento.
 
buona sera a tutti voi, scrivo prendendo punto da questo post in quanto mi trovo in una situazione simile...
Ho 36 anni, lavoro nel settore aereo, contratto indeterminato con 36k di RAL che, fra indennità, straordinari, ecc, sono divenuti 46k (dal prossimo agosto 23 la mia RAL dovrebbe divenire 40k).
Tramite l'attuale contratto lavorativo ho Fondo di categoria a cui partecipo io al 10% e l'azienda al 2%, le detrazioni fiscali derivanti dai fondi pensione (cometa + SecondaPensione), assicurazione sanitaria, ferie.
come ulteriore fonte di reddito, ho una seconda casa da cui ho un'entrata di 6600 lordi\anno.
sto usufruendo anche delle detrazioni annuali derivanti da alcuni lavori effettuati per riqualificazione energetica al 65% da cui ricevo circa 1500euro\anno (ne rimarrebbero 7 quote annuali).
mi è stato proposto un lavoro a p.iva da 90k, cosa ne pensate? ne potrebbe valere la pena?
nel caso, quale tipologia di p.iva mi consigliereste? :ubriachi:
 
mi è stato proposto un lavoro a p.iva da 90k, cosa ne pensate? ne potrebbe valere la pena?
Nel tuo caso particolare secondo me la partita iva non ti conviene / ha troppi rischi.
Il settore aereo è uno dei pochi in cui è facile trovare posti di lavoro,e per la RAL che faresti a partita IVA pagheresti una sacco di tasse pur detraendo tutto...
Certo se ferie e malattia non ti vengono date facilmente allora si potrebbe valutare...
 
mi è stato proposto un lavoro a p.iva da 90k, cosa ne pensate? ne potrebbe valere la pena?
nel caso, quale tipologia di p.iva mi consigliereste? :ubriachi:
Con la flat tax fino a 85k trovo assurdo farsi pagare 90K. Sempre che tu possa entrate nel regime a forfait.
 
non può rientrarci visto che già prende più di 30k da dipendente...
Che io sappia il limite dei 30k è quando un dipendente apre contemporaneamente la p.iva e sopra quel limite del reddito da dipendente è obbligato ad avere il regime ordinario.
Nel suo caso mi sembra di capire che non sarà più il dipendente.
Più che altro dovrebbe dirci se lavorerà sempre per la stessa azienda per la quale lavora ora, allora si in questo caso non può avere il regime a forfait.
 
buona sera a tutti voi, scrivo prendendo punto da questo post in quanto mi trovo in una situazione simile...
Ho 36 anni, lavoro nel settore aereo, contratto indeterminato con 36k di RAL che, fra indennità, straordinari, ecc, sono divenuti 46k (dal prossimo agosto 23 la mia RAL dovrebbe divenire 40k).
Tramite l'attuale contratto lavorativo ho Fondo di categoria a cui partecipo io al 10% e l'azienda al 2%, le detrazioni fiscali derivanti dai fondi pensione (cometa + SecondaPensione), assicurazione sanitaria, ferie.
come ulteriore fonte di reddito, ho una seconda casa da cui ho un'entrata di 6600 lordi\anno.
sto usufruendo anche delle detrazioni annuali derivanti da alcuni lavori effettuati per riqualificazione energetica al 65% da cui ricevo circa 1500euro\anno (ne rimarrebbero 7 quote annuali).
mi è stato proposto un lavoro a p.iva da 90k, cosa ne pensate? ne potrebbe valere la pena?
nel caso, quale tipologia di p.iva mi consigliereste? :ubriachi:
no.
 
lo stesso vale se sei dipendente.
Non con la stessa tempistica e/o facilità.
Detto che da dipendente esiste la NASPI, il periodo di preavvisoe tante altre protezioni, la faciltà con cui ci si libera di un consulente a Partita IVA, è molto maggiore di quella con cui ci si libera di un dipendente a tempo determinato che a sua volta è molto maggiore di quella con cui ci si libera di un dipendente a tempo indetereminato.

In caso di riduzione dei costi.
Da partita iva ti dicono "ti avevamo detto 60k, invece ti paghiamo 30k e dall'anno prossimo puoi pure non venire", se vuoi fai causa o accetta il contentino e vattene.
Dopo un paio di anni che hanno seccato le varie partite iva, dipendenti a tempo determinato, dipendenti fannulloni, etc, arrivano dal dipendente a tempo indeterminato e dicono: "purtroppo dobbiamo ridurre i costi fissi, quindi troviamo un accordo. O ti trasferisci a 60 km tra 1 anno e per 1 anno ti paghiamo affitto + bonus vari, o ti licenziamo dandoti un compenso di due annualità di stipendio se ci firmi un foglio che ti sta bene e non ci farai mai causa".
 
Non con la stessa tempistica e/o facilità.
Detto che da dipendente esiste la NASPI, il periodo di preavvisoe tante altre protezioni, la faciltà con cui ci si libera di un consulente a Partita IVA, è molto maggiore di quella con cui ci si libera di un dipendente a tempo determinato che a sua volta è molto maggiore di quella con cui ci si libera di un dipendente a tempo indetereminato.

In caso di riduzione dei costi.
Da partita iva ti dicono "ti avevamo detto 60k, invece ti paghiamo 30k e dall'anno prossimo puoi pure non venire", se vuoi fai causa o accetta il contentino e vattene.
Dopo un paio di anni che hanno seccato le varie partite iva, dipendenti a tempo determinato, dipendenti fannulloni, etc, arrivano dal dipendente a tempo indeterminato e dicono: "purtroppo dobbiamo ridurre i costi fissi, quindi troviamo un accordo. O ti trasferisci a 60 km tra 1 anno e per 1 anno ti paghiamo affitto + bonus vari, o ti licenziamo dandoti un compenso di due annualità di stipendio se ci firmi un foglio che ti sta bene e non ci farai mai causa".
Il passo successivo è fallire. Io parlo di dipendenti o partite iva top. Gente che non sta mai a casa che porta surplus all azienda. se lasci a casa gente così puoi chiudere pure battenti. Se ti preoccupi del welfare e della naspi puoi pure rimanere dipendente a vita.
 
Il passo successivo è fallire. Io parlo di dipendenti o partite iva top. Gente che non sta mai a casa che porta surplus all azienda. se lasci a casa gente così puoi chiudere pure battenti. Se ti preoccupi del welfare e della naspi puoi pure rimanere dipendente a vita.
Per la comprensione del testo, direi che tu sei senza dubbio oltre quel passo.

Nel thread si parla di retribuzioni annue lorde tra i 35 ed i 40k. Gente in gamba, sicuramente ma non "profili top" come li stai descrivendo.

Detto ciò, nessuno è insostituibile e serve sempre avere un piano B. Da questo punto di vista, una partita iva mono-committente, anche qualora fosse il migliore al mondo, è sempre sotto ricatto e a rischio di rimanere a piedi.

La vera "partita iva top" è quella che dal cliente ci va 5 volte all'anno e nel frattempo gestisce altri 10 clienti. Quello che tratteggi tu è una specie di Fantozzi del terzo millennio, ma con meno diritti.
 
Per la comprensione del testo, direi che tu sei senza dubbio oltre quel passo.

Nel thread si parla di retribuzioni annue lorde tra i 35 ed i 40k. Gente in gamba, sicuramente ma non "profili top" come li stai descrivendo.

Detto ciò, nessuno è insostituibile e serve sempre avere un piano B. Da questo punto di vista, una partita iva mono-committente, anche qualora fosse il migliore al mondo, è sempre sotto ricatto e a rischio di rimanere a piedi.

La vera "partita iva top" è quella che dal cliente ci va 5 volte all'anno e nel frattempo gestisce altri 10 clienti. Quello che tratteggi tu è una specie di Fantozzi del terzo millennio, ma con meno diritti.
Tra me e te non c'è spazio per argomentare. Non sto manco qui a spiegarti ulteriormente sei già in una fase irrecuperabile adios
 
Concordo pienamente: è ricattabile e non indispensabile.
 
se ti fanno almeno un contratto quinquennale o almeno triennale potrebbe anche convenire (se ti vogliono calciorotare come dipendente in tre anni hai voglia se lo possono fare. Specie se sono sotto i 15 dipendenti o se sei assunto con i contratti di Renzie o peggio entrambi). Ovviamente ti assumi un certo rischio.

Il forfettario è ovviamente la scelta migliore, ma se te la senti e hai modo è una buona alternativa anche la costituzione di una società (una srl da 10k va più che bene)
 
ma forse negli anni 80... farò la mia proposta a 68k + un vincolo di durata almeno a 5 anni dell accordo di collaborazione, che dite? e lascio un posto stratutelato e fisso da 2200.
ma sei nel pubblico o nel privato come dipendente? Secondo me è fondamentale come cosa…
 
Indietro