Domanda sugli etf

  • ANNUNCIO: Segui le NewsLetter di Borse.it.

    Al via la Newsletter di Borse, con tutte le notizie quotidiane sui mercati finanziari. Iscriviti per rimanere aggiornato con le ultime News di settore, quotazioni e titoli del momento.
    Per iscriverti visita questo link.

aztlan

The House of Blues
Registrato
14/3/04
Messaggi
2.369
Punti reazioni
197
scusate, ma come fa L' ETF MSCI GIAPPONE ad essere aperto se la borsa giapponese è ovviamente chiusa?? grazie :mmmm:

Ult. agg 23/05/06
Mercato MTA
Ult. Prezzo 10,88
Data 23/05/06
Ora 14:52:03
Divisa EUR
Var. % -0,02%
 
aztlan ha scritto:
scusate, ma come fa L' ETF MSCI GIAPPONE ad essere aperto se la borsa giapponese è ovviamente chiusa?? grazie :mmmm:

Ult. agg 23/05/06
Mercato MTA
Ult. Prezzo 10,88
Data 23/05/06
Ora 14:52:03
Divisa EUR
Var. % -0,02%

:rolleyes:
è negoziato a Milano!
:rolleyes:
 
Peri ha scritto:
:rolleyes:
è negoziato a Milano!
:rolleyes:


grazie Peri, ma pensavo che facendo riferimento ai titoli di una borsa chiusa non si potesse negoziare. :eek:
 
aztlan ha scritto:
grazie Peri, ma pensavo che facendo riferimento ai titoli di una borsa chiusa non si potesse negoziare. :eek:

certo che si negozia, se vai su borsaitalia.it trovi i documenti che ti spiegano come funziona un etf (devi tenere distinto il sottostante dal valore della quota, che risente anche di domanda e offerta, il che ha anche importanti ripercussioni fiscali che pochi conoscono).
 
feliceanima ha scritto:
spieghi per piacere :bow:

Significa che nel momento in cui si va a tassare, non si tassa solo la differenza tra il NAV del giorno di acquisto e il NAV del giorno di vendita (il NAV è in pratica il valore ufficiale dell'etf, che viene determinato una volta al giorno, sulla base dell'andamento del mercato di riferimento: se oggi il mercato giapponese è cresciuto dell' 1% rispetto a ieri e il fondo lo replica perfettamente, anche il NAV sarà cresciuto dell' 1 %).
Si tassa anche la differenza tra prezzo d'acquisto e prezzo di vendita, se è superiore alla differenza tra i NAV.
Oggi compro ETF Giappone a 9,8 e a fine giornata viene determinato un NAV pari a 10; rivendo domani a 10, 5, ma il NAV che sarà determinato domani sarà 10,4, accade questo: pago innanzi tutto imposta su differenza NAV (10,5 - 10= 0,5). Quindi pago imposta su parte eccedente la differenza NAV, quindi su 0,3 (derivante da differenza tra 10 e 9,8 (0,2) e 10,4 e 10,5 (0,1).
Attenzione: la differenza NAV è reddito di capitale, quindi nel risparmio amministrato, anche se si hanno minusvalenze da far valere, si paga comunque l'imposta.
 
Ultima modifica:
Salentino ha scritto:
Significa che nel momento in cui si va a tassare, non si tassa solo la differenza tra il NAV del giorno di acquisto e il NAV del giorno di vendita (il NAV è in pratica il valore ufficiale dell'etf, che viene determinato una volta al giorno, sulla base dell'andamento del mercato di riferimento: se oggi il mercato giapponese è cresciuto dell' 1% rispetto a ieri e il fondo lo replica perfettamente, anche il NAV sarà cresciuto dell' 1 %).
Si tassa anche la differenza tra prezzo d'acquisto e prezzo di vendita, se è superiore alla differenza tra i NAV.
Oggi compro ETF Giappone a 9,8 e a fine giornata viene determinato un NAV pari a 10; rivendo domani a 10, 5, ma il NAV che sarà determinato domani sarà 10,4, accade questo: pago innanzi tutto imposta su differenza NAV (10,5 - 10= 0,5). Quindi pago imposta su parte eccedente la differenza NAV, quindi su 0,3 (derivante da differenza tra 10 e 9,8 (0,2) e 10,4 e 10,5 (0,1).
Attenzione: la differenza NAV è reddito di capitale, quindi nel risparmio amministrato, anche se si hanno minusvalenze da far valere, si paga comunque l'imposta.

esatto, gli etf non sono purtroppo particolarmente convenienti da questo punto di vista, perché non consentono la compensazione delle minusvalenze. Per questo motivo preferisco i certificati, che tra l'altro non hanno di solito costi di gestione, anche se hanno uno spread talora maggiore e non si prestano certo al trading, ma a operazioni di medio/lungo.
 
capito ma non hanno nemmeno il rientro dei dividendi quindi :rolleyes:
 
Peri ha scritto:
esatto, gli etf non sono purtroppo particolarmente convenienti da questo punto di vista, perché non consentono la compensazione delle minusvalenze. Per questo motivo preferisco i certificati, che tra l'altro non hanno di solito costi di gestione, anche se hanno uno spread talora maggiore e non si prestano certo al trading, ma a operazioni di medio/lungo.

Non hanno tecnicamente costi di gestione, è vero, ma non dimentichiamo neanche che, a differenza degli etf, non danno i dividendi, il che equivale, di fatto, a dei pesanti costi, al di là dello spread denaro lettera.
 
feliceanima ha scritto:
capito ma non hanno nemmeno il rientro dei dividendi quindi :rolleyes:

:confused: :confused: Gli ETF staccano i dividendi, a cadenze diverse uno dall'altro (a parte quelli sugli indici EuroMTS che sono total return). Che cosa intendevi?
 
Salentino ha scritto:
Non hanno tecnicamente costi di gestione, è vero, ma non dimentichiamo neanche che, a differenza degli etf, non danno i dividendi, il che equivale, di fatto, a dei pesanti costi, al di là dello spread denaro lettera.
esatto, i dividendi (stimati) rientrano solo a scadenza, poiché quotano meno del sottostante. E' questione di scelte operative, io non valuto i titoli in base ai dividendi, lo si fa specialmente in periodi difficili per il mercato, quando preferisco starmene fuori. Prendere il 4% in dividendo e perdere l'8% sul valore del titolo è un classico dei gestori che ho subito per troppo tempo. :)
 
Peri ha scritto:
esatto, i dividendi (stimati) rientrano solo a scadenza, poiché quotano meno del sottostante. E' questione di scelte operative, io non valuto i titoli in base ai dividendi, lo si fa specialmente in periodi difficili per il mercato, quando preferisco starmene fuori. Prendere il 4% in dividendo e perdere l'8% sul valore del titolo è un classico dei gestori che ho subito per troppo tempo. :)


Non è proprio così
Spesso i dividendi dei certificati sono sottostimati e questo si traduce in un costo implicito per il cassettista
 
Pek ha scritto:
Non è proprio così
Spesso i dividendi dei certificati sono sottostimati e questo si traduce in un costo implicito per il cassettista
lo so, forse non sono stato chiaro, volevo dire che nella mia personalissima visione, non considero i dividendi, ergo non tengo i titoli per il dividendo e non tengo i certificati fino a scadenza, quindi per il mio modo di procedere, è più conveniente un certificato che un etf; per il mio modo di procedere, però! ;)
 
aztlan ha scritto:
grazie Peri, ma pensavo che facendo riferimento ai titoli di una borsa chiusa non si potesse negoziare. :eek:


Se fosse così non si negozierebbero nè ETF asiatici nè ETF americani

Il MM fa riferimento a vari future
Bisogna fare attenzione a valutare la quotazione sia in termini di sottostante che di cambio
 
Peri ha scritto:
lo so, forse non sono stato chiaro, volevo dire che nella mia personalissima visione, non considero i dividendi, ergo non tengo i titoli per il dividendo e non tengo i certificati fino a scadenza, quindi per il mio modo di procedere, è più conveniente un certificato che un etf; per il mio modo di procedere, però! ;)

OK ma fa attenzione perchè se un emittente sottostima i dividendi di un 1% annuo può benissima spalmarlo giornalmente.Dipende da come si comporta

La convenienza ETF Certiicati dipende,come dici da molteplici fattori:tipo di oparatività,posizione fiscale,commissioni
 
Pek ha scritto:
OK ma fa attenzione perchè se un emittente sottostima i dividendi di un 1% annuo può benissima spalmarlo giornalmente.Dipende da come si comporta

La convenienza ETF Certiicati dipende,come dici da molteplici fattori:tipo di oparatività,posizione fiscale,commissioni

Certo, grazie.
Per l'esperienza che mi sono fatto, più che altro il lato negativo è dato dal fatto che talvolta il valore del cert. si scosta in modo molto rilevante (anche se per brevi periodi) dal sottostante. Diciamo che il mm si "distrae", e di solito si distrae sempre al ribasso. :rolleyes:
 
Peri ha scritto:
Certo, grazie.
Per l'esperienza che mi sono fatto, più che altro il lato negativo è dato dal fatto che talvolta il valore del cert. si scosta in modo molto rilevante (anche se per brevi periodi) dal sottostante. Diciamo che il mm si "distrae", e di solito si distrae sempre al ribasso. :rolleyes:

Sui certificati non ha molto spazio per tagliare
Su scadenze non troppo lunghe se esagera viene arbitraggiato
E' più probabile che stia spesso sostenuto per poi normalizzarsi
 
Pek ha scritto:
Sui certificati non ha molto spazio per tagliare
Su scadenze non troppo lunghe se esagera viene arbitraggiato
E' più probabile che stia spesso sostenuto per poi normalizzarsi


guarda non saprei, però due settimane fa ho visto con sconcerto per 5 minuti il cert abn taiwan a -25%
 
Peri ha scritto:
guarda non saprei, però due settimane fa ho visto con sconcerto per 5 minuti il cert abn taiwan a -25%


purtroppo i certificati , ABN o altri che siano, sono soggetti al refill automatizzato delle proposte. Dato che l'aggiornamento "costa" all'emittente, ecco che su quelli meno trattati aggiornano molto più lentamente (esempio su Gold fino a ieri aggiornava ogni 15 tick del sottostante). Non appena arrivano gli scambi più intensi, che provocano una perdita per l'Emittente, allora stringono il refill, e se gli gira, allargano lo spread.

In condizioni di trading "normale", ossia applicazioni che vanno overnight e che fanno guadagnare l'Emittente dall'interesse pagato giornalmente, allora non ci sono problemi particolari.
 
Grazie a quanti mi hanno risposto. :bow:
 
Indietro