domanda sui prelievi bancomat....

raga

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intanto volevo ringraziare verm&solitair per questo nuovo forum....... che possa diventare un punto di riferimento per il FOL......
la mia domanda è relativa ai prelievi bancomat: ad una mia amica è arrivato(con l'e/c al 31/12) un addebito per due prelievi bancomat effettuati(secondo la banca) nel 1995 (!!!!!!).....
è lecita un'operazione del genere????...... e se uno nel frattempo ha chiuso il conto, che fanno?????
[Messaggio editato da raga il 06-02 alle ore 16:56]
 
Le hanno chiesto 5.000/6.000 lire dopo oltre cinque anni?:D

Qui potrebbe intercorrere la prescrizione, credo.

Se non passano prima Verm & Solitair, domani mattina ti faccio sapere io.
 
Diamo una risposta a primo acchito, senza consultare le clausole che regolano il conto corrente bancario (NBU in vigore nel '95) e cioè richiamandoci alla prescrizione quinquennale

L'art. 2948, n. 4, prescrive che la prescrizione è di cinque anni per "gli interessi e in generale TUTTO CIO' che deve pagarsi periodicamente ad anno o in termini più brevi". E' il caso del conto corrente bancario, in cui è espressamente previsto l'obbligo della banca di inviare l'estratto conto "almeno una volta all'anno" (art. 119 TUB).

Manda una lettera scrivendo ermeticamente NULLA E' DOVUTO Ex artt. 119 TUB e 2948 c.c.

O semplicemente .... "Officine Giuridiche"!

Salutoni!

come si dice a Napoli... A isposizione!
 
Raga.....digli che se ci arrabbiamo noi.....
 
due prelievi bancomat dal lit.500.000 l'uno effettuati (secondo la banca) nel dicembre 1995..... "emersi" con il c/c al 31/12/2000....... i 5 anni di prescrizione: da quando partono e quando vanno fatti scadere???..... cioè se io ho ricevuto la comunicazione a gennaio (estratto conto) posso tranquillamente reclamare??? .....
grazie :)
 
Avevo equivocato, credevo ti riferissi alle commissioni per il prelevamento.

Ma comunque esiste la prescrizione.

Io presumo si parta a contare il tempo dalla data di ricevimento dell'estratto conto che avrebbe dovuto contenere l'addebito.

Domani mattina sarà più preciso.
 
Beh se si tratta della restituzione delle somme prelevate dubito che si possa applicare la prescrizione quinquennale ai sensi dell'art. 2948 c.c.

E dubito pure che l'invio e l'approvazione tacita dell'estratto conto (art. 119 Tub) precluda alla banca la possibilità dimostrare l'esistenza del credito alla restituzione delle somme prelevate al bancomat non addebitate in c/c. Piuttosto contesterei proprio l'esistenza del credito utilizzando la documentazione in tuo possesso (estratti conto ecc.)nei quali non ci dovrebbe essere traccia dei due prelievi in questione.


[Messaggio editato da ixobal il 07-02 alle ore 15:07]
 
Infatti anche io non credevo si potesse affermare che, passati 60 gg, l'estratto si ritiene approvato da ambo le parti, ma allora si devono sempre conservare tutti i documenti all'infinito?
 
Spaventoso: ho letto tutto il post, nessuno ha chiesto se quei prelievi ci sono stati o no!!!!
A me pare di intuire che tutti abbiate dato per scontato qualcosa, mi spaventa questo qualcosa.
Se la tua amica ha preso quei soldi, 1 milione si nota se non te lo addebitano sull'E/C, che paghi pure gli interessi!
ciao
 
gelik ha scritto:
Spaventoso: ho letto tutto il post, nessuno ha chiesto se quei prelievi ci sono stati o no!!!!

Il punto è proprio quello: come fa una persona a sapere se nel 1995 ha prelevato effettivamente quelle somme?

Non a caso, la mia domanda ad ixobal (che non vede facilmente risolvibile la cosa mediante l'intervenuta prescrizione) è: "Ma allora bisogna conservare tutti i documenti all'infinito?"
 
No Voltaire, il punto è un altro: se la mia banca mi dice che ho prelevato due o tre anni fa 1M mai addebitato sul C/C io li mando a quel paese, perchè io non ho mai trovato 1M di troppo sul conto e me ne sarei sicuramente accorto, l'amica in questione ricorda o no?
Inoltre non vi è documento che possa essere conservato a dimostrazione di un prelievo che non si è fatto o sbaglio?
per quanto riguarda la possibilità di provare l'inesistenza del credito mediante la presentazione di documenti non penso che sia una via praticabile in quanto l'avvenuta richiesta in ritardo del rimborso dei soldi prelevati è ovviamente susseguente alla mancata registrazione al momento dovuto, l'utilizzo del bancomat esula un po dai normali rapporti creditizi essendo un mezzo meccanico, con codice segreto, ecc..

ciao
 
gelik ha scritto:
Inoltre non vi è documento che possa essere conservato a dimostrazione di un prelievo che non si è fatto o sbaglio?

Certamente: adesso è la banca a dover dimostrare che quei prelevamenti sono avvenuti, ma la cliente, presumibilmente, non ha conservato gli estratti conto del 1995.

Inoltre, e qui entriamo in un settore delicatissimo, la banca addebita dei prelevamenti del 1995 sul conto (in pratica, acchiappa subito i soldi) senza avertire il cliente, che se ne accorge solo all'arrivo dell'estratto stesso.

Comportamento assurdo, dato che si parla di un addebito che si sarebbe dovuto fare nel 1995.
 
Comportamento assurdo, dato che si parla di un addebito che si sarebbe dovuto fare nel 1995.
e qui rientriamo nella solita diatriba cliente di serie A e di serie B....non c'è scampo, a qualcuno avrebbero telefonato a casa e chiesto gentilmente ecc.ecc. ad altri addebitano il conto corrente e aspettano che si presenti in banca a protestare....
ciao

p.s: anche per un prelievo fatto ieri, se lo contesti, è la banca che ti deve fornire le "prove" della leggitimità dell'addebito....giusto?
 
sono tornato solo ora.....
chiariamo alcune cose: a parte il fatto che mi piacerebbe fare bella figura con l'amica in questione dicendogli cosa deve fare, la cosa mi interessa ( e credo anche voi) al di là del caso personale... quindi.....
gelik, quando dici che nessuno si è chiesto se quei prelievi sono stati fatti o no, io dico che vorrei sapere cosa dobbiamo fare a prescindere da quello....nel caso specifico la mia amica non se lo ricorda.....ma supponiamo anche che uno di noi conservi con precisione c/c e ricevute bancomat: cosa succede se la banca addebita dei soldi come nel caso della mia amica ???? tu dici che li mandi a quel paese..... in che senso??? fai casino e chiudi il conto??? come si fa a dimostrare di non aver fatto un prelievo bancomat???
e comunque supponiamo che il prelievo sia stato effettuato..... è lecito addebitarlo dopo 5 anni oppure no???
 
Esatto: deve essere la banca a dimostrare la reale effettuazione dei prelevamenti.

Inoltre, come detto, non sarebbe stato il caso di avvertire il cliente, prima di effettuare un addebito dopo cinque anni?
 
Negli e/c delle banche è riportato il termine di 60 giorni oltre il quale si può reclamare, poi di ritiene tutto
"corretto".
Anche in considerazione della recente normativa sull'anatocismo, ritengo che la banca non può
assolutamente fare un addebito del genere trascorso
tale termine a meno che
il correntista non sia stato informato a suo tempo che
a suo carico esistevano degli addebiti che per motivi
diversi (contestazioni, mancanza di fondi, conto bloccato, ecc.) non potevano essere addebitati sul conto.
bye
 
E' orientamento costante della giurisprudenza di legittimità (la Cassazione per intenderci) quello secondo cui l'approvazione tacita dell'estratto conto (che si ha col decorso del termine indicato nella norma del Tub) non impedisce di contestare la fondatezza "sostanziale" delle scritturazioni ivi contenute , determinando l'approvazione solo un'inversione dell'onere della prova.

Questo vale per il cliente ma anche per la banca che se riuscisse a offrire la prova dell'effettuazione del prelievo nonostante il mancato riscontro sull'estratto conto a suo tempo inviato avrebbe diritto alla restituzione delle somme non addebitate, non essendo intervenuta alcuna prescrizione.
 
E' orientamento costante della giurisprudenza di legittimità (la Cassazione per intenderci) quello secondo cui l'approvazione tacita dell'estratto conto (che si ha col decorso del termine indicato nella norma del Tub) non impedisce di contestare la fondatezza "sostanziale" delle scritturazioni ivi contenute , determinando l'approvazione solo un'inversione dell'onere della prova.

Questo vale per il cliente ma anche per la banca che se riuscisse a offrire la prova dell'effettuazione del prelievo nonostante il mancato riscontro sull'estratto conto a suo tempo inviato avrebbe diritto alla restituzione delle somme non addebitate, non essendo intervenuta alcuna prescrizione.

Caro Gelik quanto alla tua seguente osservazione

"Spaventoso: ho letto tutto il post, nessuno ha chiesto se quei prelievi ci sono stati o no!!!!"

forse sono stato io a non farmi capire bene nella precedente
risposta.

L'unica possibilità che ha la banca è appunto quella di dimostrare l'esistenza dei prelievi esibendo la documentazione in suo possesso. A quel punto toccherebbe a te provare che i documenti eventualmente esibiti non sono attendibili e che i prelievi non sono mai stati effettuati(e lo potrai fare esibendo gli estratti conto inviati all'epoca inviati ).

Un salutone
[Messaggio editato da ixobal il 09-02 alle ore 01:15]
 
grazie a tutti quelli che hanno risposto.... :)
 
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