Interactive Brokers e regime dichiarativo
Buongiorno a tutti gli amici del forum.
Per fare trading su azioni e opzioni USA stavo pensando di aprire un conto con un broker statunitense (ad es. Interactive Brokers), visto l'offerta completa sui titoli e le commissioni molto basse.
Dato che però ai fini fiscali un broker estero non funge da sostituto d'imposta e ci si troverebbe quindi in regime dichiarativo, come ci si deve comportare riguardo la tassazione sul capital gain?
Forse sarà un argomento trito e ritrito, ma vi assicuro che pur avendo cercato GIORNI sia su Google che all'interno dei più svariati forum non ho trovato nulla di esauriente o definitivo a riguardo.
Così ho deciso di porre la domanda io stesso, sperando nella competenza e disponibilità degli altri utenti, in carne e ossa...
Mi rivolgo in special modo a chi già opera con un broker statunitense: come vi comportate per la contabilizzazione del capital gain?
(In particolare confido di poter ricevere chiarimenti da Massimo S., che se ho capito bene opera con Interactive Brokers già da un po' e probabilmente è la persona più indicata per rispondere a questo quesito).
Mi son letto pure le istruzioni per la compilazione del Modello Unico Persone Fisiche e addirittura tutti i rimandi ivi contenuti al TUIR, ma davvero non ci si capisce niente, tanto confusionaria e nebulosa è la normativa a riguardo.
Leggendo in vari forum mi è sembrato di capire che si dovrebbe contabilizzare il tutto a metodo LIFO e in base al tasso ufficiale di cambio USD/EUR del giorno successivo a quello dell'operazione ecc ecc... Beh se fosse davvero così sarebbe semplicemente proibitivo, sarebbe molto di più il tempo passato a redigere calcoli su calcoli ai soli fini fiscali che non quello che si dovrebbe dedicare al trading.
Confidando nella competenza e gentilezza di chiunque voglia cimentarsi in una risposta di certo non facile, ringrazio anticipatamente chi vorrà aiutarmi e auspico che il vostro intervento possa essere d'aiuto anche al resto di noi che magari sono trattenuti dall'operare con un più conveniente broker estero proprio solo in virtù di questa normativa astrusa e problematica.
Grazie a tutti,
Marco
(PS: con l'idea di coinvolgere più persone possibile, pensavo di postare questo messaggio in diversi forum di finanza, oltre ad inserire un collegamento a questo post nella sezione Officine Giuridiche: spero di non aver agito in contrasto con la netiquette!)