Domine Dirige Nos: alla scoperta della City of London Corporation

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

John Smith

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La City di Londra è uno dei luoghi più conosciuti del pianeta, o almeno così si crede.
Se si chiede che cosa è la City, la risposta comunemente fornita è che si tratta del quartiere di Londra in cui hanno sede le grandi compagnie bancarie e assicurative, dove si trovano le varie Borse Valori in cui sono quotate le azioni (London Stock Exchange), il obbligazioni (il Liffe), i metalli (London Metal Exchange), ecc.
La City è effettivamente il centro finanziario più importante del pianeta. Ma la sorpresa è che non si tratta di un banale quartiere: si tratta di un vero e proprio stato con regolari elezioni. Più precisamente, come essa stessa si definisce orgogliosamente e ripetutamente nel suo sito web, che dispone di un regolare dominio governativo .gov, la City è una azienda privata: il suo vero e completo nome è “The City of London Corporation”. Da questo sito si possono prendono le informazioni migliori e ufficiali sulla City e sul suo territorio.
Per chi vuole andare alla scoperta di questa istituzione.
Welcome to the City of London Corporation
 
Attorno al 50 d.C., in epoca romana, nasce Londinium, sul cui territorio si svilupperà ed espanderà la Londra moderna. I Romani vi erigono i loro templi in adorazione di Mitra, che verranno alla luce solo nel 1954, in territorio dell’attuale City.
City history


London Mithraeum - Wikipedia, the free encyclopedia
 

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Le fondazioni del Tempio dedicato a Mitra si trovano vicino alla Banca d’Inghilterra, la cui architettura non fa nulla per non sembrare un tempio. Si tratta in effetti di un tempio della finanza
 

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Quando si parla di Londra, si dovrebbe sapere che per Londra si intende solo la City of London. Il resto di quella che è conosciuta come Londra è in realtà Westminster. Girando per la città, la differenza si può notare già dal differente stile delle indicazioni stradali.
 

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Infatti vi sono due sindaci (Mayor) in città: il più conosciuto è il sindaco di Westminster, che attualmente si chiama Boris Johnson, e governa la Grande Londra, ovvero tutto il territorio di Londra ad esclusione della City. Wiki conferma. Greater London - Wikipedia
Il municipio di Londra-Westminster, detto City Hall, si trova nella parte meridionale del Tamigi, opposto al territorio della City of London.
 

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Il sindaco della City of London Corporation invece si chiama Roger Gifford, è scozzese e risiede a Mansion House, di fronte alla Banca d’Inghilterra e a pochi metri dalla N.M. Rothschild.
The Lord Mayor of the City of London
 

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Il sindaco della City of London Corporation è eletto annualmente tra i 25 assessori (Alderman), uno per ogni distretto in cui è divisa la City. Il sito ufficiale parla espressamente di Corporate Governance, come per le aziende private.
Corporate governance and performance
 
Magna Carta

La City of London è la parte più vecchia di Londra, e deve gran parte della sua storia e della sua fortuna ai moti popolari di inizio 13° secolo, che culminarono con la stipula della Magna Charta, di cui la City of London Corporation vanta possedere uno degli originali.
Questa storia, che con le storpiature dello scorrere del tempo divenne la favola popolare di Robin Hood, vede il debole Principe Giovanni (in carica per l’assenza di Re Riccardo Cuor di Leone impegnato nelle Crociate) costretto a rilasciare l’autonomia alla zona che sarà poi la City of London per placare le proteste della popolazione. La City doveva essere comandata da uno sceriffo soggetto a giuramento di fedeltà al Principe ma, poche settimane dopo il rilascio della autonomia i nemici del Principe, non è chiaro chi fossero, costrinsero il re a rilasciare la completa autonomia alla City of London. Questo nuovo accordo è definito nella Magna Charta. Dal suo rilascio del 1215, la monarchia britannica, pure con tutti gli avvicendamenti succedutisi nel tempo, non ha più avuto e non ha tuttora alcuna potestà, potere o influenza su quanto accade dentro il territorio della City of London Corporation.
 

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La Magna Charta. Originale in possesso della City of London Corporation.
 

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Chi fossero i nemici del Re che cospirarono e lottarono per ottenere l’autonomia non è chiaro. Tuttavia, la mia impressione è che considerata l’epoca dei fatti ed osservando il logo della City of London Corporation, sia un europeo del 13° secolo che un europeo dei giorni nostri siano in grado
Di intuire la provenienza.
 
Anche l’attività preminente che si svolge dal 1215 nel territorio della City of London Corporation
(uso sempre la dicitura completa perché così fa spesso il sito ufficiale) lascia supporre che vi sia l’influenza templare su di essa: banche e attività finanziaria in genere è ciò che vi si fa.
L’attività aumenta nei secoli successivi, tanto che già nel 15-16° secolo la City era il finanziatore di tutti i principali sovrani europei.
Ma l’importanza della City of London Corporation è destinata ad aumentare esponenzialmente nel 17° secolo, quando cominciano ad essere visibili gli effetti dello spostamento dei propri commerci da parte dei banchieri italiani. Per quanto riguarda Londra in particolare, si tratta dei banchieri veneziani, che avevano spostato prima ad Amsterdam e poi a Londra il fulcro strategico della loro attività, ovvero il commercio con l’Oriente. Attraverso la creazione di due società, la Dutch East India Company e la British East India Company, soprattutto la seconda, i banchieri veneziani ormai diventati inglesi (i Del Banco diventano Warburg) si accaparrano tutti i traffici con l’Oriente con le nefaste conseguenze che evolveranno nei secoli successivi. Ma prima che si instauri questo potere, avvengono parecchi sconvolgimenti nella Londra del 17° secolo: la Rivoluzione inglese e la presa della monarchia da parte della famiglia tedesca degli Hannover (che sopravvive anche oggi, e uno degli esponenti è il marito di Carolina di Monaco), che successivamente diventeranno Windsor. Inoltre, uno spaventoso incendio scoppiato il 2/9/1666 devasta la City of London Corporation. Come la Fenice, la City rinasce dalle proprie ceneri più forte di prima. Nascono la Bank of England, prima vera banca centrale che anticipa quelle attuali, e il potere delle banche anglosassoni si estende in tutto il mondo, così come vediamo oggi.
 
E’ importante però sapere una cosa. Da quegli anni, la City of London Corporation acquisisce il nomignolo, o nome in codice, o comunque lo si voglia chiamare, di THE CROWN: LA CORONA. Per Corona si intende il Common Council, ovvero il Consiglio che governa e amministra la City of London Corporation. Praticamente, il Consiglio di Amministrazione di una azienda.
Capire e tenere a mente questo piccolo particolare permette di ricostruire in modo molto diverso la distribuzione del potere che crediamo di intravedere oggi nel pianeta. La storia della Corona non si legge sui libri ufficiali, generalmente scritti dai vincitori, perché è una storia poco edificante di cui non andar orgogliosi. La riassumo in poche righe, e premettendo che tolgo dagli eventi il ruolo dei gesuiti, abili a vestirsi “come dei bonzi per entrare a corte degli imperatori della dinastia dei Ming” e sempre presenti dietro le quinte dei grandi avvenimenti storici degli ultimi 500 anni.
Allora succede che in Cina aveva preso piede, partendo proprio dalla testa, la corte reale, l’uso dell’oppio. Notata la cosa, si pensò bene di imbottire di questa sostanza tutti i cinesi, solo che l’oppio aveva il suo ambiente naturale nel Bengala (Bangladesh) ovvero la parte orientale dell’India, da cui prendono appunto il nome le due Compagnie sopra citate. Da quelle parti però si coltivava cotone per fornire il mercato tessile indiano e non c’era proprio intenzione di cambiare produzione.
Allora si misero i neri dell’Alabama e degli altri Stati del Sud Stati Uniti a coltivare cotone a costo zero (era lo schiavismo). Il cotone finiva a Manchester e Birmingham per essere lavorato in condizioni disumane (era la nascente rivoluzione industriale). I prodotti tessili inglesi finivano in India a prezzi ridicoli, facendo crollare la produzione locale, proprio come succede oggi qua con i cinesi. AI contadini del Bengala non rimase che convertire la produzione in oppio. Le navi della CORONA, e NON DELLA REGINA, conquistarono il dominio dei mari, portando il cotone dagli Stati Uniti all’Inghilterra, i prodotti tessili dall ‘Inghilterra all ‘India, l’oppio dall ‘India alla Cina. Facendo il viaggio di ritorno, caricavano spezie, cannella, e tutti quei prodotti che permettono loro di sostenere ancor oggi di aver conquistato il mondo … commerciando il thé!
Le loro compagnie di navigazione sono quelle che agiscono ancor oggi sotto altri nomi, a volte convertendo il tipo di servizio offerto, come l’ombroso business delle crociere, come la P&O Peninsula & Orient.
Ma bisogna tenere a mente, quando guardate Jack Sparrow e i Pirati dei Caraibi, o film analoghi, tipo 007, che quando sentite un ufficiale della Marina Britannica affermare orgogliosamente “combatto al servizio della Corona di Sua Maestà”, costui afferma probabilmente a sua stessa insaputa di combattere per la City of London Corporation, non per la Regina di Inghilterra!
 
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Intanto, a partire dal XIX° secolo dentro la City of London Corporation vede imporsi la N.M. Rothschild.
Nel 1815 la Borsa Valori inglese quotava le nascenti industrie manifatturiere inglesi che puntavano all’espansione sul continente europeo. Per raggiungere questo scopo, c’era un grande ostacolo: il ritorno sulla scena di Napoleone. Manipolando le notizie in arrivo di Waterloo, sulla cui battaglia conoscevano in anticipo l‘esito, Nathan Rothschild e i suoi alleati riuscirono dapprima a far crollare la Borsa, poi ad accaparrarsi tutto il meglio disponibile a prezzi stracciati, poi a far risalire la borsa ai valori attesi dopo che si seppe che Wellington aveva vinto. Dal 1815 la City, e di conseguenza il mondo finanziario del pianeta, hanno il loro punto di riferimento nella famiglia Rothschild.
Dai favolosi profitti dell’oppio la Corona trovò i fondi per finanziare la conquista mondiale delle materie prime ed ottenere i grandi monopoli, in modo molto semplice e facile: grazie alla nascita della ferrovia. In cambio dei loro crediti, i Rothschild si fecero rilasciare i permessi di costruire ferrovie, sulle quali facevano viaggiare le merci di un solo produttore per tipo di prodotto. Gli altri… tutti a cavallo! Fu così che ottennero il controllo sul petrolio tramite Jp Morgan, e sugli acciai con gli Harriman. Inoltre finanziarono le missioni per il controllo dei preziosi in Sudafrica tramite Cecil Rhodes (da cui Rhodesia).
Prima di chiarire la separazione di potere tra la Monarchia e la Corona, entriamo nel territorio dell’azienda City of London Corporation.
 
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Parto dal suo simbolo più conosciuto: la Cattedrale di St. Paul.
S. Paolo è il santo simbolo dell’ espansione e diffusione del Cristianesimo nel mondo. La Cattedrale ricorda molto per la sua cupola la Basilica di San Pietro. Dopo esser andata distrutta per la terza volta nell’incendio del 1666, fu ricostruita dall’architetto Wren cui risalgono molte costruzioni della City di quel tempo. Come il Vaticano è uno Stato autonomo dentro Roma e rappresenta il tempio della religione, così la City of London Corporation è uno Stato autonomo dentro Londra e rappresenta il tempio della finanza. Si può dire che entrambi svolgono il ruolo di controllo della popolazione: uno sullo spirito, l’altro sulla materia.
Coincidenza singolare: i Santi Pietro e Paolo sono festeggiati dai Cristiani lo stesso giorno, il 29 giugno.
C’è nel pianeta un terzo tempio, con annessa cupola, Stato autonomo sconosciuto dentro un altro Stato, ma sarà oggetto eventualmente oggetto di altro thread.
 

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La porta simbolica di entrata alla City of London Corporation è Temple Bar, che si trova adiacente alla Cattedrale di St.Paul. Non è il suo luogo originale. Prima, si trovava presso Temple Church,
di proprietà dei Cavalieri Templari e oggi luogo di attività forense.Oggi rimane la statuta del drago a ricordare quel luogo, ove il monarca doveva fermarsi, chiedere permesso, e attendere l’arrivo del sindaco che lo facesse entrare nella City passando sotto l’arco di Temple Bar. Temple Church è stata fatta conoscere al grande pubblico oggigiorno da Dan Brown nel Codice da Vinci.
 

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Varcata Temple Bar, ci si trova in Paternoster Square. Di fronte, la London Stock Exchange.
La piazza è caratterizzata da una colonna in stile obelisco posta al centro e dalla quale partono dei raggi, quasi a rappresentare il sole.
E’ espressamente definito che si tratta di una proprietà privata. La security mi ha vietato di fotografare da vicino l’edificio della Borsa.
 

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Entrando in Threadneedle Street dalla metropolitana, fermata Bank, troviamo i due draghi simbolo della City of London Corporation. In realtà sono stati aggiunti al logo solo nel 17° secolo, che è proprio il periodo di costituzione della Bank of England.
Di solito i draghi custodiscono un tesoro, e sono una costante di tutto il territorio della City of London, ancor più in questa zona dove si trova la Bank of England. Gira voce però che i draghi in questi ultimi anni si siano però un po’ distratti e il tesoro abbia preso il largo.
 

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Sui muri del palazzo della Royal Bank of Scotland, è affissa questa dicitura:
foto 1666 Oltre a ricordare l’evento che distrusse la City nel 1666, è interessante il rilievo in alto e in basso che conferma quanto sostenuto finora: THE CORPORATION OF THE CITY OF LONDON. La city è un’azienda privata!
 

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